Nell’area settentrionale della scenografica e pittoresca Valdichiana, la città di Arezzo si rivela ai turisti affamati di storia e bellezza come una preziosa meraviglia da ammirare.

Un luogo di emozioni e armonie nell’entroterra della Toscana, dove la grandezza di un passato antico e glorioso, crocevia di arti e mestieri, trova la sua espressione quotidiana nella raffinata atmosfera culturale che avvolge la città. E che, oggi come ieri, è la forma tangibile di una bellezza pura e senza tempo, da scoprire in ogni vicolo e in ogni piazza.

Arezzo, con la sua architettura rinascimentale elegante e a misura d'uomo, invita il viaggiatore a una scoperta lenta, godibile e consapevole. Un’esperienza appagante e coinvolgente, che parla di arte e di colori, di amore per gli antichi saperi e mestieri, di posti incredibili da visitare, di eventi iconici da vivere e di sapori autentici della tradizione.

Storia di Arezzo: cuore etrusco e anima rinascimentale

Storia di Arezzo

Arezzo, le cui radici profonde si immergono nel mito e nella storia della penisola italiana, ha alle spalle un passato che non tutte le città possono vantare. Fondata e sorta come l'antica Arretium in epoca etrusca (IX secolo a.C.) per volere - secondo antichi culti italici - della Dea Artume, la città emerse subito tra i centri più influenti della Dodecapoli Etrusca. Un prestigio che in età antica si consolidò ulteriormente sotto l’egida romana, grazie alla sua naturale posizione strategica che ne fece crocevia importantissimo per le province del centro della penisola. Elevata al rango di municipium, la città - fiore all’occhiello dell’arte etrusca, simboleggiata dalla famosa Chimera oggi custodita a Firenze - divenne celebre soprattutto per la raffinatezza delle sue produzioni di ceramiche e di pregiati vasi corallini, testimoniando ancora una volta una vocazione intrinseca della gente di Arezzo per l’arte e l’artigianato di altissimo livello.

Con il declino dell’Impero, Arezzo seppe ugualmente mantenere la propria centralità nelle dinamiche della storia del territorio della Valdichiana, evolvendosi nel medioevo in uno dei primi Liberi Comuni dall’animo fervente e ambizioso e assumendo, in seguito alle diatribe politiche tra potere monarchico e potere religioso, una convinta e salda identità Ghibellina. Questa inossidabile fedeltà imperiale la pose inevitabilmente e ripetutamente in contrasto con la vicina Firenze, città di fede Guelfa in forte ascesa nelle terre dell’attuale Toscana. Il culmine di questa rivalità fu raggiunto nel 1289 con la tragica Battaglia di Campaldino, una sconfitta cruenta e decisiva che, pur segnando un momento di profonda crisi politica e identitaria per Arezzo, non ne spense affatto lo spirito vitale. Anzi, fu proprio a partire da quella disfatta che Arezzo visse un rinnovato periodo di straordinaria effervescenza culturale, dando i natali a personalità illustri che seppero rivoluzionare il sapere, come il padre dell’Umanesimo, Francesco Petrarca.

Questa ritrovata influenza come centro di cultura, maestria e conoscenza raggiunse il suo naturale apice in epoca rinascimentale. Nonostante il declino vissuto come autorità politica nel territorio, in favore dell’inarrestabile espansione del dominio e del prestigio dei Medici di Firenze, Arezzo si affermò come epicentro di un mecenatismo illuminato e di una produzione artistica estremamente raffinata. I due nomi più importanti e rappresentativi di quest’epoca d’oro per la città furono indubbiamente Piero della Francesca, autore di opere di ineguagliabile maestria come il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce e l’affresco a grandezza naturale della Maddalena, e il primo vero storico dell’arte, Giorgio Vasari, architetto, pittore e teorico che plasmò Arezzo secondo la propria sensibilità stilistica, elevando la città a scrigno d'arte di prim'ordine nel panorama internazionale.

Questa stratificata eredità storica, che abbraccia l’ardore etrusco e l’orgoglio romano, così come l’ambizione medievale e la sofisticata eleganza rinascimentale, definisce l’anima profonda di Arezzo, un luogo di perpetua meraviglia da scoprire oggi con ammirazione.

