Terra austera ed elegante dal passato nobilissimo, il Piemonte è straordinariamente ricco di arte, cultura ed aree naturali di struggente bellezza. Meta iconica per gli appassionati della buona tavola, tappa imprescindibile per gli amanti della montagna e degli sport invernali, trovare idee per i vostri itinerari in giro per questa regione è impresa semplicissima. Noi vi diamo qualche suggerimento

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10. Chianale, nel bosco di Virgilio

Un piccolo paesino dalle case d’ardesia immerso nella cultura provenzale e in un antichissimo bosco, quel “Monviso ricoperto da foresta di cedri” di cui racconta Virgilio nell’Eneide. Chianale è uno dei Borghi più belli d’Italia, un luogo incantevole un tempo attraversato dal Chemin Royal, la strada del sale percorsa dai commercianti per raggiungere la Francia. Il cuore del borgo è il ponte di pietra che attraversa il Varaita, torrente che di fatto divide in due Chianale. Poco distante si trova la trecentesca Chiesa di Sant’Antonio, che assieme al tempio Calvinista (oggi Casa Martinet) è testimone del passato religioso del paese, l’unico della valle in cui nel XVII secolo fosse consentita la libertà di culto. Più recente (XVII/XVIII secolo) è la Chiesa di San Lorenzo. Molte sono le attività all’aria aperta a cui dedicarsi: sci nordico e ice climbing in inverno, canoa e windsurf sul lago di Pontechianale in estate. E poi le escursioni sul Monviso, trekking e passeggiate nel bosco dell’Alevè.

9. Passeggiata tra i laghi

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In cerca della fuga perfetta dal caos cittadino? Una gita tra i laghi del nord-ovest piemontese è la scelta giusta sia che vogliate vivere un fine settimana dinamico e sportivo, sia che puntiate a godervi l’atmosfera sognante di questi luoghi in completo relax. Il Lago d’Orta è un’oasi di pace in cui troverete quiete e bellezza. D’obbligo un giro per i borghi nei dintorni: Miasino, con le sue raffinate residenze signorili, tra cui spicca la centralissima Villa Nigra; Omegna, città natale di Gianni Rodari (c’è anche un parco didattico a lui dedicato, il Parco della Fantasia); Orta San Giulio, graziosissimo comune Bandiera Arancione dalle caratteristiche stradine di pietra. Proseguite il vostro soggiorno sulle sponde del Lago Maggiore, tra le ville e i giardini fioriti di Stresa e Arona e l’incanto delle Isole Borromee. Voglia di adrenalina? Perché non provare un volo vista lago sospesi a 350 metri lungo una zipline. Appassionati di vela? Non faticherete a trovare corsi, regate ed escursioni organizzate. Preferite semplicemente rilassarvi al sole al suono delle onde? Concedetevi una giornata sul litorale di Stresa.  

8. Vogogna

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Affascinante centro nella Val D’Ossola le cui origini si fanno risalire all’epoca romana, Vogogna è uno dei Borghi più belli d’Italia. Camminare tra le strade acciottolate e le dimore in pietra di questo piccolo comune di soli 1700 abitanti sarà come entrare in una macchina nel tempo: Vogogna conserva ancora la struttura architettonica medievale del XIV secolo. Cosa vedere: il Palazzo Pretorio, edificio del 1348 che ospita il Mascherone Celtico (un reperto al III sec a.C); Villa Biraghi Losetti (1650); la chiesetta di Santa Marta; Casa Marchesa, la più antica residenza nobiliare (1350); Palazzo dell’Insinuazione; Piazzetta del Pozzo. Il pezzo forte è il Castello Visconteo. Per arrivarci percorrerete una stradina in salita che vi donerà un suggestivo scorcio sull’abitato. La possente struttura risale al 1348 e nasce come presidio militare di questa antica capitale dell'Ossola Inferiore. Proseguite il vostro tour di Vogogna con una passeggiata verso Genestredo, borgata dalle tipiche abitazioni in muratura di pietra e tetti di beole arricchite da decorazioni medievali. Poco distante, raggiungete i resti della rocca longobarda, imponente fortificazione del V secolo che domina un vasto panorama montano.

