Natura e Marche, il binomio vincente per una viaggio da veri esploratori. Tra trekking e sentieri alla Indiana Jones. 

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A.A.A. Wannabe Indiana Jones cercasi. No, per esplorare le Marche e il suo scoppiettante territorio non ti serviranno cappello e frusta. Bastano spirito d’avventura e tanta curiosità. Adrenalina e stupore sono garantiti ad ogni angolo. 

Perché una cosa è una certa. Al netto delle città d’arte e dei piccoli borghi-gioiello, la regione di Raffaello e Leopardi ha ipotecato buona parte del suo fascino grazie a un paesaggio del tutto eclettico. E così, panorami dolci e “rassicuranti” fanno il paio con zone più selvagge, a tratti quasi impervie. 

Qui ti raccontiamo alcune delle attività più entusiasmanti da vivere nella natura marchigiana.

Natura Marche: cosa vedere e cosa fare tra trekking ed escursioni panoramiche

Natura Marche: cosa vedere e cosa fare tra trekking ed escursioni panoramiche

Una vacanza nella natura per scoprire il volto più green e selvaggio delle Marche. Una regione che abbraccia con tanta disinvoltura paesaggi marini quasi tropicali e vibes da riviera romagnola, scorci lunari e boschi da libro delle fiabe non può che essere un richiamo irresistibile per gli amanti dell’outdoor

Ciò che lascia stupiti, quando si viene qui per la prima volta, è lo spazio. Alle volte si fa davvero fatica a credere ai propri occhi, a conciliare dimensioni reali e proporzioni percepite.

È ciò che accade, ad esempio, quando si visitano le Grotte di Frasassi, quando si guarda in su percorrendo un canyon scolpito a regola d’arte da Madre Natura, oppure si attraversa il Parco di San Bartolo e il suo panorama dirompente. 

Luoghi che paiono non appartenere ad alcun luogo. Posti fuori dal mondo, che ci sei e tuttavia ti pare di sognare tanto sembrano irrealistici. 

Ci sono cascate, alcune nascoste, che regalano meraviglia e fanno tornare un po’ bambini (tra un po’ ti sveliamo perché). Ci sono leggende, anch’esse nascoste, che vale la pena scoprire, magari chiedendo ad un local di raccontartele. 

Alcune destinazioni sono un po’ impegnative, ma la fatica è sempre ricompensata dalla bellezza. E così, che si salga in alto ad ammirare il volo delle aquile reali o si scenda fino alle viscere della terra il risultato sarà sempre lo stesso. Quale? Beh, come sempre, lasciamo a te l’onere e il piacere della scoperta. Qui, intanto, trovi un'anticipazione di quello che ti aspetta

Natura Marche: escursioni tra Gola del Furlo & Co come Indiana Jones

Natura Marche: escursioni tra Gola del Furlo & Co come Indiana Jones

Verso nuove avventure tra canyon spettacolari e gole profonde. Profondissime. Anche senza lo stesso cipiglio di Harrison Ford. Il filo rosso è azzurro come l’acqua. Come i fiumi, torrenti e ruscelli che indicano la via per una serie di percorsi selvaggi in mezzo alla natura delle Marche

Selvaggio, appunto. È l’aggettivo più adatto per descrivere le Gole del Rio Garrafo, ad Acquasanta Terme. Le percorri aiutandoti con delle corde fissate alle pareti rocciose perché la superficie calpestatile in alcuni tratti è molto ridotta. E in certi punti dovrai necessariamente attraverso il torrente e quindi bagnarti.  

Nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, le Gole dell’Infernaccio scavate dal fiume Tenna sono vertiginose. Nel tragitto ci si imbatte nelle Pisciarelle, cascate piccole ma ipnoticamente belle, e in antichi ruderi. Si arriva fino a un solitario monastero incastrato tra le montagne, l’Eremo di San Leonardo.  

In provincia di Pesaro e Urbino, la Gola del Furlo (ne parliamo nel prossimo paragrafo) regala uno scenario senza uguali dove cimentarsi in trekking da pelle d’oca. 

Da Braccano, il paese di murales in provincia di Macerata, parte il sentiero per la Gola di Jana. Si incontra una cascata da superare arrampicandosi sulla roccia con l’aiuto di corde e si accede al cospetto di un’altra cascata nascosta che confluisce in una graziosa piscinetta naturale. 

“Mostruoso” è poi il percorso per la Gola di Pioraco. Lungo il tragitto noterai una serie di sculture dalle sembianze terrificanti: sono tutte opere realizzate da un artista locale.  