Scopri Arezzo, l'elegante Città delle Arti

Dove si trova Arezzo: uno sguardo al territorio

Dove si trova Arezzo

Arezzo occupa una posizione geografica di peculiare bellezza, collocandosi sul crinale collinare che funge da punto di convergenza per le quattro valli storiche che disegnano il paesaggio della sua provincia: la Valdichiana, il Valdarno Superiore, la Valtiberina e il Casentino. La città si erge con eleganza tra queste lande panoramiche, inserendosi perfettamente con il fascino e l’armonia estetica della sua architettura urbana rinascimentale in un ricco patrimonio naturalistico.

Il territorio, prevalentemente collinare, è rinomato per le sue coltivazioni e le ampie distese di vigneti. Verso est e nord i rilievi si fanno però più marcati, in direzione degli Appennini. Per chi desidera avventurarsi in trekking di montagna nel territorio di Arezzo, tra le attrazioni naturali più importanti assolutamente da non perdere ci sono le foreste del Casentino e il suggestivo Monte Falterona, fonte di origine dell'Arno, fiume simbolo di tutta la Toscana che inizia proprio in questi boschi d’alta quota (circa 1600 metri di altitudine) il suo lento viaggio verso il mare.

Questo equilibrio sottile tra la raffinatezza urbana della città e l’abbondanza della natura circostante rende Arezzo, così come tutta la sua provincia ricca di borghi stupendi, un'esperienza completa, appassionante e coinvolgente.

Come visitare Arezzo durante un viaggio in Toscana

Come visitare Arezzo

Inserire Arezzo nel proprio itinerario di viaggio in giro per la Toscana, specialmente se intrapreso con la libertà dell’automobile (o della moto), si rivela la scelta vincente per una straordinaria avventura alla scoperta di una delle regioni più belle al mondo. Con la sua posizione strategica nell'entroterra, Arezzo è infatti un crocevia naturale per esplorare il meglio che questa terra ha da offrire, facilmente accessibile grazie all’Autostrada A1 e la relativa rete di superstrade che la connettono a Firenze e Siena.

La possibilità di muoversi autonomamente on the road nel territorio rende Arezzo non solo meta imprescindibile, con un patrimonio di tesori artistici, location mozzafiato ed emozioni uniche, ma anche punto di partenza perfetto per programmare escursioni. Da Arezzo si aprono le vie d’accesso alla storica Valtiberina, sul confine con l’Umbria, terra costellata di borghi pittoreschi come Anghiari e Sansepolcro, e verso la rinomata Valdichiana, celebre per la sua dolcezza paesaggistica e l'eccellenza enogastronomica. Un breve e panoramico tragitto verso sud conduce inoltre alla scoperta di gioielli come Cortona e Montepulciano, permettendo ai viaggiatori più inesauribili di vivere ancora altre esperienze meravigliose, alternando la sofisticata atmosfera cittadina con l'autenticità e la vivacità dei piccoli centri.

La sosta ad Arezzo non è perciò solo una tappa di un itinerario più lungo e ricco, ma un invito a rallentare, a riscoprire il piacere del viaggio a misura d’uomo, per un'immersione nella storia, nelle tradizioni e nel patrimonio culturale di un territorio che sa appagare anche il turista più esigente. Per esplorare al meglio la città con tutte le sue infinite suggestioni, rigorosamente a ritmo lento, in modo consapevole e sostenibile, Arezzo mette a disposizione anche un servizio di bike-sharing perfetto per spostarsi con disinvoltura nel centro storico rinascimentale.

Cosa vedere ad Arezzo: luoghi e attrazioni imperdibili

Cosa vedere ad Arezzo

Il cuore pulsante ed icona panoramica del centro storico di Arezzo è la sua Piazza Grande, un vero palcoscenico per la vita sociale della città, sede ogni mese della storica e prestigiosa Fiera Antiquaria nonché teatro del folklore con la Giostra del Saracino in estate, che si contraddistingue per il suo pavimento inclinato e irregolare.

