Primavera è sinonimo di gite fuori porta. Scoprite 5 borghi italiani da visitare per questa bella stagione!

tickets banner

Con la primavera, si risveglia la voglia di viaggiare. Le giornate soleggiate e le temperature miti rendono la partenza più gradevole e stuzzicano la fantasia del viaggiatore. Non avete voglia di visite in grandi città? Se volete scovare posti nuovi e più raccolti, i borghi italiani fanno al caso vostro. Relax, cultura, sport, natura, paesaggi incantevoli e storia: partendo da questi elementi, Visit Italy ha selezionato per voi 5 borghi da scoprire in primavera! 

5. Cisternino, uno splendido angolo di Puglia

Cisternino in Puglia

Affacciato sulla Valle d’Itria, Cisternino è un borgo in provincia di Brindisi adagiato su di una lieve altura e stretto in una rigogliosa vegetazione ricca di vigneti, oliveti e alberi da frutto. Qui, la terra ha dato da vivere per molti secoli, come testimoniano le numerose masserie presenti in zona, alcune delle quali risalenti addirittura ai secoli XV-XVI.

Cisternino ha incantevoli resti architettonici e archeologici che lo adornano, a testimonianza delle sue antichissime origini. Questo gioiello pugliese, inoltre, ospita il bosco più grande della provincia di Brindisi, contando centinaia di ettari di macchia mediterranea. Infine, è circondato dai trulli, tipiche costruzioni storiche regionali, e si trova nelle immediate vicinanze di località pugliesi molto gettonate, quali Ostuni, Locorotondo e Alberobello. Ecco spiegato perché è entrato nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Inoltre, vanta anche altri importanti riconoscimenti, quali Città slow, la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano (marchio di qualità turistico-ambientale che l’associazione riconosce ai piccoli comuni dell'entroterra italiano che spiccano per l’offerta di eccellenza e l’accoglienza di qualità) e la Bandiera Verde (riconoscimento per comunità montane, aziende agricole, enti e associazioni che si sono distinte nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio).

Visitando Cisternino, vi perderete tra il verde acceso degli ulivi e il bianco brillante dell’architettura. Il centro città è un incantevole intreccio di vicoli e stradine. Tra le costruzioni storiche, vi segnaliamo la Torre di Porta Grande (risalente al medioevo), la Chiesa Madre intitolata a San Nicola, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Amati, la Torre Capece e il Santuario della Madonna d’Ibernia che, secondo la leggenda, fu edificato nel luogo indicato dalla Vergine Maria in un’apparizione.

Per godere di una meravigliosa vista dall’alto che abbraccia tutta la Valle d’Itria, poi, vi consigliamo di salire su uno dei tanti belvedere: il panorama è da togliere il fiato. Dopo una piacevole passeggiata, non potete rinunciare ad un aperitivo nella piazza Vittorio Emanuele II, antistante la Torre dell’Orologio.

Se siete amanti della natura, invece, non perdetevi il percorso nel meraviglioso bosco Monti Comunali e una visita ai Giardini di Pomona. Infine, qualche esempio della gastronomia locale per stuzzicare il vostro appetito. Cisternino è famosa per la qualità delle carni, dalle quali nascono piatti tipici locali, tra cui le bombette (involtini di carne di vitello ripieni e cotti alla griglia), gli gnummareddi (involtini di interiora di agnello cotti alla brace). 

4. Rasiglia, il borgo umbro dei ruscelli

Rasiglia in Umbria

Se siete amanti dello slow tourism, vi consigliamo di raggiungere Rasiglia, piccolissima frazione di Foligno (Perugia). Sperduto tra i colli e costellato di fiumiciattoli e piccole cascate, questo borgo umbro medievale è la meta ideale per chi ama scovare posti inconsueti, quasi fermi nel tempo. Gli innumerevoli corsi d’acqua che lo caratterizzano si intersecano in un maestoso intreccio in cui si susseguono natura ed edifici urbanistici, separati da graziosissimi ponti in legno. I piccoli torrenti scorrono proprio nel centro storico e, passeggiando per i vicoli del borgo, ci si trova costantemente affiancati dall’acqua che scende verso valle. Fossati di pietra e canali artificiali la guidano verso una grande vasca situata nel cuore del paesino, come una sorta di piazza centrale. L’acqua è sempre stato l’elemento vitale di questo paesino. Non a caso, è anche conosciuto come il borgo dei ruscelli. Sin dal medioevo, gli abitanti ne sfruttavano l’energia per mettere in moto i telai, grazie ai quali si sviluppò una fiorente industria tessile.

