Tra l’azzurro del Mar Ionio e le cime maestose del Parco Nazionale del Pollino, il borgo antico di Oriolo svetta a 450 metri d’altitudine con un intreccio di case di pietra su uno sperone di arenaria. È uno di quei luoghi a cui l’espressione “il tempo sembra essersi fermato” calza a pennello, un posto che invita alla calma e al passo lento tra vicoli medievali dove il presente, fatto di rinascita e sostenibilità, si intreccia a tradizioni mai abbandonate veramente. E a paesaggi meravigliosi.

Oriolo è la meta di chi vuole viaggiare nel patrimonio, nei sapori e nella natura dell’Italia più autentica. Qui puoi iniziare a conoscere il suo fascino e scoprire cosa vedere, vivere e assaporare in questo gioiellino della Calabria.

Visitare Oriolo, il gioiello medievale tra mare e monti

Visitare Oriolo, il gioiello medievale tra mari e monti

Oriolo domina la valle del fiume Ferro come una sentinella salda sulla roccia. Nato come fortezza contro le incursioni dal mare, il borgo conserva tuttora quell’anima difensiva, visibile nelle mura, nel castello e nella struttura compatta del centro storico.

Nel tempo è passato da presidio strategico a meta turistica di valore, pur senza mai tradire la propria identità. La rinascita contemporanea è andata di pari passo alla scoperta di nuove forme di ospitalità, artigianato e turismo sostenibile.

Con un paesaggio rigoglioso di uliveti, noceti, campi coltivati e tratti di territorio montano, Oriolo ricorda i panorami della Grecia, è pieno di potenzialità per trekking ed escursioni ed è a poca distanza dal mare. Ecco cosa sapere per visitare Oriolo.

Maggiori informazioni su Oriolo

Dove si trova Oriolo, Calabria

Dove si trova Oriolo, Calabria

Oriolo si trova nell’Alto Ionio cosentino, al confine naturale tra la Calabria e la Basilicata. È una posizione privilegiata, che giustifica la doppia anima del borgo, una marittima e l’altra montana. In meno di mezz’ora si raggiungono le spiagge di Roseto Capo Spulico o i sentieri che salgono verso il massiccio del Pollino

È una collocazione, protetta e panoramica, che ha favorito nei secoli la vita agricola e ancora oggi i ritmi del territorio seguono il tempo delle stagioni. Gli ulivi e i campi di grano si alternano ai boschi in un mosaico naturale che cambia colori e suggestioni a ogni ora del giorno.

Oriolo: dalle origini medievali alle tradizioni contemporanee

Oriolo: dalle origini medievali alle tradizioni contemporanee

In epoca medievale, Oriolo fu baluardo difensivo contro le incursioni saracene. Il castello, le cui origini sono precedenti al XIII secolo, racconta ancora oggi quel passato di torri e sentinelle. È proprio intorno alla rocca che il borgo prese forma, seguendo la logica tipica dei villaggi fortificati dell’epoca.

Nei secoli è passato di mano tra nobili e principi, dai Della Marra ai Sanseverino, fino ai Pignone del Carretto, che ne hanno arricchito l’impianto urbano con palazzi, chiese e cappelle votive.

Soprattutto la “vita religiosa” del paese, che nel XVIII secolo contava una confraternita e tre congregazioni, ha lasciato tracce significative sul territorio, di cui restano importanti testimonianze come il convento di San Francesco d’Assisi, riportato alla luce in anni recenti.  

Ma la vera anima di Oriolo è sempre stata quella della sua gente: contadini, artigiani e famiglie che hanno custodito le tradizioni trasformandole in un modo di vivere.

Fino agli anni Trenta del Novecento, Oriolo era il maggiore centro dell’area, con quasi 5.000 abitanti e una rete di istituzioni scolastiche e sanitarie che lo rendevano un punto di riferimento nell’Alto Ionio.

Pur vedendo di molto ridotta la sua popolazione, oggi Oriolo ha saputo reinventarsi. E così il centro storico è tornato a vivere grazie al turismo culturale, alle iniziative artistiche e alla riscoperta dei mestieri di un tempo. 

Passeggiando tra i vicoli, si percepisce quel filo rosso che lega memoria e futuro e che rende Oriolo un borgo che resiste, si rinnova e che accoglie.

