Cosa fare e cosa vedere a Pesaro come un local? Ecco alcuni suggerimenti per scoprire la Capitale italiana della cultura 2024.

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Chiese, piazze e musei, una lunga tradizione musicale, la vita estiva che si svolge a ridosso del lungomare basso e sabbioso, la vicinanza strategica a luoghi, paesi e città dove trovare ciò che vuoi: natura, arte, storia o divertimento.

Tutte caratteristiche che ti faranno amare Pesaro e venire voglia di visitarla. Come un local. Curiosi di scoprire di più sulla Capitale italiana della cultura 2024?

Cosa fare a Pesaro come un local

Cosa fare a Pesaro come un local

Pesaro è una città pienamente marchigiana, un piccolo centro in cui si addensano i simboli di una storia lunga e segnata dalla creatività. Nella musica così come nella cucina. 

Piazza del Popolo è il suo salotto più rappresentativo, ma esplorandola dal centro storico fino al lungomare non potrai fare a meno di notare come in essa convivano due identità, una rigorosa ed elegante, l’altra più libera e gaudente. 

È anche la città di Gioacchino Rossini, del liberty dei viali e delle ville sul mare, delle palazzine color pastello del porticciolo di Calata Caio Duilio, della Palla di Pomodoro e di una pizza speciale. 

La visiti piacevolmente a piedi o in bicicletta attraverso l’ordinata rete di percorsi ciclabili urbani che la rendono ancora più a misura d’uomo. 

Qui ti diamo 7 dritte per visitare Pesaro come un local.

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7. Cosa fare a Pesaro come un local: scoprire le spiagge più belle

Pesaro like a local. Scoprire le spiagge più belle

Il lungomare pesarese non lascia indifferenti. Il format estivo è quello festaiolo tipico di certi tratti della costiera adriatica. In alcuni periodi dell’anno l’atmosfera sembra quella della Riviera romagnola, con i locali fronte mare aperti fido a tardi e dove ballare fino all’alba. 

ll litorale è facilmente raggiungibile e si compone di tre aree: Baia Flaminia, Ponente e Levante. 

Le spiagge a Pesaro e nei dintorni sono lunghe e sabbiose e i fondali poco profondi, caratteristiche che le rendono perfette per i bambini.  

Nelle vicinanze del Parco San Bartolo si trovano poi baie selvagge e appartate. Tra i luoghi più belli della costa si fa notare il litorale di Fiorenzuola di Focara, angolo incontaminato in uno dei borghi gioielli della provincia. La spiaggia si raggiunge camminando attraverso i sentieri che dal centro del paese si addentrano nella vegetazione. C’è anche una strada asfaltata, più agevole ma sempre da percorrere a piedi.

6. Partecipare al Rossini Opera Festival

Ogni anno dal 1980 Pesaro omaggia Gioacchino Rossini con un festival lirico internazionale che ne riscopre opera e opere. Si tiene tradizionalmente nel mese di agosto, puoi consultare tutti gli eventi in calendario sul sito dedicato. Se sei nei paraggi, ti consigliamo di non perdertelo.

È l’occasione giusta per conoscere meglio la città attraverso un autore straordinario e composizioni senza tempo, dalle più celebri alle meno rappresentate. Tra le principali missioni del festival e della Fondazione Rossini c’è infatti proprio il recupero e la diffusione dei capolavori dimenticati attraverso un lavoro scientifico e scrupoloso di ricerca che mette insieme musicologia e teatro.

L’universo rossiniano è vastissimo e Pesaro ne è custode e cassa di risonanza. Da visitare la casa natale di Rossini e, a palazzo Olivieri, l’auditorium Pedrotti e il Tempietto Rossiniano, che conserva alcune opere e manoscritti dell’autore. 

5. Assaggiare la pizza Rossini

La passione di Gioacchino Rossini per il buon cibo non è certo un mistero. Al Maestro pesarese e alle sue opere sono pure dedicati una miriade di piatti e preparazioni, con conseguente sfilza di “alla Rossini” snocciolati come garanzia di bontà sui menù di ristoranti e osterie. 

Ovvio che anche la specialità (e attrazione) gastronomica di Pesaro voglia omaggiare il suo celebre figlio. Come si chiamerà mai la regina dello street food pesarese? Ovviamente, Pizza Rossini.

Attenzione, perché se vuoi provare l’originale devi farlo necessariamente a Pesaro, farai infatti fatica a trovarla altrove. 

La base è quella di una semplice pizza pomodoro e mozzarella a cui si aggiungono due ingredienti che fanno la differenza: uova sode e maionese, alle volte adagiata a formare una chiave di violino. 

