
L’ Alto Molise è una piccola area dell'Appennino, a nord della provincia di Isernia: luoghi, sapori, tradizioni e paesaggi che non si mostrano, vogliono essere scoperti.
Per noi è come uno scrigno di gioielli: ti aspetta paziente con le sue meraviglie nascoste, lontane dalle rotte del turismo di massa, per offrirti un tempo che scorre ancora al ritmo giusto.
Non chiederci qual è il borgo più bello dell’Alto Molise, la risposta non c’è, ognuno ha il borgo che gli è entrato dritto nel cuore.
Scegli il tuo preferito in questo percorso che va alla scoperta di cosa vedere e cosa mangiare nei paesi dell’Alto Molise.

Un’escursione in Alto Molise tra sapori genuini e borghi nascosti da non perdere

Un itinerario nell'Alto Molise tra borghi e delizie uniche che trovi solo qui.
Passeggia su strade acciottolate, respira il silenzio di questi luoghi e approfittane per assaggiare e portare a casa prodotti che difficilmente troverai al banco gastronomia del supermercato sottocasa.
Iniziamo con la stracciata di Carovilli, strisce di pasta filata intrecciate a mano, ottenute dal latte delle mungiture serali e mattutine, per proseguire con il borgo antico di Agnone e i suoi confetti ricci.
Il percorso continua con un sito archeologico che ti stupirà, come il teatro sannita perfettamente conservato, e una riserva naturale con tanti cervi e un vecchio re.
Se sei a Roma ad ammirare le bellezze della Capitale, perché non ritagliarti un’escursione qui? Un week end di pace, gusto e natura da suggerire agli amici al tuo rientro.
Se invece stai pianificando il tuo soggiorno a Napoli, puoi prevedere un salto nell’Alto Molise: con un’ora e mezza di auto passerai dalla vivacità della città partenopea alla serenità dei borghi verdi di questo piccolo gioiello italiano, sempre più meta di viaggiatori alla ricerca di benessere psicofisico e pace interiore.
Scopri Roma con Roma PassPrima tappa in Alto Molise: Carovilli e l'escursione al Monte Ferrante

Borgo di circa 1000 abitanti a 860 metri sul livello del mare, Carovilli si presenta senza fronzoli e ti accoglie con un cartello di benvenuto che è una promessa per i viaggiatori golosi: "Benvenuti a Carovilli, stazione climatica e paese del tartufo".
Si tratta di una sintesi, in realtà la scritta doveva essere più lunga: paese del tartufo, della stracciata e del caciocavallo.
E già si capisce l'animo umile dei carovillesi: nulla è gridato, niente è sovraesposto, tutto è da scoprire. La piazzetta centrale è il cuore del paese: qui si affacciano due bar, il municipio e la chiesa di Santa Maria Assunta che ospita le spoglie del santo protettore di Carovilli, Santo Stefano del Lupo.
È da questa piazza che partono le stradine acciottolate che salgono verso la cima del Monte Ferrante.
L'escursione al Monte Ferrante

Seguendo questi vicoli in salita, lasci gradualmente il centro abitato alle spalle per immergerti in un percorso verde che racconta la storia antica di questi luoghi. Lungo il sentiero si incontrano testimonianze di una forte presenza sannita:
- le mura ciclopiche del III secolo a.C.
- i resti dell’antica porta del popolo sannita che aveva scelto questi monti come casa e roccaforte
Il percorso prosegue e, se ti guardi intorno, ogni tanto scorgi tra gli alberi qualche tavolo da pic nic per una sosta nella natura.
È un'escursione che regala incantevoli panorami sulla vallata senza richiedere particolare allenamento.
Seconda tappa in Alto Molise: l'Oasi di Montedimezzo e il Re Fajone

A quindici minuti di auto da Carovilli raggiungiamo l'Oasi di Montedimezzo, una riserva naturale di 276 ettari con percorsi accessibili anche alle famiglie con carrozzino.
Qui c'è un rifugio per cervi che si lasciano osservare senza troppo timore creando quegli incontri silenziosi che rendono speciale questa passeggiata nel bosco.
Come ogni terra antica che si rispetti, anche l'Oasi di Montedimezzo ha il suo re: il Re Fajone, un faggio monumentale che per secoli ha dominato il paesaggio.
Una tempesta violenta in una notte di novembre del 2017 lo ha abbattuto, a Carovilli raccontano di aver sentito il tonfo.
Il grosso tronco è ancora lì ed è omaggiato da percorsi che portano l'escursionista dritto al suo cospetto. Il vento forte ha spezzato il re Fajone ma non ha sradicato le sue radici che restano saldamente ancorate al terreno e simbolicamente dimostrano la silenziosa resistenza di questa terra.
All'ingresso dell'Oasi una bella area pic nic offre:
- tavoli e panche
- bagni
- postazioni barbecue
Terza tappa in Alto Molise: Pietrabbondante e il teatro sannita