7. Fontanafredda

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Nel cuore della terra del Barolo, Fontanafredda è un villaggio dalla storia singolare le cui vicende sanno di vino, amore e nobiltà. La sua notorietà comincia nel 1858, quando re Vittorio Emanuele II acquista i 54 ettari della tenuta a Serralunga d’Alba per farne dono all’amata Rosa Vercellana. La “Bela Rusin” diventa così Contessa di Mirafiore e Fontanafredda. Ma è al primogenito della coppia, Emanuele Alberto, che si deve l’inizio dell’attività vitivinicola: con la fondazione della sua azienda nel 1878 sorgerà anche il villaggio, in cui troveranno ospitalità le oltre 40 famiglie degli operai. Fontanafredda è un Villaggio Narrate: passeggiando tra i suoi edifici troverete ad ogni angolo pannelli informativi che vi illustreranno i 160 anni di storia di questo piccolo gioiello delle Langhe (utilizzate anche l’app, che vi darà accesso alla mappa e a vari contenuti multimediali). Programmate anche una visita guidata al Castello di Serralunga d'Alba, splendida fortezza medievale del XII secolo, e una passeggiata al Bosco dei Pensieri

6. Novara e le risaie in bicicletta

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Città dall’anima inquieta, un po’ piemontese un po’ lombarda, Novara è alle volte snobbata dai viaggiatori, forse a causa della reputazione di polo industriale di scarso interesse turistico. In realtà, sia il centro storico che i dintorni hanno moltissimo da offrire a coloro che decideranno di sostare in questi luoghi. Tra le bellezze architettoniche imperdibili menzioniamo il Duomo, il Battistero, la Cupola di Antonelli e Palazzo Tornielli Bellini, oggi sede bancaria ma visitabile alcuni giorni dell’anno. Un buon modo per andare in esplorazione è girovagare a piedi o pedalare tra le stradine e le risaie del Novarese alla scoperta di tesori nascosti, come l’Oratorio di Santa Maria a Garbagna Novarese, che custodisce affreschi realizzati da uno dei principali artisti locali del XV secolo, Tommaso Cagnola. L’idea alternativa? Un itinerario in bicicletta sulle “tracce” di Alessandro Antonelli attraverso i nove comuni nei quali il grande architetto ha lasciato traccia con le sue opere. Questo territorio è inoltre custode di un ecosistema ricchissimo, rifugio per una moltitudine di specie animali: munitevi di binocolo e scovate cicogne, aironi, trampolieri e ibis lungo uno dei numerosi sentieri naturalistici. 

5. Biella

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Città della lana e della birra, Biella sarà una piacevolissima scoperta per coloro che decideranno di trascorrervi una giornata (ma merita un interno fine settimana). Spostatevi a piedi e scopritela nei due nuclei che ne scandiscono l’urbanistica: quello alto, il Piazzo — caratterizzato da dimore medievali, strade acciottolate e bassi portici — e quello basso, il Piano, dalle atmosfere ottocentesche. La tradizione tessile di Biella è divenuta nel corso del tempo parte integrante del “tessuto” culturale di questa città circondata dalle montagne, con i suoi ex stabilimenti tessili oggi reinventati in poli d’arte e creatività. Per non parlare del panorama gastronomico, in cui è la birra ad essere il “piatto” forte, come testimoniano le grandi azienda e i microbirrifici che punteggiano il Biellese. Il paesaggio che circonda la zona è incantevole: non resterete delusi da una passeggiata tra la natura e i borghi dei dintorni. Da Biella potrete partire in escursione verso il Sacro Monte, patrimonio UNESCO, e il vicino Santuario di Oropa, oppure prendere la funivia per il Monte Mucrone e passeggiare ad alta quota. Nelle vicinanze, segnaliamo altre due tappe con cui arricchire il vostro itinerario: la cittadella medievale fortificata di Candelo e l’Oasi Zegna (incantevole, in primavera, il coloratissimo giardino della Conca dei Rododendri). 


