Visita L’Aquila come un local. Ecco 10 cose da fare per assistere alla bellezza di una città che rinasce.

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Venire a L’Aquila ha un sapore dolceamaro. Non è un’esperienza che lascia indifferenti e, certamente, non è la stessa cosa che soggiornare in una qualunque altra città d’arte italiana.

Il riferimento, ovviamente, è al terremoto del 2009, di cui porta ancora oggi le ferite. Ma visitare L’Aquila ora vuol dire anche e soprattutto assistere alla bellezza che rifiorisce

La bellezza del suo famoso centro storico, con le tante chiese monumentali, le piazze e i lunghi portici. Ma anche quella, in fondo mai scalfita, di una popolazione che sta riconquistando la propria quotidianità.

Ecco cosa fare e vedere come un local nella città Capitale Italiana della Cultura 2026

Cosa fare a L’Aquila come un local

Cosa fare a L’Aquila come un local

Girando per il capoluogo dell’Abruzzo ti imbatterai di continuo in cantieri, gru, e operai a lavoro. Tuttavia, molti spazi pubblici sono stati restituiti ai cittadini e sebbene, come dicevamo, il tour può essere per ovvi motivi straniante, visitarla con consapevolezza e delicatezza ti permetterà di riscoprire tesori meravigliosi. E contribuire creare meritati sprazzi di normalità.

Qui puoi scoprire cosa fare assolutamente nel suo centro storico gioiello, dove andare per un day trip romantico, quali sono i posti perfetti per scattare foto straordinarie e molto altro. 

Ecco alcuni consigli su cosa vedere e cosa fare a L’Aquila e nei dintorni. Con un tocco local

10. Cosa fare a L'Aquila come un local. Passeggiare sotto i portici dell’Aquila

L’Aquila ha visto recentemente tornare a risplendere i suoi portici, tra i più belli d'Italia. Un vero pezzo di storia cittadina, attraversano corso Vittorio Emanuele, la via principale del centro storico, e giungono fino a piazza Duomo.

Passeggiare al di sotto delle antiche, iconiche arcate è senz’altro un pratico vantaggio durante le giornate di pioggia (o neve) e anche la vista ne trarrà giovamento.

Corso Vittorio Emanuele, uno dei cardi dell’antico impianto urbanistico, è infatti scandito da alcuni dei palazzi più mirabili e interessanti dell’Aquila. 

La strada si compone di due tratti distinti. La parte settentrionale è conosciuta come “corso stretto” e, come facilmente intuibile, è per l’appunto più raccolta e priva dei portici che invece lambiscono la sezione meridionale, il cosiddetto “corso largo”. 

Camminando lungo gli 800 metri di questo grande viale pedonale giungerai nel cuore dell’Aquila, piazza Duomo, luogo storicamente amato e molto frequentato dai local.

L’altro nome con cui è nota è piazza del Mercato. Il motivo è presto detto: per oltre 750 anni e fino al terremoto del 2009 è qui che si è svolto il mercato cittadino. Fare la spesa in piazza era un classico rito della quotidianità, una “normalità” di cui la città si sta pian piano riappropriando, ma che, ad oggi, è confinata solo ad alcune date periodicamente segnalate dal comune.

La piazza, tra le più grandi d’Italia (140 metri di lunghezza per 70 di larghezza), è un imponente, luminoso rettangolo perfettamente disegnato da cardi e decumani, fiancheggiato dal duomo, aka la cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio, e dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio.

Alle estremità, capo piazza e piè di piazza, noterai due fontane sormontate da statue gemelle: insieme compongono la fontana Vecchia. Risalgono al XIV secolo, ma il susseguirsi di numerosi terremoti ha fatto sì che venissero più volte rimaneggiate. 

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9. Pattinare sul ghiaccio

All’Aquila, si sa, la neve è di casa (ps. sapevi che c'è una  giornata dedicata alla neve?). Gli aquilani sanno bene che l’inverno può essere una stagione particolarmente rognosa date le temperature rigide. Ma anche, candidamente, incantevole. 

