Stradine che si intrecciano come le trame di un tessuto, la sagoma fiera di un imponente castello medievale sullo sfondo e il ritmo tranquillo della vita di paese: l’ingresso a Oriolo sembra la sequenza iniziale di un dramma storico. Siamo nel cuore della Calabria, in un borgo dove la cultura rurale è diventata patrimonio da proteggere.
Nel centro antico si erge Palazzo Giannettasio, nobile testimone della storia locale. Oggi ospita il Museo della Civiltà Contadina, un luogo che raccoglie e valorizza le tradizioni rurali del territorio. Insieme al castello e alle botteghe artigiane, il palazzo fa parte del MuDAM, una rete che unisce arte, memoria e cultura locale. Vale la pena visitarlo e qui ti diciamo perché. Ecco cosa sapere del Palazzo Giannettasio di Oriolo.
Palazzo Giannettasio a Oriolo, un pezzo di storia del Sud
Porta con te una buona dose di curiosità e lasciati guidare in questo viaggio: scoprirai come in un paese della provincia di Cosenza ciò che un tempo era una necessità è oggi una risorsa culturale capace di unire passato e futuro attraverso la memoria.
La tua destinazione è un bell’edificio di fine Settecento posto lungo le mura perimetrali di Oriolo: Palazzo Giannettasio. Commissionato da una famiglia di origini napoletane, nacque come elegante residenza affacciata sulla valle.
All’esterno, sulla facciata, una lapide del 1927 ricorda Nicola Giannettasio, illustre chirurgo del paese.
Sul portale in pietra spicca lo stemma dei Giannettasio. Un braccio corazzato che impugna un dardo dorato puntato verso un drago, simbolo di forza e virtù, accoglie i visitatori al loro ingresso.
Oltre il portone si apre un piccolo cortile lastricato in mattoni, racchiuso da alte mura. Da qui partono due scalinate: una scende verso un antico frantoio con volte a botte, l’altra sale ai piani superiori, un tempo abitati dalla famiglia. Sembra quasi un simbolo del legame tra vita nobiliare e mondo agricolo nella Calabria del Settecento.
Maggiori informazioni su OrioloArte e vita a palazzo
È il momento di entrare a Palazzo Giannettasio.
La prima stanza che accoglie i visitatori è il grande salone delle feste, ancora impreziosito da un soffitto decorato del XVIII secolo.
Poco più avanti, a dominare la scena è un affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago. I colori risultano attenuati dal tempo, ma conservano tutta la loro energia e senso di movimento.
Bastano pochi passi per cambiare atmosfera. Ti ritrovi così in una autentica cucina napoletana settecentesca, che rimanda alle origini partenopee dei proprietari.
Pentole di terracotta accanto al focolare, utensili di ferro appesi alle pareti e un pavimento in mattoni consumato dal tempo ricostruiscono frammenti di vita quotidiana con disarmante autenticità.
Il Museo della Civiltà Contadina
È dal 2008 che Palazzo Giannettasio è la casa del Museo della Civiltà Contadina, un progetto nato per custodire la memoria della cultura popolare di Oriolo.
La mostra e l’edificio dialogano tra loro: pareti affrescate, pavimenti originali e mobili antichi accolgono gli oggetti con naturale armonia, dando al visitatore la sensazione di una continuità viva tra luogo ed esposizione.
Il percorso proposto si suddivide in quattro sale tematiche, ognuna dedicata a un diverso aspetto della vita rurale fino alla metà del Novecento. Durante la visita avrai un assaggio di come le famiglie di Oriolo vivevano e lavoravano.
Attrezzi agricoli, contenitori in terracotta, utensili di legno e abiti d’epoca provengono da un mondo, neppure poi così lontano, in cui tutto era fatto a mano. Tutti i pezzi esposti sono originali.
Senza cadere nella nostalgia, il museo restituisce il senso dell’ingegno e della disciplina che hanno definito quella quotidianità del passato.
Una finestra su un mondo perduto
Come avrai intuito, Palazzo Giannettasio è una finestra aperta su un mondo che non c’è più, ma che ha plasmato il patrimonio immateriale di questa terra.
Attrezzi agricoli, manufatti artigianali e utensili domestici raccontano come si lavorava la terra e si organizzava la vita di ogni giorno, mentre altri reperti evocano i mestieri e i rituali che scandivano la vita della comunità.
La collezione comprende anche un ricco archivio di fotografie e documenti d’epoca, inclusi quaderni scolastici, libri e registri locali.
Tra i materiali esposti si contano martelli e ferri da maniscalco, torchi e tini per la vinificazione, strumenti utilizzati da falegnami e da calzolai.
Ogni pezzo custodito a Palazzo Giannettasio proviene da Oriolo e dai paesi vicini. Talvolta si tratta di oggetti donati da famiglie mosse dal desiderio di mantenere viva la memoria dei propri genitori e nonni.
