Non solo trekking. Scopri cosa fare alle Cinque Terre come un local e goditi un'autentica esperienza ligure. 

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Cosa si fa in vacanza alle Cinque Terre? Trekking naturalmente, ma non solo.

Scorri la nostra lista: ci troverai i nostri consigli per esplorare un magnifico Patrimonio UNESCO e scoprirne i segreti nascosti.

Ecco cosa fare alle Cinque Terre come un local

Cosa fare alle Cinque Terre come un local

Cosa fare alle Cinque Terre come un local

Camminare (o correre) tra antiche strade nascoste nella vegetazione, tuffarsi in mare, imparare a padroneggiare la cucina regionale, stupirsi alla vista degli incredibili colori della Liguria. 

C’è tanto da vedere e fare tra un’escursione e l’altra per i sentieri di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore

Lascia stare l’auto: guidare può essere davvero complicato in certe strade tutte curve e tornanti. Preferisci il treno o il battello per gli spostamenti. Indossa le tue scarpe da trekking e divertiti. 

Qui ti diciamo cosa fare alle Cinque Terre per apprezzare al massimo il territorio gioiello della Liguria. 

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10. Cosa fare alle Cinque Terre come un local. Tuffarsi nel paradiso degli hippy

Cosa fare alle Cinque Terre come un local. Tuffarsi nel paradiso degli hippy: la Spiaggia di Guvano

Ogni borgo ha un accesso al mare, che si tratti di vere e proprie spiagge o piccoli lembi di sabbia e roccia a volte nascosti e raggiungibili solo con un'imbarcazione. Luoghi “segreti” e in alcuni casi attorniati da un fascino tutto particolare. 

A Corniglia c’è un piccolo paradiso appartato e ancora selvaggio che negli anni ’70 ha vissuto un momento di grande popolarità tra la comunità hippy, che l’ha consacrato come meta per vacanze naturiste. È la spiaggia di Guvano, tra gli arenili più belli delle Cinque Terre

Chi abita in zona conserva ricordi e aneddoti dell’epoca più o meno bizzarri o verosimili. Non sarà difficile ascoltare dalla bocca dei locali racconti (sempre un po’ romanzati) sulle vicende di quegli anni. Chiedere per credere. 

Pur non essendo ufficialmente riconosciuta come spiaggia naturista, Guvano è frequentata ancora oggi da chi pratica nudismo. Se non vuoi rinunciare al costume da bagno, assicurati di portare con te una buona dose di discrezione e rispetto verso gli altri bagnati. 

Raggiungere la spiaggia di Guvano è sempre stato difficoltoso ed è forse proprio a questa caratteristica che deve parte del suo fascino. Attualmente i due sentieri che la collegano a Corniglia non sono più accessibili, ma resta la possibilità di arrivarci via mare. 

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9. Fotografare le case colorate di Vernazza

Things to do in Cinque Terre like a local. Fotografare le case colorate di Vernazza

Viste da vicino, le case dei vernazzesi rivelano un’indiscutibile dato di fatto: sono vecchie. Epperò, quanto fascino! 

La salsedine avrà pure intaccato l’intonaco e le tinte brillanti delle facciate, ma ne ha lasciato intatto lo charme. Anzi, l’aspetto “vissuto” e consumato dei suoi palazzi dalle persiane verdi rende questo borgo ancora più autentico. 

Recati in piazza Guglielmo Marconi: dà proprio sul porto ed è un concentrato di romanticismo. È un ottimo punto dove scattare foto ad effetto con le famose case colorate ammiccanti sullo sfondo.

Lo skyline pennellato di rosa, rossi, arancioni e gialli è il marchio di fabbrica delle Cinque Terre, il posto più colorato al mondo secondo una classifica inglese del 2021 stilata da Uswitch. Ma quali sono a Vernazza i posti migliori per lo scatto panoramico perfetto

Incamminati al tramonto lungo il Sentiero Azzurro verso Corniglia e in breve ti troverai al cospetto di un magnifico affaccio sulla piccola penisola di Vernazza. 

Se invece sempre, dal Sentiero Azzurro, imbocchi la direzione Monterosso, sbucherai dinanzi a un’autentica cartolina: il porticciolo di Vernazza con le abitazioni multicolore, la chiesa di Santa Margherita di Antiochia e il castello Doria. Scatti a prova di like. 

8. Godersi un tramonto dall’alto

Cosa fare alle Cinque Terre come un local. Godersi un tramonto dall’alto

Gli abitanti del posto hanno i loro luoghi preferiti per gustarsi la golden hour e non ne fanno certo segreto. Non c’è niente di meglio che concludere un’intensa giornata di escursioni con un magico tramonto alle Cinque Terre.