Vuoi per il colore caratteristico delle chiese e dei palazzi più belli, vuoi per le nevicate che, come avrai intuito, non si fanno certo attendere troppo durante la stagione fredda, il bianco si addice tantissimo a questa città.

Se stai pensando di visitare L’Aquila, magari sotto Natale, quando l’atmosfera è già di per sé speciale, sappi che troverai una sorpresa. 

In piazza Duomo viene allestita una grande pista di pattinaggio. Calma! Se il tuo primo pensiero dopo aver letto questa informazione è “Avanguardia pura” con lo stesso tono sprezzante di Miranda Priestley, ti invitiamo a ripensarci. 

Sì, le piste di ghiaccio sono uno spettacolo usuale in molti centri storici italiani. Ciò non toglie che piazza Duomo addobbata a festa, con le luminarie, il grande albero, il mercatino natalizio e tutt’attorno vette innevate, è uno spettacolo che scalda il cuore. 

Dopo aver indossato gli stivaletti per pattinare, cosa ne diresti di mettere su quelli da sci? Quando si parla di sport alpini in Abruzzo, non si può che pensare al Gran Sasso.

La vetta più alta degli Appennini è tra le località montane  più gettonate del centro Italia, ma di certo non la sola che gli amanti delle discipline sciistiche apprezzeranno. E se Roccaraso è probabilmente la più famosa, Pescasseroli può essere un buon compromesso per badare al portafogli. 

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8. Fare la gita più romantica

Cosa fare all'Aquila come un local. Gita al lago di Scanno

Il lago di Scanno è uno dei luoghi imperdibili dell’Abruzzo e tra i posti più romantici in cui ti imbatterai. Visitare i suoi dintorni è sicuramente una delle cose da fare vicino all’Aquila.  

Questo specchio d’acqua, la cui sagoma ricalca fedelmente quella di un cuore, luccica a quota mille metri nella natura verdeggiante della valle del Sagittario, a metà strada tra Villalago e Scanno, due centri medievali entrambi parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia

Il lago ti Scanno ti conquisterà per tanti motivi. Anzitutto, la presenza di aree giochi e uno spazio pic nic lo rende particolarmente allettante per chi si sposta con la famiglia. 

Lungo le sponde troverai piccole spiaggette di sassi dove potrai rilassarti, fare una nuotata nelle sue acque Bandiera Blu, o dedicarti a qualche sport acquatico. 

I sentieri nelle vicinanze, alcuni dei quali si spingono fino al monte Genzana e alla Montgana Grande, offrono trekking davvero incantevoli ma, se preferisci le due ruote, nulla ti vieta di affrontare un’escursione in bicicletta.

Uno dei percorsi più suggestivi da intraprendere nei pressi del lago di Scanno attraversa il Sentiero del Cuore: percorrilo e raggiungerai un incredibile punto panoramico dove fotografare al meglio il grande cuore verde smeraldo. E fare un selfie ad alto contenuto di zuccheri con la tua metà. 

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7. Visitare un paese coloratissimo nelle vicinanze dell'Aquila

L’Abruzzo che non ti aspetti a un’ora d’auto dall’Aquila. Aielli è un delizioso borghetto medievale che svetta a mille metri d’altezza. Si trova nel cuore del Parco Regionale del Velino-Sirente ed è scenograficamente attorniato da valli e montagne. 

Fin qui, nulla di strano. O meglio, niente che non ci si aspetterebbe di trovare in una provincia così brulicante di cittadine che corrispondono più o meno fedelmente alla descrizione. Eppure, questo paese in particolare ha qualcosa di diverso.

Cosa? Un grande festival artistico che ha reso Aielli uno dei borghi dei murales più sorprendenti d’Italia. La manifestazione, Borgo Universo, si tiene dal 2019 e ha il merito di aver contribuito a esaltare quello che è sì un piccolo gioiello della Marsica ma, almeno fino a poco tempo fa, semisconosciuto ai più. 

Il risultato è una grande galleria a cielo aperto. Passeggi per il centro storico, con le facciate di case e palazzi fantasiosamente ricoperti di forme, colori e parole, e ti ritrovi in un altro universo, in una dimensione in cui la street art dà nuovo senso alla storia e al tempo. 

