La vacanza perfetta all’insegna di arte, cultura e divertimento? Abbiamo la meta ideale. Anche in estate. Scopri cosa fare a Perugia come un local.

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Dai un tocco very umbro alla tua vacanza e scopri cosa fare a Perugia come un local.

È una città che incanta. Anche in estate.

Ti ammalia a partire dalla melodia che avverti la prima volta che ci metti piede. No, non parliamo di una qualche street band (di quelle, comunque, ne incontrerai parecchie).

È una peculiare sinfonia di odori, sapori e visioni che non travolgono immediatamente ma ti avvolgono a poco a poco, passo dopo passo, piazza dopo piazza, rione dopo rione. Senza che nemmeno te ne accorga. 

Cosa fare a Perugia come un local

Cosa fare a Perugia come un local

Perugia ti conquisterà a passo lento col sapore del suo romantico, iconico cioccolato, le note del festival jazz più celebrato e, ovviamente, l’esplosione di arte e bellezza condensate in un centro storico sì piccolo, ma che è — scoprirai presto — un’autentica time machine.  

Solenne come l’antico impianto etrusco che ancora la delinea, delicata come l’eredità del suo folgorante Rinascimento che ne ingentilisce strade, chiese, musei e palazzi, irriverente come la street art che la movimenta con ironia e modernità, Perugia è perfetta tanto per una fuga di poche ore quanto per un weekend con tutta la famiglia

La vita notturna scorre dolce e frizzante tra brindisi, musica e risate e il cibo è una delizia dall’antipasto al dessert. E poi i panorami, che paiono pennellate del Perugino. 

Ecco i nostri 10 consigli per visitare Perugia come un local

10. Perugia come un local. Le terrazze panoramiche più belle

Perugia come un local. Le terrazze panoramiche più belle

Tra le cosa da fare a Perugia come un local non può mancare un tour super panoramico. I perugini sanno bene che la loro città fa sfoggio di tanti affacci su un paesaggio che incanta da secoli. 

E che sia uno scorcio sui tetti cittadini o una terrazza sulla campagna umbra, lo spettacolo è sempre assicurato. Ancora meglio se con una birra o un profumato panino con il ciauscolo tra le mani. 

Da Porta Sole la vista abbraccia tutta la città, da borgo Sant’Antonio al borgo di Sant’Angelo, con le mura medievali, le antiche porte cittadine, il tempio di Sant’Angelo e i monti sullo sfondo.  

La strada che conduce al centro, via Battisti, è un altro spot privilegiato per foto perfette. Sotto di te troverai l’acquedotto medievale: non badare all’infinità di scale e attraversalo per goderti un’altra prospettiva mozzafiato. 

Spostati nei pressi di Porta Marzia, lungo la cinta muraria etrusca, e lasciati stupire da una sensazionale vista a tutto tondo su Perugia.

Ti abbiamo incuriosito? Allora il nostro articolo dedicato ai punti panoramici di Perugia potrebbe interessarti. Salvalo tra i preferiti e tienili tutti a portata di clic.

9. Guardare un film sotto le stelle

La Basilica di San Pietro è tra gli imperdibili di Perugia. Ci trovi ori, marmi, affreschi, una quantità di opere da far girare la testa, dal Vasari al Perugino, e un bell’orto medievale.

Già che ci sei, ti segnaliamo un posto che è proprio a due passi dall’antica cattedrale, sempre in Borgo XX Giugno, il “Borgo Bello”, e che rappresenta un angolo di verde e storia nel cuore della città. 

Parliamo dei giardini del Frontone, i più antichi di Perugia e senza dubbio tra i più belli e frequentati dai local. 

Teatro fin dal medioevo di giochi, esercitazioni militari e manifestazioni di ogni genere e tipo, nel Settecento furono i poeti della Colonia Arcadica Augusta a prendersi cura di questo luogo dando forma e lustro ai giardini.

Oggi, sono lo sfondo altamente suggestivo di spettacoli, concerti e fiere. Un suggerimento? Il Perugia Flower Show, una grande mostra mercato che si tiene due volte l’anno e in cui potrai ammirare fiori e piante rare.

Tra le cose da fare a Perugia, trova quindi posto per un giro — o magari una corsetta — all’ombra dei lecci e cipressi del parco, con il suo piccolo anfiteatro e l’arco di trionfo del XVIII secolo. 

In estate, poi, i giardini del Frontone diventano la cornice d’eccezione per un amatissimo cinema all’aperto, con i successi cinematografici più recenti proiettati sotto le stelle delle calde serate perugine. 

8. Assistere a un concerto

Ogni mese è un buon mese per visitare Perugia, ma a luglio, quando note, voci e vibes dal sapore internazionale vibrano nel centro storico medievale, è tutta un’altra musica.