A Piazza Grande è facile rimanere incantati dal fascino fiabesco degli stili architettonici medievali e rinascimentali, fusi in un mix perfetto di eleganza, maestosità e potenza. Su ogni lato della piazza è possibile ammirare edifici di grande magnificenza: l’abside della Chiesa di Santa Maria della Pieve con il suo imponente campanile detto delle cento buche per le sue cinquanta finestre bifore disposte su cinque livelli, affiancata dal Palazzo della Fraternita dei Laici, mirabile sintesi estetica tra gotico e rinascimentale, e il cinquecentesco Palazzo delle Logge progettato dal Vasari, esempio di scenografica ed austera eleganza.

La scoperta del centro storico di Arezzo prosegue con la Basilica di San Francesco in Piazza San Francesco su Via Cavour, custode dell'incantevole ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca, tra le opere pittoriche più sublimi e rilevanti del rinascimento italiano.

Risalendo lungo Via Cesalpino, una delle famose vie delle botteghe di Arezzo, si incontra la regale Piazza della Libertà dove risalta il profilo signorile del Palazzo dei Priori, sede storica del Comune riconoscibile per la torre dell’orologio che svetta sul panorama della città. Al suo interno si può inoltre visitare il percorso espositivo I Colori della Giostra, un museo dedicato all’evento della Giostra del Saracino. Di fronte si trova il Palazzo della Provincia, nato dall’accorpamento di residenze storiche preesistenti, al cui interno si trova la raffinata Sala dei Grandi con affreschi del secolo scorso che celebrano le personalità illustri legate alla storia della città.

Appena più avanti si raggiunge Piazza Duomo dove si erge il solenne Duomo di San Donato, gioiello di architettura sacra gotica con stupende vetrate policrome di Guglielmo de Marcillat e custode della Maddalena di Piero della Francesca, un altro affresco meraviglioso eseguito dal genio dell’arte rinascimentale aretina. Imperdibile pure il Museo Diocesano di Arte Sacra presso il Palazzo Vescovile in Piazza Duomo, che ospita nelle sue aule affreschi del '500, dipinti dal '400 all'800 e oreficerie di grande fattura.

Altra tappa significativa da scoprire ad Arezzo è Casa Vasari in Via XX Settembre, dimora storica di Giorgio Vasari divenuta oggi un museo di straordinario fascino e raffinatezza che permette ai turisti di esplorare l'ambiente domestico e artistico del celebre maestro, con uno sguardo privilegiato sull’evoluzione dell’antica Arretium nella moderna Città delle Arti.

E per chi desidera ammirare viste mozzafiato dell’intero centro storico, immersi nel verde di un parco maestoso e nell’inarrivabile magia storica dell’Italia rinascimentale, imperdibile la possente Fortezza Medicea - in Viale Buozzi, alle spalle del Duomo e di Piazza Grande - con i suoi punti panoramici eccezionali in cima ai bastioni.

La proposta culturale di Arezzo si arricchisce inoltre di importanti siti archeologici cittadini, come l’Anfiteatro Romano risalente al II secolo d.C. adiacente al Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate in Via Margaritone, e di attrazioni affascinanti da visitare come il Museo d’Arte Medievale e Moderna presso Palazzo Ciocchi in Via S. Lorentino, che ospita collezioni di quadri, ceramiche e monete d’epoca, e Casa Petrarca, sede di una ricca biblioteca storica che custodisce volumi antichi e un ampio patrimonio numismatico.

Piero della Francesca, icona dell’arte rinascimentale di Arezzo

Arezzo Piero della Francesca

La città di Arezzo è considerabile come un santuario artistico per ammirare l’estro creativo dei grandi maestri del rinascimento come Piero della Francesca, tra i personaggi storici che più hanno contribuito a rendere Arezzo una città di bellezza intramontabile.

L’estetica artistica di Piero della Francesca, commistione di rigore geometrico e luminosità cromatica, ha definito infatti uno dei picchi dell’arte rinascimentale italiana. Il fulcro di questa devozione artistica - e spirituale - fu raggiunto con la realizzazione in più fasi, tra il 1454 e il 1466, dello straordinario ciclo di affreschi raffigurante la Storia della Vera Croce presso la cappella maggiore della Basilica di San Francesco. Quest'opera monumentale è tra le più celebrate dell’autore e di tutta la scuola artistica di Arezzo, e ammirarla dal vivo è un'esperienza visiva che combina solennemente una meditazione su luce, prospettiva e narrazione, un’emozione ancor più intensificata dalla sacralità che si percepisce all’interno della chiesa.

