Tra passato e presente, l’isola di Capri ha sempre rappresentato una meta che rispecchia a pieno il desiderio del viaggiatore di sentirsi a casa. Come? Scoprilo leggendo il nostro articolo!

tickets banner

Arte, cibo e paesaggi mozzafiato

Con una privilegiata vista sui Golfi di Salerno, Sorrento e Napoli, l’isola di Capri è un vero e proprio gioiello del mar Mediterraneo.

Capri è profumo di mare, è spingersi oltre l’immaginario immergendosi nella poetica Grotta Azzurra, è fare un’escursione per vedere da vicino i mitici Faraglioni, è ammirare il tramonto dall’alto del monte Solaro, è scendere tra le calette rocciose e tuffarsi nelle acque straordinariamente trasparenti, è poter vedere tutta l’isola girando in barca, è passeggiare nella famosa Piazzetta e perdersi tra i vicoli del centro storico.

Capri è anche terra di gastronomia. È proprio l’isola che ha dato il nome a due dei piatti più gustosi della cucina partenopea, ormai diventati famosi in tutto il mondo. L’insalata caprese è un tipico pranzo o cena a base di freschissima mozzarella accompagnata da pomodori di stagione e condita con olio d’oliva, sale, origano e basilico. Il nome è ingannevole in quanto può far pensare ad un piatto a base di verdure, ma il senso è proprio di gustare un pasto completo che dia la stessa freschezza di un’insalata. Non si può immaginare niente di più gustoso e allo stesso tempo rinfrescante da assaggiare dopo aver trascorso una giornata in spiaggia o in giro per le meraviglie dell’isola.

La torta caprese, dessert tipico isolano, nasce da un racconto bizzarro. La storia narra che questo gustosissimo dolce a base di cioccolato fondente e mandorle sia frutto di un errore. Pare che il cuoco di una piccola bottega caprese in voga negli anni ’20 si dimenticò di aggiungere la farina all’impasto che stava preparando, ma quando poi l’assaggio di quel “disastro” fu accolto con grande entusiasmo, cominciò a riproporre la ricetta sbagliata. E il resto è storia.

L’architettura a Capri affonda le radici in una storia antica, fatta di costruzioni medievali e rinascimentali e antichissime tenute di epoca romana. La più antica costruzione è la Certosa di San Giacomo. Eretta nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci, la Certosa è oggi sede del Liceo Classico di Capri. Tuttavia, l’isola ha continuato ad affascinare i suoi visitatori per tutti i secoli a venire. Tra le costruzioni di epoca più recente, c’è Villa Lysis. Costruita nel 1904 per volere del Conte di Fersen in esilio volontario sull’isola, la Villa divenne punto di riferimento per tutti quegli artisti, intellettuali, poeti e scrittori che, approdando a Capri, cominciavano a decantarne la bellezza attraverso le loro opere.

Insomma, le esperienze da vivere e i luoghi da visitare a Capri sono molteplici, motivo per cui l’ospitalità impeccabile è un indispensabile biglietto da visita per l’isola.


20210322192221capri storia.jpg


Sentirsi a casa a Capri: breve percorso storico

20210322191952porto di capri.jpg

La storia di Capri ci racconta di epoche lontane, addirittura preistoriche, in cui i suoi luoghi incontaminati e selvaggi sono stati culla e rifugio per molte civiltà.

Già l’imperatore romano Tiberio aveva individuato nell’isola un luogo dove sentirsi a casa lontano dalla pressante vita politica condotta a Roma. Il sovrano rimase talmente affascinato dall’accoglienza dei luoghi capresi che decise di auto esiliarsi qui fino alla sua morte, più precisamente a Villa Iovis (conosciuta anche come Palazzo Tiberio), ad oggi uno dei luoghi di interesse dell’isola. Tuttavia, non fu il solo regnante ad apprezzare i paesaggi e la quieta vita capresi. Infatti, sono ben 12 le ville che vari imperatori romani hanno fatto edificare sull’isola. Qui ritrovavano la sensazione di casa lontano dal caos della capitale.

