
Hai organizzato finalmente la vacanza dei tuoi sogni nella splendida Sicilia, all’insegna del sole, del mare, del buon cibo, ma soprattutto immergendoti nella cultura e nella storia centenaria della splendida isola. Ma oltre alla valle dei templi di Agrigento, il mare cristallino di Favignana, le silhouette delle Eolie all’orizzonte e i pittoreschi vicoli di Palermo, sappi che esistono realtà molto meno conosciute che vale la pena conoscere: Monreale è certamente una di queste.
A pochi passi da Palermo, questa cittadina di origini arabo-normanne è una destinazione imperdibile se ti trovi in vacanza nel capoluogo, uno scrigno che cela al suo interno innumerevoli meraviglie che ancora non conosci; quindi perché non organizzare un fine settimana qui? Scopri la nostra guida per un favoloso weekend a Monreale.

Un weekend a Monreale per scoprire tutte le sue meraviglie

Una vacanza davvero immersiva richiede tempo ed è per questo che visitare una città in un fine settimana piuttosto che in una mezza giornata è un’ottima idea. Esplorare Monreale, Sicilia, immergendosi nella sua essenza richiede quindi molto più che una manciata di ore. Si tratta infatti, di solito, di una località a cui si dedica una fuga breve quando si visita Palermo ma l’invito che vogliamo farti è quello di rallentare e goderti il tuo soggiorno senza preoccuparti troppo del tempo, un po’ come facciamo noi italiani nel nostro tempo libero.
Fondata all’epoca della dominazione normanna nel XII secolo da re Guglielmo II, Monreale divenne ben presto una meta di pellegrinaggi religiosi a causa della presenza dell’abbazia benedettina e del celebre Duomo. In seguito fu dominata da molte altre popolazioni, come gli arabi e goti, ed è per questo che nei suoi edifici si possono ammirare svariati stili architettonici, per un melange davvero particolare e suggestivo da non perdere.
Per scoprire le bellezze di questa splendida cittadina, continua a leggere la nostra guida per un weekend-fuga a Monreale, che ti indicherà cosa vedere in un sabato e una domenica.
- Giorno 1, venerdì: arrivo a Monreale; passeggiata nel centro storico, visita al Duomo e al chiostro
- Giorno 2, sabato: passeggiata al Belvedere, visita ai negozi di ceramiche, visita al Museo Multimediale
- Giorno 3, domenica: trekking lungo il fiume Sant’Elia
Arrivando dall'aeroporto di Palermo, sarai a Monreale per trascorre il tuo weekend in soli 20 minuti di auto.
Giorno 1, venerdì: centro storico e Duomo

Iniziamo il nostro viaggio di un fine settimana a Monreale con una passeggiata nel centro storico. Appena arrivati non possiamo certo perderci un’esperienza gastronomica tipica, ovvero il classico binomio granita e brioche col tuppo: ci accomodiamo quindi ai tavoli di una delle numerose caffetterie del centro e ci godiamo una tipica colazione siciliana.
Dopo il nostro pit stop goloso ci lasciamo incantare dalla bellezza delle piazze delle strade alle luci del mattino: potrai notare immediatamente il mix di stili architettonici, dal normanno al barocco, dal neoclassico al moresco, che ci immerge subito in un’atmosfera esotica e suggestiva. Ci godiamo il centro storico per una lunga passeggiata con il naso all’insù e a scattare foto e lasciamo passare la nostra mattinata da flâneur.
Dopo una lunga camminata esplorativa abbiamo bisogno di rifocillarci e quindi non possiamo non fermarci per gustare alcune delle specialità più amate della tradizione siciliana, come le arancine di riso (qui rigorosamente al femminile) oppure la deliziosa pasta alla norma, carica di melanzane e ricotta salata. Imperdibile è però il pane di Monreale, una sorta di baguette croccante dalla morbida mollica con copertura di semi di sesamo, che omaggiano la vena arabeggiante della città: quello originale si può gustare nello storico Forno Litria, un’istituzione in paese.
Sazi e soddisfatti ci dirigiamo verso il principale monumento di Monreale, il Duomo, una delle chiese più belle d’Italia nonché patrimonio UNESCO.