Ma non si tratta dell’unica opera prestigiosa dell’artista da trovare e apprezzare in città. Arezzo custodisce infatti anche un affascinante e realistico affresco della Maddalena presso il Duomo di San Donato: risalente al 1460 circa, quest'opera cattura l’attenzione immediatamente per l'eleganza pacata e la solennità quasi scultorea della figura, nonché per le dimensioni importanti (190 cm x 105 cm) e il sapiente bilanciamento di sfumature.

Queste caratteristiche ne fanno un esempio perfetto e raffinato di come il Della Francesca sapesse infondere nei suoi soggetti una presenza monumentale abbinata alla purezza dell’estetica, consolidando Arezzo come capitale della sua maggiore eredità artistica.

Arezzo e Giorgio Vasari: ecco come nasce la Città delle Arti

Arezzo Giorgio Vasari

Il titolo celebrativo di Città delle Arti è stato affibbiato ad Arezzo anche, forse soprattutto, per l'indelebile genio artistico e pragmatico di Giorgio Vasari, figura poliedrica che seppe eccellere nel panorama delle arti e della cultura dell’epoca come architetto, pittore e storico dell'arte, influenzando profondamente la crescita culturale della sua città natale.

La sua eredità non si limita ai numerosi interventi urbanistici e architettonici ancora oggi ben evidenti in giro per la città - come il bellissimo loggiato di Piazza Grande - ma trova la sua espressione più intima e ricca in Casa Vasari. Questa spettacolare casa-museo, dimora storica dell'artista in città, offre al visitatore la possibilità di fare un salto nel cuore del XVI secolo e nella vita privata del maestro: qui ogni ambiente, con tutti i suoi dettagli e sensazioni, i lussuosi soffitti decorati e le preziose pareti affrescate dal Vasari stesso, è un omaggio alla maestria, al gusto estetico e alla visione artistica di uno degli esponenti più prominenti dell’Italia rinascimentale.

Visitare Casa Vasari è un viaggio nel viaggio, è un'esperienza per comprendere in profondità il flusso di idee e l'atmosfera che hanno forgiato l'uomo e l'artista Vasari, autore delle celeberrime Vite che hanno elevato l'arte italiana a materia di studio accademica. Un contributo fondamentale, insieme alla sua opera omnia in pittura e in architettura, che ha definito per sempre l’anima estetica e culturale di Arezzo, consolidandola come crocevia di talenti e saperi artistici e fucina di bellezza senza tempo.

La città si fa così custode delle opere e della vita stessa del Vasari, un luogo dove l'arte non è solo esposta e ammirata, ma intrinsecamente vissuta come stile di vita, ponte tra le glorie raffinate del rinascimento e la dinamica atmosfera culturale moderna.

L’eleganza artigiana di Arezzo e delle sue botteghe storiche

Artigianato di Arezzo

Arezzo non è solo un museo a cielo aperto di architettura e arte rinascimentale, omaggio dei grandi del passato che hanno saputo forgiare la Città delle Arti. Arezzo, oggi, vuole essere soprattutto un laboratorio vivo di idee e creatività, dove l'amore per gli antichi saperi e mestieri fiorisce giorno dopo giorno con immutata passione. L'artigianato qui ad Arezzo è l'espressione semplice e tangibile di tradizioni secolari, storie umane di dedizione e fatica da scoprire visitando le sue botteghe storiche sparse come gioielli nei vicoli più suggestivi del centro storico - le più importanti vie delle botteghe sono Via Cavour, Via Cesalpino e Via Bicchieraia.

