L'isola di Favignana, la più grande delle Egadi, si prepara per l'estate 2021 promuovendosi come isola Covid free.

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L ’isola di Favignana, il capoluogo e l’isola maggiore dell’arcipelago delle Egadi è definita una farfalla (con le ali spiegate) per la sua peculiare forma divisa in due parti dal colle di Santa Caterina. Chiamata Aegusa dai Greci, deve il suo nome attuale al vento Favonio, che sempre la lambisce, rendendone mite e fresco il clima. Oggi il comune facente parte della provincia di Trapani conta circa di 4.383 abitanti. 
Il comune si prepara per l’estate 2021 come meta Covid free dal momento che dal mese di marzo sia Favignana che Marettimo non registrano casi di Coronavirus, mentre a Levanzo (la più piccola delle Egadi) di fatto il Covid non è mai arrivato. Per tutti coloro che sceglieranno Favignana, gli sarà garantita la massima sicurezza affinché possano trascorrere uno splendido soggiorno all’insegna di mare, sole e libertà. Oltre il mare cristallino, le spiagge da sogno e il cibo siciliano, Favignana stupisce con le sue storie e tradizioni, i percorsi tra le campagne fino alla parte più alta dell’isola costituita dal castello di Santa Caterina, il centro di primo soccorso per tartarughe marine nato in accordo tra il Comune di Favignana, l'ente gestore dell'Area Marina Protetta 'Isole Egadi', WWF Italia e Legambiente presso l’ex stabilimento Florio. 

Spiagge da sogno, giro in bici per la macchia mediterranea e tramonto al castello

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Baie, spiagge sabbiose o rocciose, Favignana accontenta i gusti di tutti. Le spiagge con sabbia fine e dorata sono Cala Azzurra, Lido Burrone, i Calamoni, poi ci sono anche suggestive calette di sabbia e ciottoli localizzate nella zona di Punta Lunga, del Preveto, dei Faraglioni e Punta sottile. Cala Rossa costituisce uno dei luoghi più famosi dell’isola, che offre sia rocce che sabbia incastonate in un mare che abbraccia sfumature che vanno dal blu al celeste. Non mancano le zone tipicamente rocciose per chi ama tuffarsi, come Grotta Perciata, Punta Fanfalo o il Cavallo. Imperdibili sono poi le grotte marine, raggiungibili in barca, come ad esempio la Grotta dei Sospiri. Per chi vuole perdersi nella parte più selvaggia, tra la macchia mediterranea caratterizzata dal colore oro che si tuffa nell’azzurro del mare, affittando delle bici o un motorino in centro, è possibile percorre le strade oltre il paese alla scoperta dei luoghi più nascosti. Favignana possiede un castello nella parte più alta dell’isola, che anticamente era la torre di avvistamento Saracena, dedicato a Santa Caterina. Vale la pena affrontare questa strada percorrendo metà salita del colle con i mezzi, poi a piedi su un sentiero a gradoni. Oggi il castello appare profondamente segnato dal tempo e mostra lo stato d’abbandono in cui si trova ormai da parecchi anni eppure arrivati in cima si gode di una magnifica vista sull’intero arcipelago delle Egadi e aspettando il tramonto si assapora un’atmosfera molto suggestiva ed emozionante.

Alla scoperta del paese, del cibo, delle storie e delle tradizioni

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Favignana è la meta ideale per iniziare un tour per le Egadi poiché è la più grade dell’arcipelago ed è anche quella collegata meglio dai trasporti, punto di partenza per approdare a Levanzo e Marettimo. Il paese di Favignana incarna pienamente lo stile di vita isolano, tranquillo, rilassato, solare e accogliente. Ogni angolo del paese celebra la Sicilia, i suoi sapori, gli odori e le tradizioni. La granita rinfresca nei caldi pomeriggi estivi, le busiate, pasta tipica lunga dalla forma attorcigliata, che può essere condita con una vasta gamma di condimenti è uno dei piatti presenti in tutti i ristoranti dell’isola insieme al pesce sempre fresco di ottima qualità e ai prodotti di tonnara. I favignanesi sanno cucinare il tonno rosso e ne fanno qualsiasi cosa, dai salumi alle arancine. Un souvenir molto venduto è la bottarga di tonno, in confezioni personalizzate, introvabile in altre località. Favignana, infatti, ha un passato glorioso legato alla pesca del tonno, attività che fece prosperare la sua economia i primi anni del '900 e rese l’isola conosciuta in tutto il mondo. Fu' la famiglia Florio, in particolare Ignazio Florio, che con la sua abilità imprenditoriale, promosse non solo la pesca ma anche la produzione di tonno in scatola; l’ex stabilimento Florio è la cattedrale del tonno con volte in pietra calcarea, un vero museo interattivo dove si possono ancora oggi trovare le barche per la mattanza, le scatole in latta originali e tanti altri reperti davvero interessanti. Fino a qualche anno fa, si aggirava per l’isola, sempre pronto a raccontare aneddoti sulla sua vita trascorsa interamente a Favignana e dedita alla pesca del tonno, l’ultimo RAIS della tonnara, ovvero il capo dei pescatori, Gioacchino Cataldo, che dal 2003 è stato inserito nel registro R.E.I Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia riconosciuto dall’UNESCO.

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