Tutti sappiamo quanto il contatto con la natura più viva faccia bene al corpo e alla mente. Perché allora non avventurarsi in una magica esperienza di forest bathing e viaggiare alla scoperta dei più affascinanti boschi in Italia?
Con circa due milioni di ettari ricoperti da foreste e tantissime riserve naturali, la penisola offre ai viaggiatori posti davvero spettacolari dove passeggiare in serenità e respirare aria pura, rigenerare il proprio equilibrio interiore e catturare l’essenza più bella della natura con fotografie e scorci mozzafiato.
In questa selezione troverai dieci imperdibili boschi in Italia dove gli alberi non sono solo e semplicemente piante, ma diventano monumenti viventi con una lunga storia da raccontare. Luoghi dall’atmosfera fiabesca e surreale, dove lasciarsi coinvolgere dalle meraviglie del paesaggio, dai suoi racconti, dai miti e dalle leggende che intrecciano storia e spiritualità.
Se anche tu vuoi vivere con noi un’esperienza indimenticabile, come in una fiaba, e non vedi l’ora di avventurarti per sentieri nascosti e misteriosi, sei nel posto giusto. Prepara zaino, scarpe da trekking e macchina fotografica, si parte alla ricerca dei boschi italiani più belli da non perdere quest’autunno!
Boschi in Italia: un patrimonio verde di benessere e piacere
Per chi ama perdersi nell’immensità della natura e vivere esperienze di viaggio uniche e ricche di sensazioni non c’è niente di meglio del forest bathing, una disciplina del green tourism di origine giapponese (Shinrin yoku) che invita a visitare i boschi con approccio multisensoriale, generando benefici notevoli a livello fisico, mentale e spirituale.
I boschi italiani, con una ricchissima biodiversità di flora e fauna e la presenza dominante di alberi di faggio, castagno, cerro e abete rosso, sono perfetti per vivere questa e altre esperienze magnifiche nel verde e regalarti quelle emozioni e quel senso di benessere che cercavi da tempo.
Ogni stagione dell’anno è buona per avventurarsi nei boschi in Italia e lasciarsi stupire dalla loro bellezza. L’autunno è meraviglioso con la magia del foliage e dei suoi colori intensi, la primavera è l’ideale per chi ama la fotografia e cerca scatti memorabili della natura nel suo vivace risveglio, mentre l’estate è perfetta per entusiasmanti giornate di trekking ed esplorazione al riparo dal caldo sotto le chiome degli alberi. E l’inverno...beh, il paesaggio - spesso innevato - dei boschi italiani può fare da scenografia suggestiva e unica al mondo per delle vacanze di Natale alternative o per momenti di retreat, cogliendo l’occasione per visitare i piccoli borghi dell’entroterra e scoprire il gusto dell’autenticità.
Dalle terre prealpine alle calde foreste del sud, passando per i maestosi paesaggi boschivi che disegnano la lunga catena degli Appennini nel cuore della penisola, preparati ad esplorare un patrimonio verde inestimabile dove benessere e piacere si incontrano.
Ecco dieci imperdibili boschi in Italia che ti suggeriamo di scoprire nel tuo prossimo viaggio!
10. Boschi in Italia: il Parco Sirente Velino in Abruzzo
🥇 Visit Italy brand partnership
Il “cuore verde d'Europa”, terra contraddistinta da una straordinaria concentrazione di aree verdi protette e una biodiversità eccezionale, l’Abruzzo è una regione immancabile quando si parla di esperienze da vivere nei boschi in Italia.
Nel suo entroterra montano si cela il Parco Regionale Sirente Velino, oggetto di un ambizioso progetto di rilancio turistico, esperienziale e sensoriale del territorio in qualità di comunità verde, un piccolo (grande) angolo di paradiso dove il forest bathing trova una bellissima e profonda espressione.
Non a caso, è il primo Parco europeo dei Borghi del Respiro, progetto che riunisce tutti i 22 borghi del Parco per promuovere la qualità dell’aria, la salute dei residenti e dei visitatori, e un turismo sostenibile che valorizza il patrimonio naturale e culturale locale.
