Vette selvagge, scorci sul mare, città e folklore: segui il Giro d’Italia 2023 in un viaggio a tappe negli scenari meravigliosi del nostro Paese.
È tutto pronto per il Giro d’Italia 2023, edizione numero 106 della Corsa Rosa. Dal 6 al 28 maggio, la carovana del Giro si prepara ad attraversare ancora una volta l’Italia: si parte dalla Costa dei Trabocchi, sul litorale abruzzese, per concludere il percorso, dopo 21 appassionanti tappe, con una passerella nella cornice magica di Roma.
Perché il Giro costituisce un evento così speciale per milioni di persone? Per la competizione sportiva, certo; per la passione per il ciclismo, per i corridori, per la storia ultracentenaria della gara. Ma soprattutto perché rappresenta un vero e proprio fenomeno culturale che ci guida alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese. Anche di quelle nascoste e, a volte, sconosciute agli italiani stessi.
Giro d'Italia 2023, un viaggio nel cuore del nostro Paese
Bici rosa in un borgo - foto di tonixjesse via Pixabay
Il Giro è un meraviglioso e sorprendente viaggio di tre settimane, e noi stiamo per percorrerlo sulla carta alla ricerca dei luoghi più belli dell’edizione 2023.
Mentre l’itinerario della corsa si sviluppa con continue giravolte da Sud a Nord, da Est a Ovest e viceversa, noi seguiremo un percorso geografico lineare da Nord a Sud.
Partiremo dalle vette dolomitiche e dalle città del Nord, per raggiungere in seguito i variegati paesaggi della Toscana e i panorami della costa abruzzese. Dopo una tappa nel centro storico di Roma, concluderemo infine con il folklore e gli scenari spettacolari del Sud Italia, da Napoli all’Appennino Lucano.
Il Giro d'Italia al Nord: le montagne storiche
Quelle tra le montagne del Nord Italia sono le tappe decisive per i corridori, e restano indimenticabili anche agli occhi degli spettatori. Perché? Perché si attraversano passi alpini, si esplorano vette dolomitiche, si scoprono panorami spettacolari.
Questa nuova edizione del Giro tocca anche le splendide città di Bergamo e Torino, sconfina in Svizzera, per giungere da ultimo al confine sloveno nella pittoresca cittadina di Tarvisio.
Le splendide Dolomiti, fiore all'occhiello del Giro d'Italia 2023
Poste tra Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, le Dolomiti sono tra le montagne più belle del mondo e patrimonio UNESCO dal 2009.
Ricchissime di luoghi naturali meravigliosi e incontaminati, uno dei simboli dolomitici è costituito dalle Tre Cime di Lavaredo, proprio dove il Giro d’Italia giungerà quest’anno. I corridori arriveranno ai 2300 metri del Rifugio Auronzo, luogo di ritrovo anche per i turisti durante gli affollati mesi estivi.
Qui ha sede infatti un ristorante dove provare la ricette tipiche della tradizionale cucina di montagna (come i gustosi Gnocchi all’Auronzana), ma soprattutto dal Rifugio partono numerosi sentieri che offrono infinite opportunità di trekking e la possibilità di ammirare dei panorami di una bellezza davvero straordinaria.
Prima di scalare le Tre Cime, la corsa passa anche da Cortina d’Ampezzo, rinomata località che rappresenta una vera e propria base per chi viaggia alla scoperta delle Dolomiti. Escursioni nei Parchi Naturali, tra laghetti idilliaci e cime solitarie; itinerari in mountain bike; oppure, semplicemente, una visita ai musei della città, come il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi o il Museo Etnografico Regole d’Ampezzo (aperto dal mese di giugno 2023): sono solo alcune delle tante attività che Cortina offre ai propri visitatori.
Da Bergamo a Torino, il Giro attraversa le città del Nord
Bergamo, Città Alta - foto di jk-bb via Pixabay
Tra le sedi di arrivo di tappa del Giro d’Italia 2023 ci sono anche Bergamo e Rivoli, alla periferia di Torino.