Costruito per volere di re Guglielmo II nel 1174, questo magnifico edificio, conosciuto anche come Santa Maria La Nova, fu il simbolo della rivalità del sovrano con la vicina città di Palermo, con la cui cattedrale desiderava competere - anche se, secondo una leggenda, fu la Madonna in persona a commissionargli i lavori. il valore dell’edificio in termini religiosi crebbe nel corso dei secoli e divenne una grande attrattiva per i pellegrini che si trovavano nei dintorni.
L’attuale aspetto del duomo è frutto di numerose ristrutturazioni nelle varie epoche storiche, nonché rappresentazione dell’insieme di popolazioni che vi si sono susseguite. Già dalla sua facciata è possibile ammirare il suo stile peculiare: compresa tre torri campanarie, presenta un portico neoclassico a colonne, e una parte superiore riccamente decorata e arricchita da vetrate colorate. La parte anteriore, in stile medio-orientale, è una chiara testimonianza della dominazione araba in Sicilia e merita almeno un’occhiata.
L’interno del duomo è altrettanto affascinante, ricco di mosaici e affreschi dorati dall’inconfondibile stile bizantino.
Non dimentichiamo una visita al meraviglioso chiostro esterno adiacente al monastero benedettino, un piccolo angolo pacifico composto da colonne intarsiate e decorate in oro, accompagnati dallo scrosciare dell’acqua della fontana centrale.
Il pomeriggio è volato, il sole sta tramontando: siamo pronti per goderci l’imbrunire sa duorseggiando un bel calice di Nero d’Avola, vino tipico siciliano, e un ricco aperitivo a base di salumi, formaggi e prodotti tipici locali. Completiamo il nostro primo giorno con un tour di Monreale by night, quando la città assume sfumature suggestive e romantiche.
Il pomeriggio è volato, il sole sta tramontando: siamo pronti per goderci l’imbrunire sa duorseggiando un bel calice di Nero d’Avola, vino tipico siciliano, e un ricco aperitivo a base di salumi, formaggi e prodotti tipici locali. Completiamo il nostro primo giorno con un tour di Monreale by night, quando la città assume sfumature suggestive e romantiche.
Giorno 2, sabato: tra panorami, ceramiche e multimedialità
Ci svegliamo di buon mattino per il nostro secondo giorno e ci godiamo un’altra meravigliosa colazione a base di granita e brioche col tuppo da inzuppare, prima di incamminarci verso uno dei luoghi più suggestivi di Monreale. Nell’ambito del complesso dell’abbazia si trova infatti la cosiddetta Villa del Belvedere, un bellissimo e tranquillo parco immerso nel verde che ci permette di affacciarci sul panorama mozzafiato della Conca D’Oro.
All’ombra dei maestosi alberi di ficus magnolia possiamo infatti ammirare tutta la pianura su cui si adagia la città metropolitana di Palermo, compresa tra i monti e la linea azzurra del mar Tirreno. Il nome richiama probabilmente la grande ricchezza di vegetazione di questa pianura, dove sorgevano distese immense di agrumeti, ma anche l’opulenza delle ville patrizie di epoca romana che vi si trovavano.
Riprendiamo il nostro cammino per andare ad ammirare un’altra meraviglia locale: le ceramiche. Sono molte infatti le botteghe degli artigiani e maestri ceramisti di Monreale che realizzano a mano splendidi manufatti in ceramica, maiolica e terracotta successivamente dipinti a mano: una splendida idea per un souvenir. Qui si formano inoltre i professionisti delle nuove generazioni, per portare avanti un’arte dalle radici antiche ma ancora oggi sinonimo di raffinatezza ed estro creativo. Proprio per questa ragione, Monreale è anche nota come “città delle ceramiche e dei mosaici”.
Anche oggi, per l’ora di pranzo, assaggiamo specialità locali, come ad esempio pane e panelle con crocchè di patate, e i tipici biscotti a S ricoperti di glassa.