Qualche purista della pizza napoletana storcerà il naso, considerando forse l’abbinamento troppo ardito o addirittura eretico, alla stregua di una pizza con l’ananas, per intenderci. I locali tuttavia sono entusiasti e ghiotti della specialità della casa, le cui origini sembrano risalire agli anni Sessanta, quando la tradizionale pizzetta così condita venne ideata nelle cucine di una pasticceria del centro. 

Gustala quando vuoi: a Pesaro la pizza Rossini è un passe-partout valido a qualsiasi orario, dalla colazione alla cena. 

4. Fare una gita in famiglia

Cosa fare a Pesaro come un local. Fare una gita in famiglia

Paesi e cittadine in cui dame e cavalieri ci starebbero benissimo tutt’ora tra le strade lastricate all’ombra di castelli e antiche mura difensive. La provincia di Pesaro ne raggruppa di meravigliosi, alcuni dei quali inclusi nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, come Mondolfo, Pergola, Mondavio, Gradara, Fiorenzuola di Focara. Senza dimenticare Urbino, dove tuffarsi nel Rinascimento italiano

Se poi vuoi cambiare atmosfera (e regione), la vicinanza all’Emilia Romagna rende facilmente accessibili le località più rinomate della riviera, come Cattolica, Rimini, e Riccione.

In poco tempo si posso raggiungere inoltre attrazioni e parchi divertimento amati dai bambini, come Oltremare, Italia in Miniatura, Acquario di Cattolica, Aquafan, e Fiabilandia.

Scopri Oltremare Riccione

3. Girare in bici

Raggiungi le attrazioni più belle e famose di Pesaro spostandoti i bicicletta, proprio come faresti in qualunque altra città usando la metropolitana. 

La pista ciclabile cittadina si chiama, non a caso, Bicipolitana ed è strutturata come se fosse un classico percorso su rotaia, con le varie direzioni indicate dalla tradizionale segnaletica colorata: ad ogni tratta corrisponde un colore diverso. 

C’è la linea rossa che collega il porto al centro e a piazzale della Libertà; la verde va da Baia Flaminia al Borgo S. Maria; la gialla dal Centro a Pantano e così via. Il progetto è tuttora in fase di realizzazione, con sempre nuove aree che si aggiungono alla mappa completa. 

Esplorare le zone e i quartieri di Pesaro diventa così un’esperienza divertente e green.

2. Non farsi un selfie sotto Medusa

I pesaresi sostengono che avvicinarsi troppo a quest’opera porti sfortuna. Sappiamo che i nostri lettori non temono la sorte, quindi ecco dove andare per ammirarla.

Palazzo Mosca è una sontuosa residenza seicentesca in cui sono passati personaggi come Stendhal, Casanova e Napoleone Bonaparte. Dal 1936 è sede dei Musei Civici.

La collezione in esposizione include pietre miliari del Rinascimento italiano, sculture e ceramiche di grande pregio, tra cui spicca una maestosa opera dalla fama decisamente sinistra.

Si tratta di una grande maiolica raffigurante Medusa realizzata dall’artista marchigiano Ferruccio Mengaroni nel 1925. Il volto della gorgone altro non è che l’autoritratto dell’autore, il quale per realizzarlo si servì dell’aiuto di uno specchio. 

Le cronache raccontano che a un certo punto dei lavori questo specchio si ruppe, evento che si rivelò un presagio di sventure imminenti. Infatti, durante l'allestimento della Biennale delle arti decorative a Monza nella primavera del 1925, Mengaroni morì sul colpo, travolto fatalmente da una cassa contenente la sua stessa creazione.

La figura di Medusa ha ispirato autentici capolavori della storia dell'arte. Quella di Mengaroni non è famosa come le opere di Rubens o Caravaggio, ma il realismo e l'espressività ipnotica raggiunti dal suo autore ne fanno un piccolo tesoro da riscoprire.   

1. Trekking nel San Bartolo

Cosa fare a Pesaro come un local. Trekking nel San Bartolo

Avventure all’aria aperta, panorami da incanto, ville storiche a picco sul mare, piccoli borghi fortificati. Il monte San Bartolo ti aspetta con i suoi sentieri attraverso il parco naturale, da Pesaro a Gabicce Mare.

Sono 1600 gli ettari di area protetta lungo i quali si ammira un susseguirsi di alte scogliere, piccole valli, boschi, castelli e vigneti, con qua e là gli stessi scorci che hanno ispirato Piero della Francesca, Leonardo e Raffaello. 

Il parco è anche orgoglioso custode di uno dei gioielli del Rinascimento marchigiano, la Villa Imperiale, una sontuosa residenza sforzesca risalente al XV secolo.

Per rendere l'esperienza ancora più completa, puoi usufruire dell'app San Bartolo Experience, che ti accompagnerà in modo esaustivo nella scoperta di un territorio piccolo ma ricco di storia e bellezze naturali.

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