Immergiti nell'itinerario Casa Museo Osvaldo Licini e scopri arte e cultura nel suggestivo borgo di Monte Vidon Corrado.
Pronti per una giornata speciale? Iniziamo insieme un viaggio nel cuore dell'arte e della storia, visitando la Casa Museo di Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado. Questa visita non è solo un modo per ammirare le opere di un grande maestro del Novecento, ma è un’immersione completa nella vita quotidiana di un uomo che ha saputo fare della sua arte un linguaggio universale. Il percorso ci guiderà attraverso le stanze che hanno visto nascere le sue creazioni più importanti, ci permetterà di scoprire i dettagli più intimi della sua esistenza e di godere delle meravigliose colline marchigiane che tanto hanno influenzato la sua opera. Il nostro obiettivo è esplorare insieme ogni angolo della casa, prendendosi il giusto tempo per assaporare l’atmosfera unica del luogo, e concludere la visita con una meritata pausa rigenerativa dedicata ai sapori locali. Mettetevi comodi, abbiamo due ore di pura immersione artistica da vivere!
Prima tappa ore 9:30 Inizio itinerario alla Casa Museo: Storia di Licini e Sala d'Ingresso
Tempo previsto: 15 minuti
Entriamo nella Casa Museo con l’aria fresca del mattino, accolti dalla semplicità della sala d’ingresso. Qui troviamo una collezione di fotografie d’epoca, schizzi e documenti personali che ci introducono alla vita di Osvaldo Licini. Ogni immagine racconta un frammento della sua storia: dalle origini a Monte Vidon Corrado, passando per i suoi studi accademici, fino al suo ritorno nel paese natale dopo aver vissuto a Parigi. È un ambiente che ci avvicina all’uomo prima ancora che all’artista, rivelando la sua passione per la sperimentazione e la sua continua ricerca di libertà creativa. Il piccolo ingresso ci invita a rallentare, a guardare con attenzione i dettagli, ad ascoltare le prime parole della guida che ci racconta aneddoti e curiosità della vita di Licini. Questo primo contatto ci immerge immediatamente in un'atmosfera sospesa, facendoci sentire come se fossimo entrati in un'altra epoca.
Seconda tappa ore 9:45 L'atelier di Osvaldo Licini: un tuffo nell'universo dell'artista
Tempo previsto: 30 minuti
Salendo le scale raggiungiamo l’atelier, la stanza più suggestiva della casa. È qui che Licini ha creato le sue opere più famose, circondato dalla bellezza silenziosa delle colline marchigiane che si intravedono dalle finestre. L’atelier conserva intatti i cavalletti, le tele incompiute, i pennelli consumati e le tavolozze macchiate di colore, elementi che ci fanno sentire la presenza dell’artista come se fosse ancora tra noi. La luce naturale che filtra dalle grandi finestre è straordinaria: cambia durante il giorno, trasformando l’atmosfera dello studio in un continuo gioco di chiaroscuri che riflette il carattere delle opere di Licini. Qui, la guida ci racconta delle sue “Amalasunte” e degli “Angeli Ribelli”, figure enigmatiche che sembrano emergere direttamente dal panorama che si apre fuori. La visita diventa un dialogo tra il mondo interiore dell’artista e il paesaggio esterno, con le colline dolcemente ondulate che si fondono con l'arte astratta e simbolista di Licini.
Terza tappa ore 10:15 la cantina di Licini: tra arte e impegno politico
Tempo previsto: 20 minuti
Scendiamo ora nella cantina della Casa Museo, un luogo carico di significati, dove il tempo sembra essersi fermato. L’atmosfera qui è diversa, quasi più intima e raccolta, con le volte in laterizio che raccontano storie di tradizione contadina e di vita vissuta. Durante la visita, scopriamo che questo spazio non era solo un laboratorio per la preparazione dei colori: era anche un luogo di incontro e di discussione politica. Negli anni in cui Licini è stato sindaco di Monte Vidon Corrado, la cantina è diventata un piccolo salotto intellettuale, dove si discutevano idee innovative e si progettavano iniziative per il paese. È affascinante pensare che proprio in questo angolo di casa, tra pigmenti e pennelli, l’artista abbia conciliato la sua passione per l’arte con il desiderio di migliorare la realtà sociale che lo circondava. Oggi, la cantina è anche uno spazio espositivo per mostre temporanee di arte contemporanea, mantenendo viva l’eredità innovativa di Licini.
