Alla scoperta dei luoghi del Silenzio della Marca Fermana. Un itinerario di 5 tappe tra le chiese del fermano, nei dintorni di Monte Giberto.
La Marca Fermana è un territorio unico per la varietà dei suoi paesaggi e per la ricchezza di borghi e città dalla storia antica.
Ogni borgo ha la sua storia, le sue tradizioni ed i suoi luoghi speciali, tra cui molti luoghi di devozione che oltre ad essere simboli di spiritualità, raccontano la storia di questo territorio.
Le verdi colline della Marca Fermana sono sempre state un luogo di passaggio e nei secoli qui sono sorte diverse chiese, abbazie e monasteri che ancora oggi sono luoghi di riferimento per fedeli e laici, in cerca di luoghi di pace e tranquillità nella natura.
In questo itinerario a tappe tra le verdi colline della Marca Fermana, andiamo a scoprire la storia e le bellezze artistiche di alcune chiese o “luoghi del silenzio”, nei dintorni di Monte Giberto.
Nella pace e tranquillità di questi luoghi, testimoni della storia di questo territorio, ogni viaggiatore può guardarsi dentro e coltivare la propria spiritualità.
Un itinerario tra le chiese nei dintorni di Monte Giberto
Questo itinerario, all'insegna di storia, spiritualità e splendidi panorami, è pensato per essere fatto in macchina in una giornata, senza fretta, con tutto il tempo per ammirare gli edifici religiosi ed i paesaggi circostanti.
In questo viaggio alla scoperta dei luoghi di fede situati sui colli che circondano Monte Giberto, potremo scoprire altri borghi antichi, ricchi di attrazioni storico-culturali e dall'atmosfera suggestiva.
Alcune tappe sono fattibili anche a piedi da Monte Giberto, quindi gli amanti del trekking potranno dividere l'itinerario in più giorni, e fare alcune tappe a piedi.
Infine, l'ultima tappa, ci porterà nel cuore del parco dei Monti Sibillini, ad un Santuario di straordinaria bellezza definito "la piccola Lourdes dei Sibillini".
Siete pronti ad esplorare i dintorni di Monte Giberto?
Prima tappa: il Santuario della Madonna delle Grazie a Monte Giberto
Il nostro itinerario parte da Monte Giberto, da un luogo di forte devozione mariana tanto caro ai montegibertesi ed ai fedeli dei borghi limitrofi: il Santuario della Madonna delle Grazie.
Situato a pochi passi dalle antiche mura medievali, il Santuario è il luogo di culto più grande del borgo.
La sua storia è antica ed inizia in epoca medievale quando nel territorio di Monte Giberto esistevano tante chiesette rurali.
Su una di queste chiesette venne costruita la chiesa attuale che conserva diverse opere d'arte di pregio tra tele, affreschi, un organo antico e la venerata Statua della Madonna col bambino.
Dobbiamo questo bel Santuario alla devozione dei fedeli che negli anni, sovvenzionarono la costruzione ed il mantenimento di questo edificio, con tante donazioni di oggetti preziosi.
Ancora oggi la Madonna delle Grazie richiama tanti fedeli a sé, in particolare l'8 settembre, giorno dedicato alla Sua festa.
Seconda tappa: la Chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo
La chiesa di San Marco, è la seconda tappa del nostro itinerario. Questa chiesa monumentale, si trova a 500 metri da Ponzano di Fermo, piccolo borgo a pochi chilometri da Monte Giberto.
La chiesa, anticamente chiamata Santa Maria Mater Domini, è immersa nel verde della campagna marchigiana e sorge tra due colli.
Da Monte Giberto, raggiungerla in macchina sarà veloce e semplice, e chi ama camminare, potrà raggiungerla dal centro di Monte Giberto con una bella passeggiata di circa 2,5km.
Questa chiesa risale al XII secolo e venne costruita su una precedente struttura tardo imperiale.
E' una chiesa imponente, in stile romanico, che colpisce a prima vista per la sua grande torre quadrangolare.
L'interno è ben conservato e custodisce elementi artistici di pregio.
Anticamente in questa zona esisteva un insediamento romano e questo spiega il ritrovamento di materiali romani, quali un capitello corinzio, un sarcofago e un'iscrizione funeraria, all'interno dell'edificio.
Al suo interno troviamo anche tracce di pittura che raffigurano San Marco, e sull'arco trionfale possiamo osservare degli affreschi del XII secolo che rappresentano scene della Bibbia.