Rasiglia oggi è un borgo semivuoto: conta meno di 50 abitanti! Però, nonostante le ridottissime dimensioni, comincia a godere di una forte attrazione turistica. La sua posizione incastonata tra le colline rende la strada per raggiungerlo tortuosa, ma la visita merita lo sforzo. Il centro storico ricco di antiche case in pietra è talmente concentrato che si visita in poco più di 20 minuti. Tuttavia, è proprio questo il fascino dello slow tourism: rallentare il ritmo e godere di ogni istante immersi nella bellezza dei luoghi che si visitano.

Poste su di un’altura, scorgerete le vestigia dell’antichissimo Castello di Rasiglia, storica fortezza difensiva della città. Percorrendo il borgo, poi, ci si imbatte nel Mulino a pietra. Grazie al suo ottimo stato di conservazione, potrete ammirare una struttura che, in tempi antichissimi, serviva per la macinazione e la produzione del grano. Infine, segnaliamo che, da Rasiglia, è facile raggiungere altre bellissime cittadine umbre, quali Foligno, Spello e Assisi.

3. Stilo, il millenario borgo calabrese

Stilo in Calabria

Arroccata a 400 metri sul livello del mare, Stilo nasce da una leggenda. Si narra che, per scampare alle continue incursioni dei Saraceni, gli abitanti una ex colonia greca si rifugiarono ai piedi del monte creando un piccolo centro urbano ex novo. Tra le prime preoccupazioni dei cittadini vi fu quella di costruire altissime mura di difesa e 5 grandi porte per monitorare gli spostamenti di accesso e uscita dal paese. Purtroppo, sono andate tutte perse col tempo. L’unica rimasta intatta e la Porta Stefanina.

Stilo si presenta come una vera e propria testimonianza vivente del passaggio di numerose popolazioni e culture nel corso dei millenni. Le vestigia di un antico passato costellano il piccolissimo paesino, rendendolo più che meritevole di essere nella lista dei Borghi più belli d’Italia.

Disposte in un incantevole groviglio di viuzze, le case di Stilo sono l’una attaccata all’altra, quasi a sorreggersi tra di loro. Giardinetti, graziosi cortili, chiese secolari, maestosi palazzi e mastodontiche cinta di mura creano scorci poetici, dando al paesino calabrese un'atmosfera suggestiva. Tra le attrazioni imperdibili di Stilo, vi segnaliamo la Fontana dei Delfini - detta Gebbia – (importante testimonianza dell’influsso arabo), la Cattolica (complesso monastico risalente al X secolo), il Duomo (eretto nel XIV secolo e restaurato nel XVIII, oggi presenta uno stile barocco) e il Castello Normanno risalente al XI secolo. In particolare, da questa meravigliosa struttura medioevale è possibile allungare lo sguardo sul paesaggio che conduce fino alle rive del mar Ionio.

Curiosità: questo piccolo borgo calabrese dà i natali a Tommaso Campanella, grande teologo e filosofo italiano.

2. Valsinni, il borgo lucano della poetessa

Valsinni in Basilicata

Valsinni è un piccolissimo borgo adagiato sulla riva del fiume Sinni, all’estremo prolungamento del Parco Nazionale del Pollino in provincia di Matera. Sospesa tra mari e monti, questa piccola cittadina ha cambiato solo in tempi relativamente recenti il suo nome: fino alla seconda metà dell’Ottocento, era conosciuta come Favale, ossia “terra ricca di sorgenti”. Il borgo è un vero e proprio incanto, immerso in una cornice paesaggistica naturale che abbraccia le meravigliose vestigia di un passato glorioso. Il paese, infatti, fu feudo di moltissime famiglie nobili durante il corso dei secoli. In particolare, è conosciuto perché ha ospitato la poetessa Isabella Morra, una delle voci più originali della lirica femminile del XVI secolo. Tutto lo splendore del borgo si sviluppa intorno al bellissimo castello e alla storia della poetessa, che attirano ogni anno tantissimi turisti in cerca di posti incantati da scovare.