Il Parco ha inoltre riqualificato una vastissima rete escursionistica, vantando oggi oltre 460 km di sentieri tra boschi e vallate pronti ad accogliere trekker di ogni livello e circa 310 km di ciclovia per emozionanti avventure in mountain-bike.
Il Sirente Velino è famoso per le maestose faggete, in particolare la suggestiva Foresta di Cerasolo, palcoscenici naturali pazzeschi per indimenticabili safari fotografici tra camosci - animale simbolo del Parco - e meraviglie floreali che colorano i paesaggi d'alta quota tutto l’anno, dalle brillanti fioriture primaverili al magico foliage autunnale.
Un’esperienza resa ancora più unica dalla presenza di percorsi balsamici, itinerari specifici tra i sentieri del Parco per una full immersion nella vivida natura del territorio coinvolgendo in modo predominante l'olfatto. Lasciati inebriare dai profumi intensi e terapeutici dei boschi e dei prati di montagna e goditi una piacevole sensazione di rigenerazione e rinnovato equilibrio interiore, un abbraccio olfattivo che trasforma ogni passo in un momento di profondo benessere.
9. Bosco di Tecchie nelle Marche e Umbria
A cavallo tra le meravigliose regioni delle Marche e dell’Umbria la natura ha incastonato uno spazio verde di bellezza e pace incontaminate, da scoprire nel territorio del comune di Cantiano. È la Riserva Naturale del Bosco di Tecchie, nel cuore dell’Appennino centrale, da molti definito come un vero “orto botanico naturale” per la sua ricchissima flora, che tra colori e profumi regala agli escursionisti un senso di profonda e mistica quiete.
La sua posizione strategica rende la Riserva una destinazione invitante e facilmente accessibile per tutti gli amanti della natura, con scorci panoramici incredibili perfetti per cartoline paesaggistiche davvero uniche. La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per godersi le bellezze del Bosco di Tecchie, con l’esplosione cromatica dovuta alle fioriture delle molte specie di orchidee che qui crescono spontaneamente e la magia del foliage, da ammirare magari percorrendo il suggestivo Itinerario del Cerro, un percorso di trekking rigenerante che si addentra per circa 8 km all’interno dei boschi tra cerri alti fino a 30 metri e faggi secolari.
Questa ricchezza naturalistica, unita all’aria fresca e pulita che si respira per i suoi sentieri e la profonda pace che abbraccia il territorio, rendono la Riserva di Tecchie uno dei più interessanti e rilassanti boschi in Italia, per esperienze outdoor tra avventura e momenti di retreat interiore.
8. Foreste Casentinesi in Toscana ed Emilia Romagna
Un vero e proprio santuario naturalistico che si estende a cavallo tra Toscana ed Emilia Romagna, uno dei patrimoni forestali più preziosi d’Italia e d’Europa, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è assolutamente tra le destinazioni top per un’esperienza di forest bathing stimolante e rigenerante.
Il Parco, dal 2017 insignito del prestigioso riconoscimento di Patrimonio Unesco per la sua significativa rilevanza ambientale e paesaggistica, è dominato dalla presenza imponente ma al contempo gentile dei Monti Falterona e Campigna. Questa oasi verde ospita antiche faggete e abeti bianchi secolari, ed in particolare l’abete autoctono più alto d’Italia con una vertiginosa altezza di quasi 52 metri, un’icona del territorio e della conservazione efficace e rispettosa dell’ambiente.
Queste meraviglie naturali si possono esplorare e ammirare grazie ai numerosi itinerari che si avventurano tra i boschi, con otre 600 km di sentieri accessibili per esperienze di trekking coinvolgenti e adatte a tutti. Le Foreste Casentinesi sono famose infatti per i suoi “Sentieri Natura”, nove percorsi escursionistici pensati per stimolare tutti i sensi e sentirsi completamente immersi nella tranquillità del verde, percependone i benefici sulla mente e sul corpo, con la praticità delle bacheche illustrative a fare da guida per la scoperta di questo bellissimo territorio con preziose informazioni geografiche e indicazioni sulle più belle attrazioni da visitare.
