
Se pensate che l’Italia sia solo sinonimo di arte rinascimentale, pasta fatta in casa e tramonti da cartolina, preparatevi a cambiare idea: sotto la superficie dorata della sua bellezza, si cela un’Italia di castelli dove gli echi non si spiegano, villaggi abbandonati dove il tempo sembra essersi arreso e luoghi in cui si dice che le anime non trovino pace.
Questo è il lato oscuro del Belpaese, e se siete attratti dal mistero, dalle apparizioni che sfidano la logica, dalle leggende che si tramandano a bassa voce nei borghi dimenticati, ecco per voi una carrellata dei luoghi più infestati d’Italia.

Dove si nascondono le ombre: storie e luoghi che inquietano l’Italia

Uno dei racconti più inquietanti d’Italia nasce in Romagna, tra le mura del Castello di Montebello, a Poggio Torriana, in provincia di Rimini. Un maniero affascinante, ma noto soprattutto per ciò che, si dice, ancora lo abita: lo spirito di Azzurrina. Figlia del signore Ugolinuccio Malatesta, era una bambina albina, nascosta alla vista in un’epoca in cui l’albinismo era visto come un marchio oscuro. La madre cercava di coprirle i capelli con pigmenti naturali, ma il risultato era sempre lo stesso: un riflesso azzurro.
Nel giugno del 1375, Azzurrina stava giocando con una palla di pezza nei corridoi del castello. La palla rotolò nei sotterranei, lei la seguì e sparì nel nulla. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Da allora, ogni cinque anni, nel giorno del solstizio d’estate, si dice che i suoi lamenti si facciano ancora sentire tra le pietre del castello.
Ma i fantasmi d’Italia non abitano solo tra le mura di un castello. Li ritroviamo anche nei borghi dimenticati dal tempo, dove la presenza umana sembra essersi ritirata senza lasciare rumore, ma non senza tracce.
- Monteruga, nel cuore del Salento, è un paese fantasma tra gli uliveti. Nato durante il regime fascista e cresciuto con la riforma fondiaria, fu un centro agricolo fino agli Anni Ottanta. Oggi, tra la masseria, la scuola e il frantoio abbandonati, si respira un silenzio denso. Eppure, poco lontano, si aprono scenari vibranti: Veglie e Leverano, noti per il vino, il pane e le masserie trasformate in strutture di charme, oppure Lecce, con le meraviglie barocche e i musei che raccontano la cultura contadina.
- Lollove, in Sardegna, vicino a Nuoro, è avvolto da un’aura di mistero: un pugno di case in pietra, tetti d’argilla e vicoli silenziosi che sembrano sospesi tra rovina e memoria. Si dice che il borgo sia stato colpito da una maledizione sociale che lo ha isolato per decenni. Ma basta percorrere pochi chilometri per raggiungere Nuoro, con il Museo del Costume e i profumi antichi di pane carasau e formaggi stagionati. Nei dintorni, Oliena e Orgosolo incantano con i murales, la quiete montana e i sapori della tradizione pastorale.
- Il Castello della Rotta, in Piemonte, è un altro luogo dove leggenda e mistero si incontrano: un maniero medievale vicino a Torino, teatro di apparizioni spettrali legate ai Templari. Nelle vicinanze si aprono le colline del Monferrato, punteggiate da borghi e cantine dove rilassarsi tra degustazioni e viste panoramiche.
- In Emilia-Romagna, i castelli che un tempo facevano parte del Ducato oggi ospitano ghost tour notturni. E tra una visita e l’altra, ci si può fermare in una trattoria di paese per assaporare tortelli fatti a mano, funghi freschi e Lambrusco frizzante.
- Nel Lazio, il borgo di Torre Alfina è il regno della Dama Bianca, figura eterea che aleggia tra le stanze del castello. Da qui si raggiungono facilmente Civita di Bagnoregio, la “città che muore” sospesa su uno sperone di tufo, e Acquapendente, con i sotterranei sacri e l’atmosfera medievale intatta.
Alla ricerca del brivido: cosa vedere tra castelli infestati, tour notturni e apparizioni

In tutta Italia, castelli e borghi custodiscono storie che sfidano il tempo e la logica. Ecco alcune delle mete più rappresentative, dove il confine tra realtà e leggenda si fa sottile.
Castelli infestati:
- Castello della Rotta (Piemonte): a pochi chilometri da Torino, è avvolto da leggende templari e apparizioni. Si parla di un cavaliere fantasma, monaci murati vivi e nobildonne tragicamente scomparse.
- Torre Alfina (Lazio): nel borgo di Acquapendente, la protagonista dei tour notturni è la Dama Bianca, figura eterea che aleggia tra le sale del castello, rischiarate solo da lanterne.
- Castello di Stilo (Calabria): arroccato sul Monte Consolino, custodisce la leggenda di un giovane tamburino scomparso. Nelle notti più fredde, si dice che il suo tamburo risuoni ancora.
Tour nelle grandi città:
- Roma: tra piazze e vicoli, i tour “Seriously Scary Ghost Tour” e “Dark Rome Ghost Tour” portano alla scoperta di esecuzioni dimenticate, papi maledetti e chiese adornate con ossa umane.
- Venezia: tra nebbia e silenzi, il tour “Legends, Ghosts and Ghouls of Venice” accompagna i viaggiatori tra storie di anime perdute e palazzi che custodiscono misteri irrisolti.
Itinerari tra storia e folklore:
- Emilia-Romagna: i castelli dell’ex Ducato aprono le porte al calare del sole, e offrono ghost tour tra torri, saloni affrescati e racconti da brivido.
- Toscana: si narra della Dama Velata, spirito malinconico che vaga tra le ville senesi cercando un amore mai dimenticato.
- Abruzzo: la leggenda delle Janare, streghe notturne capaci di entrare dalle serrature e fermate solo da aglio o sale, è ancora viva nei borghi dell’Irpinia.
- Sardegna: si racconta delle Panas, spiriti di donne morte di parto che lavano i panni dei figli mai nati. Disturbarle, si dice, porta sventura.
Quando visitare i luoghi infestati e come raggiungerli: consigli per addentrarsi nel mistero

