Eccoci a Barolo, la capitale del pregiato “vino dei re” apprezzato in tutto il mondo che ha fatto la storia delle Langhe e del Piemonte.

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Spesso in Italia si dice che nella botte piccola c’è il vino buono, così come nei più piccoli borghi si possono riscoprire le più belle ed affascinanti storie che definiscono l’anima della nostra cultura. Parti insieme a noi: oggi ti portiamo alla scoperta di Barolo, una cittadina di poche centinaia di abitanti nel cuore delle Langhe dove ha avuto origine il mitico vino rosso apprezzato in tutto il mondo come vino dei re, una vera e propria eccellenza che si produce solo in questa regione collinare del Piemonte riconosciuta come patrimonio dell’umanità per la sua straordinaria cultura legata all’oro rosso ricavato dall’uva Nebbiolo.

Se hai voglia di sorseggiare un calice del favoloso vino dei re, magari all’ombra di un maestoso ed elegante castello ricco di storia che domina il verde paesaggio delle colline e dei vigneti delle Langhe, devi assolutamente visitare Barolo. Scopri come raggiungere facilmente questo incantevole borgo durante il tuo viaggio in Piemonte partendo da Torino: leggi bene fino in fondo, abbiamo pensato ad alcune idee per rendere il tuo viaggio un’esperienza fantastica!

Barolo e il suo vino dei re che ha fatto la storia delle Langhe e del Piemonte

Barolo Langhe Piemonte

Eccoci a Barolo, in provincia di Cuneo, dove con ogni sorso del prezioso vino dei re si tramanda la meraviglia dell’enogastronomia italiana racchiusa all’interno di una magica cornice storica nel panorama delle Langhe. La storia affascinante di Barolo si intreccia indissolubilmente con la rinomata famiglia Falletti, tra le più nobili del Piemonte, che intorno alla metà del duecento divenne proprietaria del castello locale e di ampie terre intorno a questo borgo pittoresco, individuando subito il potenziale delle uve Nebbiolo coltivate in queste colline per la produzione di vini di alta qualità. Ma la storia del vino dei re, in realtà, ha origini in tempi ben più recenti, precisamente a metà ottocento.

Fu la Marchesa Giulia Falletti (nome originale Juliette Colbert de Maulévrier), moglie dell’ultimo Marchese di Barolo, Carlo Tancredi, a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il futuro di un vero e proprio brand d’eccellenza nel settore vinicolo. La sua profonda conoscenza in campo enologico e la sua determinazione nella creazione di una varietà pregiata dei vini prodotti nel territorio portarono all’introduzione di innovativi metodi di vinificazione con la costruzione di cantine sotterranee, perfette per far invecchiare il vino in modo controllato in un ambiente ideale. Il risultato è un vino elegante di qualità eccezionale e caratterizzato da specifiche caratteristiche: colore rosso granato con riflessi aranciati, profumo intenso e complesso che mescola note fruttate, floreali e speziate, gusto corposo, avvolgente ed equilibrato.

Nel 1864, alla morte della Marchesa, la denominazione che tutti conosciamo venne ufficialmente associata a questa qualità di vino straordinaria in suo onore. Il vino Barolo divenne presto un simbolo di eccellenza enologica, acquisendo un seguito importante e prestigioso tanto da essere soprannominato vino dei re: un nome assolutamente non casuale, dato che il primo e più celebre estimatore di questo oro rosso delle Langhe fu re Carlo Alberto di Savoia, seguito da altri nomi illustri della politica ottocentesca come il suo successore Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour e addirittura Napoleone III di Francia.

Come acquistare la tua bottiglia di vino Barolo

Barolo vino dei re

A sinistra, calici di Barolo sull'affascinante sfondo di Castello Falletti; a destra, un grappolo dell'uva Nebbiolo.

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Castello Falletti e il WiMu, il museo del Barolo dedicato al vino dei re

Castello Falletti WiMu museo del vino Barolo

Riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta di Barolo addentrandoci finalmente nel vivo delle sue attrazioni più belle. Naturalmente, la scelta non può che ricadere sul maestoso Castello Falletti, un antico baluardo simbolo di questo bellissimo borgo delle Langhe. Un luogo dal fascino unico e inconfondibile, dove ogni singolo mattone trasmette ai turisti la grandezza della sua storia millenaria e dei personaggi che qui sono vissuti, tra i quali spicca la figura del letterato Silvio Pellico tra i più iconici autori del Romanticismo italiano e curatore della biblioteca interna. La struttura, che custodisce nella sue cantine l’Enoteca Regionale del Barolo, fa inoltre parte dei progetti Castelli Doc e Castelli Aperti, interessantissime iniziative culturali promosse dalla regione Piemonte e dalle sue province per valorizzarne l’enorme patrimonio artistico, letterario e storico.