L'oreficeria, in particolare, rappresenta una delle vocazioni più nobili e celebrate di Arezzo, con una produzione rinomata anche a livello internazionale per la raffinatezza e la qualità del design. L'abilità dei mastri artigiani della città si manifesta con classe anche nella tessitura sartoriale e nella pelletteria, settori che danno vita a lavorazioni fashion di grande fattura ed eleganza come abiti su misura, calzature, borse e cinture, così come nella falegnameria e nella lavorazione delle ceramiche, antichi mestieri che preservano ancora oggi le tecniche tradizionali per realizzare mobili e complementi d'arredo di estrema ricercatezza.

Questo legame profondo con l'arte e con la manifattura è ben evidente ad Arezzo anche presso le gallerie d'arte e i laboratori di pittura e restauro, piccole finestre affacciate su mondi lontani dove professionisti artigiani si dedicano con passione alla conservazione di opere uniche, frammenti di storie da ricordare e tramandare. L’occasione più affascinante per toccare con mano questa bellezza è la celebre Fiera Antiquaria in Piazza Grande, un imperdibile appuntamento mensile con l’eleganza e la passione artigiana di Arezzo.

Fiera dell’Antiquariato, l’appuntamento mensile che ispira Arezzo

Fiera dell’Antiquariato Arezzo

Tra gli eventi che animano con maggiore frequenza e risonanza la vita culturale di Arezzo, la Fiera Antiquaria detiene un posto di assoluto prestigio. Nata nel 1968 per iniziativa di Ivan Bruschi, questa manifestazione vanta il primato di essere la più antica fiera di antiquariato e modernariato in Italia, un’istituzione che ha plasmato l’identità cittadina come punto di riferimento per il settore. L'appuntamento con la Fiera si rinnova ogni prima domenica del mese e il sabato precedente, un’occasione unica che trasforma il centro storico in un affascinante mercato di sogni e desideri.

L'evento si svolge tradizionalmente presso la scenografica Piazza Grande, dove l'elegante loggiato del Vasari funge da quinta teatrale per centinaia di espositori provenienti da tutta Italia. La Fiera non si limita però solo a questo, ma si estende con grazia lungo le altre vie e piazze del centro storico creando un percorso appassionante e invitante per collezionisti, curiosi di passaggio e amanti del vintage.

Il suo ruolo non è affatto soltanto commerciale: la Fiera è un’ode all'arte e alla storia di Arezzo, un luogo dove è possibile ritrovare e valorizzare oggetti d'arte, mobili d'epoca, gioielli antichi, libri rari e molto altro ancora. La Fiera Antiquaria è, in sintesi, la manifestazione più genuina di quell'amore cittadino per l'antico e per l'artigianato di pregio che permea l'atmosfera di Arezzo durante tutto l’anno.

Arezzo e revival storici: emozioni e colori alla Giostra del Saracino

Giostra del Saracino Arezzo

Uno degli eventi iconici che accompagnano i turisti alla scoperta della storia di Arezzo con vibrante intensità è la Giostra del Saracino, un’esperienza di ineguagliabile fervore e folklore le cui origini affondano nel medioevo e nell’epoca della lotta ai Mori.

La Giostra, tra le più pittoresche rivisitazioni storiche della Toscana, si svolge ben due volte l'anno con appuntamenti fissi la sera del penultimo sabato di giugno, detta Giostra di San Donato, e di giorno la prima domenica di settembre, detta Giostra della Madonna del Conforto, trasformando la magnifica Piazza Grande in un colorato campo di battaglia.

L'evento, istituito ufficialmente solo nel 1931 nonostante le sue antiche origini, mette in scena una tipica giostra equestre medievale dove i cavalieri rappresentanti dei quattro quartieri storici della città - Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito - si sfidano in una gara di destrezza. L'obiettivo è colpire al galoppo con una lancia un bersaglio posto sullo scudo di un automa girevole, detto il Buratto (o il Saracino), evitando al contempo di farsi toccare dalla mazza ferrata impugnata dall’automa stesso. Il premio per il vincitore è l’ambita e prestigiosa Lancia d’Oro, un’arma ornamentale forgiata dai mastri artigiani della città come simbolo indiscusso di vittoria e gloria.