15 km separano Carovilli dal piccolo borgo di Pietrabbondante e dalla sua vista privilegiata sulla vallata. Ma la vera sorpresa è il complesso archeologico con il santuario e il teatro sannita, eccezionalmente conservato.
Il sito ha una posizione scenografica, a circa 1000 metri di altezza, e offre un panorama su tutta la Valle del Trigno e sui paesi arroccati lungo il percorso.
Il complesso archeologico per la sua monumentalità è considerato il più importante luogo di culto dello stato sannitico.
La sistemazione del santuario iniziò tra il 4° e il 3° secolo a.C., mentre quella del teatro iniziò tra il 2° e il 1° a.C., circa 2125 anni fa.
Ricorda questo dato e osserva i sedili del teatro, ora prova a sederti su questi sedili di pietra: sono comodi, vero?
C’è un dettaglio che ti stupirà: i sedili sono leggermente arcuati proprio all'altezza dei reni, una curva stondata dimostra un'attenzione all'ergonomia che talvolta manca in certi seggiolini dei teatri odierni.
Reperto archeologico e testimonianza di una civiltà antica quanto evoluta.
Quarta tappa in Alto Molise: Agnone, tra campane e confetti ricci

Da Pietrabbondante ci spostiamo ad Agnone, paese con un bel centro storico, famoso per le campane dell'Antica Fonderia Marinelli e per la lavorazione del rame.
Il tempo trascorre tra la visita alla fonderia, dove puoi vedere come nasce una campana, e i tanti assaggi di prodotti gastronomici locali.
Segnati queste delizie perché ora è il momento di provarle, non le troverai facilmente lontano da qui:
- il confetto riccio. Un confetto dalla glassa zigrinata che sa di mandorla vera (quella di Avola), niente a che vedere con il rivestimento doppio e duro di zucchero che riveste molti confetti cui siamo abituati
- il panettone alla mela zitella, un'antica cultivar biologica diffusa nell'alto Molise
- l’ostia di Agnone, un trito di mandorle, noci e miele racchiuso tra due ostie leggere e friabili
Il confetto riccio lo si trova unicamente alla “Antica premiata Ditta Pasticceria Carosella”, che lo produce in esclusiva.
Per il panettone alla mela zitella, vai alla pasticceria Gerri, che per questo grande lievitato artigianale ha ricevuto più di un riconoscimento. Approfittane perché, lasciato Agnone, l’alternativa è solo ordinarlo on line nello shop del sito web di Gerri (ma non sempre è disponibile).
Le ostie le vendono un po’ dappertutto in paese, singolarmente o in confezioni regalo.
Quinta tappa in Alto Molise: Capracotta, sci di fondo e tramonti a 1421 metri

L’ultima tappa di questo itinerario in Alto Molise è il borgo di Capracotta, un gioiellino sonnacchioso a 1421 metri di altezza. Capracotta è una piccola stazione sciistica che nel 1997 è stata teatro dei Campionati Italiani Assoluti di sci di fondo, il paese ancora racconta e vive di quei giorni.
D’inverno puoi godere:
- dei 15 km di lunghezza della pista per il fondo tutta all'interno di un bosco di faggi e di abeti
- delle ciaspolate organizzate dalla Scuola Italiana di Sci di Capracotta: viste panoramiche sulla valle del Sangro e sulla Majella, anche al chiaro di luna.
D’estate le parole d’ordine sono fresco, relax e movimento:
- la “Valle Fiorita”
- lunghe camminate tra i boschi di faggi
- percorsi per il trekking
- pedalate in bicicletta
Poi ci sono i tramonti dietro le cime, i formaggi artigianali, le bruschette al tartufo, la crema di ricotta fresca con fragole e scaglie di fondente.
Il borgo di Capracotta è poco imbellettato, la natura è rigogliosa e ancora selvaggia. Lo dominano le cime del Monte Campo. È bello ma non si atteggia manco un po'.
Informazioni pratiche per il tuo itinerario
Isernia si raggiunge facilmente da Napoli e da Roma con l’auto rispettivamente in 1h e 20 e 2h ore circa di viaggio. Per raggiungere l’Alto Molise in treno si possono prendere treni diretti da Roma, Pescara e Napoli verso Isernia o Venafro.
Per raggiungere Isernia in bus consultare il sito Flixbus per gli orari dei bus che raggiungono Isernia con fermata Piazza della Repubblica.
Carovilli, Pietrabbondante, Agnone e Capracotta sono borghi molto vicini tra loro, con l’auto li raggiungi facilmente ed è questo il mezzo di trasporto che ti consigliamo.
Puoi arrivare ad Isernia con il bus e noleggiare da qui una macchina per iniziare il tuo percorso nella natura incontaminata dell’Alto Molise.
Scopri Napoli con Naples PassL'autore
Scritto il 16/09/2025
Roberta Buonajuto
Scopri con noi l’Alto Molise, tra borghi, monumenti storici e 4 delizie gastronomiche che trovi solo qui: scommettiamo che non le conosci?