Visita Oriolo, tra i borghi più belli d’Italia

Visita Oriolo, tra i borghi più belli d’Italia

Dal 2016, Oriolo fa parte dei Borghi più belli d’Italia, il circuito che raggruppa i centri urbani che spiccano per qualità del patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico.

Il paese ha anche ospitato il Festival Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia 2024, dimostrando come un piccolo centro possa diventare motore culturale senza snaturarsi e senza diventare la macchietta di se stesso.

A confermare questo impegno è arrivata anche la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, attribuita ai comuni dell’entroterra che si distinguono per sostenibilità, valorizzazione del patrimonio e turismo di qualità.

Significa che il borgo ha saputo coniugare storia e ospitalità: strade pulite, palazzi curati, ma soprattutto una comunità che partecipa e accoglie il viaggiatore come un ospite e non come un turista di passaggio.

Cosa vedere a Oriolo, Calabria

Cosa vedere ad Oriolo, Calabria

Dall’alto del castello di Oriolo, lo sguardo abbraccia il mare Ionio e le montagne del Pollino, due orizzonti che sembrano sfiorarsi.  

È il simbolo del borgo e domina ancora la scena con le sue mura massicce. All'interno, le sale restaurate ospitano mostre, eventi e visite guidate che raccontano la storia secolare del paese. 

Fuori, la strada prosegue verso il paese tra case in pietra, portali scolpiti e balconi di ferro battuto. Dietro ogni curva si nasconde un piccolo dettaglio di bellezza: un vecchio portone, una piazza minuscola, una bottega impregnata dell’odore del legno intagliato.

Sotto il castello, la Chiesa Madre di San Giorgio conserva un piccolo ma pregevole patrimonio di arte sacra e le reliquie dei santi Giorgio e Francesco di Paola. 

Non distante, Palazzo Giannettasio, residenza nobiliare del Settecento, è la casa del Museo Contadino, un'interessante raccolta curata di strumenti agricoli, fotografie e oggetti domestici che documentano la vita rurale in Calabria.

Alle porte del borgo, Il teatro all’aperto Portella è cornice di spettacoli e concerti sono le stelle.

Poco fuori dal centro, le ricerche archeologiche hanno riportato alla luce un antico convento francescano del XV secolo, parzialmente aperto al pubblico. Un ulteriore tassello a testimonianza di una storia ricchissima ancora tutta da scoprire. 

Cosa fare a Oriolo

Cosa fare ad Oriolo

Dopo aver visitato Oriolo e le sue attrazioni principali, bisogna scoprire le numerose attività che fanno innamorare di questo territorio dall’alto in basso, dai monti fino al mare. 

Dal borgo si possono organizzare escursioni verso i sentieri del Pollino, e raggiungere così le Gole di Jannace, il Santuario della Madonna del Pollino, l’anello che attraversa la Serra di Crispo, i tracciati più alti verso i Piani del Pollino e la Grande Porta.

Non molto distanti da Oriolo si trovano poi alcuni dei borghi più caratteristici dell’entroterra: Morano Calabro, il “paese presepe” in provincia di Cosenza; Civita, borgo arbëreshë dalle case che paiono volti umani; Cersosimo, in provincia di Potenza, un piccolo centro d’origine medievale con palazzi in pietra e scorci barocchi; San Giorgio Lucano, le cui grotte di roccia arenaria fanno parte del Geoparco del Pollino. 

In estate, Oriolo è anche una base ideale per il mare. La costa ionica dista appena venti minuti in auto, con spiagge d’incanto come Roseto Capo Spulico, Rocca Imperiale Marina e Montegiordano Marina.

Al rientro, la giornata si può chiudere nelle trattorie del centro, dove assaggiare le fettuccine fatte a mano, le melanzane ripiene o la pizza nel ruoto.

Il centro storico di Oriolo

Il centro storico di Oriolo

ll centro storico di Oriolo conserva l’impianto originario del borgo medievale, rimasto quasi intatto nei secoli. Vi si accede dalle tre porte storiche: la Barisana, Porta San Giacomo e la Portella. Proprio nei pressi di quest’ultima si può scorgere l’omonimo teatro, uno spazio scenico all’aperto che ospita una rassegna teatrale di grande richiamo. 