Per chi ama la fotografia e cerca esperienze multisensoriali affascinanti, le Foreste Casentinesi regalano lo spettacolo straordinario del foliage e della stagione delle foglie cadenti da vivere con le attività della rassegna “Autunno Slow”, tra percorsi guidati, escursioni e momenti di scoperta del territorio gustandone i prodotti tipici. Può essere anche l’occasione giusta per ammirare lo scenografico salto della Cascata dell’Acquacheta, scorcio mozzafiato da fotografare dopo una passeggiata di benessere.
7. Parco Nazionale della Sila in Calabria
In Calabria esiste un sorprendente altopiano montano, rigoglioso di bellezze naturali e magnifici paesaggi, che si estende per oltre 70.000 ettari tra boschi, alture e piccoli borghi custodi di magiche tradizioni. È il Parco Nazionale della Sila, soprannominato “Gran Bosco d'Italia” per il suo inestimabile patrimonio forestale che vede come protagonisti indiscussi cinquantotto maestosi Pini Larici, o Giganti della Sila, esemplari protetti di alberi ultra-secolari dalle dimensioni imponenti fino ai 45 metri di altezza che svettano con eleganza e regalità sull’intero paesaggio. Sono veri e propri monumenti viventi da fotografare!
Il territorio della Sila, riconosciuto dall’Unesco come bene naturalistico e Riserva della Biosfera, è una della destinazioni ideali per un'esperienza di forest bathing profondamente immersiva, favorita da un’aria purissima e da un silenzio quasi primordiale.
Tantissime le attività outdoor per vivere al meglio la tua esperienza in uno dei più ricchi e affascinanti boschi italiani, specialmente d’estate. La Sila offre infatti una vasta rete di sentieri, per camminare quasi in punta di piedi alla scoperta dei suoi sacri Giganti, e percorsi sterrati per avventurose giornate nel verde ideali per la mountain-bike. Per chi ama gli sport acquatici, impossibile resistere alla tentazione di una traversata in canoa sui suggestivi laghi artificiali Arvo e Cecita. E d’autunno, lo spettacolo ineguagliabile del foliage offre scorci fotografici emozionanti e unici al mondo.
6. Bosco di Malabotta in Sicilia
Tra i Monti Peloritani e Nebrodi, patrimonio verde della provincia di Messina, si può trovare un ricco ecosistema naturale tanto bello quanto affascinante e avventuroso: è la Riserva Naturale Orientata del Bosco di Malabotta, riconosciuto come uno dei boschi più antichi ed estetici della Sicilia, poco distante dall'incantevole borghetto di Montalbano Elicona.
Si tratta di un piccolo angolo di paradiso che invita all’immersione totale nel verde di una delle ultime foreste primigenie rimaste in Sicilia, un’esperienza multisensoriale capace di soddisfare il desiderio di avventura ed esplorazione dei trekker, ma anche la voglia di pace e rilassamento di visitatori interessati a passeggiare a ritmo lento per i sentieri, fermarsi, respirare e sentirsi alleggeriti nel corpo e nella mente.
L’esperienza di trekking del Bosco di Malabotta è arricchita da una fitta rete di sentieri che si snoda tra maestose querce secolari, e in particolare il “Sentiero dei Patriarchi”, così chiamato per la presenza lungo il percorso di antiche e imponenti querce roverelle; questo percorso circolare, fra i più scenografici del bosco, conduce verso eccezionali punti panoramici con vista mozzafiato sull’Etna, sulla Valle dell’Alcantara e sulle Isole Eolie.
Gli amanti della fotografia qui troveranno scorci incredibili per cartoline straordinarie da un punto di osservazione privilegiato, con panorami memorabili stagione dopo stagione. Da non perdere anche i Megaliti dell’Argimusco, un sito naturale sul versante nord del bosco che ricorda i paesaggi lunari, ricco di misteriose formazioni rocciose che gli sono valse il nomignolo di Stonehenge siciliana. Una location davvero incredibile per aggiungere quel tocco di fascino in più a questa indimenticabile esperienza outdoor alla scoperta di uno dei più suggestivi boschi in Italia.
5. Foresta Umbra in Puglia
Nominata Patrimonio dell’Unesco nel 2017, la millenaria Foresta Umbra sorge a circa 800 metri sopra il livello del mare nel Parco Nazionale del Gargano, in provincia di Foggia. Per chi è in cerca di un’oasi verde e di un po’ di fresco durante le roventi giornate d’estate, questo è il luogo ideale per un rinfrescante momento di forest bathing.