A Riomaggiore, ad esempio, la vista dalla marina è magnifica, ma se preferisci un colpo d’occhio dall’alto allora ti suggeriamo di raggiungere il castello.

Individua la stradina che dal porto di Monterosso sale verso il Santuario dei Frati Cappuccini e punta alla statua di San Francesco. La scalinata che la precede è impegnativa, ma il panorama è impareggiabile. 

A Vernazza, troverai un bel punto panoramico seguendo il sentiero che si apre dietro alla chiesa del porticciolo. 

Corniglia, il più piccolo dei paesi delle Cinque Terre, ha tanti punti dove vedere il sole tuffarsi nel mare. Ce ne è persino uno nei pressi della stazione che abbraccia anche il borgo.

Il paesaggio di Manarola visto da Punta Bonfiglio è tra i più fotografati al mondo. Tu e la tua comitiva fate gli alternativi, salite ancora più su tramite il sentiero che si apre alle spalle del vecchio ostello sul piazzale della chiesa e godetevi un panorama super. 

7. Preparare il pesto

Cosa fare alle Cinque Terre: preparare il pesto

Impara a cucinare come i veri liguri partecipando a una cooking class. È tra le esperienze più divertenti e immersive da fare alle Cinque Terre. 

Il profumo di basilico fresco appena pestato è un ricordo che resterà con te a lungo. Una volta imparata la tecnica, potrai replicarlo per conto tuo tutte le volte che vorrai. 

I locali custodiscono tutti i segreti per realizzare a regola d’arte il piatto iconico di questa terra, il pesto. Fatti “iniziare” a questa antica arte affidandoti a chi la destreggia alla perfezione.

Mentre ti eserciti con mortaio e pestello tra pinoli, olio extravergine e l’immancabile basilico di Pra', butta un occhio al magico miscuglio di case color pastello, roccia e mare che fa capolino dalla finestra. Impossibile resistere. Anzi, perché non bissare?

Stavolta, mettendo le mani in pasta. La focaccia genovese è una specialità semplice ma dal procedimento rigoroso. Ricerca una panetteria che organizzi lezioni di cucina e impara a preparala alla maniera delle massaie liguri.

Impara a preparare il pesto a Riomaggiore

6. Partecipare a un ultra trail

Se vuoi vivere le Cinque Terre come non avevi mai immaginato di poter fare, allora questo evento fa al caso tuo. Ti avvertiamo: serve un’ottima preparazione atletica. 

Lo Sciacchetrail è un percorso di 47 chilometri. Duro, impegnativo, sporco. Una corsa nella bellezza che mette alla prova gambe, fiato e mente. 

Come si intuisce già dal nome, questo ultra trail ti porta sulle strade dello Sciacchetrà, il vino delle Cinque Terre che qui si produce grazie a una coltivazione eroica di nome e di fatto.

Correrai lungo creuse, antiche mulattiere locali, e terrazzamenti coltivati a vite per scoprire il volto più antico e verace delle Cinque Terre, un territorio sfidante e impervio dove gli abitanti hanno magistralmente saputo adattarsi ad una natura tanto suggestiva quanto esigente. 

Certo non una proposta adatta a tutti, ma se te la senti è un’occasione da non perdere per immergersi nella storia e nelle tradizioni di questo tratto di Liguria. 

5. Leggere una poesia di Eugenio Montale

Cosa fare alle Cinque Terre come un local.  Leggere una poesia di Eugenio Montale

A Monterosso, prenditela comoda. Concediti del tempo per scoprire cosa si nasconde dietro l’angolo di un vicoletto, in cima a una gradinata, al di là di una recinzione. Limitare la visita a una manciata di foto frettolose sarebbe un peccato. 

Rallenta e rilassati. Fallo riscoprendo i versi di Eugenio Montale, premio Nobel per la Letteratura del 1975 che qui trascorreva le estati con la famiglia. Magari sfogliando un libro all’ombra degli alberi di una limonaia, i caratteristici orti di limoni di Monterosso. 

Nelle sue pagine ci troverai gli stessi odori, rumori e sensazioni che vibrano per il borgo. Non a caso, nel 2016 è nato il Parco Letterario “Eugenio Montale”, un percorso attraverso i luoghi cari allo scrittore, come la villa liberty di proprietà della famiglia Montale e Villa Pastine, l’abitazione a ridosso della statua del Gigante. 

Montale definì quest'ultima “un delirio”. Oggi resta ben poco della sfarzosa residenza di una volta, ma pensa che un tempo ospitava addirittura — citiamo testualmente Montale — “un’improponibile copia della Statua della Libertà”. 