Se cerchi cosa fare vicino all’Aquila, valuta una gita ad Aielli, è uno dei borghi più belli da visitare della zona. Bonus track: la vista panoramica dalla medievale Torre delle Stelle. Impareggiabile. 

6. Fotografare la Fontana Luminosa

Punto di ritrovo per i local, che da qui cominciano lo struscio, la passeggiata verso il centro, Piazza Battaglione degli Alpini ospita uno dei monumenti più fotografati dell’Aquila: la Fontana Luminosa

Si tratta di un vero e proprio simbolo cittadino realizzato nel 1934 dallo scultore Nicola D’Antino. Si compone di una grande vasca sormontata da due imponenti figure femminili in bronzo che sorreggono una conca abruzzese, un tradizionale contenitore domestico tipico di queste zone.

Il nome, fontana Luminosa, lo si deve al gioco di luci che la illumina al calar del sole. Lo spettacolo, comunque, è garantito a qualunque ora.

Di giorno c’è la sagoma del Gran Sasso che spunta, inconfondibile, tra le statue bronzee. Al tramonto, se sei particolarmente abile con la fotocamera (o anche solo sfacciatamente fortunato), potresti provare a riprodurre l’effetto di un getto di lava che si riversa dalla conca, come quello ritratto in uno scatto diventato virale nel 2022.

Dopo essere stata postata su Reddit dal suo autore, la foto ha rapidamente fatto il giro del web, finendo anche sul portale d’informazione scientifica Earthly Mission. 

La luce del sole che attraversa l’acqua fa sì che la fontana paia zampillare fuoco. Un’illusione meravigliosamente abbagliante. Immagina vederla dal vivo.

5. In piazza a suon di Jazz

Tra agosto e settembre L'Aquila è coinvolta in un’iniziativa che, a suo modo, è anch'essa parte integrante del processo di ricostruzione.

Negli ultimi anni, Jazz Italiano per le Terre del Sisma si è attestata come una delle manifestazioni più apprezzate del panorama musicale italiano. L’evento richiama turisti e aquilani a prendere parte al turbine di concerti che invadono gli spazi cittadini.    

Una sorta di maratona jazzistica con centinaia di musicisti coinvolti e che rappresenta il culmine di un’altra iniziativa, altrettanto lodevole e coinvolgente.

Si tratta della Marcia Solidale, un pellegrinaggio laico in sette giorni con un grande valore (anche) simbolico. È un percorso nella natura, tra paesaggi e vedute incantevoli, attraverso le terre ferite dal sisma (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo).

La settimana di escursioni è piacevolmente inframmezzata dai tanti eventi musicali che hanno luogo lungo le tappe del cammino.   

4. Fare un tuffo... nel verde

Cosa fare all'Aquila come un local. Un tuffo nel vedere. Basilica di Collemaggio

Visitare L’Aquila come un local vuol dire vivere la natura che la circonda e in cui è immersa. Nel bene e nel bene, è sempre lei a dettare ritmi e spazi. 

L’Aquila è centro d’arte e cultura, ma il contesto in cui sorge è fiero e prepotente e certo non passa in secondo piano. Basta dare uno sguardo intorno, con il Gran Sasso e le catene del Sirente e del Velino che la cingono, per farsene un’idea più che concreta. 

Persino il nome, che farebbe intuitivamente pensare all’omonimo rapace, è in realtà un richiamo all’acqua e alle tante sorgenti che sgorgavano ai piedi dell’altura su cui fu fondata nel XIII secolo.  

Facendo un giro in città, ti accorgerai di come e quanto il verde la invada: all’Aquila di natura ce n’è a profusione.

Come al parco del Castello. È il posto ideale per fare una passeggiata rilassante, prendere un aperitivo, fermarsi a leggere un libro o godersi semplicemente il panorama sulle montagne. Trovi l’ingresso nei pressi della fontana Luminosa. 

Proprio al centro del parco sorge il cinquecentesco Forte Spagnolo, per anni sede del MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo. A seguito dei danni causati dal sisma del 2009, l’edificio è attualmente in fase ristrutturazione e l'esposizione permanente è stata trasferita nel complesso architettonico dell’ex mattatoio comunale. 

