Esplora l’affascinante Ponzano di Fermo con un entusiasmante tour alla scoperta dei suoi paesaggi incantevoli e dei suoi tesori artistici.

Ponzano di Fermo è il borgo che incanta e seduce il viaggiatore desideroso di conoscere mete lontane dalle classiche proposte mainstream, alla ricerca di destinazioni dove poter sperimentare l’accoglienza calorosa dei paesi di una volta, ed è la location ideale anche gli amanti del turismo lento e sostenibile e per i nomadi digitali.

Questa pittoresca e graziosa location, che rievoca la raffinatezza, la poesia a e la magica dei dipinti duecenteschi e trecenteschi realizzati dagli artisti più illustri, è un microcosmo unico, che ti conquisterà con le possenti mura castellane, le sue molteplici opere d’arte, le sue pregevoli chiese, le sue antiche abbazie e i maestosi manieri. Passeggiando per i suoi belvedere potrai ammirare panorami spettacolari, che spaziano dalle tonalità turchesi del Mar Adriatico alle vette dei Monti Azzurri, in un caleidoscopio unico di colori, fragranze ed emozioni.

Questo splendido comune collinare di origine medioevale è caratterizzato dalle tradizionali attività rurali e di trasformazione dei prodotti agricoli, dal settore produttivo legato al calzaturiero e delle minuterie metalliche. Il borgo, adagiato in posizione privilegiata sulla cresta di un poggio, si affaccia sui meravigliosi scenari paesaggisti della campagna marchigiana, caratterizzata da seminativi, vigneti, praterie e boschi cedui.

Visitare Ponzano di Fermo significa intraprendere un entusiasmante tour alla scoperta di una location ricca di arte, cultura, bellezza e dalla storia secolare per ammirarne gli straordinari capolavori, le mirabili ed esclusive produzioni delle botteghe artigiane creative e scoprire l’autenticità di un territorio meraviglioso e tutto da scoprire.

Dove si trova Ponzano di Fermo, magico scrigno di opere d’arte

Dove si trova Ponzano di Fermo, magico scrigno di opere d’arte

Ponzano di Fermo, incantevole comune arroccato in posizione privilegiata su un colle da cui si scorgono scenari naturalistici unici, è costituito da 3 nuclei urbani, il Capoluogo, le frazioni di Capparuccia e di Torchiaro e da agglomerati sparsi nei fondi. E’ ubicato a 248 metri sul livello del mare, si estende all’interno di un’area che ha una superficie di 14,38 Kmq e che ingloba 3 dorsali collinari delimitate da alcuni fiumi e torrenti, quali il Tenna, il Rio che scorre tra Ponzano e Torchiaro, l’Ete Vivo, il Posenzano e il Cosollo.

I suoi confini sono costituiti a Nord dal territorio di Fermo, a Sud dal comune di Petritoli, ad Est da Monterubbiano e Fermo, e ad Ovest dalle suggestive località di Grottazolina e da Monte Giberto. La trasformazione da zona vocata all’agricoltura ad area artigianale-residenziale ha influito sulla configurazione dell’attuale assetto favorendo la nascita e lo sviluppo di un terzo nucleo urbano.

Il centro abitato di Ponzano di Fermo, incastonato sulla cresta di un poggio, si affaccia sui meravigliosi rilievi collinari della campagna che domina il paesaggio marchigiano.

Ponzano di Fermo, avventurati alla scoperta dell’appassionante storia di questa gemma incantata