Tra i vicoli si apre piazza Luigi Garibaldi, su cui si affaccia la Chiesa Madre di San Giorgio, riconosciuta come monumento nazionale

L’armonia tra architettura civile e religiosa è ancora ben presente a Oriolo. Oltre ai palazzi appartenuti alle antiche famiglie nobili della zona e alle botteghe dove rivivono antichi saperi artigiani, come l’arte dell’intaglio del legno e la tradizione liutaria, si incontrano numerose cappelle votive. Tra le più note, segnaliamo la Cappella della Madonna delle Virtù, appena oltre Porta San Giacomo, ricostruita alla fine dell’Ottocento su una struttura originaria del 1651.

Il teatro-gioiello di Oriolo

Il Teatro Portella, cuore della cultura

Uno dei punti di riferimento culturale di Oriolo è il Teatro Portella, un luogo di enorme fascino inserito in un contesto naturale di grande — è proprio il caso di dirlo — teatralità.

Si trova alle pendici del centro storico, incastonato in una gola tra le pareti rocciose del torrente Falce. L’arena naturale è delimitata su un lato da una parete di arenaria, che funge da quinta scenografica, e sul lato opposto da gradinate intagliate nella roccia che salgono fino al borgo medievale. 

Nel corso dell’estate, il Teatro Portella propone un interessante cartellone di eventi, con compagnie e interpreti di rilievo ospitati in una magnifica cornice all'aperto. Gli spettacoli si svolgono tipicamente tra luglio e agosto. 

Il MUDAM, museo diffuso delle arti e dei mestieri

Il MUDAM, museo diffuso delle arti e dei mestieri

La cultura, a Oriolo, non se ne sta chiusa in un edificio, ma invade gli spazi pubblici, si muove tra le vie del borgo, palpita nelle botteghe. È questa l’idea alla base del MUDAM – Museo Diffuso delle Arti e dei Mestieri, un progetto che raccoglie e valorizza il patrimonio materiale e immateriale del paese.

Più che un museo tradizionale, il MUDAM è un percorso itinerante che racconta la storia e l’identità di Oriolo attraverso luoghi, architetture e saperi artigiani.

Il circuito include il castello medievalePalazzo Giannettasio – Casa della Cultura, le botteghe storiche, le cantine e le antiche putìe (piccoli negozi), ancora oggi riconoscibili nel tessuto urbano.

L’obiettivo è trasformare il borgo stesso in uno spazio espositivo diffuso, capace di mettere in relazione il paesaggio naturale, l’architettura e le maestranze locali.

Gli itinerari sono liberi e segnalati da una grafica coerente e riconoscibile, con totem e pannelli che guidano i visitatori attraverso le tappe principali.

In questo modo, Oriolo diventa un laboratorio permanente di turismo culturale sostenibile, in cui il visitatore può entrare davvero in contatto diretto con le tradizioni del territorio.

La Casa delle Arti e delle Idee

La Casa delle Arti e delle Idee

Un ulteriore tassello da aggiungere al mosaico culturale di Oriolo è rappresentato dalla Casa delle Arti e delle Idee, un luogo dedicato alla creatività e alla formazione.

In un bel palazzo gentilizio del centro trovano spazio laboratori di cinematografia, ceramica e liuteria, insieme ad aree espositive e informative che promuovono il dialogo tra arte, artigianato e cittadinanza.

È un’iniziativa nobile, nata per mantenere viva la tradizione artigianale locale e offrire occasioni di crescita per le nuove generazioni.

Parco Nazionale del Pollino

Parco Nazionale del Pollino

A poca distanza da Oriolo si estende il Parco Nazionale del Pollino, una delle aree naturali più spettacolari del Sud Italia e la più vasta del Paese, con oltre 192 mila ettari tra Calabria e Basilicata.

Il territorio, che si sviluppa tra le province di Cosenza, Potenza e Matera, è un mosaico di montagne, vallate, gole e altopiani che superano i duemila metri di quota.

Sul versante calabrese, tra cui rientra anche l’area nei pressi di Oriolo, sono molte le possibilità per escursioni nella natura. Tra i percorsi più apprezzati ci sono i sentieri che conducono alla Serra di Crispo e alla Serra del Prete, dove è possibile ammirare gli esemplari della specie simbolo del parco, il Pino loricato, che si adatta anche a condizioni severe e cresce in ambienti rocciosi e ad alta quota. 