Qui si trovano boschi dalla vegetazione fitta costituiti in prevalenza da faggi che, grazie alle particolari condizioni climatiche della zona, crescono ad una quota più bassa rispetto alla media. Oltre ad ammirare e contemplare la maestosità degli alberi secolari, nel bosco potrai lasciarti inebriare dal profumo di ben ottantacinque specie di orchidee selvagge dai colori vividi che si mischiano e si sfumano con il verde circostante, regalando forti emozioni sensoriali.
Tra i quindici sentieri che si diramano sul territorio, è consigliata la suggestiva strada “Umbra-Mare” che conduce dritti al mare della città di Vieste. Durante il cammino c’è una buona possibilità di imbattersi in rare specie di animali come il daino o il gatto selvatico e magari avvistare un gufo reale o un falco.
Inoltre si può far conoscenza del Re della Foresta, uno degli alberi più belli e affascinanti del bosco: il Millacero, nato secondo la leggenda dalla collera di Giove che trasformò in albero la bellissima ninfa Gargara, la quale si oppose ai desideri del Dio. Un mito che oggi non intimorisce più, ma che certamente desta immensa curiosità per avventurieri in cerca di trekking appaganti, tra attività outdoor e folklore.
4. Bosco del Cansiglio in Veneto e Friuli Venezia Giulia
Nel profondo nord della penisola, tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, sorge un bosco che incanta per la sua natura, la sua storia e la sua leggenda. Si tratta del Bosco del Cansiglio, o Bosco del Reme, un luogo straordinario che si estende sull’Altopiano del Cansiglio e viene considerato uno dei più importanti patrimoni naturalistici italiani.
Qui il foliage autunnale è un’attrazione nell’attrazione, uno spettacolo di sfumature e di ombre che lascia letteralmente a bocca aperta. Il Cansiglio è il bosco ideale per lunghe passeggiate, dove contemplare con meraviglia le numerose specie di alberi che qui trovano un habitat fertile e sano: i protagonisti del manto boschivo sono soprattutto i faggi, che s’innalzano con maestosità come guardiani viventi di questa suggestiva area verde.
Alberi dall'importanza storica, legati soprattutto alla lavorazione del legno di faggio che per secoli ha sostenuto le popolazioni della regione - addirittura, questo legno è stato usato a lungo dalla Repubblica di Venezia per la costruzione delle sue navi. Una storia da ripercorrere con il trekking paesaggistico del Sentiero dei Cimbri, visitando i resti visibili dei villaggi e del passaggio di antiche civiltà del territorio, godendo di un straordinario scenario sulla faggeta e sui boschi di abete rosso.
Per gli appassionati di mitologia e leggende, il Cansiglio racconta meglio di altre location il folklore un po’ dark del territorio. Da non perdere durante le escursioni una visita al lago di Santa Croce, ritenuto casa delle misteriose Fate Anguane - si dice fossero delle sirene maligne dedite a oscuri rituali - e al suggestivo Buco della Luce, una voragine profonda circa 180 metri che affascina, ma che allo stesso tempo può inquietare gli avventurieri che si mettono alla prova in questo luogo degno di un romanzo fantasy.
3. Gran Bosco del Salbertrand in Piemonte
Abeti bianchi e rossi si estendono su una superficie di oltre 700 ettari formando il meraviglioso Gran Bosco del Salbertrand, un angolo di natura selvaggia e lussureggiante sulle Alpi Cozie del Piemonte, a pochi km da Torino.
Qui si resta sbalorditi dalla bellezza e peculiarità di questo luogo, con una flora e fauna ricca ed unica grazie al microclima particolare delle Alpi occidentali. Oltre agli esemplari rari di abeti, le passeggiate per i boschi potranno colorarsi di magia incontrando cervi, camosci, scoiattoli e oltre settanta specie di uccelli.