Castello Falletti è anche sede del WiMu, il museo del Barolo dedicato al vino dei re tra i più importanti ed innovativi nel suo genere. Il museo è composto da 25 sale su più livelli ricche di esposizioni coinvolgenti ed interattive che portano alla luce il connubio di arte e scienza che caratterizza da sempre l’enologia, ovviamente con un focus sul fiore all’occhiello della produzione vinicola locale. Il museo è inoltre dotato di tecnologie multimediali che consentono alle nuove generazioni di appassionati di scoprire ed avvicinarsi alla cultura del vino, pilastro della cultura, della storia e dell’economia del Piemonte. Il Castello Falletti e il WiMu rappresentano una delle location più suggestive per vivere il gusto dei wine tour in Italia: un'esperienza che celebra il Barolo come vino e soprattutto come patrimonio territoriale delle Langhe.

Il museo dei cavatappi di Barolo

Museo dei cavatappi Barolo

Se non ne hai ancora avuto abbastanza di parlare, vedere (e bere) vino, ti consigliamo di fare un salto anche al curioso museo dei cavatappi di Barolo, allestito nei locali di un'antica cantina appena fuori dal Castello Falletti. In questo spazio espositivo potrai scoprire tutti i segreti di uno degli strumenti più iconici del mondo del vino ammirando una collezione di 500 esemplari realizzati a partire dal seicento: un vero e proprio tuffo nella storia più autentica di Barolo e della regione delle Langhe.

La coloratissima cappella del Barolo

Cappella colorata Barolo

Hai mai visto una chiesetta così piccola e colorata? Allora non perdere l'occasione di guardare con i tuoi occhi la bizzarra e suggestiva cappella del Barolo (o delle Brunate) poco più a nord rispetto al borgo di Barolo, in un'area rurale a metà strada con La Morra. Questo edificio, originariamente pensato come luogo di culto ma mai consacrato, fu recuperato nel 1999 trasformandolo in una vera e propria opera d'arte moderna grazie al lavoro degli artisti Sol LeWitt e David Tremlett: non a caso, oggi questo luogo insolito nel paesaggio delle Langhe attira numerosi turisti curiosi di visitarlo di persona e, soprattutto, scattare la fotografia più cool da pubblicare su Instagram! Cerchi altre avventure da vivere in Piemonte? Dai un'occhiata qui!

Il brasato al vino Barolo: scopri questa prelibatezza delle Langhe

Brasato al Barolo

Forse è arrivato il momento di mettere qualcosa sotto i denti, magari facendo un salto in uno dei migliori ristoranti del Piemonte. E cosa c’è di meglio della specialità locale per eccellenza? Stiamo parlando ovviamente del brasato al Barolo, un piatto tradizionale che unisce la ricchezza del brasato di carne e la prelibatezza del vino Barolo.

Preparato esclusivamente con carne di manzo, il brasato viene cotto a fuoco lento per molte ore marinando in un sughetto aromatico che esalta le note del vino dei re commistionandosi con i succhi rilasciati dalla carne e dalle verdure e dall'aggiunta di spezie ricercate: l’ideale per rendere la carne tenera e succulenta, con una profondità di sapore conferita da sua maestà, il Barolo. Il piatto solitamente è accompagnato da purè di patate o polenta, ma anche da verdure fresche per una variante più leggera.

Come arrivare a Barolo da Torino: scopri gli itinerari in Piemonte

Come arrivare a Barolo da Torino

Sei sei in viaggio per il Piemonte e vuoi visitare questa gemma nascosta nelle Langhe, sicuramente Torino è il punto di partenza perfetto per spostarsi in automobile - godendo inoltre di uno scenario fantastico! L’itinerario di viaggio in automobile è comodo e veloce, della durata di un’ora per circa 70km di viaggio verso sud lungo l’autostrada A6 in direzione di Savona; occorre successivamente imboccare l’autostrada A33 Asti-Cuneo all’uscita di Marene, proseguendo poi sulle SP12 e SP3 seguendo infine le indicazioni per raggiungere il centro abitato di Barolo. 

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- Museo egizio

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