Ne è venuto fuori un museo che ricostruisce la storia attraverso storie di vita reale. Ed è proprio questo a renderlo speciale.
Oriolo come museo diffuso
Il MuDAM – Museo Diffuso di Oriolo porta l’idea di un patrimonio vivo oltre le mura di palazzi e musei. Invece di racchiudere tutto sotto un unico tetto, lascia che l’intero borgo diventi un museo “in movimento”, collegando luoghi che raccontano, tappa dopo tappa, la storia di Oriolo.
Palazzo Giannettasio ne è uno dei pilastri principali, insieme al castello medievale e alle botteghe artigiane del centro storico.
Mentre ti perdi tra strade e stradine, il percorso si rivela da sé. I cartelli guidano da un sito all’altro, ma sei tu a scegliere come seguirlo.
Il castello ti parlerà di difesa e potere, il palazzo di vita quotidiana e tradizioni, le botteghe di saperi che ancora oggi vivono nelle mani degli artigiani locali.
Oriolo è diventato un esempio di come un piccolo borgo possa preservare la propria identità senza cristallizzarsi. La sua è un’interpretazione della memoria che si manifesta in ogni angolo sotto gli occhi di chi osserva, residenti e turisti.
Visitare Palazzo Giannettasio a Oriolo
Palazzo Giannettasio sorge sul margine esterno del centro storico di Oriolo, affacciato sulla valle e sugli uliveti che circondano il borgo. Lo raggiungi con facilità da Porta San Giacomo o dal vicino castello medievale.
Il palazzo è aperto tutti i giorni, dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30. L’ingresso è gratuito e non è necessario prenotare.
La visita al Museo della Civiltà Contadina e alle sue sale espositive richiede poco tempo, ma noi ti consigliamo di ritagliarti qualche ora in più per passeggiare tra le vie di Oriolo, uno dei borghi più belli d’Italia, e per scoprire gli altri luoghi del MuDAM.
La primavera e l’estate sono i periodi ideali per visitare il paese, anche perché puoi prendere parte alle iniziative che si tengono proprio in questi periodi dell’anno.
Potresti assistere ai festeggiamenti in onore di San Giorgio (aprile), partecipare agli eventi estivi dell’Oriolo Cult Festival (luglio - agosto), seguire uno spettacolo al teatro Portella, oppure degustare vini e piatti locali durante Vincanta, la festa del vino di Oriolo (agosto).
Ma quindi perché dovresti visitare Palazzo Giannettasio?
Palazzo Giannettasio racconta le radici di un piccolo borgo che sta trasformando un patrimonio, in apparenza umile, in un tesoro da proteggere con cura.
A pochi passi dal palazzo si trovano la fortezza medievale, la chiesa di San Giorgio e i laboratori dove si intaglia il legno e si costruiscono strumenti musicali, un motivo di vanto per il paese.
Oriolo pare avere tutto ciò che serve per farsi amare da chi ha deciso di abbracciare un ideale di turismo sostenibile. E desidera provare esperienze semplici e genuine.
Si trova tra il Parco Nazionale del Pollino e uno dei tratti di costa più belli della Calabria, in una posizione fortunata dove non c’è bisogno di scegliere tra sentieri di montagna e passeggiate in riva al mare.
Se poi decidi di fermarti in una delle case restaurate del centro storico, vivi il ritmo naturale del borgo e, allo stesso tempo, sostieni direttamente la comunità locale.
Passeggiando, viene voglia di osservare gli artigiani all'opera, di condividere un pasto preparato con prodotti degli orti e delle fattorie nei dintorni, di scoprire come vengono fatti il vino e l'olio locali.
Gli abitanti di Oriolo hanno scelto di custodire con passione e impegno ciò che rende unico e speciale il loro paese. Entra in questo piccolo mondo e ne resterai affascinatə.
FAQ – Palazzo Giannettasio Oriolo
Dove si trova Palazzo Giannettasio?
Palazzo Giannettasio si trova nel centro storico di Oriolo, un borgo della provincia di Cosenza, in Calabria. Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, 6 – 87073 Oriolo (CS)
Come arrivare a Palazzo Giannettasio?
Puoi raggiungere Oriolo in autobus SAJ o SIMET dalle principali città calabresi. Una volta qui, entra nel borgo antico attraverso Porta San Giacomo, la più vicina a Palazzo Giannettasio: il museo dista solo una breve passeggiata.
Cosa si può vedere all’interno di Palazzo Giannettasio?
Palazzo Giannettasio ospita il Museo della Civiltà Contadina, che espone attrezzi agricoli, strumenti artigianali, fotografie d’epoca e documenti storici. Gli ambienti e i dettagli più suggestivi: il salone delle feste, l'affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago e una cucina napoletana del XVIII secolo.
L'autore
Scritto il 31/10/2025

Lorena Calise
Un palazzo del Settecento diventa un museo che celebra la vita contadina. Ecco cosa sapere sul Palazzo Giannettasio a Oriolo.