La Giostra del Saracino è un vero trionfo di colori, emozioni e passione, con centinaia di figuranti in costume storico, musici e sbandieratori a creare un’atmosfera coinvolgente e vivace per tutta la città. L’occasione perfetta per gustarsi uno spettacolo di immenso valore culturale per Arezzo, tra sano divertimento, memoria del passato e sguardi meravigliati.

Stile e moda retrò nel cuore di Arezzo: il fascino dei Dandy Days

Arezzo Dandy Days

Per gli estimatori della moda, dell’eleganza senza tempo e di una raffinata eccentricità, Arezzo offre un appuntamento davvero di culto: i Dandy Days. Questo evento celebra il dandismo non come semplice tendenza, ma come una vera e propria filosofia di vita che fa dell'attenzione al dettaglio, del buon gusto e della ricercatezza estetica una missione. E così Arezzo, già culla di prestigiosa raffinatezza artistica e artigiana, si trasforma per l’occasione in un palcoscenico dove charme - e un po’ di stravaganza - diventano protagonisti delle piazze e delle strade del centro storico, almeno per un fine settimana.

Il raduno dei dandy si tiene ogni anno solitamente a maggio, animando Arezzo in un turbine di outfit d'epoca e abiti sartoriali di altissima classe. I partecipanti, uomini e donne di ogni età, dal look impeccabile e di buone maniere, competono in sfilate di moda e gare di eleganza, in un confronto sempre amichevole e d’ispirazione che valorizza il gusto per il bello, e in particolare per il vintage.

L'evento offre anche workshop di sartoria e barberia tradizionale, affiancate da espositori specializzati in capi artigianali, accessori ricercati e raffinati gioielli. Vivere i Dandy Days di Arezzo, anche semplicemente da spettatori, significa confrontarsi con un vero e proprio manifesto di stile, eleganza e compostezza, dettagli che donano alla città una nota di signorile eccentricità che la contraddistingue come nuova meta cult in Toscana.

Arezzo tra sapori e tradizioni: un viaggio enogastronomico

Cosa mangiare ad Arezzo

L'esperienza di viaggio ad Arezzo si rivela appagante e coinvolgente anche a tavola, con una tradizione enogastronomica che celebra l'autenticità e la ricchezza dei prodotti del territorio toscano. La cucina locale è un armonioso connubio tra rusticità e raffinatezza, che invita il visitatore - o meglio, l’assaggiatore in questo caso - a scoprire le migliori trattorie della città per assaporare ricette tramandate con cura.

Tra i piatti iconici di Arezzo e della provincia si annoverano gli squisiti crostini neri con paté di fegatini di pollo, e zuppe robuste come quella a base di cavolo nero e fagioli, che onorano i sapori della terra. Il gusto per la semplicità si esprime anche in primi piatti tipici, tra tutti gli immancabili pici conditi cacio e pepe o con un potente sugo all'aglione, mentre per un pasto più sostanzioso non può mancare la celebre porchetta di Monte San Savino, servita in un panino casereccio oppure come seconda portata.

A coronare l'eccellenza enogastronomica del territorio, ovviamente, non può mancare un vino d’eccellenza. La provincia di Arezzo si distingue infatti nella produzione del Chianti, nello specifico Chianti dei Colli Aretini DOCG, un vino perfetto in abbinamento a sughi di carne, bistecche e formaggi.

E per chiudere in dolcezza, accanto ai classici cantucci toscani con Vin Santo, impossibile resistere alla squisitezza del gattò all’aretina, un morbido tronchetto farcito con crema pasticcera e caratterizzato dall’aroma inconfondibile del liquore alchermes, sigillo di una tradizione culinaria che è essa stessa parte integrante della bellezza artistica, elegante, e ora anche gustosa di Arezzo.

Quando visitare Arezzo: consigli utili per tutte le stagioni

Quando visitare Arezzo

Arezzo si presenta ai viaggiatori come destinazione di eccellenza ideale da visitare e scoprire durante tutto l'anno, dimostrando un’innata capacità di mutare vesti e atmosfere a seconda della stagione, pur mantenendo intatta la sua intrinseca bellezza. Sebbene ogni periodo mostri un volto sempre diverso, ma ugualmente affascinante della città, anche la cosiddetta bassa stagione (autunno e inverno) si rivela particolarmente ricca di suggestioni ed interessanti attrazioni.

