Perché Napoli è famosa nel mondo? Una città che, come dice una famosa canzone, è fatta di mille colori e contraddizioni. 

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Napoli è nella bucket list di tanti esploratori. La testata giornalistica statunitense CNN l'ha decretata come una delle migliori destinazioni turistiche del 2022. Unica città italiana in classifica!

Napoli è una città ricca di sorprese che ti sorprende ogni volta che la visiti. Sì, perché la verità è che non ti basta una volta per dire che la conosci. Perfino gli stessi napoletani si stupiscono ogni giorno per qualcosa di nuovo. 

Spesso sotto l’occhio critico della stampa straniera, Napoli ha invece così tanto potenziale che stilarne una lista completa delle cose più famose è sempre complicato. Finisce che c’è sempre qualcosa che hai dimenticato…

Ma cosa rende Napoli famosa nel mondo? Visit Italy ha provato ad allineare le proprie idee e darvi un pizzico di quelle che sono le emozioni e sorprese che Napoli ha in serbo per voi!

Se poi, dopo la lettura di questo articolo, vi viene voglia di visitare questa incredibile città, scegliete un pass turistico completo come Naples Pass per scoprirla al meglio, senza stress e in piena comodità. 

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Napule è mille culure / Napule è mille paure / Napule è a voce de' criature / Che saglie chianu chianu / E tu sai ca' non si sulo (Napoli è mille colori / Napoli è mille paure / Napoli è la voce dei bambini / Che sale piano piano / E tu sai che non sei solo)

Napule è - Pino Daniele

16. Sua Maestà la Pizza

Pizza Margherita

La ragione numero 1 per cui Napoli è famosa è sicuramente la pizza. Qui è dov’è nata la famosa pizza margherita, fatta in onore della sovrana omonima dal pizzaiolo Raffaele Esposito. È poi diventata il piatto simbolo non solo della città ma dell’Italia intera.

La città oggi, con questo suo primato mondiale, conta le migliori pizzerie del mondo che competono tra loro per dar vita alla pizza migliore di tutta Napoli. Nel 2017, l’UNESCO dichiara L’Arte del Pizzaiolo Napoletano patrimonio dell’umanità.

Inoltre, la pizza napoletana è tra i soli due prodotti italiani a meritarsi il marchio europeo di STG. L’altro è la mozzarella, sempre un alimento di produzione campana ed ingrediente principiale della pizza margherita.

16 (+1) Non solo pizza: la Cucina Napoletana

Taralli napoletani

Taralli napoletani

Ma Napoli a tavola non è solo pizza! La cucina napoletana è infatti tra le più apprezzate al mondo: una varietà di sapori del quale è un gran sacrilegio non provare se si decide di visitare la città.

La tradizione culinaria partenopea è molto antica e ricca. Influenzata dalle moltissime culture con cui è venuta a contatto durante gli scambi commerciali e le varie dominazioni. Una disponibilità di materie prime di altissima qualità e un menù che varia tra piatti di mare e di terra in grado di accontentare ogni palato.

Cosa dire poi della tradizione dolciaria?! La pasticceria napoletana conta capolavori come: le sfogliatelle, il babà, la pastiera e tanto altro. Quest’ultima, la pastiera napoletana, ha ricevuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare campano. Poi, per quanto riguarda la sfogliatella, può essere in due varianti: la riccia, preparata con pasta sfoglia, e la frolla, con la pasta frolla.

15. Il Centro Storico più grande d’Europa

Quartieri Spagnoli

Quartieri Spagnoli

Il Centro Storico di Napoli è il più grande d’Europa. Nel 1995 è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Palazzi imponenti, strade strette, chiese antiche, paesaggi sotterranei unici. Sono forse queste alcune delle cose che contribuiscono a rendere il centro storico di Napoli più immutato d’Europa.

Esso segue ancora il piano stradale dell’antica città greca, Neapolis. Ne sono un esempio i famosi Quartieri Spagnoli del XVI secolo che ancora conservano la disposizione a scacchiera del tracciato greco-romano.