Qui, musica è sinonimo dal 1973 di Umbria Jazz, la kermesse jazzistica più importante in Italia. 

I locali, e non solo, stravedono per il trionfo di suoni, colori e libertà che pervadono la città come in una grande festa, quasi un’esuberante Woodstock all’italiana. Non perdertelo, perché avrai la sensazione di essere parte attiva in qualcosa di davvero speciale. 

Per gli amanti del jazz, quello con Perugia e il suo festival più acclamato è un appuntamento fisso che richiama appassionati, curiosi, cultori e profani in egual misura da tutta Europa.

Tanti i concerti gratuiti e le iniziative culturali tra piazze, arene e teatri, con le strade gremite di gente che balla, canta o semplicemente si gode l’atmosfera emozionante, calda e briosa che veste Perugia. 

Perché il successo dell’Umbria Jazz va oltre i grandi nomi che calcano i suoi palchi, ed è fatto di volti, storie, incontri, lingue sconosciute che si intrecciano al suono del linguaggio universale della musica. Imperdibile.

7. Fare una gita in un borgo da fiaba

Cosa fare a Perugia come un local. Fare una gita in un borgo da fiaba: Rasiglia

La fuga dalla città dei perugini è al lago Trasimeno o verso uno dei tanti borghi di cui brulica la provincia: Assisi, Norcia, Spello, Montone, Trevi, per citarne alcuni.

Quello che vogliamo proporti si trova a circa mezz’ora d’auto da Perugia e, già dalla reputazione che ha, puoi immaginare il tipo di ambiente che troverai.

Rasiglia è infatti anche noto come “il borgo dei mulini”, un paese da favola a 600 metri d’altezza dove il concetto di tempo è del tutto relativo. 

Scordati il rumore delle auto e le agguerritissime truppe di turisti delle città d’arte: a Rasiglia regnano quiete e lentezza. 

Divenuto noto negli ultimi anni grazie al passaparola sul web, questo piccolo abitato incluso nel comune di Foligno ti sembrerà una sorta di Venezia dell’Umbria, con torrenti, ruscelli, cascate e laghetti che attraversano prati, orti e case di pietra. Decisamente non uno spettacolo che si vede tutti giorni.

Ma cosa si fa a Rasiglia? Si passeggia, un gran piacere in un posto simile, pieno di angoli da cartolina. La Peschiera, il laghetto attorniato da mulini al centro del paese, è uno degli scorci più suggestivi. 

Potrai poi visitare le antiche testimonianza del vecchio centro industriale. Tutta l’acqua che vedi, infatti, un tempo dava energia per mulini, tintorie e lanifici. 

Se te la senti, incamminati verso le rovine del castello dei Trinci, ma valuta bene se affrontare il tragitto poiché la strada è bella in salita. Lungo il cammino ti imbatterai anche nella Fonte Capovena, la sorgente che alimenta i canali di Rasiglia.

6. Sgranocchiare una torta al testo

Non un dolce, non una focaccia. E no, non è nemmeno una pizza, anche se gli ingredienti sono pressappoco gli stessi. 

La torta al testo è una specialità umbra, una delizia da provare seduti al tavolo di un ristorante oppure on the road per ricaricarti dalle continue salite che possono essere davvero estenuanti. 

Tra le cose da fare a Perugia come un local non puoi certo sottrarti all’assaggio del suo street food più famoso. Calda e fragrante, ti sarà servita in grossi spicchi, proprio come se fosse una fetta di torta, da divorare in men che non si dica. 

Si prepara con l’impiego — appunto — del testo, la peculiare piastra rotonda a cui deve il nome e che deriva dall’antico testum di epoca Roma, una sorta di padella in laterizio con funzione analoga.  

A Perugia troverai tanti negozi alimentari, bar e norcinerie dove ordinare la tua torta al testo e sbizzarrirti a farcirla con salumi e formaggi rigorosamente umbri. Non perdertela. 

5. Salire sulla torre degli Sciri

Delle tante torri che hanno fatto guadagnare a Perugia il titolo di città turrita (pare che in passato se ne contassero una settantina), quella degli Sciri è l’unica sopravvissuta nella sua interezza. 

Al punto 10. ti abbiamo raccontato dei luoghi panoramici più belli. Ora che ci stiamo avviando verso la conclusione di questo breve excursus su cosa fare a Perugia come un local, abbiamo pensato di suggerirti un altro spot irrinunciabile per svettare come si deve sulla città. 

Per trovarlo devi recarti in via dei Priori, uno degli accessi principali al centro storico. La strada è già un’attrazione di per sé, brulicante com’è di palazzi d’epoca e intersecata da una miriade di viottoli medievali, piazze e salite (inevitabili a Perugia).