Isabella Morra nacque e trascorse parte della sua vita nel maestoso e romantico castello feudale che domina Valsinni, presumibilmente edificato su una fortificazione longobarda preesistente. Il maniero presenta un’architettura imponente e, al suo interno, conserva una ricca documentazione di opere artistiche e scritti che testimoniano la triste vicenda di Isabella. La sventurata donna fu tenuta prigioniera nel castello e poi uccisa dai suoi fratelli perché contrari alla sua presunta storia d’amore col poeta e nobiluomo dalle origini spagnole Diego Sandoval de Castro. Durante la sua prigionia, ella scrisse dei commoventi versi, poi pubblicati postumi. Il patrimonio culturale di Valsinni ruota tutto attorno ai luoghi, alle poesie e alle vicende legate alla giovane poetessa cinquecentesca, di cui qualcuno giura ancora di sentire il pianto e i lamenti. Ad ella è dedicato anche il Parco letterario del paese, dove sono racchiusi i racconti degli anni trascorsi a Valsinni. 

La parte antica del borgo si sviluppa intorno al castello, ove si snodano vicoli e viuzze posti in file concentriche e sovrapposte. Questa zona di Valsinni è percorribile solo a piedi: le vecchie abitazioni, le vie anguste, gli speroni rocciosi rendono la visita alquanto suggestiva. Infine, vale la pena visitare anche la Chiesa Madre, Palazzo Melidoro e il mulino di Palazzo Mauri. Quest’ultimo è una rilevante testimonianza dell’antica tradizione locale del mestiere dei mugnai.

1. Molveno, un'oasi di relax immersa nelle Dolomiti

Molveno in Trentino Alto Adige

Molveno è uno splendido borgo che si affaccia sull’omonimo lago, in cui si specchiano le strabilianti Dolomiti del Brenta. Situata a circa 800 m di altitudine, la cittadina si presta ad essere una perfetta località turistica sia per chi ama lo sport e l’avventura, sia per chi preferisce il relax della spiaggia. Natura e benessere, lago e montagna: Molveno offre una soluzione per ogni esigenza e desiderio. Per godere appieno dello splendore del panorama, è consigliabile percorrere almeno una volta tutto il perimetro: scoprirete le spiagge più nascoste e la natura più incontaminata. È una piacevole passeggiata da percorrere a piedi (circa due ore e mezza) o in bici.

Molveno si trova nello spettacolare Parco Naturale Adamello Brenta, la più estesa area protetta del Trentino Alto-Adige (oltre 600 chilometri quadrati). Il parco offre la possibilità di fare escursioni, passeggiate nei boschi o percorsi ad alta quota per i più audaci. Se, invece, volete solo stendervi a prendere il sole, potete fermarvi sulla bellissima spiaggia del lago costeggiata da verdi distese di boscaglia. Caratterizzata da un bellissimo prato inglese, la spiaggia ospita anche una zona sportiva dedicata: campi da tennis, beach volley, bocce, noleggio barche e molto altro. In effetti, Molveno è un paradiso per gli sportivi. Immaginate lo sport all’aria aperta che più preferite: a Molveno è possibile praticarlo! Nordic walking, trekking, mountain bike, percorsi impervi verso baie e rifugi sono all’ordine del giorno in questa magnifica cittadina trentina. Se, invece, vi sentite molto avventurosi, potete provare col parapendio: l’emozione di vedere le spettacolari Dolomiti dall’alto non ha prezzo!

Un furioso incendio danneggiò il centro storico di Molveno nei primi anni ’20, ma non tutto è andato perso. Oggi, la cittadina conserva ancora le testimonianze dell’antico nucleo del paese con costruzioni urbanistiche tipiche dello scenario alpino: piccole botteghe, casette in legno e pietra, graziose baite. Tra gli edifici storici, segnaliamo la Chiesa Parrocchiale, il Campanile e il Palazzo Saracini.

Potrebbe interessarti


Potrebbe interessarti