Altra meta di grande impatto è rappresentata dalle Gole del Raganello, un canyon con pareti rocciose che raggiungono i 400 metri di altezza.

Il Pollino è anche un’area di grande interesse naturalistico, che ospita oltre duemila specie vegetali e una fauna che comprende l’aquila reale, il capriolo e il lupo appenninico. 

Per chi sceglie Oriolo come base, il parco rappresenta un’estensione naturale del viaggio e, in meno di mezz’ora, si può passare dal borgo medievale ai paesaggi selvaggi dell’entroterra.

Turismo gastronomico sostenibile

Turismo gastronomico sostenibile

Sulle tavole di Oriolo ogni piatto è anche un po’ racconto dei luoghi. È l’essenza del turismo gastronomico ed esperienziale che negli ultimi anni ha contribuito a far conoscere il borgo anche fuori dai confini regionali.

I buongustai ameranno assaggiare i tre prodotti a marchio De.Co. (Denominazione Comunale d'Origine), frutto di una filiera virtuosa di produttori locali impegnati nella tutela delle tradizioni agro-pastorali: il capretto da latte, allevato secondo metodi naturali; i taralli al finocchietto, preparati ancora a mano nelle case e nei forni del borgo; e l’Olio Extravergine d’Oliva, il simbolo di una campagna fertile e curata con rispetto.

Tra le ricette più rappresentative della cucina oriolana spiccano due primi piatti di sostanza: i firzuli con mollica di pane e i rasctèlli con ricotta e peperoni.

Completano la tavola le melanzane ripiene, gli involtini di carne, la pizza nel ruoto e le busiate, pasta lunga fatta a mano con il tipico ferro da lavoro.

A chiudere il pasto, un bicchiere di Ulivar, il liquore a base di foglie di ulivo prodotto artigianalmente nel borgo.

Alcune aziende agricole e osterie locali aprono oggi le porte ai visitatori per degustazioni e laboratori di cucina, offrendo la possibilità di impastare, assaggiare e scoprire i prodotti direttamente nei luoghi di produzione. Un modo per conoscere Oriolo anche attraverso i suoi sapori. 

Eventi e manifestazioni da vivere a Oriolo

Eventi e manifestazioni da vivere a Oriolo

Momenti di devozione, feste popolari, rassegne teatrali, spettacoli e incontri culturali. A Oriolo eventi e manifestazioni coinvolgono l’intera comunità.

In aprile si tengono le celebrazioni dedicate a San Giorgio, patrono del borgo, e San Francesco di Paola, protettore del paese. Tra il 22 e il 24 del mese, le strade si riempiono di mercatini, laboratori e street food al suono della musica dal vivo della banda ultracentenaria di Oriolo. In queste giornate si tiene anche uno degli eventi più pittoreschi e attesi dai residenti, ovvero il volo di una mongolfiera artigianale.

Protagonista dell’estate è l’Oriolo Cult Festival, rassegna che porta spettacoli, musica e incontri nei luoghi più suggestivi del borgo.

Sempre in estate, il teatro Portella ospita invece compagnie e artisti da tutta Italia. Gli spettacoli si tengono all’aperto, in un’atmosfera di grande fascino.

Nella seconda metà di agosto si tiene “Vincanta”, la festa del vino, con degustazioni, visite guidate, tour dei vigneti e incontri tutti incentrati sulla produzione vinicola locale.

Come raggiungere Oriolo

Come raggiungere Oriolo

Ecco alcune opzioni per raggiungere Oriolo, in Calabria.

In auto: provenendo dall’autostrada A2 “Salerno-Reggio Calabria”, si consiglia l’uscita Lauria Nord, poi seguire la SS 653 “Sinnica” e successivamente la SS 481 verso Oriolo. In alternativa, dalla costa ionica si può percorrere la SS 106 e imboccare la SS 481 ad Amendolara in direzione del borgo. 

Con i mezzi pubblici: la stazione ferroviaria più vicina è Amendolara-Oriolo, sulla linea Taranto – Reggio di Calabria. Tuttavia, i collegamenti ferroviari sono attivi con pochissime corse solo in estate. Per chi viaggia tutto l’anno, è consigliato arrivare in treno fino a Trebisacce o Policoro e da lì proseguire in autobus SAJ fino a Oriolo o ai comuni vicini.