Subbiano è una piccola gemma nascosta tra i tesori d’arte di Arezzo e i verdi paesaggi del Casentino. Sulla riva sinistra dell’Arno, il borgo dove vivono poco meno di seimilacinquecento abitanti non è una semplice deviazione dal viaggio principale, ma una meta ancora tutta da scoprire, nonostante una storia lunghissima alle spalle.
Le tracce di età medievale sono evidenti e importanti, ma qui l’uomo ha abitato sin dalla preistoria. Qui gli Etruschi hanno lasciato il segno del loro passaggio e dopo di loro i Romani hanno costruito una piccola città sotto la protezione del dio Giano Bifronte, che ancora oggi veglia sul borgo dall’alto del suo gonfalone dorato. Visitare Subbiano vuol dire muoversi tra strade rinnovate che conservano un’anima antica, per scoprire monumenti ricchi di storia e un territorio da vivere in ogni stagione, dalla bellezza che lascia senza parole.
Subbiano: le radici antiche di un borgo ricco di storia
Dietro le case che si affacciano sulle acque dell’Arno c’è un borgo sorto su un luogo abitato fin dal terzo millennio prima di Cristo. Le tribù che vivevano alle pendici dell’Alpe di Catenaia erano evolute e veneravano il Sole, ma il nome di Subbiano secondo diverse teorie sarebbe la contrazione dell’espressione latina “sub Jano conditum” e cioè “costruito al tempo di Giano”.
Tra VI e IX secolo d.C. qui si formarono i primi villaggi stanziali, grazie ai terreni fertili e alla posizione strategica vicino all’Arno. Più tardi, tra XII e XIV secolo crebbe l’importanza del medievale Castello di Subbiano attorno a cui iniziò a svilupparsi il borgo con le mura, le torri, le case e le chiese, tanto che Subbiano finì per essere contesa e passare di mano più volte.
Col passare del tempo il commercio lungo la Valle dell'Aarno si sviluppò ulteriormente e l’abitato di Subbiano si arricchì di ville e chiese, finché nel 1861 con l’unità di Italia, il borgo diventò parte del Regno d’Italia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Subbiano venne presa di mira a causa della sua posizione e quindi subì alcuni danni. Per questo motivo oggi il borgo è un affascinante mix di antico e moderno, dove le più belle ed importanti testimonianze storiche convivono armoniosamente con il volto più moderno del borgo.
Cosa vedere a Subbiano: il centro storico
Chi visita Subbiano sarà immediatamente conquistato dai resti dell’antico castello costruito sul finire del IX secolo. Sullo sperone di roccia bagnato dall’Arno, che oggi sembra ancora più alto per via dell’abbassamento delle acque, spicca la torre merlata, il reperto più evidente dell’antico maniero che oggi rivive come sede espositiva.
Il castello è delimitato anche da un corso d’acqua minore, il torrente Palbena, interrato, al di là del quale si trova la chiesa duecentesca di Santa Maria della Visitazione con la Cappella della Madonna di Lourdes.
Nel centro storico di Subbiano, di recente riqualificato, ci sono poi le dimore nobiliari che testimoniano l’importanza che il borgo ebbe in passato. Palazzo Ducci in via dell'Arcipretura si fa ammirare oggi in tutto lo splendore del restauro settecentesco. Palazzo Subiani-Ducci su Via Roma si distingue per l’imponente portale, mentre sempre sulla stessa strada si trova anche il Palazzo del Podestà, le cui arcate chiuse e iscrizioni ormai illegibili lasciano indovinare un lungo passato.
Per saperne di più sulla storia del borgo il luogo in cui andare è il Museo della Seconda Guerra Mondiale "Quelli della Karin", che custodisce memorie e documenti donati al museo e una vasta gamma di reperti bellici rinvenuti nel territorio comunale. Attualmente chiuso, in attesa dell'avvio dei lavori di restaurazione della struttura, il Centro di Documentazione della Cultura Archeologica di Subbiano contiene invece reperti delle sepolture etrusche e le terrecotte.
Non ultimi, i mulini ad acqua che si possono ancora vedere sulla sponda dell’Arno, tra una casa e l’altra, testimoniano il legame tra il fiume e il borgo e sono anche un’affascinante testimonianza della vita nel borgo nei secoli scorsi.