Bergamo è una città speciale, divisa tra la parte bassa moderna e la zona medievale della Città Alta, ricca di monumenti, chiese e palazzi storici, senza dimenticare le scenografiche mura veneziane del XVI secolo. La città è la porta d’accesso alle Alpi Orobiche, un’area caratterizzata da bellissime vallate montane, da panorami idilliaci e da tradizioni secolari tutte da scoprire (anche e soprattutto per quanto riguarda le specialità culinarie).
Rivoli è invece un comune più piccolo, ma con una Storia che risale addirittura all’epoca romana, anche se il monumento più conosciuto, il Castello, risale in origine al XII-XIII secolo. Rivoli si trova inoltre all’interno dell’area metropolitana di Torino, una delle metropoli più eclettiche d’Italia. L’architettura di Palazzo Madama, la Reggia di Venaria Reale, la Mole Antonelliana, Palazzo Reale, il Museo Egizio e quello dell’Automobile: queste e molte altre ancora sono le attrazioni che rendono Torino una città imperdibile per gli amanti della cultura e dell’arte.
Scopri 10 cose imperdibili da fare a Torino nel 2023❯Un Giro tra i due mari e la passerella di Roma
Tramonto in Versilia - foto di Simone_Giannini via Pixabay
Sarà la Costa dei Trabocchi, sul litorale abruzzese, a fare da cornice alla grande partenza del Giro d’Italia 2023. E l’Abruzzo giocherà anche un ruolo importante nelle vicende sportive della corsa, dato che ospiterà anche l’arrivo in salita della settima tappa agli oltre 2000 metri di Campo Imperatore, sul Gran Sasso d’Italia.
Da qui il Giro si sposterà verso Cesena, attraverserà l’Emilia Romagna e giungerà sul versante tirrenico, precisamente a Viareggio e Camaiore, in Toscana, nel cuore della splendida Versilia.
Senza dimenticare una menzione per l’ultima tappa, che prevede una passerella celebrativa nel cuore della magica Roma.
Viareggio, Camaiore e il litorale toscano
Lungo il litorale tirrenico il Giro fa tappa in Versilia, in particolare nella colorata Viareggio, dove ogni anno si svolge il famoso e pittoresco Carnevale (bottone sul carnevale Viareggio), e a Camaiore.
Qui, oltre alle spiagge e al lungomare di Lido di Camaiore, abbiamo la possibilità di viaggiare nel bellissimo entroterra toscano, per scoprire borghi storici, grotte, cascate e altri emozionanti spettacoli naturali, come quelli presenti all’interno del Corchia Park.
Scopri di più sull'imperdibile Carnevale di Viareggio❯Il Giro in Abruzzo, dalla Costa dei Trabocchi alla vetta del Gran Sasso
Un trabocco in Abruzzo - foto di Chikilino via Pixabay
Gabriele D’Annunzio li paragonava a dei “ragni colossali”, ma i trabocchi non sono altro che macchine da pesca posizionate su delle palafitte dalle origini tanto antiche quanto misteriose. Questi strumenti caratterizzano il litorale adriatico abruzzese, nell’area tra le città di Ortona e Vasto.
Sui trabocchi, oggi, possiamo trovare anche ristoranti caratteristici che propongono le specialità locali, come il tipico brodetto di pesce alla vastese, da assaporare mentre ammiriamo le spiagge e i panorami suggestivi che contraddistinguono la costa abruzzese.
E se dal mare ci spostiamo alla montagna? Saliamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per trovarci nell’amenità della natura incontaminata, in una zona ricca anche di castelli e borghi storici e artistici.
La passerella romana del Giro 2023
Il Colosseo, Roma - immagine di pascalmwiemers via Pixabay
A Roma si svolgerà l’ultima tappa del Giro d’Italia 2023. Sportivamente tutto sarà già deciso, perciò tanto i corridori quanto il pubblico potranno focalizzarsi sulle meraviglie storiche della capitale.