Appena fuori dalle mura che delimitano il centro storico, c’è un altro spazio verde e panoramico caro ai cittadini dell’Aquila. È il parco del Sole, vicinissimo allo splendore architettonico della basilica di Collemaggio, un monumento nazionale dal 1992. 

All’interno, l’artista statunitense Beverly Pepperche ha realizzato un ambizioso progetto di land art. Amphisculpture, questo il nome, è un inatteso teatro letteralmente fuso nella natura e interamente realizzato in pietra calcarea. Uno spettacolo nello spettacolo. 

3. Assaggiare vini abruzzesi

Cosa fare a L’Aquila come un local. Assaggiare vini abruzzesi

Prenota un tour degustazione dei vini abruzzesi presso una delle cantine storiche della regione: sarà una delle esperienze più autentiche da fare a L’Aquila e dintorni. 

Il panorama enologico locale riserva sorprese, con una interessante proposta di vini che potrai gustare tra le enoteche del centro o direttamente in vigna, durante una visita tra botti e filari di vite. 

La provincia dell’Aquila vanta un buon numero di denominazioni d’origine (Abruzzo DOC, Cerasuolo d’Abruzzo, Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo) e cantine che hanno raggiunto livelli di assoluta eccellenza grazie a prodotti di nicchia di altissima qualità. 

Teramo, Cheti e Pescara sono gli altri territori della regione coinvolti nella filiera vinicola. La chicca da scoprire? La botte più grande d’Europa (1000 ettolitri!), custodita dalla storica Cantina Mazzarosa di Roseto degli Abruzzi. 

Prenota tour delle cantine storiche d'Abruzzo + degustazione

2. Partecipare a una sagra

Cosa fare a L’Aquila come un local. Partecipare a una sagra

In Abruzzo potrai partecipare ad alcune delle sagre più amate d’Italia. Durante l’anno, in particolare nei mesi estivi, sono decine i paesi sparsi tra le quatto province abruzzesi che si riempiono di folle vocianti di curiosi, golosi, esperti e operatori di settore accorse ad assistere alle celebrazioni di rito che inneggiano all’eccellenza territoriale di turno. 

Ad esempio, la sagra di Campo di Fano, borghetto della Valle Peligna, in provincia dell’Aquila, è diventata negli anni un piccolo cult dell’estate abruzzese. L’evento è dedicato all’aglio rosso di Sulmona Presidio Slow Food e ha luogo il secondo fine settimana di luglio.

Tra le sagre abruzzesi più antiche e coinvolgenti c’è quella delle ciliegie di Raiano, la cosiddetta Maggiolata. Si tiene in primavera e colora il paese in provincia dell’Aquila di sapori, musica e spettacoli, tra cui una sfilata di carri allegorici con centinaia di figuranti in costume. 

1. Assistere a un evento Patrimonio Unesco

Cosa fare a L’Aquila come un local. Assistere a un evento Patrimonio Unesco

Nel 2019, l’Unesco ha aggiunto la Perdonanza Celestiniana dell’Aquila alla lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale. 

È una celebrazione che si tiene ogni anno il 28 e il 29 agosto per commemorare la Bolla del perdono emanata da papa Celestino V nel 1294, con la quale veniva concessa l’indulgenza plenaria a quanti entravano, proprio in quelle giornate, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio. L’iniziativa è dunque una precorritrice del Giubileo Universale della Chiesa cattolica, istituito alcuni anni dopo, nel 1300, da Bonifacio VIII.

Se stai pensando di visitare L’Aquila, uno dei periodi migliori per farlo è proprio il finire di agosto: assisterai a una tradizione straordinaria e unica nel suo genere, che si tramanda ininterrottamente fin dal medioevo e che ha contribuito a cementare il senso di identità culturale della comunità.

L’apertura della Porta Santa e il grande corteo storico che la precede sono anticipati da due settimane fitte di eventi e momenti ben scanditi che coinvolgono L’Aquila e 23 comuni nelle vicinanze. A questi si aggiungono concerti, mostre, feste e convegni. 

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