La Gola del Furlo, una destinazione da brivido nella natura delle Marche

Natura marche: la Gola del Furlo, un itinerario da brivido

Da brivido non perché faccia paura, ovviamente. Ma quando oltrepasserai la Galleria del Furlo, antichissimo passaggio nella roccia ordinato dall’imperatore Vespasiano, ti troverai dinanzi uno spettacolo tale che sì, qualche brivido lungo la schiena lo avvertirai eccome. 

La Gola del Furlo è protetta da una riserva naturale che ne preserva il prezioso ecosistema. Una natura ricchissima, dove proliferano aquile reali, aironi, falchi, daini e lupi. 

Il fiume Candigliano ha pazientemente scavato uno sfarzoso canyon che potrai esplorare percorrendo i sentieri che lo attraversano. Un’escursione semplice e adatta a tutti (anche se viaggi con passeggino al seguito) passa per la via Flaminia e ti porta ad ammirare col naso all’insù le vertiginose pareti rocciose che costeggiano l’acqua arrampicandosi per centinaia di metri verso il cielo.

Se ti stai chiedendo cosa vedere alla Gola del Furlo, sappi che c’è uno straordinario punto panoramico chiamato Terrazza del Furlo. Raggiungerlo è impegnativo ma non proibitivo e il panorama — ancora una volta — ti darà i brividi. 

Le cascate più spettacolari delle Marche

Alcuni luoghi delle Marche ti ricondanno certi paesaggi tropicali che gli occhi faranno fatica ad associare al Centro Italia. Il paragone pare un po’ forzato, ma nel trovarsi dinanzi a certi scorci è facile restare straniati. Almeno a primo impatto. Le cascate, ad esempio, sono un trionfo di natura vivissima, con il fragoroso croscio dell’acqua che interrompe la sinfonia, mai monotona, di felci e roccia. 

Prendi la Via delle cascate perdute. Con quel nome un po’ così, questo bel percorso tra i boschi della provincia maceratese ti teletrasporta in un mondo che pare uscito dalla mente di Steven Spielberg. Il sentiero si dipana lungo 6 km intorno a Sarnano, piccolo borgo medievale non distante da Macerata, e intercetta tre cascate nascoste nella vegetazione. Un gran divertimento specialmente per i più piccoli. 

Ma dove c’è una cascata c’è anche un po’ di fiaba e nelle Marche da Jurassic Park ai fratelli Grimm il passo è più breve di quanto si possa pensare. Le Cascate del Fosso di Teria, nella Valle del Bosso, restituiscono esattamente un’atmosfera da libro dell’infanzia.

Belle, selvagge e fiabesche sono anche la Cascata del Pellegrino, quelle del Fosso Molino, Valrea, Marena, le Cascate dell’Acquasanta e dell’Orrido dei Cupi. Di salti d’acqua la regione ne è piena: trovarli qua e là, meglio ancora se inaspettatamente, sarà un piccolo ricordo prezioso da custodie. 

Escursione alle Grotte di Frasassi

Natura Marche: escursione alle Grotte di Frasassi

Le Grotte di Frasassi sono senza dubbio una delle attrazioni naturali più famose della regione. Scoperte per caso nel 1971, queste enormi cavità rocciose sono tra le più estese d’Europa. Visitarle è un’esperienza incredibile: entri nel cuore della terra e il concetto di proporzione diventa del tutto astratto. Qui ogni cosa è a “dimensione di gigante”, eppure farai fatica a indovinare le misure reali delle mastodontiche sculture di roccia tutt’intorno.

Le grotte sono parte del Parco Naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, un’oasi di 10.026 ettari che incastra bellezze naturali e borghi medievali. La marcia in più: l’ampia offerta di attività outdoor. Ci sono 35 sentieri segnalati, si può praticare equitazione, canoa, rafting e arrampicata. Puoi persino cimentarti in esplorazioni speleologiche.

Lo scatto instagrammabile perfetto è al Tempietto del Valadier; l’esperienza più insolita a Fabriano (al Museo della Carta puoi realizzare il tuo foglio filigranato); la leggenda più struggente è a Pierosara; il panorama più romantico sotto le Copertelle di Serra San Quirico; l’atmosfera più “cavalleresca” la trovi tra i castelli di Arcevia

Aquile, roccia e birra sul Monte Nerone, un trekking avventuroso nelle Marche

Speleologi ed escursionisti lo amano perché ricco di cavità carsiche, forre e grotte (quella delle Tassare è la più profonda delle Marche). Ci troviamo in provincia di Pesaro e Urbino, a 1525 metri sul livello del mare. 

Sul Monte Nerone, un nome misterioso attorno a cui si affollano storie e aneddoti, si incontrano una serie di anfratti rocciosi pieni di storia e suggestioni. Un’escursione, dunque, che va oltre il mero aspetto naturalistico, perché ogni fenditura nella roccia nasconde una curiosità, un dettaglio, una leggenda. 