Quarta tappa ore 10:35 le stanze della casa: vita quotidiana e creatività
Tempo previsto: 30 minuti
Proseguiamo la visita esplorando le altre stanze della casa, un percorso tra quotidianità e creatività. La cucina, con i suoi mobili in legno svedese portati da Nanny Hellström, la moglie di Licini, è un ambiente che unisce due culture: quella nordica e quella marchigiana. Qui, osserviamo due piccoli sportelli dipinti dallo stesso Licini, dettagli che rivelano l’amore dell'artista per la bellezza delle cose semplici. Nel soggiorno troviamo il ritratto della madre di Licini e alcuni paesaggi locali: un omaggio alle radici familiari e alla terra marchigiana. Salendo al piano superiore, ci accoglie la camera da letto, uno spazio intimo e personale, arredato in stile costruttivista con mobili svedesi. È qui che Licini, costretto a riposare per una ferita alla gamba, dipingeva spesso semi-sdraiato, lasciando che l’ispirazione fluisse in modo spontaneo. La visita ci permette di entrare in contatto diretto con la vita quotidiana dell’artista, svelando il legame profondo tra la sua opera e i piccoli gesti di ogni giorno.
Quinta tappa ore 11:05 Il restauro della Casa Museo Osvaldo Licini: conservazione e valorizzazione
Tempo previsto: 15 minuti
Concludiamo la visita approfondendo il recente restauro che ha riportato la Casa Museo al suo splendore originale. Grazie all’intervento dell'architetto Manuela Vitali e del restauratore Moreno Angelani, l’autenticità dell’abitazione è stata preservata con cura. Le pareti, i soffitti affrescati e i dettagli architettonici originali sono stati restaurati con grande attenzione, rispettando lo spirito dell’epoca e l’estetica voluta da Licini stesso. Questo non è stato solo un lavoro di recupero artistico, ma anche un progetto di valorizzazione culturale, volto a far conoscere e amare l’opera dell’artista. La Casa Museo è oggi un centro dinamico di attività culturali, che accoglie visitatori da tutto il mondo con mostre, eventi e laboratori didattici. Questa sezione della visita ci lascia una sensazione di gratitudine, per l’impegno di chi ha saputo conservare questo luogo e per la possibilità di vivere un’esperienza autentica e immersiva.
Sesta tappa ore 11:20 pausa rigenerativa: sapori marchigiani di Monte Vidon Corrado
Tempo previsto: 40 minuti
Dopo aver esplorato la Casa Museo, è il momento di rilassarsi con una pausa rigenerativa. Ci spostiamo in un accogliente caffè locale di Monte Vidon Corrado, dove possiamo concederci un assaggio dei sapori marchigiani. Possiamo scegliere tra una fetta di torta di ricotta e limone, dolce tipico della zona, oppure optare per un tagliere di salumi e formaggi locali. Se preferiamo, possiamo accompagnare il tutto con un bicchiere di Verdicchio o con una tisana alle erbe raccolte sulle colline circostanti. È un momento per ricaricarsi, godendo della cucina tradizionale e del calore della gente del posto, unendo alla scoperta artistica quella enogastronomica.
Ultima tappa ore 12:00 Arrivederci con vista dalla Casa Museo Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado
Tempo previsto: 15 minuti
Terminiamo la nostra giornata con una breve passeggiata fino al "balcone panoramico" del borgo. Da qui possiamo godere di una vista mozzafiato sulle colline marchigiane, le stesse che hanno ispirato Licini nelle sue opere. Questo luogo è perfetto per un ultimo momento di riflessione, immersi in un paesaggio che sembra essere sospeso nel tempo. Se desideriamo, possiamo gustare un gelato artigianale o una bibita fresca, godendo della tranquillità di un borgo che ha fatto dell'arte e della natura la sua essenza. Un arrivederci dolce e sereno, che ci lascia con il desiderio di tornare a scoprire ancora di più.
Consigli pratici
Durata complessiva della visita: circa 2 ore, più una pausa finale di 40-50 minuti.
Abbigliamento consigliato: comodo, con scarpe leggere adatte per camminare sia all'interno che all'esterno della Casa Museo.
Suggerimento: prenotare la visita guidata in anticipo per avere una spiegazione completa e dettagliata, e arrivare con un po’ di anticipo per godere della tranquillità del borgo.