Attraversare il centro storico di Napoli significa quindi attraversare una storia lunga più di duemila anni. Tra i suoi vicoli è ancora possibile vedere alcuni reperti che testimoniano la sua immensa stratificazione storica.

14. Le sue 500 Cupole

Chiese Napoli

Per quanto riguarda la religione, Napoli ha una forte ascendenza cristiano-cattolica. Negli anni si è aggiudicata l’appellativo di città delle cinquecento cupole, perché è una delle città con più luoghi di culto al mondo.

Nel solo centro storico se ne trovano una dopo l’altra. Appartengono a un lasso di tempo che va dal periodo paleocristiano fino al XX secolo. Cercare di ricordarle tutte è molto complicato e citandone qualcuna, sembra quasi poi di dover farne uno torto alle altre.

Alle 500 chiese si aggiungono le circa duemila edicole votive, luoghi di culto più piccoli ma importanti allo stesso modo per la città. Esse nacquero in epoca greca e si diffusero sempre di più nel XVIII secolo con un duplice scopo: evangelizzare il popolo e creare una rete di illuminazione stradale per i vicoli più bui.

13. Il Vesuvio

Vesuvio

Il Vesuvio è il vulcano più conosciuto al mondo, ma anche il più pericoloso, vista l’alta densità di popolazione che vive ai suoi piedi. Il popolo napoletano teme e venera questo enorme gigante addormentato, facendone il simbolo della città.

La sua eruzione del 79 d.C. è forse la più famosa delle eruzioni conosciute al mondo ed anche la prima testimonianza scritta di un’eruzione vulcanica. Si potrebbe infatti dire che la vulcanologia sia nata ai piedi del Vesuvio. La sua ultima eruzione è avvenuta nel 1944, dopodiché il vulcano è entrato nella sua fase di riposo, pur rimanendo sempre attivo.

Collegati alla catastrofe vesuviana del 79 d.C. non lontano da Napoli ci sono i famosi scavi di Pompei ed Ercolano, dov’è possibile effettuare un vero e proprio salto nel tempo di 2000 anni fa.

12. Il Golfo di Napoli

Golfo di Napoli

Ed è proprio il Vesuvio a troneggiare sul Golfo di Napoli, in cui Napoli è situata quasi al centro. Posizione che le ha permesso nel corso della storia di essere protagonista di molteplici avvenimenti.

La bellezza del golfo è nota in tutto il mondo. La sua unicità è frutto di un mix di bellezze artistiche, storiche e naturalistiche, accompagnate da un clima mite e soleggiato. Senza allontanarsi dalla città, già il solo Parco Naturale della Gaiola a Posillipo ce ne dà un’idea.

12.1 Le sue isole e la Penisola Sorrentina

Penisola Sorrentina

Penisola Sorrentina

Ma qui nel Golfo di Napoli si trovano tante attrazioni metropolitane di Napoli da non perdere. Tra queste, le sue tre isole, tra le più belle d’Italia:

• Capri: l’isola più glamour del Mediterraneo e tra le più visitate al mondo;

• Ischia: anche detta Isola Verde per la sua ricca vegetazione, è tra le più frequentate per gli amanti delle terme;

• Procida: romantica e colorata, è la più piccola delle tre ma non per questo la meno bella.

Della stessa impronta vacanziera è la Penisola Sorrentina, una meta amatissima da turisti di tutto il mondo, che si dividono alla scoperta dei suoi due tratti di costa: Costiera Sorrentina e Costiera Amalfitana.

12.2 La Penisola Flegrea

Campi Flegrei

Campi Flegrei

Sempre nel Golfo di Napoli troviamo la Penisola Flegrea, famosa per le sue terme e il territorio vulcanico dei Campi Flegrei. Qui si trova Baia, una grande laguna con area marina protetta ed importante luogo per il fenomeno del bradisismo.

All’estremità del Golfo poi si trova Monte di Procida, formata da rocce di tufo giallo. Ma l’area flegrea è anche famosa per le sue specialità a base di pesce, infatti qui spesso i napoletani si muovono per fare delle lunghe mangiate a base di pesce e frutti di mare.