Il Parco del Gran Bosco del Salbertrand è il paradiso degli escursionisti, con un totale di quattordici pittoreschi sentieri da percorrere a piedi, in bici o con le ciaspole. Tra gli itinerari da non perdere la famosa Via Francigena, che proprio in queste zone attraversa la regione, e l’emozionante Sentiero dei Franchi; quest’ultimo, secondo le ricostruzioni storiche, fu percorso da Carlo Magno a capo del suo esercito al valico delle montagne, in viaggio per un attacco ai nemici Longobardi che abitavano il territorio.
Tra suggestioni storiche, aria fresca e incontaminata, e un paesaggio naturale strepitoso e senza eguali, il Gran Bosco del Salbertrand è quell’esperienza di forest bathing che saprà arricchirti dentro e fuori. Ma attenzione a non spingersi troppo oltre con il trekking, perché dal 1997 anche il lupo è riapparso nel bosco!
2. Bosco della Verna in Toscana
Sull’Appenino Toscano c’è un luogo magico dove natura e spiritualità si fondono. Si tratta del Bosco della Verna situato vicino al Santuario Francescano sul Monte Penna, dove San Francesco ricevette le stimmate. Un bosco simile ad un labirinto, con una natura selvaggia e ombrosa, perfetta per un’immersione boschiva diversa dal solito.
L’incanto di questo bosco non è legato solo al suo peculiare paesaggio, con alberi antichissimi di faggio e abeti bianchi, con radici che s’intrecciano al suolo e imponenti rocce con ampi e scenografici crepacci. Qui anche la storia è misteriosa e affascinante.
Per molto tempo il Bosco della Verna è stato considerato un luogo pericoloso e malvagio, nascondiglio di briganti - il Bosco deve il suo nome alla dea Laverna, protettrice dei ladri nella mitologia romana. Una reputazione che mutò drasticamente quando il bosco fu visitato da San Francesco D’Assisi, che vi diffuse la sua parola e fondò una piccola comunità di monaci, trasformando quello che veniva ritenuto un luogo oscuro in meta di culto per religiosi (e non) in cerca di pace e serenità, attirando nei secoli migliaia di pellegrini da tutta Italia per meditare ed immergersi nella vitalità sacra di questi boschi.
Tra i percorsi escursionistici percorribili il più suggestivo è proprio l’antica via che porta al Santuario, partendo dal paesino di Chiusi di La Verna: un cammino per attraversare il bosco fisicamente e spiritualmente, toccando con mano il misticismo di uno dei santi più lodati al mondo e godendo di paesaggi emozionanti, tra i più pittoreschi della Toscana.
1. Bosco del Sasseto Torre Alfina nel Lazio
Il Bosco del Sasseto Torre Alfina potrebbe non avere un nome troppo famoso o suggestivo, ma spesso le apparenze ingannano. Questa perla paesaggistica della cittadina di Acquapendente, in provincia di Viterbo, è stato infatti soprannominato “Bosco di Biancaneve” per la sua aura di magia e fantasia che qui, tra singolari alberi secolari e rocce laviche ricoperte da muschi e licheni, sembra realmente percettibile in un perfetto equilibrio tra sogno e realtà.
L’area boschiva si può esplorare attraversando lentamente sentieri intricati e silenziosi, ammirando oltre trenta specie di alberi che raggiungono anche 25 metri di altezza e un fitto sottobosco, fatto di tronchi caduti, cespugli rigogliosi e funghi che fanno da habitat ideale per tantissime specie di insetti, anfibi e piccoli rettili.
A rendere questo luogo ancora più speciale e surreale è la presenza di un mausoleo in stile gotico, tanto magnifico e fotogenico quanto spettrale. Qui fu seppellito il marchese Edoardo Cahen, un tempo proprietario dell’intero bosco e della vicina dimora di Torre Alfina. Fu proprio Cahen a decidere di lasciare questo bosco incontaminato e selvaggio, tracciandone soltanto sentieri basilari per accompagnare i visitatori, con eleganza e rispetto, nel fantastico mondo della natura.
Il Bosco del Sasseto, oggi Monumento Naturale della Regione Lazio, è la sintesi perfetta tra luogo del mistero e quella purezza naturale e selvaggia che sa affascinare come nulla al mondo, uno degli imperdibili boschi in Italia da scoprire, vivere e respirare nel tuo prossimo viaggio.
L'autore
Scritto il 21/03/2022

Marika Lagarese
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