Questi affreschi sono tra le pitture più antiche della regione Marche.
Nel 1805 il cardinale in carica, trasferì la parrocchia da questa chiesa alla chiesa di Santa Maria a Ponzano e la chiesa di San Marco rimase abbandonata per un secolo.
Nel 1966 venne riaperta al pubblico ed al culto, ed oggi viene utilizzata per eventi culturali, cerimonie o feste paesane.
Nell'ultimo periodo è stata oggetto di ristrutturazione a seguito dell'ultimo terremoto avvenuto in centro Italia nel 2016-17.
A breve sarà riaperta e restituita alla cittadinanza in tutta la sua bellezza.
Dopo aver ammirato l'arte, la storia ed i panorami della chiesa di San Marco, riprendiamo la nostra macchina ed in 10 minuti raggiungiamo Petritoli.
Terza tappa: Santuario Madonna della Liberata a Petritoli
Dipinto - Santuario Madonna della Liberata - Petritoli - Ph. credit: Marco Egidi
La terza tappa del nostro itinerario è il Santuario della Madonna della Liberata, situato a pochi chilometri dal centro storico di Petritoli, su un colle immerso nel verde.
Anche questo Santuario dista solo 5 km da Monte Giberto ed è raggiungibile a piedi.
Questa chiesa di origine alto-medievale ha una storia antica e ricca di vicissitudini legate ad eventi storici e popoli che passarono da questo territorio.
La chiesa attuale venne costruita sui resti di un'antica chiesetta che faceva parte di un insediamento monastico.
La chiesa originaria, chiamata Santa Maria in Liverano, si trovava all'interno del piccolo castello di Liverano, ubicato sul colle dove si trova l'attuale chiesa.
Dalle fonti sappiamo che questo castello fu distrutto e che i lavori di ricostruzione della chiesa iniziarono dal 1527 in poi.
Anche il cambio del nome della chiesa e del colle, avvenne agli inizi del 500 ed è legato alle guerre tra Francia, Spagna e il Sacro Romano Impero, che si svolsero tra il 1494 e il 1559.
I vari eserciti coinvolti in queste guerre, passarono diverse volte dal territorio di Petritoli ed attaccarono il borgo, in cerca di viveri.
Nel 1528 i petritolesi riuscirono a respingere l'attacco delle truppe francesi, che contavano più di 30.000 soldati.
L'evento fu considerato un miracolo avvenuto grazie all'intervento della Madonna che salvò il borgo.
In seguito, grazie alle numerose donazioni dei fedeli, l'artista Giovanni Battista Morale di Fermo, realizzò un bellissimo dipinto, come ringraziamento alla Madonna.
Dopo questo evento, la chiesa venne intitolata alla Madonna della Liberata, colei che liberò Petritoli dall'assedio nemico.
I petritolesi attribuiscono alla Madonna anche il miracolo di aver salvato il borgo dalla peste che in quel periodo aveva condannato molte persone, tra cui un gran numero di soldati.
Il dipinto realizzato nel 1529 da Giovanni Battista Morale è ancora oggi conservato nella chiesa.
Questa tela ha come soggetto principale la Madonna seduta su un trono di pietra.
Sulle ginocchia di Maria vediamo Gesù che sorregge nelle sue mani il Santuario della Liberata, a conferma della devozione della popolazione.
Nel dipinto sono ritratti anche San Sebastiano, protettore degli arcieri che simboleggiano coloro che combatterono per salvare Petritoli dall'assalto dell'esercito francese, e San Rocco, intercessore dei malati di peste.
Con il tempo questo Santuario divenne meta di fedeli che chiedevano una grazia.
Nel 1943, a causa di un terremoto, la chiesa venne gravemente danneggiata e ciò che rimase venne demolito ed in parte riutilizzato per la ricostruzione.
Grazie alle donazioni dei fedeli nel 1957 fu inaugurata la nuova chiesa e per la nuova torre campanaria, vennero utilizzate le pietre dell'antico santuario.
Per l'occasione si svolsero festeggiamenti a grande partecipazione popolare. In questa occasione il prezioso dipinto di Giovanni Battista Morale venne riposizionato nell'altare.
Dopo esserci immersi nella storia e nel paesaggi di questa chiesa antica, riprendiamo il nostro viaggio verso il borgo di Montottone.