Napule è nu sole amaro / Napule è ardore e' mare / Napule è na' carta sporca / E nisciuno se ne importa / E ognuno aspetta a' sciorta (Napoli è un sole amaro / Napoli è profumo di mare / Napoli è una carta sporca/ E nessuno se ne importa / Ed ognuno aspetta la fortuna)

Napule è - Pino Daniele

11. Il Presepe

Presepe Napoletano

Un’altra tradizione importante di Napoli che viene esportata nel mondo è il presepe, una rappresentazione della Natività di Gesù, rivisitata in chiave cinquecentesca. Via San Gregorio Armeno è l’emblema di questa tradizione artistica: ricca di botteghe presepiali aperte tutto l’anno e dove, oltre alla statuine classiche dei pastori, i maestri artigiani si divertono anche ad esporre le statuine di personaggi famosi della cultura pop. 

10. La Canzone Napoletana

Napoli è poi famosa in tutto il mondo per la musica napoletana. La loro esportazione la si ha inevitabilmente durante il periodo delle grandi emigrazioni italiane.

Tra i primi fautori del successo oltreoceano della canzone napoletana vi fu Renato Carosone con la sua Tu vuò fa l’Americano (1956). Negli anni ’90 sarà poi la volta di O’ Sole Mio portata alla ribalta dal tenore Luciano Pavarotti.

9. Il Teatro Napoletano

Napoli ha un’importante tradizione teatrale conosciuta in tutto il mondo. Una rappresentazione di atteggiamenti folkloristici che ha davvero dell’autentico. C’è infatti chi dice che dietro ogni napoletano c’è qualcosa di teatrale, atteggiamenti quotidiani che sembrano quasi delle messe in scena.

Tutto ha inizio con la Maschera di Pulcinella, per il quale verrà costruito appositamente un teatro per le commedie in dialetto, il San Carlino.

È però nel Novecento che il teatro napoletano vede il suo massimo splendore. Tra i suoi esponenti non si possono non citare i fratelli De Filippo, simbolo del teatro partenopeo. Eduardo De Filippo è considerato uno dei padri del Neorealismo.

Che dire poi di Totò, il re della risata, all’anagrafe Antonio De Curtis. A cavallo tra teatro e cinema: nei suoi quarant’anni di carriera ha portato sul palcoscenico 50 opere e recitato in 97 pellicole. Autodidatta e amante dell’improvvisazione, è considerato come uno degli attori comici più amati di sempre.

8. Il mito di Maradona

Maradona

Maradona per Napoli è stato un Dio, già a partire dal suo arrivo in squadra e in città. Era da poco terminato il campionato 1983/84, e l’allora 24enne Diego che all’epoca giocava nel Barcellona, durante un’intervista telefonica dichiarò “Mi piacerebbe giocare al Napoli”. Non disse campionato italiano, che all’epoca era tra i migliori del mondo, ma indicò proprio il club partenopeo che quell’anno terminò il girone a metà classifica.

Per non parlare di quelle famose 5 giornate dell’aprile 1990: filotto di 5 vittorie consecutive, sorpasso del Milan in classifica e Maradona che innalza la Coppa dei Campioni d’Italia. Un trionfo che ancora oggi i tifosi napoletani ricordano come un momento epico.

Diego Maradona ha segnato un’epoca per Napoli: strappando la città dal vittimismo e la mentalità pedante. Il mito di Maradona vive ancora oggi per le strade della città: tanti sono i bambini napoletani battezzati col suo nome e, dopo la sua morte, lo Stadio San Paolo di Napoli ha cambiato il nome in Stadio Maradona.

7. Il sangue di San Gennaro

San Gennaro

Tanti i turisti a Napoli che accorrono il 19 settembre al Duomo assieme ai fedeli per scoprire se quest’anno San Gennaro ha fatto il miracolo. Ma qual è il miracolo di San Gennaro?

San Gennaro fu decapitato per la sua fede cristiana e secondo la leggenda, una donna avrebbe raccolto il suo sangue in un’ampolla e conservato per venerarlo come reliquia. Il sangue si solidificò ma non completamente. Quindi il miracolo consiste nel fatto che ogni anno il sangue si liquefa o meno: se il sangue si è sciolto il miracolo è stato compiuto!