Scopri di più su SubbianoTra castelli e montagne nel cuore verde del Casentino
Subbiano non è solo il suo centro storico, per quanto affascinante, poiché il borgo si trova nel cuore di un territorio di enorme bellezza. Natura, storia, spiritualità costituiscono l’immenso patrimonio del Casentino, che tra boschi, borghi e castelli medievali offre innumerevoli spunti per itinerari e gite fuori porta.
Il castello di Valenzano, ad esempio, è una splendida struttura circondata dal verde che oggi è sia albergo che location per spettacoli e festival musicali, soprattutto d’estate. Al di sopra dell’abitato della frazione di Castelnuovo di Subbiano si trova invece il Castello della Fioraia, scenografico ed imponente al tempo stesso.
Per una full immersion nella natura l’Alpe di Catenaia si trova a una manciata di chilometri dal centro di Subbiano ed è una meta perfetta sia d’estate, coi boschi e i sentieri per il trekking, che d’inverno quando le nevicate che possono essere anche abbondanti, regalano a questi luoghi atmosfere magiche.
La montagna, caratterizzata nelle parti più alte da castagneti prima e da faggete poi, è attraversata dal Sentiero di San Francesco. Questo cammino, riscoperto di recente, ha un grande valore storico oltre che paesaggistico, ma non è l'unico che si trova nell'area.
A quote inferiori ci sono infatti altre vie di pellegrinaggio e di comunicazione dal passato importante, tra cui un tratto della Via Romea Germanica, che collegava il nord della Germania con Roma.
I sapori più autentici e le tradizioni di Subbiano
Gli abitanti di Subbiano vanno fieri delle loro tradizioni e della loro storia e ne hanno di certo motivo, per questo nel corso dell’anno il borgo prende vita con eventi volti proprio a promuovere le eccellenze locali e gli eventi del passato che hanno plasmato il volto odierno di questi luoghi.
Ad animare Subbiano c’è anche il gruppo di Sbandieratori di Subbiano, protagonisti di accurate rievocazioni storiche dal grande valore culturale ma anche decisamente spettacolari.
Tra gli appuntamenti più attesi, tra fine agosto e inizio settembre c’è una grande Festa di Fine Estate, giunta nel 2025 alla sua cinquantesima edizione, che culmina con la Festa dell’Uva. In questa occasione, legata naturalmente al mondo contadino e alla vendemmia, sfilano anche carri allegorici per allestire i quali interviene tutta la comunità, inclusi i borghi vicini. Protagonista, ovviamente, è il vino, tra i maggiori fiori all’occhiello della tradizione gastronomica di tutta la Toscana. Il centro storico del borgo diventa in quei giorni un vero e proprio itinerario del gusto alla scoperta di vini accuratamente scelti e abbinati sapientemente ai prodotti locali.
Oltre al vino, vale sicuramente la pena conoscere anche le altre prelibatezze di Subbiano. La gastronomia del borgo è legata a quella Toscana, ricca quindi di piatti tipici come zuppe di legumi o cereali locali, pasta fatta in casa, salumi, formaggi e miele prodotti nelle campagne circostanti e ricette a base di castagne provenienti dai boschi locali.
Come arrivare a Subbiano
La vicinanza con Arezzo, da cui dista solo una dozzina di chilometri, rende Subbiano facilmente raggiungibile, perfetta quindi da inserire in un itinerario alla scoperta dei borghi della Toscana.
In auto, viaggiando lungo l’autostrada A1, basta uscire al casello di Arezzo e seguire le indicazioni per Subbiano lungo la SR71 o la SR69. La prima alternativa è la più diretta ma non la meno suggestiva. Entrambe le soluzioni infatti offrono la possibilità di godere della bellezza dei paesaggi di questo angolo di Toscana, tra piccoli borghi, dolci colline e verdi valli.
In treno si può arrivare da Firenze, Roma e Bologna facendo tappa alla stazione di Arezzo, da cui prendere il bus o il treno del Trasporto Ferroviario Toscano.
Per chi arriva in aereo gli aeroporti più vicini sono quelli di Firenze-Peretola e Pisa-Galilei, entrambi ben collegati ad Arezzo tramite autostrada e ferrovia.
L'autore
Scritto il 28/11/2025

Paola Cirino
Partiamo alla scoperta di Subbiano, il borgo millenario che si specchia nell'Arno, circondato dalla natura rigogliosa del Casentino.