Storia di Ponzano di Fermo

Secondo la leggenda l’origine di quest’affascinate borgo risale a Ponziano e Gilberto, che a causa della discordia che intercorreva tra loro, decisero di fondare due nuclei distinti, Ponzano e Monte Giberto. Storicamente il territorio comunale risulta essere popolato a partire dal IV secolo d.C. e ospitò una comunità di monaci farfensi. Secondo le antiche fonti storiche il toponimo di Ponzano di Fermo sarebbe già attestato nel 1059, nell’atto legale con cui Longino di Suppone diede in donazione a Ulderico, vescovo di Fermo, cento moggi di terreno con annessi casali, disseminati sulla strada da S. Maria Mater Domini (S.Marco) al fiume Ete. I manufatti e i reperti archeologici rinvenuti, quali un sarcofago, un'iscrizione sepolcrale e un capitello corinzio, sono ascrivibili al tardo Impero Romano. Il Castello di Ponzano, grazie alla presenza dell’annessa Pieve di Santa Maria Matris Domini, mantenne la propria autonomia, il territorio e la propria comunità. Nel 1214 Ponzano era già un Castello in quanto il marchese Aldovrandino, figlio di Azzo d´Este, lo confermò in aggiunta ai castelli di San Martino in Plumbarano, Montone, Longiano e S. Cipriano.

Nel corso del XV secolo subì le devastazioni ad opera delle truppe di Carlo Malatesta, signore di Cesena, e successivamente di Francesco Sforza. Nel 1447 fu annesso ai possedimenti ecclesiastici e circa un secolo dopo il Pontefice Pio V concesse alla popolazione di Ponzano di Fermo l’autonomia amministrativa, affrancandolo dalla giurisdizione di Fermo. Nel corso del Seicento fu devastato da carestie mentre nel corso dell’Ottocento fu oggetto dell’invasione dei Francesi. Il nome della località è riconducibile al lemma latino Pontius con aggiunta del suffisso –anus. Una delle attrattive di notevole interesse e valenza architettonica è l’Abbazia romanica di San Marco, fondata dai Benedettini e riedificata nel corso del XII secolo. Nel corso del XV secolo il Castello di Ponzano, ribellatosi ai Fermani, subì l’ occupazione dei soldati malatestiani, mentre il castello di Torchiaro (ora frazione di Ponzano) fu saccheggiato e notevolmente danneggiato.

Nel 1416, in seguito all’intervento di sei cittadini ponzanesi, che si prodigarono per agevolare la riconsegna del Castello ai Fermani, il borgo tornò alla giurisdizione dello Stato Fermano. Nel 1443 vi furono le occupazioni delle truppe di Alessandro Sforza, mentre gli altri Castelli limitrofi (Torchiaro, Longiano, Santa Maria Matris Domini e Moregnano) rimasero distrutti a causa di incendi. Ad eccezione di Torchiaro e Moregnano gli abitanti degli altri Castelli chiesero asilo ai Castelli limitrofi, mentre nel 1449 il Parlamento Generale di Ponzano di Fermo decide l’annessione del territorio non ancora suddiviso. L’edificazione dell’odierno torrione con la porta d'ingresso rievoca le atmosfere e le vicende del XV secolo.

Il 28 gennaio 1545, grazie al ruolo decisivo di mediatore del Cardinale Alessandro Farnese, nipote di Papa Paolo III°, si costituì l’attuale contrada e frazione Capparuccia. Nel corso del 1569 il Castello di Ponzano decise di mandare a Roma Ser Scipione Leopardi, in qualità di ambasciatore per chiedere l’indipendenza dalla giurisdizione della città, avocandone il possesso alla S. Sede. Con Motu Proprio Pio V° 5 aprile 1570, decise di separare il Castello di Ponzano dalla Città di Fermo, consentendogli di eleggere un Podestà che svolgeva le funzioni di Pretore. Nell'occasione si istituì la Fiera di San Marco, in cui potevano essere esposte tutte le merci, esenti da dazi o eventuali gabelle.

Da questo episodio trasse origine la Rievocazione Storica "Da Castello a Comune Libero - 1570", che tradizionalmente ha luogo a Ponzano l'ultima domenica del mese di luglio. Nell’arco di tre giorni il borgo si popola con le feste e i tornei in costumi rinascimentali; si posso degustare le specialità del tempo partecipando alla cena medioevale, impreziosita da deliziose ricette cinquecentesche. La domenica (l'ultima di luglio) la Magistratura Comunale, i Notabili, i Magnifici Priori, gli armigeri, i Capitani d'arme, le splendide dame rievocano il memorabile evento dell’affascinante storia di Ponzano per ricordare la conquista della Libertà Comunale con il Corteggio Storico. L’odierna nomenclatura acquisita da Ponzano di Fermo fu sancita il 24 agosto 1862. Per deliberazione governativa si invitarono i Comuni, che avevano la medesima denominazione, a specificarla con eventuali aggiunte.