La torre degli Sciri è un simbolo della città umbra, che la maggior parte dei turisti si limita ad ammirare solo dall’esterno. Fatti coraggio, entra, prendi fiato e affronta i 288 gradini che ti porteranno in cima. Dall’alto dei suoi 42 metri la vista sullo skyline perugino ha un sapore dolce come i cioccolatini che non smetterai di scartare durante il tuo soggiorno. 

Se riesci, vienici al tramonto: il gioco di luci sui tetti e le pareti dei palazzi renderà il momento più magico che mai. 

4. Passeggiare in via della Viola

Da luogo di degrado a palcoscenico d’arte. Per David Byrne, uno dei posti al mondo in cui (e di cui) essere felici (il leggendario leader dei Talking Heads cura da anni un progetto editoriale, Reasons to Be Cheerful, che raccoglie storie virtuose di recupero urbano). 

Se sei di passaggio a Perugia, metti in conto una deviazione in via della Viola, storica strada a poca distanza dalla centralissima Piazza IV Novembre.

La storia recente del quartiere è una bella favola di riscatto e bellezza i cui protagonisti assoluti sono i residenti, che hanno completamente stravolto aspetto e reputazione di una zona a lungo considerata “da evitare”.

Oggi, via della Viola si presenta come un colorato e vivace laboratorio a cielo aperto di arte e cultura, un centro di aggregazione per giovani di tutte le età che trasuda poesia. 

Murales, graffiti, sculture, motti ironici e irriverenti impressi sulle pareti degli edifici e tante installazioni artistiche la rendono modernissima. 

Con i suoi atelier, le botteghe, la musica dal vivo e i locali pieni di vita, via della Viola ha un respiro internazionale unico, uno spazio in cui anche i local diventano turisti della propria città. 

3. Fare serata in centro

Dalla sala da tè che si trasforma in lounge bar alla birreria da frequentare nel post cena: le sfumature di intrattenimento all’insegna del food and wine sono variegate. 

Come in ogni città universitaria, la vita notturna di Perugia è dinamica, giovane e informale.

I ritrovi preferiti da local e turisti sono sparsi per i cinque rioni storici, Porta San Pietro, Porta Sole, Porta Eburnea, Porta Santa Susanna e Porta Sant’Angelo. Qui trovi tanti locali dove trascorrere la serata in compagnia ascoltando anche dell’ottima musica. 

Mentre fuori le mura si concentrano le attrazioni più invitanti per chi vuole fare le ore piccole danzando in discoteca, pub, enoteche, ristoranti e caffè sono in larga parte diffusi all’interno delle mura Etrusche.  

Non faticherai a individuare il posticino ideale dove sorseggiare un aperitivo dopo aver visitato la Galleria Nazionale dell'Umbria o la Cattedrale di San Lorenzo.

2. Acquisti al mercato contadino

A Perugia c’è il primo mercato contadino coperto dell'Umbria.

Per chi vuole acquistare i prodotti freschi del territorio direttamente dai produttori di zona (e senza doversi allontanare dalla città) è tra le tappe maggiormente apprezzate. 

Dietro l’apparenza da classico mercato di quartiere c’è di più. Il progetto vuole infatti promuovere consapevolezza alimentare e cultura gastronomica. Puntando sulla qualità dell’offerta e su eventi che aiutino a farla conoscere.

Ecco quindi degustazioni, laboratori, attività pensate appositamente per i bambini. Le iniziative puntano tutte una luce sulle tradizioni della campagna perugina. Che è rappresentata, nell’edificio in via della Madonna Alta inaugurato nel 2020, da un gruppo di giovani e affiatate realtà contadine del territorio

1. Partecipare alla festa di San Costanzo

Il 28 e 29 gennaio, Perugia è immersa nei festeggiamenti in onore del suo santo patrono, san Costanzo, primo vescovo della città. Come spesso accade in simili occasioni, alle celebrazioni religiose seguono mostre, laboratori e appuntamenti culturali e folcloristici che arricchiscono e completano l’evento.

Come la Luminaria, antica rievocazione storica per le vie del centro. Il corteo medievale, con figuranti in costumi d’epoca, parte da Palazzo dei Priori e arriva fino alla chiesa di San Costanzo, dove secondo tradizione avviene la consegna di cinque doni: una corona d’alloro, un cero, incenso, vin santo e torcolo, il dolce tipico preparato in occasione di questa festività.

Segue, il giorno successivo, la Fiera Grande di San Costanzo, con tante bancarelle alimentari, stand con articoli di vario genere, dall’abbigliamento alle piante, e la degustazione del torcolo e del vin santo aperta a tutti. 

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