3. Bere una limonata a Prevo

Lungo il Sentiero Azzurro, l’itinerario più famoso che collega i comuni delle Cinque Terre, attraverserai un piccolo borgo con un’irresistibile affaccio sul mare. 

Prevo nasce come villaggio di pastori nel XVI secolo. Se becchi la giornata adatta, da qui riuscirai a scorgere Corsica, Capraia, Gorgona e isola d’Elba schierate all’orizzonte.

Tutto il blu che c’è nel mezzo è il Santuario dei Cetacei, un'area marina protetta tra Liguria, Francia e Principato di Monaco popolata da balenottere, delfini e capodogli.

Questa piccola frazione di Vernazza è il punto più alto del Parco Nazionale delle Cinque Terre, si trova infatti a 208 metri sul livello del mare. Proprio al di sotto si allunga la distesa di sabbia e sassolini della spiaggia di Guvano, la più selvaggia della costa. 

Tra il gruppetto di abitazioni che formano Prevo, spicca un piccolo bar. Entra, prendi una limonata e mandala giù sulla terrazza panoramica. Un break da fare assolutamente! 

3. Pedalare lungo un’antica ferrovia

Levanto è una cittadina very ligure della Riviera di Levante. Ha un bel centro storico medievale disegnato da palazzi colorati, piazze e carruggi (i caratteristici vicoli delle città liguri). Si trova alle porte delle Cinque Terre, vanta onde che fanno la gioia dei surfisti ed è un piacere da visitare. 

Qui potrai noleggiare una bici e pedalare con la brezza marina tra capelli lungo i 6 km della Ciclopedonale MareMonti, uno strepitoso tracciato che arriva fino a Framura

Il percorso riserva spaccati sulla costa che sono una vera meraviglia. Attraversa le gallerie della vecchia rete ferroviaria a binario unico che un tempo collegava Genova a Pisa.

Si parte dall’antica stazione di Levanto. Galleria dopo galleria, si incontrano spiaggette dove fare un tuffo rinfrescante e borghi imperdibili come Benassola.

Una volta a Framura, scendi dalla bicicletta e prosegui a piedi (o in e-bike), poiché le cinque frazioni del paese sono collegate da strade e sentieri decisamente ripidi. 

2. Visitare Porto Venere

Cosa fare alle Cinque Terre come un local. Visitare Porto Venere

Dopo aver girato in lungo e in largo per i cinque famosissimi borghi, è a Porto Venere che devi puntare. Stesse vibes, meno caos. 

Ci arrivi in traghetto da La Spezia, Lerici o Riomaggiore; in bus da La Spezia; oppure facendo un bel trekking di 4 ore da Riomaggiore.

L'arrivo via mare è subito da flash: la Chiesa di San Pietro ti sembrerà quasi un castello gotico proteso sul Golfo dei Poeti.

Un castello a Porto Venere in effetti c’è e spicca alto e imponente sulla schiera di edifici colorati in fila sul lungomare.  

Un passaggio lungo le sue mura di cinta conduce ad un luogo “poetico”: la Grotta Byron. Si trova sul tratto di costa che va dal Castello Doria alla Chiesa di San Pietro ed è popolata da tantissime specie marine, il che la rende un vero paradiso per praticare snorkeling e immersioni. Stregò il poeta maledetto, ammalierà anche te. 

La puoi visitare anche partecipando a un tour in barca, che ti porterà fino alle vicine isole dell’arcipelago spezzino, Palmaria, Tino e Tinetto, tutte e tre Patrimonio UNESCO. 

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1. Fare un aperitivo in barca

“Per vedere bene un’opera d’arte bisogna fare un passo indietro”. Segui il suggerimento di Marge Simpson e allontanati un po’ dalla costa. Sarà come trovarsi dinanzi a un’enorme tela dipinta. 

Tra le cose da fare alle Cinque Terre non può mancare un aperitivo a bordo al tramonto, quando la luce del sole proiettata sui palazzi color pastello regala atmosfere cartoonesche

I tour in barca attraversano il golfo da Monterosso a Riomaggiore con l’aggiunta di Levanto e Porto Venere. Tra un drink e uno stuzzichino potrai tuffarvi e fare snorkeling per grotte segrete, calette incontaminate e piscine naturali. E chissà che non avvisti anche qualche delfino. 

Soffri il mar di mare? Allora opta per un gustoso spuntino sugli scogli. Le acciughe di Monterosso sono la specialità locale. I liguri le chiamano “pan do mâ” (pane del mare) e sono considerate una vera prelibatezza. Gustate fritte in cartoccio sono lo street food perfetto per accompagnare il tramonto. Con un buon calice di Pigato. 

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