Carichi di energia ci dirigiamo al Museo Multimediale, ovvero il Museo della Fabbrica di Guglielmo, in piazza Guglielmo II. Articolato in un percorso espositivo di circa 1500 metri quadri, il museo comprende una serie di schermi interattivi che narrano le origini, la storia e l’evoluzione di Monreale, ma custodisce anche reperti archeologici e oggetti preziosi appartenuti alle famiglie reali che hanno governato la Sicilia.
Oltre al Museo Multimediale è stato creato un altro supporto digitale per conoscere al meglio il passato e il presente della cittadina, ovvero l’app Visit Monreale, che permette di avere a portata di tap le informazioni utili per i turisti.
Il sole è tramontato e non possiamo non goderci un meraviglioso piatto di pasta con le sarde, accompagnato da un calice di Syrah, uno dei più buoni vini della Sicilia.
Per il dopocena, se saremo abbastanza fortunati, potremo partecipare a una delle tante feste cittadine di Monreale, come Grisì in festa, che coinvolge l’omonimo quartiere, la festa di San Martino, patrono locale, o la Sagra del Pane.
Ma la festa più importante è certamente quella del Santissimo Crocifisso, che si tiene a maggio. La celebrazione, oltre alla presenza di luminarie, bancarelle e bande musicali, prevede una processione con discesa dalla Collegiata, la chiesa del SS. Salvatore, da parte di un gruppo di fedeli vestiti di bianco. Questo momento è molto amato, perché unisce la comunità e permette ai forestieri di entrare davvero nell’atmosfera locale.
Giorno 3, domenica: trekking lungo il fiume Sant'Elia
Per l’ultimo giorno del nostro weekend a Monreale esploriamo la natura circostante. Nei dintorni della cittadina, infatti, esistono molti itinerari interessanti per una passeggiata nel verde e percorsi di vari livelli per gli amanti del trekking.
Ci svegliamo con molta calma e dopo un’abbondante colazione iniziamo un cammino molto facile, anche per chi generalmente non pratica il trekking, che ci condurrà in luoghi pacifici e rilassanti dove respirare aria pulita.
Prendiamo la nostra auto e ci spostiamo nella frazione Pioppo, a circa 6 km fuori dal centro di Monreale. Durante il cammino costeggiamo il fiume Sant’Elia, che negli scorsi secoli costituiva la risorsa idrica principale della zona e permetteva ai vari mulini di entrare in funzione, mentre oggi, con le sue pozze naturali, permette di rinfrescarsi nelle giornate più torride. Durante il percorso, lungo circa 3 km, incontriamo la splendida flora locale e una serie di piccoli salti compiuti dal fiume, nel quale, con un po’ di fortuna, si possono scorgere delle rane e delle adorabili testuggini.
Giungiamo infine alla cascata principale del fiume, la Naca Nica (in italiano, piccola culla), che regala uno scorcio davvero suggestivo e ci permette di scattare splendide foto mentre immergiamo i piedi nell’acqua. A questo punto ci fermiamo per un picnic rilassante prima di riprendere la via del ritorno e dirigerci verso Palermo.
Un weekend a Monreale: una fuga alternativa

Monreale è generalmente una meta consigliata per una mezza giornata poco fuori Palermo, una tappa tra le tante del tour delle bellezze del capoluogo siciliano. Quello che però abbiamo voluto suggerire in questa guida permette di rivalutare questa bellissima cittadina, dove i luoghi di interesse possono tranquillamente riempire un intero fine settimana.
E come per Monreale, moltissime altre cittadine del nostro Bel Paese sono piuttosto sottovalutate e si prestano molto più che a passeggiate di qualche ora. Ritagliarsi due o tre giorni per visitare le piccole città e i paesi fuori dai grandi circuiti consente di godersi le loro bellezze e di godersi davvero il tempo che vi si trascorre: una modalità di viaggio da riscoprire, quella lenta e rilassante, davvero rivoluzionaria in quest’epoca frenetica e piegata alle logiche da social.
L'autore
Scritto il 23/07/2025
Denise Penna
A due passi da Palermo, ti catturerà con la sua architettura peculiare e le sue delizie gastronomiche: regalati un indimenticabile weekend a Monreale