Le origini dell'incantevole frazione di Torchiaro

Storia di Torchiaro

La prima testimonianza di questo Castello organizzato, indicato come Trocchiaro o Trocchiano, è databile al XIV secolo. Il territorio era attraversato da una biforcazione della Via Salaria, che si diramava da Ascoli, risaliva a Petritoli e scendeva, da un lato verso il fiume Ete Vivo, dall'altro lambiva la zona prospiciente la Chiesa di San Marco di Ponzano.

Nella piazzetta sorge la chiesa riedificata nel 1827 dall’architetto Alessandro Vassalli di Monte San Giusto e dedicata ai Santi Simone e Giuda. Il 3 e 4 aprile 1415 il Castello di Torchiaro fu saccheggiato dapprima dalle truppe del Malatesta e successivamente nel 1443 ad opera milizie dello Sforza. Dal 4 novembre 1860 diventa frazione di Ponzano di Fermo.

Visita la frazione di Capparuccia

Visita la frazione di Capparuccia

La particolare conformazione geografica di Ponzano di Fermo consentì l’espansione nella pianura solcata dal Tenna e nell’agglomerato di Capparuccia. L’esponenziale trasformazione da zona agricola per antica vocazione a meta residenziale-artigianale ha contribuito allo sviluppo del terzo nucleo urbano dotato di servizi e centri commerciali.

Cosa vedere a Ponzano di Fermo

Cosa vedere a Ponzano di Fermo, centro storico

Gli amanti della storia, dell’arte e degli meravigliosi paesaggi incontaminati resteranno incantati della straordinaria bellezza degli scorci naturalistici e dei preziosi tesori pittorici e archeologici dall’inestimabile valenza culturale. Alzando lo sguardo, resterai ammaliato dalla maestosa abbazia di San Marco del XII secolo, incastonata tra gli uliveti, che ti magnetizzerà con la magnificenza della torre campanaria.

Tra le altre attrazioni di cui è costellato Ponzano di Fermo, affascinante destinazione da esplorare, troviamo la Chiesa di Santa Maria, il Campanile del 1400, il Torrione, il Castello con la rampa, il Palazzo della Comunità, la Piazza della Comunità, le antiche mura castellane, il Museo della Cultura Popolare nella Valle del Tenna, il Parco di San Marco, la Fonte Moscogna, a cui si fa già riferimento nei documenti catastali del 1537, la Chiesa di San Simone, progettata e realizzata nel 1827 dall’architetto Alessandro Vassalli, che custodisce un prezioso altare ligneo in abete intagliato e dorato, il sito della Madonna delle Grazie databile al XVIII secolo e il Palazzo del consiglio Comunale del 1901, realizzato sulla base del progetto di Alessandro Mercuri.

Uno degli antichi Castelli fermani è la frazione di Torchiaro, che dal 1860 fa parte della comunità di Ponzano di Fermo. Il nucleo abitativo è situato su una collina ed è protetto da poderose mura, che celano a prima vista il maestoso maniero. Durante un eventuale tour si suggeriamo di contemplare la Porta del ‘300, la torre angolare, l’antico Lavatoio, la Fonte Marina, il Belvedere, le maestose mura castellane a cortina e la Chiesa dei Santi Simone e Giuda.

Nella vicina frazione Capparuccia sorge un altro punto d’interesse da aggiungere al tuo itinerario, la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, inaugurata nel 1978, dalla struttura essenziale.

Ammira la Chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo

L’antica chiesa romanica di S.Maria Mater Domini, fatta edificare nel XII secolo da monaci farfensi nel punto in cui si congiungono il II decumano sinistro e il XII cardine anteriore, rievoca le atmosfere e i fasti del tardo Impero Romano.