L’autunno, in particolare, invita ad innamorarsi del paesaggio boschivo di Arezzo e dintorni e ammirare da vicino il fenomeno del foliage, un processo naturale di estrema delicatezza che incarna perfettamente lo spirito artistico della Città delle Arti, con la trasformazione del territorio in un’immensa tavolozza di sfumature mozzafiato dal giallo oro al rosso fuoco. Emozioni da sperimentare già nel centro storico della città, passeggiando per il maestoso Parco della Fortezza Medicea alle spalle del Duomo, o da vivere con ancor più intensità visitando i boschi di querce e faggi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi durante avventurose giornate di trekking.

Con l’arrivo dell’inverno, specialmente in vista del Natale, anche Arezzo ne approfitta per indossare i panni di Santa Claus e trasformarsi in una incantevole città da fiaba. Piazza Grande diventa il cuore del villaggio di Natale con tanti mercatini tradizionali, mentre alla Fortezza Medicea si allestisce il Parco delle Meraviglie, un’area dedicata a grandi e piccini completa di ruota panoramica, area giochi per bambini e bellissime installazioni luminose. Un'esperienza magica e indimenticabile, con il fascino immortale di una città scolpita nelle arti - e che, perché no, può riscoprirsi ancor più attraente proprio quando il turismo si fa più lento e consapevole.

Le stagioni più calde, primavera e estate, sono invece costellate di eventi importanti per la città. Durante tutto l’anno, ogni primo fine settimana del mese la Fiera Antiquaria anima le piazze e le vie del centro, offrendo emozioni uniche tra storia e artigianato - con quel tocco freaking dei Dandy Days a maggio. L'estate celebra le tradizioni, con il doppio adrenalinico appuntamento della Giostra del Saracino a giugno e settembre, e con la suggestiva Festa Patronale di San Donato in agosto, emozionante celebrazione di fede e identità cittadina.

Come arrivare ad Arezzo in auto, treno, bus e aereo

Come arrivare ad Arezzo

La semplicità e l’efficienza logistica della regione rendono piuttosto semplice raggiungere Arezzo, offrendo al viaggiatore la libertà di scegliere il mezzo di trasporto più adatto alle proprie esigenze di tempo e mobilità.

Per coloro che privilegiano l’autonomia di un viaggio indipendente, l’automobile si conferma la scelta ideale. Arezzo è servita in modo accessibile dall’Autostrada A1 (Milano-Napoli), con un’uscita dedicata a soli 10 km dalla città. Parallelamente, un sistema perfettamente integrato di strade statali, come la SS73 (Raccordo Siena-Bettolle) che accarezza la Valdichiana, la SS71 che congiunge il tratto Umbro-Casentinese e la SS69 che proviene dal Valdarno, assicura ai turisti collegamenti diretti e panoramici con le località limitrofe, ad esempio i magici borghi dell’entroterra, e i maggiori centri della regione come Firenze, Siena e Pisa.

Anche il trasporto pubblico è una valida alternativa per raggiungere Arezzo. La stazione ferroviaria cittadina è un nodo di interscambio essenziale interregionale, con collegamenti rapidi e frequenti da e verso Firenze, Roma e altre grandi città d'Italia tramite treni Intercity e ad alta velocità Frecciarossa (es. da Roma Tiburtina per Arezzo in poco più di un’ora). Molto importanti anche le tratte ferroviarie locali gestite dalla TFT (Trasporto Ferroviario Toscano) che collegano capillarmente la città con il Casentino e la Valdichiana, e il servizio di autobus delle ATAM, SITA e LFI per collegamenti diretti verso la Valdichiana, il Pratomagno, la Valtiberina e il Valdarno.

L’ottima rete di infrastrutture di trasporto regionale collega Arezzo agevolmente anche con gli aeroporti del territorio, che gestiscono traffico nazionale e internazionale: i più vicini sono l'Amerigo Vespucci di Firenze, il San Francesco d'Assisi di Perugia, il Galileo Galilei di Pisa e il Guglielmo Marconi di Bologna, dai quali si può proseguire comodamente via treno o automobile.