
L’Italia continua a incantare il mondo. Tra città d’arte da visitare una volta nella vita e paesaggi mozzafiato è ancora la destinazione dei sogni per milioni di viaggiatori. Ma chi viaggia in Italia come sceglie davvero dove andare e soprattutto perché?
Secondo il report “Benvenuti nella Checklist Era del Turismo” realizzato dall’Osservatorio del Turismo di Visit Italy, i dati dell’estate appena trascorsa delineano uno scenario chiaro: il 64% dei visitatori ha riscontrato fenomeni di overtourism e sovraffollamento nelle destinazioni scelte.

Che cos'è la Checklist Era?

Questo dato certamente non sorprende. L’influenza di foto, TikTok e post virali è ormai sotto gli occhi di tutti, ma racconta una storia più profonda: il viaggio rischia di diventare un esercizio di consumo, una lista da spuntare, piuttosto che un’esperienza e trasformativa.
Questo fenomeno è un elemento centrale della Checklist Era, fenomeno individuato e sottolineato già con la campagna by Visit Italy 99% of Italy lanciata lo scorso giugno.
Ruben Santopietro, CEO e founder di Visit Italy, la mette in parole semplici:
“Oggi, troppo spesso, viaggiare significa spuntare: spuntare la lista delle cose da vedere, le attrazioni da fotografare, i luoghi da mettere in curriculum. Come se lo scopo del viaggio fosse completare una collezione, non vivere un’esperienza".
Il viaggio come spettacolo da postare
Il report, pubblicato lo scorso 22 settembre, evidenzia come il sovraffollamento delle destinazioni italiane estive sia diretta conseguenza della potenza dei social media, che hanno guidano le scelte dei turisti durante l’estate 2025. Il 71% dei visitatori ha scelto la sua meta influenzato dai social media. Il turismo, così, diventa spettacolo da condividere, più che esperienza da vivere.
Mete iconiche e la Checklist Era

La tendenza a spuntare luoghi simbolici non è marginale: il 75,8% dei turisti ha pianificato il viaggio seguendo la logica della Checklist Era. Roma, Firenze, Venezia, Cinque Terre e la Costiera Amalfitana hanno attirato i flussi maggiori. Ancora una volta: solo l’1% del territorio italiano è stato preso in considerazione per la pianificazione del viaggio, mentre il restante 99% resta ancora quasi sconosciuto.
Uscire dal sovraffollamento: l'Equazione della Sostenibilità Turistica

Il sovraffollamento è un fenomeno da monitorare e gestire. Secondo il report, l’Italia ottiene un punteggio di 6,84 su 10 sulla cosiddetta Equazione della Sostenibilità Turistica. In pratica, questo numero misura quanto il turismo riesce a combinare tre elementi fondamentali:
Residenti felici: la vita locale non deve soffrire la pressione dei turisti.
Spazi gestibili: le città e i borghi devono poter ospitare visitatori senza diventare caotici.
Esperienze autentiche: il viaggio deve restare memorabile e autentico, non solo uno spettacolo da social.
Questo punteggio diventa una bussola pratica: non si tratta solo di attrarre visitatori, ma di farlo in modo che ogni viaggio resti speciale, equilibrando divertimento, sostenibilità e autenticità.
L'Italia è molto di più
Nonostante ciò, l’Italia continua a delinearsi come un meta differenziata. Spiagge rilassanti, città d’arte ricche di storia, sapori autentici e montagne incontaminate continuano a conquistare i viaggiatori. Ecco i dati delle loro preferenze secondo il report:
- Relax e spiagge: 69%
- Città d’arte e cultura: 65%
- Enogastronomia: 56%
- Natura e montagna: 47%
Questi numeri dimostrano che, anche nella Checklist Era, il desiderio di esperienze autentiche non è scomparso. Borghi poco conosciuti, parchi naturali, aree con un patrimonio storico e culturale immenso aspettano solo di essere scoperti. Nei mesi scorsi, con la community di Visit Italy, abbiamo realizzato una guida per esplorare quel 99% dell'Italia ancora poco conosciuto, lontana dai circuiti più popolari.
Il crescente desiderio di autenticità

La lezione chiara dall’estate 2025, è dunque questa: i turisti scelgono le destinazioni seguendo tre leve principali: social media, mete iconiche e, sempre più, desiderio di autenticità. Ecco che la missione di valorizzare i territori meno noti e i borghi nascosti, per offrire esperienze trasformative e sostenibili, diventa essenziale e chiave per il futuro.
Santopietro sottolinea:
“Il futuro del turismo non dipenderà dal numero di visitatori, ma dalla capacità dei luoghi di trasformare chi li visita. È urgente ampliare la finestra oltre quella piccola porzione di territorio nazionale che oggi concentra l’overtourism, dando visibilità al 99% del territorio italiano ancora invisibile.”
Con la sua storia millenaria, la varietà dei paesaggi e la ricchezza delle tradizioni, l’Italia resta una terra capace di sorprendere ed emozionare. La sfida, ora, è guidare il turismo verso un equilibrio tra attrattività, sostenibilità e autenticità, perché il vero viaggio non si misura in like, ma in memoria e trasformazione personale.
L'autore
Scritto il 26/09/2025
Benedetta Ricci
Quest'estate 3 viaggiatori su 4 hanno trovato destinazioni sovraffollate in Italia. Perché e, sopratutto, come uscirne?