4. Viaggio nel gusto tra Langhe, Roero e Monferrato

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Un Viaggio nel gusto tra verdi paesaggi collinari che vi lascerà con gli occhi pieni di stupore e la pancia piena di bontà. Qui la cultura enogastronomica è una cosa seria, basti pensare che c’è addirittura un’università ad essa dedicata nata su iniziativa di Slow Food (l’Università di Scienze Gastronomiche, nel borgo medievale di Pollenzio). Perché allora non scoprire il Piemonte attraverso la sua cucina e i suoi prodotti più tipici e rinomati? Primo fa tutti, sua maestà il tartufo. Da Montà d’Alba potrete partire in uno dei percorsi lungo le piste più battute dai trifolai, magari sotto la guida di esperti cercatori e degli immancabili “cani da trifola”. A Nizza Monferrato, famosa per i cardi gobbi e il Nizza DOCG, assaggiate la bagna cauda, zuppa a base di acciughe sotto sale, olio e aglio, emblema della cucina contadina piemontese. A Mombaruzzo, provate gli amaretti, pasticcini fatti con mandorle, albumi, zucchero e armelline; a Murazzano, gustate l’omonimo formaggio DOP ricavato da latte di pecora delle Langhe (razza a rischio di estinzione) e, a Roccaverano, la famosa robiola, unico formaggio caprino storico italiano. Tra Langhe e Monferrato, visitate le caratteristiche cantine patrimonio UNESCO: le Cattedrali sotterranee di Canelli e gli Infernot del borgo medievale di Vignale Monferrato.

3. Sacra di San Michele

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Svetta maestosa sul Monte Pirchiriano dominando il grandioso paesaggio della Val di Susa: la Sacra di San Michele è il monumentale complesso religioso che ha ispirato il best seller di Umberto Eco "Il nome della rosa". Circondata da boschi e sentieri percorsi per millenni da pellegrini e viaggiatori, l’abbazia rappresenta la prima tappa italiana della Via Francigena. Ci sono vari modi per raggiungere la Sacra: in auto (il parcheggio più vicino è a 10 minuti di camminata); in treno (dalla stazione di Avigliana, da cui è disponibile un servizio navetta); a piedi, scegliendo uno dei quattro percorsi principali; in bici. E se siete particolarmente temerari, potreste provare a “conquistare” il monumento simbolo del Piemonte arrampicandovi lungo una delle ferrate più spettacolari della valle. Da vedere: il Portale di Carlo Felice; lo scalone dei morti; la statua di San Michele Arcangelo, alta più di cinque metri; la torre della bell’Alda; le sale di Casa Savoia; la grande biblioteca, che custodisce circa 10.000 volumi. 

2. Vercelli

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Nota per essere, assieme a Novara, la capitale italiana del Riso, Vercelli fu fondata dai Celti, colonizzata dai Romani e dominata dai Longobardi. Nel corso dei secoli è stata governata dai Visconti, dai Savoia e dagli spagnoli, fu libero comune e dominio napoleonico. Bella da visitare quando è rivestita dei colori autunnali e primaverili, affascinante in inverno sotto la neve. La stazione è un buon punto di partenza per un tour giornaliero della città, da fare a piedi o in bicicletta. Proprio qui vicino, piazza Roma sarà la prima tappa del vostro itinerario: visitate la Basilica di Sant’Andrea, dove nel 1310 venne sancita la pace tra Guelfi e Ghibellini. Poco distante troverete la Cattedrale di Sant’Eusebio, la Biblioteca Capitolare, la Pinacoteca e il Museo dell’Opera del Duomo. Proseguite fino a raggiungerete la Sinagoga e il Museo Borgogna. Altri punti di interesse includono Piazza di Palazzo Vecchio, Piazza Cavour e la Chiesa di San Bernardo. 

1. Torino

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Prima capitale d’Italia, città raffinata e dall’anima industriale che si è riscoperta polo culturale e artistico, Torino è tra le località italiane più belle, e ben lo sanno le frotte di viaggiatori che sempre più numerose affollano le piazze monumentali (come Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Carignano), gli imperdibili musei (quello Egizio, il Museo del Cinema e il MAO, per citarne alcuni), i caffè (siamo nella patria del bicerin e dell’aperitivo) e i portici che disegnano il capoluogo piemontese. Oggi Torino è nel pieno di un’innovazione architettonica ed urbanistica che sta dando una veste nuova ad edifici e quartieri. La sua storia è legata a doppio filo a quella dei Savoia e ve ne renderete conto in maniera tangibile girovagando per la città e i comuni limitrofi tra i palazzi dal fascino senza tempo che formano la splendida Corona di Delizie, patrimonio UNESCO. Pensate anche a un tour in bicicletta: le residenze reali sono collegate da un anello di ciclopiste attraverso i meravigliosi paesaggi nei dintorni di Torino. 

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