6. La sua Metro Artistica

Stazione Toledo

Stazione di Toledo

La Metro dell’Arte è una delle cose più belle e apprezzate nel mondo della città. Le stazioni della linea 1 (ed alcune fermate della metro 6) compongono un vero e proprio museo gratuito. Stazioni progettate da grandi architetti e ricche di istallazioni con opere di artisti mondiali.

Attualmente le stazioni sono 15 e collezionano circa 200 opere d’arte. Tra le più belle, la stazione Toledo, riconosciuta come la stazione della metro più bella d’Europa. La struttura è caratterizzata da superfici mosaiche che rappresentano scene di vita napoletana: c’è il mare, il Vesuvio, San Gennaro…

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Napule è na' camminata / Int'e viche miezo all'ate / Napule è tutto nu suonno / E a' sape tutto o' munno / Ma nun sanno a' verità (Napoli è camminare / Per le vie ed in mezzo agli altri / Napoli è un sogno / E la conosce tutto il mondo / Ma non sa la verità)

Napule è - Pino Daniele

5. I suoi Mercati

Napoli è anche conosciuta per i suoi caratteristici mercati popolari. Molto conosciuti sono quelli di:

• Posillipo: in cui trovare abiti vintage e originali;

• Porta Nolana: mercato del pesce molto frequentato, soprattutto durante le festività natalizie;

• Villa Comunale e Riviera di Chiaia: dove si svolge il mercato dell’antiquariato;

• Poggioreale: il mercato più frequentato dai napoletani, dove travate di tutto, ma difficile da raggiungere (è consigliabile farsi accompagnare).

4. La sua Street Art

Tutti i personaggi famosi di Napoli, Totò, San Gennaro, Pino Daniele, Maradona, ecc. sono rappresentati nella street art della città. Un fenomeno sociale in continua crescita che comprende anche opere mastodontiche che riqualificano interi quartieri (vedi il caso delle opere di Jorit).

Tra le più famose anche l’opera di Banksy (la prima mai realizzata in Italia): una madonna grigio azzurra con una pistola al posto dell’aureola. Tra gli altri, il duo Cyop & Kaf che ha creato più di 200 murales sparsi negli angoli dei Quartieri Spagnoli.

3. La Lingua Napoletana: patrimonio immateriale dell’UNESCO

Una particolare ragione che rende Napoli famosa nel mondo è per il suo dialetto, il napoletano, riconosciuto come una lingua a tutti gli effetti e divenuto patrimonio immateriale dell’UNESCO. Quindi non c’è da stupirsi se molti stranieri che studiano l’italiano fanno fatica a capire i napoletani.

C’è, in ogni caso, da fare una premessa su quello che è il riconoscimento dell’UNESCO: il dialetto napoletano, così come inteso dall’UNESCO, fa riferimento ad un insieme di dialetti alto meridionali parlati anche in altre regioni oltre la Campania. Quindi, un grande ceppo linguistico che include in esso altri dialetti.

2. Le sue viscere sotterranee

Ma oltre la Napoli di superfice, fortemente conosciuta è la Napoli Sotterranea, il percorso più famoso ed affascinante della città. Tra le altre da non perdere: la Galleria Borbonica, le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, il Cimitero delle Fontanelle.

Luoghi in cui i fatti storici si intrecciano con le leggende, creando storie di indiscutibile fascino.

1. Il suo caffè

Il caffè a Napoli è una cosa seria. Un rito quasi sacro che fa parte della cultura napoletana e della napoletanità. Il caffè di Napoli è particolare, dal gusto intenso e fatto con una maestria e “regole” precise nel rispetto della vera tradizione napoletana.

Attorno al caffè napoletano girano anche tanti luoghi comuni, come il fatto che il segreto della sua bontà sia nell’acqua vesuviana. In realtà, il segreto è nella particolare tostatura dei chicchi, oltre che nella preparazione.

Riti e storie ruotano attorno al caffè napoletano. È questo il caso del caffè sospeso, nato nel quartiere della Sanità: l’avventore paga due tazzine a beneficio di un ignoto indigente che ne faccia richiesta.

Come godere al meglio Napoli?

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