Prima "Luca" con Le Cinque Terre e poi il live-action della Sirenetta in Sardegna. L'Italia destinazione da favola!

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Se puoi sognarlo, puoi farlo.

Walt Disney

Walt Disney e l’Italia: Una storia d’amore

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Nel febbraio del 2014 uscì un documentario dal nome “Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore” scritto e diretto dal regista italiano Marco Spagnoli.

La pellicola nasce per raccontare il rapporto viscerale, da molti non conosciuti, del mitico Walt Disney con l’Italia. Ci troviamo in anni in un cui si respirano ancora i malesseri della guerra e che viaggiare non era una cosa da poco, soprattutto per continenti differenti. Il signor Walt Disney si troverà spesso a viaggiare in Italia, in particolare a Milano e Roma, per conoscere personaggi italiani che considera di “ispirazione”.

Si parla di incontri come quello con il regista Federico Fellini, da poco reduce del suo primo Oscar. Nel documentario si parla di come Walt Disney amasse confrontarsi con gli artisti ed intellettuali italiani: a differenza degli statunitensi che lo riconoscevano solo in quanto tycoon, magnate milionario che ce l’aveva fatta, in Italia venne subito considerato in quanto artista.


Topolino sopravvive al fascismo

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Chi di noi non ha mai letto un fumetto di Topolino?

Fin dai sui esordi, l’Italia è risultata essere la nazione che ha maggiormente apprezzato la Disney ed è per questo che poi si è anche aggiudicata la produzione del fumetto, facendo diventare il Topolino italiano.

Inoltre, non molti sapranno, ma il Topolino è stato l’unico fumetto americano a non essere stato proibito durante il regime fascista.


La letteratura italiana incontra la Disney

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Dall’accordo Italia – Stati Uniti, nacquero meraviglie come “I Promessi Paperi” e “L’Inferno di Topolino”. Vere e proprie parodie a fumetti di grandi classici italiani, che durante gli anni della scuola ci hanno reso più facile e divertente studiare e apprendere la nostra letteratura classica. 

1. Cars 2: il circuito automobilistico sulle Coste di Amalfi e Portofino

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In Cars 2, la pellicola d'animazione diretta da Brad Lewis e John Lasseter, il protagonista Saetta McQueen gareggia sul circuito dell’immaginaria cittadina di Porto Corsa, un mix tra Amalfi e Portofino.

Qui possiamo riconoscere le rupi che si “tuffano” nel mare scintillante, le tipiche abitazioni ancorate sulla roccia, le caratteristiche arcate che sorreggono i tornanti della Statale 163 amalfitana, il porto con i panfili vip.


2. Le Cinque Terre di “Luca”

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“Luca” è un omaggio alla Liguria ed in particolare alle Cinque Terre. Il regista Enrico Casarosa, porta sullo schermo i ricordo della sua infanzia passata in Liguria, dove a vissuto fino a 24 anni, per poi lasciarla per andare a vivere a New York per studiare animazione.

La scelta delle Cinque Terra è voluta perché “sembrano essere rimaste ferme nel tempo e questo le rende magiche”.

“Luca” è la storia di due ragazzini che sulla terra hanno sembianze umane e il contatto con l’acqua li trasforma in mostri marini. È una storia di amicizia e di vacanze italiane.

Il film si svolge a Portorosso un borgo immaginario creato dalla designer Daniela Strijleva, che in esso ha incluso il meglio che ciascun villaggio delle Cinque Terre ha da offrire. Per costruirlo ci sono voluti ben quattro anni: la piazza di Portorosso si ispira a quella di Vernazza, la casa di Giulia si ispira ad un edificio realmente esistente di Riomaggiore.

Ma non solo le Cinque Terre, anche altri posti della Liguria sono stati motivo di ispirazione. Come Camogli, che con il suo porto, pieno di edifici colorati, ha ispirato quello di Portorosso.


3. La Sirenetta nuota nel mare della Sardegna

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Castelsardo, Golfo Aranci e Santa Teresa di Gallura: queste sono le location sarde scelte per girare il nuovo live-action della Disney de La Sirenetta. Esso ripropone la storia, con attori reali, del classico animato del 1989, che tutti noi ex bambini abbiamo amato e non vediamo l’ora di rivivere.

Sulla spiaggia di Cala Moresca è stato ricostruito un vero e proprio golfo di pescatori. Questa meravigliosa caletta di Golfo Aranci è una delle più incantevoli della Sardegna. Si trova alle pendici del promontorio di Capo Figari ed è distaccata dal centro abitato. L'acqua, qui, è di color smeraldo ed è bellissima. Non è un caso che sia stato scelta proprio questa caletta per il film La Sirenetta.

Inoltre, a Golfo Aranci c’è anche un’altra sirenetta, che non è sempre visibile. È situata all’inizio del porto turistico ed è un’opera di bronzo dell’artista Pietro Longu di Bortigali: essa emerge dal mare in determinati orari del giorno, accompagnata da canti sardi, ed è un omaggio alla donna sarda che accoglie i visitatori e i pescatori.

La presenza della sirena ha anche contribuito alla diffusione del mermaiding, il nuoto con la coda da sirena, un’attività riconosciuta dalla FIN (Federazione Italiana Nuoto) e che, proprio a Golfo Aranci, ha visto creare la prima scuola in Italia per aspiranti sirene.


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