Al suo interno potrai ammirare il Presbiterio, il sarcofago e preziosissimi reperti archeologici databili al 300 d.C. L’attuale torrione e la porta d’ingresso, decorati con pregevoli fornici a sesto acuto e con merlature ghibelline, risalgono al XV secolo.

Visita la mistica località della Madonna delle Cataste

Madonna delle Cataste, Ponzano di Fermo

Recandoti nella zona nota come Madonna delle Cataste, lungo la Val d’Ete, in prossimità della Contrada Schito potrai esplorare i suggestivi ruderi di una chiesa edificata ai primi del Novecento, legata alle apparizioni del culto mariano.

La pittoresca Fonte Marina e Fonte Moscogna

Percorrendo la direttrice dell’antica strada comunale omonima potrai scorgere la Fonte Marina, la cui struttura è costituita da due vasche e da un suggestivo lavatoio, già presente nei documenti redatti nel 1500. Un altro luogo molto suggestivo è la caratteristica Fonte Moscogna. Visitando il pittoresco borgo medioevale, resterai incantato dal magnifico castello.  

Contempla la suggestiva Chiesa di Santa Maria

Chiesa di Santa Maria, Ponzano di Fermo

Un’altra meta religiosa da visitare è la Chiesa di Santa Maria, progetta dall’architetto Pietro Augustoni e risalente al 1792, ubicata sul sito dell’antica Chiesa di Santa Maria a “Pede Pontis”.

Le produzioni d’eccellenza dell’artigianato ponzanese

Ponzano di Fermo, artigianato della tessitura e del ricamo

L’artigianato tipico di Ponzano di Fermo è fortemente influenzato dalle tradizioni culturali e produttive che caratterizzano la regione. La variegata produzione dei maestri artigiani creativi offre prodotti di elevatissima qualità e tra i prodotti più diffusi segnaliamo la realizzazione di manufatti in ceramica e terracotta. Le opere realizzate nelle botteghe artigiane includono oggetti, suppellettili decorative e utensili per la cucina, realizzati avvalendosi di antiche tecniche di lavorazione e che richiamano i motivi della tradizione locale.

La provincia di Fermo e l’area geografica che si articola in prossimità di Ponzano è rinomata anche per la lavorazione delle pelli e per la realizzazione a mano di calzature di fattura artigianale di notevole qualità, cinture, borse e accessori in pelle, scegliendo materiali di pregio e nell’ottica della sostenibilità. Un altro settore molto apprezzato è quello della tessitura e del ricamo artigianale di tovaglie, biancheria per la casa e tende con l’ausilio di tecniche tradizionali. Sono particolarmente floride anche la lavorazione del legno per realizzare con maestria oggetti decorativi e mobili, minuziosamente intagliati con elaborate decorazioni e la lavorazione del ferro battuto, una pregevole arte secolare tramandata di generazione in generazione, che ha come oggetto cancelli, decorazioni per interni ed esterni e lampade.

Tra i settori di nicchia sta acquistando sempre più popolarità la produzione di cosmetici a base di ingredienti naturali, come erbe e olii essenziali utilizzati per produrre creme e saponi in modo ecosostenibile. Un altro settore florido è quello degli strumenti musicali artigianali, tra cui fisarmoniche e organetti.

Sagre e feste

Desideri sapere quali sono le sagre e le feste di maggior rilievo, che vivacizzano le strade e i vicoli dell’incantevole centro storico medioevale di Ponzano di fermo? Il ricco calendario di eventi che si organizzano annualmente in questo comune marchigiano, incastonato nella splendida cornice paesaggistica dei dolci declivi collinari, offre al viaggiatore curioso interessanti spunti per assaporare l’atmosfera festosa e il carattere gioviale del suo popolo.

A Luglio e ad Agosto il Paese ospita alcune manifestazioni molto particolarmente sentite, tra cui la festa della Madonna, le fastose rievocazioni storiche in costume d’epoca, la sagra delle tagliatelle con il cinghiale e mentre a Ottobre si organizzano una castagnata in Piazza e meeting di gruppi corali.