Se sei fortunato, potresti anche scorgere una maestosa (e rara) aquila reale, che tra gli alti dirupi del Monte Nerone trova il suo habitat ideale.

Da vedere l’Arco di Fondarca, scenografica arcata naturale, e la Balza Forata, in Val d’Abisso. Quest’ultima formazione è detta anche Foro della Madonna perché una leggenda ne attribuisce la creazione alla Vergine. 

L’area è anche famosa per i suoi birrifici artigianali che sfruttano l’aqua purissima che sgorga da queste parti. E ad Apecchio, “città della birra”, si tiene il primo festival dedicato all’alogastromia, un’iniziativa interamente dedicata al rapporto, gustoso, tra birra artigianale e specialità locali. 

Escursioni nelle Marche: le Marmitte dei Giganti

Questo piccolo ma incantevole canyon roccioso scavato dal fiume Metauro si trova a poca distanza dal centro storico di Fossombrone, una graziosa cittadina piena di scorci romantici (e che ti consigliamo di visitare). 

Il punto migliore per ammirare tutta la gloriosa bellezza delle Marmitte dei Giganti è il ponte di Diocleziano (o dei Saltelli). Da qui si approfitta della splendida vista complessiva sulla forra, che è lunga circa 500 m ed è delimitata da pareti alte 30 m. 

Il nome, “marmitte”, è un richiamo alle grandi pozze tondeggianti modellate dalla corrente fluviale. Paiono quasi dei contenitori da cui potrebbero abbeverarsi dei giganti! 

L’escursione più emozionante è in canoa o kayak. Vi è anche un percorso alternativo, a dir la verità piuttosto impervio, che attraversa le pareti rocciose lungo il fiume e arriva fino a delle adorabili cascatelle. 

Restando in tema “natura Marche”, da Fossombrone puoi anche partire in escursione verso il Monte delle Cesane o optare per giro in bicicletta alla Gola del Furlo. 

Trekking Sibillini: Lame Rosse e Lago di Pilato

Due dei trekking più emozionanti sui monti Sibillini attraversano le Lame Rosse e il lago di Pilato. Andiamo con ordine.

I sentieri verso le Lame Rosse ti portano ad esplorare un canyon disegnato da pinnacoli e torri dalle forme fantasiose e del colore della passione. Il percorso più rapido e semplice parte dalla diga su lago di Fiastra e attraversa mulattiere, boschi e panorami prevedibilmente mozzafiato che sanno un po’ di California e un po’ di paesaggio lunare.

Una volta a destinazione puoi proseguire verso le Grotte dei Frati, un tempo rifugio per monaci eremiti, e da qui scendere alle Gole del Fiastrone. 

L’escursione al lago di Pilato ti farà sudare, ma la visione dello specchio d’acqua a forma di Ray-Ban che brilla nel mezzo di una natura brulla e incontaminata non sarà solo un miraggio. Si parte dal paese di Foce di Montemonaco, meglio se di buon mattino. Si cammina per una strada sterrata lungo i dirupi del monte Argentella e si prosegue attraverso salite e tornanti fino alla Valle del lago di Pilato. 

Cose che devi assolutamente sapere: non è possibile bagnarsi nel lago né tantomeno avvicinarsi alla riva per evitare danni al particolare e fragile ecosistema. 

Destinazioni Marche: a spasso per il Parco del Conero

Natura Marche: a spasso per il Parco del Conero

L’oasi naturale nata intorno al monte Conero (ne abbiamo parlato qui più diffusamente) abbraccia i territori di Ancona, Camerano, Numana, Sirolo e Portonovo. Offre tante proposte per vivere una vacanza in mezzo alla natura delle Marche, con itinerari e attività sportive per tutti i gusti. 

Il Parco del Conero è uno scrigno di biodiversità tra mare e terra. E che tu decida di esplorarlo a piedi, a cavallo o in mountain bike, siamo certi che tra i 18 sentieri segnalati troverai quello che ti ruberà il cuore e metterà alla prova le tue gambe. 

Tra gli imperdibili del Conero non possiamo che citare l’escursione al Passo del Lupo. Ricalcando i passi dei minatori, che in passato percorrevano il sentiero verso le cave presenti in quest’area, si raggiunge un punto panoramico privilegiato dove ammirare dall’alto le candide icone del Conero, le Due Sorelle, spuntare dal mare.

Proseguendo più su potrai arrivare al Belvedere Sud, dove la vista su questa che è una delle spiagge più belle delle Marche si fa ancora più spettacolare e vertiginosa.  

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