Quarta tappa : Chiesa Madonna delle Grazie a Montottone
Con un breve tragitto di circa 10 km, raggiungiamo la chiesa della Madonna delle Grazie, situata ad 1 km dal centro storico di Montottone.
Questa chiesa che risale alla fine del 1400 è situata sulla via principale che collega Fermo a Montottone.
La particolare ubicazione dell'edificio è legata alla storia ed alle vicende storiche avvenute tra il castello di Montottone e la città di Fermo.
Quando nel 1459 Montottone passò definitivamente sotto il controllo di Fermo, terminò un lungo periodo di guerre e la popolazione, come ringraziamento per la pace ritrovata, ed in ricordo del patto con Fermo, sovvenzionò la costruzione di una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie.
Nei secoli questa chiesa è stata ampliata ed è diventata un punto di riferimento spirituale per la comunità locale ed i borghi limitrofi.
Oggi la chiesa della Madonna delle Grazie è un piccolo Santuario mariano che accoglie anche i devoti di San Rocco, San Sebastiano e San Fabiano.
Al suo interno, sull'altare maggiore, possiamo ammirare uno splendido affresco del '400 che raffigura la Vergine in trono col Bambino e Coro di Angeli Musicanti.
Quest'opera di grande valore artistico, è stata realizzata nelle proporzioni di una persona a grandezza naturale ed ha un grande impatto visivo.
L'affresco, attribuito al monaco-artista Fra Marino Angeli, è un altro esempio della profonda devozione alla Madonna delle Grazie nella provincia di Fermo.
Quinta tappa: Un itinerario nel fermano: il Santuario della Madonna dell'Ambro a Montefortino
Santuario Madonna dell'Ambro - Montefortino - Ph. credit: Santuario Madonna dell'Ambro fb page
Eccoci all'ultima tappa del nostro itinerario. In 50 minuti di macchina arriveremo ai piedi dei monti Sibillini, al Santuario della Madonna dell'Ambro, il secondo Santuario più importante delle Marche, dopo quello di Loreto.
Questo santuario, dista circa 1 ora di macchina da Monte Giberto e per la sua importanza religiosa e per lo splendido paesaggio che lo circonda, è una destinazione ideale anche per una gita in giornata.
Situato a 658 metri di altitudine, in uno scenario di grande bellezza, è incastonato tra due monti e prende il nome dal vicino Torrente Ambro.
La sua origine è legata all'apparizione della Vergine ad una bambina sordomuta. La bambina che era molto devota e portava fiori ad un'immagine della Vergine posta nella cavità di un faggio, ricevette il dono della parola in cambio della sua devozione.
Le prime notizie del Santuario risalgono al 1037 quando la piccola chiesa era gestita da dei frati del luogo.
Nel 1602 la chiesetta originaria venne ricostruita più grande ed in seguito l'architetto Venturi di Urbino, iniziò la costruzione di una nuova grande chiesa che incorporava la precedente.
All'interno del Santuario, possiamo ammirare sopra l'altare, la statua di Maria, scolpita in pietra e seduta su un trono con il bambino Gesù sulle ginocchia.
La chiesa è decorata da affreschi che rappresentano Storie della Vergine e profezie bibliche e pagane, legate alla figura della Madonna.
In questi affreschi si nota la presenza di numerose Sibille, donne realmente esistite o figure mitologiche greche o romane, che avevano delle virtù profetiche.
I soggetti di questi affreschi sono particolarmente interessanti perché testimoniamo come in passato il sacro ed il profano si intrecciavano continuamente.
Il Santuario della Madonna dell'Ambro ha delle caratteristiche in comune con il più famoso Santuario francese di Lourdes e per questo è soprannominato “la piccola Lourdes dei Sibillini.
Entrambe i Santuari sono luoghi di apparizione mariana ad una bambina ed entrambi si trovano tra i monti e nelle vicinanze di un fiume.
La bellezza dell'arte e della natura si incontrano in questa ampia gola tra il Monte Priora ed il Monte Castel Manardo, in una distesa verde che costeggia il torrente Ambro.
L'incantevole paesaggio di questo luogo crea un quadro meraviglioso, e la bellezza della natura eleva lo spirito umano.
Questo itinerario ci permette di conoscere alcuni dei luoghi del silenzio nei dintorni di Monte Giberto ma nella Marca Fermana abbiamo innumerevoli edifici religiosi tra abbazie, santuari e chiese, tutti da scoprire.