Tra le principali ricorrenze che si svolgono a Ponzano di Fermo, troviamo anche la festa del Patrono San Marco, che si celebre il 25 Aprile, la Festa del Sacro Cuore a Capparuccia della terza settimana di Giugno, il Festival Armonie della Sera, che ha luogo durante i mesi del periodo estivo, i Calici a San Marco nel mese di Agosto, la sagra delle tagliatelle fritte che si tiene a Torchiaro, la festa della birra e del cibo di strada “Beer Run” ad Agosto e la Festa della Madonna Divina Pastora sempre ad Agosto.

Degusta le deliziose specialità enogastronomiche tipiche di Ponzano di Fermo

Cosa mangiare a Ponzano di Fermo

Le specialità dell’enogastronomia di questo territorio, fortemente influenzata dalle secolari tradizioni contadine, deliziano il viaggiatore, proponendogli un’ampia gamma di prodotti tipici, autentiche e genuine prelibatezze da assaggiare, dalle caciotte al ciauscolo, dal salame fermanello e di Fabriano al formaggio di fossa, al pecorino, al vin cotto, al mistrà, dai vincisgrassi ai maccheroncini di Campofilone Igp, dalle olive all’ascolana al ciambellotto della trebbiatura, dal brodetto di pesce alla fermana e alla sangiorgese al frustingo, un prelibato dolce natalizio preparato con un impasto arricchito da fichi secchi, mandorle, uva passa, vin cotto, aromatiche spezie e sfiziosi canditi.

Tra i piatti tipici della cucina del Fermano da assaporare ne caratteristici e accoglienti ristoranti, hotel e agriturismi troviamo le tagliatelle fritte di Monterubbiano, i fegatelli, la coppa, la lonza di fico, l’oca arrosto e la papera in umido, la galantina a base di gallina e carni magre, il fritto misto alla fermana preparato con creme, carni impanate e fritte e una guarnizione di olive, il tronchetto di castagne, i garagoli o cucciulìtti, le cicerchiate, le sfrappe, le castagnole, la serpe di Falerone, preparata con mandorle, cannella, cacao, farina e uova e l’amandovolo, la cui ricetta richiede l'aggiunta di mandorle e delizioso cioccolato.

Il settore vitivinicolo offre produzioni d’eccellenza, che vantano denominazioni DOCG (riservate ai vini rossi derivanti dal vitigno Montepulciano) e ai vini bianchi a base dei vitigni Passerina e Pecorino. La denominazione Terra di Offida DOC è attribuita a un vino bianco ricavato dal vitigno Passerina nelle varianti passito, spumate e vin santo. Gli altri vini più famosi e apprezzati sono il Falerio DOC, prodotto con i vitigni Trebbiano toscano, Passerina e Pecorino, il Rosso Piceno DOC, ricavato dai vitigni Sangiovese e Montepulciano, il liquore Anisetta e le tipologie comprese nella denominazione Marche IGT.

Come arrivare a Ponzano di Fermo

Come arrivare a Ponzano di Fermo

Desideri sapere come si può raggiungere Ponzano di Fermo, pittoresco borgo marchigiano? L’opzione più comoda è scegliere l’auto come mezzo di trasporto, percorrendo l'autostrada A14 (da nord in direzione di Ancona e da sud verso Napoli), ed uscendo al casello di Fermo/Porto San Giorgio. Da qui è necessario proseguire sulla SS 16, attraversare Porto San Giorgio, Ponte Ete-Caldarette e proseguire sulla SP 56 verso Ponzano di Fermo.

Per chi proviene da Ascoli Piceno, l’opzione più vantaggiosa è prediligere la SP 235, proseguire lungo la superstrada Ascoli-Mare (RA11) verso San Benedetto del Tronto - Ancona, quindi restare sull'autostrada A14 stando attenti alle indicazioni per Fermo/Porto San Giorgio, allo svincolo dirigersi verso la SS 16, attraversando Porto San Giorgio, Ponte Ete-Caldarette, continuare sulla SP 56 e proseguire in direzione Ponzano di Fermo.

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