Nel XIX secolo, in piena epoca romantica, gli artisti di questa corrente riconoscevano in Capri un vero e proprio rifugio. Durante loro visite, i romantici rimanevano estasiati dai suggestivi scenari offerti dal maestoso paesaggio e dalla vita rupestre e incontaminata dell’isola. Non potevano fare altro che ritenerlo un luogo dove ritrovare l’ispirazione e, per questo, decantarne le bellezze. L’isola del Golfo di Napoli colpiva tutti i suoi visitatori al punto da inserirla nel famoso Grand Tour iniziato un secolo prima. Questo itinerario nasceva dall’allora embrionale idea che il viaggio fosse fonte di inspessimento delle personali conoscenze del mondo. Così, tutti i giovani delle case aristocratiche di quell’epoca intraprendevano viaggi in giro per l’Europa per poter soddisfare la loro fame di conoscenza. Al fianco di molte grandi realtà cittadine come Roma, Firenze e Venezia, anche l’isola di Capri guadagnò il suo posto come tappa del Grand Tour.

Affacciandoci appena al secolo scorso, gli anni ’50-’60 trasformarono il piccolo gioiello del Mediterraneo in una vera e propria meta per grandi nomi politici, dello spettacolo e della cultura provenienti da tutto il mondo. “La dolce vita” caprese è ricordata come l’età dell’oro per l’isola. Nell’epoca post bellica, i più ricchi avanguardisti non vedevano l’ora di poter dimenticare gli orrori appena vissuti. Ballare tutta la notte, mangiare prelibatezze e vivere nella lussuria rappresentavano la libertà conquistata a fatica, e Capri era il luogo perfetto per vivere una vita libera e spensierata grazie alla sua nota ospitalità.


Sentirsi a casa a Capri oggi: il Residence 2 Pini

20210322190147anacapri-ila-051_1570714041.jpg

A partire proprio dalla metà del XX secolo, Capri ha cominciato a vedere nelle sue peculiari caratteristiche delle potenzialità di evoluzione e crescita. Il progressivo mutamento dell’economia isolana ha visto un passaggio dalla vita prettamente agricola e rupestre tipica del luogo a favore del settore turistico, il suo vero e proprio abbeveratoio economico odierno. In sostanza, Capri ha trasformato in vantaggio tutto quello che in tanti secoli di storia hanno visto e ritrovato i suoi visitatori nei suoi luoghi. Ad oggi, basta nominare l’isola per evocare paesaggi spettacolari, vita lussuosa e tanta spensieratezza. Insomma, la sua fama la precede. Ecco perché ogni struttura dell'isola mira a far sentire i visitatori a casa.

Situato ad Anacapri, il Residence i 2 Pini rappresenta a pieno titolo la rinomata ospitalità isolana. A due passi da Piazza Vittoria e completamente immerso nel verde, il residence è composto da 7 appartamenti, tutti completamente arredati. Tutti gli alloggi sono dotati di un terrazzo privato che offre una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli. Inoltre, la struttura riserva ai suoi ospiti l’accesso al solarium e alla piscina esterna con idromassaggio.

La storia del Residence risale agli anni ’50, quando la struttura era ancora un piccolo bar che offriva ai viaggiatori rinfresco dalla calura delle giornate estive. Circondato da pini secolari, il bar faceva gola a quei turisti assetati e sfiancati dalle lunghe ma piacevoli passeggiate estive alla scoperta dell’isola. Così, col passare del tempo e la conseguente trasformazione dell’economia caprese, il bar è passato da semplice punto di ristoro momentaneo ad essere una vera e propria struttura ricettiva. Il principio è lo stesso, quindi in qualche modo si mantiene la tradizione familiare.

L’eccezionale posizione del Residence lo rende perfetto per un soggiorno piacevole e lontano dallo stress degli spostamenti troppo impegnativi. La struttura, infatti, è situata al centro di Anacapri, a due passi dal centro storico e da tutti i servizi di prima necessità quali mezzi di trasporto, negozi e botteghe.

La struttura non si ferma alla sola ricettività. Il Residence offre la possibilità di prenotare visite guidate sull’isola e tour in barca. Inoltre, è possibile gustare piatti tipici e prelibatezze isolane presso il Ristorante Due Pini.

Insomma, proprio un posto dove sentirsi a casa a Capri.


Residence 2 Pini

Via Caposcuro, 3, 80071 Anacapri NA

Potrebbe interessarti


Potrebbe interessarti