In particolare il percorso prevede un circuito che si snoda proprio nel cuore della città, tra il Ponte Regina Margherita, Castel Sant’Angelo, viale Terme di Caracalla e, immancabilmente, il Colosseo e via dei Fori Imperiali.
Assistendo alla corsa si potrà ammirare anche il Circo Massimo, il Lungo Tevere, Villa Borghese e altro ancora: del resto, è impossibile stilare tutto l’elenco delle straordinarie attrazioni culturali che caratterizzano da oltre 2700 anni la magica Città Eterna.
Il Giro al Sud: dal folklore di Napoli all'Appennino Lucano
Golfo di Napoli - foto di Jorjoson via Pixabay
Se il Nord Italia è dove il Giro si decide grazie alle dure salite alpine, il Sud è dove la passione per la Corsa Rosa raggiunge probabilmente il suo culmine.
In questa edizione la carovana attraverserà un breve tratto di Molise e Puglia, farà tappa a Melfi e Venosa in Basilicata e, passando per l’Appennino Lucano e il Lago Laceno, si immergerà nel calore della folla e nei colori di Napoli e della costiera Amalfitana.
Napoli e la costiera Amalfitana
È così banale eppure così vero dire che la bellezza di Napoli sia rappresentata dalla sua gente. La Storia, l’arte, la cultura e le attrazioni sono innumerevoli, non c’è dubbio.
Ma a trasformarla in una città unica sono soprattutto il folklore e l’atmosfera che respiriamo tra le stradine della parte vecchia della città, da Spaccanapoli a via dei Tribunali, passando per via S. Gregorio Armeno; sono i colori e i profumi che ci guidano fino a Piazza del Plebiscito e poi giù, lungo via Chiaia e fino al lungomare Caracciolo; sono gli scenari mozzafiato sul golfo che ci fanno strabuzzare gli occhi dalla meraviglia quando ci affacciamo dalla terrazza dei cannoni di Castel dell’Ovo.
Napoli è un microcosmo unico e straordinario, una città che ci fa innamorare al primo sguardo ma che sa stupirci in modo diverso ogni volta che torniamo a visitarla.
Non è però da meno la costiera Amalfitana, con i suoi borghi così pittoreschi e speciali: dai vigneti e gli agrumeti che circondano Cetara al Duomo di Amalfi; dagli stupendi e sconfinati panorami della Terrazza dell’Infinito a Ravello fino ai colori e all’architettura di Positano.
La costiera Amalfitana coniuga natura, arte e Storia. E, naturalmente, cultura. Intesa anche e soprattutto come cultura culinaria. Tra i molti piatti e prodotti tipici da provare segnaliamo i totani di Praiano, gli spaghetti alle alici di Cetara, e naturalmente i limoni di Amalfi, da cui derivano il fantastico limoncello locale e la celebre delizia al limone.
Scopri di più sull'inebriante città di Napoli❯Dall'Appennino Lucano al Lago Laceno: l'estremo Sud del Giro d'Italia 2023
La punta meridionale del Giro d’Italia 2023 è rappresentata dalla tappa che parte da Venosa, in Basilicata, e si conclude in Campania, in particolare nel cuore dell’Irpinia, al Lago Laceno.
Il percorso attraversa le strade dell’Appennino Lucano, tra boschi rigogliosi e montagne selvagge. A soli pochi chilometri di distanza da questo itinerario si trova il Monte Volture e la frazione di Monticchio, dove si trovano gli omonimi laghi di origine vulcanica, immersi in un paesaggio naturale verdeggiante e magnifico.
Giunti infine al Lago Laceno, ci troviamo in una location davvero eclettica: qui in inverno è possibile sciare, mentre d’estate possiamo divertirci con i numerosi sentieri escursionistici per esplorare, ad esempio, le Grotte del Caliendo o i borghi dell’altopiano.