Visitare i luoghi infestati d’Italia non è un’esperienza da relegare alla notte di Halloween. Molti di questi siti sono infatti aperti tutto l’anno, pronti ad accogliere viaggiatori curiosi, appassionati di storia occulta e amanti del brivido anche nei mesi meno affollati. Anzi, è proprio fuori stagione, quando le folle si diradano e le ombre sembrano più profonde, che rivelano il loro lato più vero.
Il Castello di Montebello, ad esempio, offre visite guidate regolari, ma è nelle sere d’estate (in particolare durante il solstizio) che si organizzano tour notturni speciali, pensati per chi vuole ascoltare la voce della leggenda nel momento in cui, si dice, il velo tra i mondi si assottiglia.
Esperienze simili si trovano anche nei borghi abbandonati del Sud o nei vicoli delle grandi città, dove guide esperte portano gruppi ristretti in percorsi tematici al calar del sole, tra narrazioni storiche e suggestioni folkloristiche.
Non tutti i luoghi, però, sono facilmente raggiungibili. Alcuni, come Monteruga o Lollove, richiedono un mezzo proprio o il supporto di tour organizzati, soprattutto per chi arriva da lontano o preferisce evitare l’auto. In questi casi, affidarsi a operatori locali può trasformare il viaggio in un’esperienza ancora più immersiva: molti di loro sono profondi conoscitori delle tradizioni del posto e arricchiscono la visita con racconti che non troverete su nessuna guida ufficiale.
In generale, è consigliabile informarsi in anticipo sulle modalità di accesso: alcuni siti sono gestiti da enti privati o associazioni culturali e possono richiedere la prenotazione. Altri, soprattutto quelli più isolati, sono liberamente accessibili ma non sempre ben segnalati. È quindi utile portare con sé una mappa dettagliata, scaricare itinerari geolocalizzati o contattare gli info point turistici della zona.
Per chi sogna un viaggio fuori dal comune, tra realtà e leggenda, l’Italia infestata non delude ma è bene partire preparati.
Per chi è questo viaggio (e perché vale la pena viverlo)

I luoghi infestati in Italia non sono solo per amanti del paranormale: si tratta, infatti, di una dimensione alternativa del viaggio, capace di affascinare chiunque voglia scoprire il lato più misterioso, e spesso dimenticato, della storia italiana. È perfetta per gli appassionati di leggende, per i curiosi che amano ascoltare storie sussurrate più che lette, per chi cerca esperienze fuori dai soliti circuiti.
Dietro ogni castello infestato e ogni borgo in rovina, si nascondono secoli di memorie, credenze popolari e antiche simbologie. È un modo autentico e suggestivo di entrare in contatto con l’identità profonda dei territori: non quella dei monumenti celebrati, ma quella fatta di voci, silenzi, e racconti che continuano a vivere nel tempo.
I tour infestati sono sicuri?
Sì, le visite guidate nei luoghi “infestati” sono pensate per offrire emozioni forti, ma in totale sicurezza. Che si tratti di castelli medievali, borghi abbandonati o itinerari notturni tra i vicoli di città storiche, tutto è organizzato da operatori esperti, spesso con un solido background storico e culturale. Il brivido è garantito, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e del contesto.
Qual è il luogo più infestato d’Italia?
Difficile decretarne uno solo: l’Italia è un paese ricco di storie e ogni regione vanta almeno una leggenda capace di far venire i brividi. Tra i più noti, il Castello di Montebello con il fantasma di Azzurrina è forse il più celebre, per la costanza con cui il fenomeno si sarebbe ripetuto nei secoli. Ma anche il Castello della Rotta, Torre Alfina, e le città fantasma del Sud offrono esperienze altrettanto intense.
Posso visitare questi siti in autonomia?
In alcuni casi sì, soprattutto per i borghi abbandonati o i paesi disabitati come Monteruga o Lollove. Tuttavia, molti castelli e dimore storiche sono visitabili solo con accompagnamento o in determinati orari. Per vivere l’esperienza al massimo e scoprire aneddoti che da soli difficilmente si coglierebbero vale la pena affidarsi a guide o tour locali.
Ci sono tour guidati alla scoperta dei fantasmi in Italia?
Sì, e stanno diventando sempre più popolari. A Roma, Venezia, Napoli, ma anche in piccoli centri, esistono tour notturni dedicati a storie di fantasmi, leggende locali, riti oscuri e misteri irrisolti. Alcuni sono pensati per un pubblico curioso, altri per veri appassionati dell’occulto. Basta scegliere il livello di “brivido” desiderato.
Quali sono le leggende italiane più famose legate ai fantasmi?
Tra le più note c’è quella della già citata Azzurrina, ma anche quella della Dama Bianca (presente in più varianti in diverse regioni) e delle Janare, le streghe notturne dell’Appennino. In Sardegna si tramandano i racconti delle Panas, mentre in Veneto si parla delle anime dei templari murati vivi. Ogni leggenda ha le sue origini, i suoi simboli, e spesso affonda le radici in storie vere, distorte e amplificate dal tempo.
L'autore
Scritto il 10/09/2025
Flavia Cantini
Dai castelli infestati ai borghi dimenticati, un viaggio nell’Italia più misteriosa tra leggende, apparizioni e storie senza tempo.