Le Catacombe di San Gennaro vincono il titolo di migliore esperienza al mondo

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I turisti premiano l'unicità del sito archeologico partenopeo ai Remarkable Venue Awards

Il 9 Dicembre scorso si sono concluse sul portale Tiqets, leader mondiale per la prenotazione di musei ed attrazioni, le votazioni dei Remarkable Venue Awards.

Istituiti nel 2017 per dare riconoscimenti di merito alle attrazioni più visitate e apprezzate, i Remarkable Venue Awards hanno quest’anno indicato sette categorie e altrettanti Paesi in gara:

Most Remarkable Venue – Sito più notevole

Best Museum – Miglior Museo

Best Attraction – Miglior attrazione

Best Landmark – Miglior punto di riferimento

Best Onsite Experience - Migliore esperienza sul posto

Most Innovative Venue – Sito più innovativo

Best Hidden Gem – Miglior gemma nascosta

I Paesi coinvolti nella competizione delle su citate categorie di premi, tutti candidati in ognuna di esse, sono stati il Regno Unito, l’Irlanda, la Francia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Spagna e gli Stati Uniti.

Attraverso i riscontri dei propri utenti, la piattaforma di prenotazioni online ha voluto lanciare la competizione per riconoscere e celebrare i siti che hanno riscosso maggior successo in quanto ritenuti “esperienze eccezionali”.

Così, il 25 Gennaio arriva la notizia: l’Italia vince a gran voce la categoria “Best Onsite Experience” con le Catacombe di San Gennaro.

La differenza rispetto agli altri anni, però, è stata che i siti vincitori di ogni Paese in gara sono stati chiamati per la prima volta a sfidarsi in una grande finale globale (“Global Winners”) per conquistare il titolo mondiale nella propria categoria.

Difatti, ciò che conferisce maggiore orgoglio alla vittoria napoletana è l’elezione del popolo, che, tramite l’enorme quantità di recensioni positive lasciate sul portale, ha conferito al sito partenopeo il meritato titolo di “migliore esperienza al mondo” nella sua categoria.


La Cooperativa La Paranza per il rilancio del territorio

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Un onorevolissimo riconoscimento per una delle eccellenza del patrimonio artistico-culturale italiano e, allo stesso tempo, motivo di orgoglio per il progetto che la Cooperativa La Paranza porta avanti con sacrificio e dedizione.

Vincenzo Porzio, socio della suddetta Cooperativa, ha affermato che, dato il complicato momento storico, ricevere questo premio è stata una soddisfazione doppia e che apre uno spiraglio di speranza nonostante l’incertezza del momento e del futuro.

Come si apprende dal sito ufficiale, la Cooperativa è nata nel 2006 in uno dei quartieri partenopei più complicati, diviso tra evidenti discrepanze socio-culturali e le potenzialità di grandi risorse rimaste a lungo in ombra. È da allora, infatti, che tutti i soci della Cooperativa si impegnano e combattono per cambiare le cose, regalando un volto nuovo al Rione Sanità e tentando di dare un futuro speranzoso alle nuove generazioni.

Il progetto della Cooperativa ha dato, di fatto, la possibilità di visitare le Catacombe così come le conosciamo oggi e, volendo dare merito al suo valore, molti sono stati i sostenitori istituzionali e gli sponsor privati che hanno contribuito alla sopravvivenza di questo sito, tra cui l’Aeroporto Internazionale di Napoli e il FAI.

Le parole lasciate sulla sulla pagina ufficiale delle Catacombe testimoniano l’importanza che la vittoria di questo premio conferisce al sito archeologico in quanto fiore all’occhiello del capoluogo partenopeo. Il riconoscimento di aver creato un rapporto di interconnessione tra persone e luoghi - si legge - è il vero obiettivo raggiunto:

“Un premio che testimonia il legame profondo che le Catacombe di San Gennaro sono riuscite ad instaurare con la città di Napoli e soprattutto con il Rione Sanità.

Valorizzare il nesso tra luoghi e persone, cultura e collettività è ciò che facciamo quotidianamente durante le visite guidate alle Catacombe di Napoli perché crediamo che questo sia il modo migliore per riuscire ad offrire ai nostri ospiti un'esperienza di scoperta ricca di emozioni, valori e relazioni significative”.

Le Catacombe di San Gennaro

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Tesoro partenopeo situato nello storico rione Sanità, le Catacombe di San Gennaro sono un sito archeologico sotterraneo risalente al II-III secolo. La storia del capoluogo campano, infatti, si svolge in doppia ubicazione, sopra e sotto le sue fondamenta. Attraverso questo luogo di interesse archeologico, la Napoli sotterranea rivela una storia fatta di rituali antichi, in cui i defunti sono parte della vita quotidiana quasi quanto i vivi. Inoltre, il sito crea una continuità storica tra il pagano e il cristiano, facendosi antico depositario delle spoglie di una delle istituzioni della città, il beneamato patrono San Gennaro.

A metà tra il mistico e il religioso, le Catacombe si sviluppano su due livelli. Il primo - Catacomba inferiore - è probabilmente il sepolcro di una famiglia gentilizia, poi ampliato in seguito alla deposizione delle spoglie del primo patrono di Napoli, Sant'Agrippino. Con un’imponente navata scavata nel tufo, il primo livello conserva ancora l'altare con un'apertura dove i fedeli potevano accorrere per vedere la tomba del santo e dove, ancora oggi, viene celebrata la messa.

L’ampliamento del secondo livello, o Catacomba superiore, comincia nel V secolo con la traslazione delle spoglie di San Gennaro. Questo evento rese il sito meta di pellegrinaggio e luogo ambito per la sepoltura. Oggi le spoglie del santo patrono sono conservate nel Duomo di Napoli ma, nel tempo, sono state spostate in diversi punti della Campania.

Le strutture architettoniche non sono l’unica attrattiva del sito. Di fatti, quest’ultimo conserva anche un ricco patrimonio pittorico, che va da raffigurazioni pagane a dipinti bizantini, e si fa custode delle prime pitture cristiane del sud Italia. Infine, le catacombe di San Gennaro comprendono anche due basiliche, con tanto di fonte battesimale.

Insomma, un vera e propria immersione nella storia, che porta i visitatori giù, nelle viscere della città, dove tutto si fa più suggestivo e offre loro un’esperienza che, oggi si può dire a gran voce, è unica al mondo.


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