Alessandro Savino

Alessandro Savino

Scopri 5 cibi da non perdere a Genova e i luoghi più autentici dove assaporare specialità uniche, ricette tradizionali e irresistibili street food.

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Genova non è solo mare, storia, palazzi e vicoli suggestivi: è anche un vero paradiso per chi ama il buon cibo

Passeggiando tra i caruggi, l’aria si riempie di profumi irresistibili. Come l’aroma della focaccia genovese appena sfornata, quello del pesto fatto al momento, e dei dolci che sembrano pensati apposta per coccolarti. Ogni angolo ha la sua specialità, spesso nascosta nelle botteghe tradizionali del centro storico o nei piccoli locali amati dai genovesi. 

Tra piazzette nascoste e vicoli stretti, è impossibile non lasciarsi tentare dai sapori autentici che rendono questa città unica e indimenticabile. Tutto ciò che devi fare è aprire gli occhi, preparare il palato, e lasciarti sorprendere a ogni morso dai 5 cibi da non perdere a Genova.

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I sapori di Genova: 5 cibi da non perdere mentre visiti la Superba

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Cibi da non perdere a Genova: pasta al pesto

Pasta al pesto, foto di Matteo Carassale

A Genova il cibo non è mai solo cibo. È un biglietto da visita, un modo per raccontarsi, un invito a fermarti un attimo e goderti il momento. 

Se ti avvicini a un forno, la focaccia appena sfornata ti cattura con il suo profumo irresistibile. In una sciamadda puoi assaggiare la farinata, dorata e sottile, e magari provare anche la panissa fritta, croccante e saporita. 

Passeggiando lungo il Porto Antico, invece, il richiamo arriva dal mare, con la frittura di pesce e le immancabili acciughe. E come dimenticare il pesto? Un’esplosione di basilico e formaggio che da qui ha conquistato il mondo. 

Per chiudere, un dolce che non può mancare, ovvero il tradizionale pandolce, ricco di canditi e uvetta, simbolo di festa e convivialità. 

Con questi 5 cibi da non perdere quando visiti Genova, avrai assaggiato l’essenza più autentica della città: ogni morso ti farà sentire il profumo dei caruggi, il sapore del mare e la tradizione che scorre da secoli nei vicoli e nelle piazze della Superba.

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5. Pesto: protagonista indiscusso tra i 5 cibi da non perdere a Genova

Il pesto è l’essenza stessa della cucina ligure: preparato con basilico fresco, pinoli, olio extravergine d’oliva, aglio, parmigiano e pecorino, ti conquista subito con il suo profumo intenso e il sapore equilibrato. 

Non basta però assaggiarlo ovunque: il segreto sta nella qualità degli ingredienti e nella preparazione tradizionale. Nei ristoranti e nelle trattorie del centro storico, il pesto viene servito sulle trofie o sulle trenette, rigorosamente cotte al dente, e spesso accompagnato dalle tipiche patate e fagiolini. 

Puoi trovarlo anche fresco da portare a casa nelle botteghe storiche della città, un ricordo gustoso da riportare dal tuo viaggio. Ma solo a Genova il suo sapore rivela tutta la forza di una tradizione che racconta l’identità e la storia locale, e che da secoli unisce generazioni di genovesi.

4. Focaccia genovese

Simbolo della città e delle sue tradizioni culinarie, a Genova la focaccia è una vera istituzione. Il suo profumo ti guida tra i vicoli del centro, dove affondano le sue radici storiche fin dai tempi della Repubblica Marinara. 

Preparata con farina, acqua e olio extravergine d’oliva e cotta in forno, conserva ancora oggi tutto il fascino della sua ricetta originale. Per i genovesi rappresenta un piccolo rito quotidiano e un gesto d’amore verso la città. Esistono anche versioni con olive, cipolle o salvia, ma la focaccia classica resta sempre l’icona più amata. 

Perfetta per una colazione tipica con caffè o cappuccino, quando una slerfa di focaccia appena calda diventa la vera protagonista del risveglio, la focaccia genovese ti conquista con il suo profumo e la sua morbidezza. 

È un modo semplice e autentico per iniziare la giornata come farebbe un vero genovese. Ma non solo: diventa anche lo spuntino ideale tra un giro per i caruggi, un pranzo informale o il compagno perfetto per un aperitivo con i migliori vini locali.

3. Farinata e panissa

La farinata è uno dei piatti più antichi e popolari della cucina genovese: si parla già di documenti risalenti al XIII secolo, con una ricetta “ufficiale” che compare nei libri dal 1477.  

Non appena esce dal forno a legna, il suo aroma speziato ti avvolge: preparata con pochi ingredienti – farina di ceci, acqua tiepida, olio extravergine d’oliva, sale – viene versata in grandi teglie ben unte e cotta a calore intenso, fino a diventare dorata e croccante all’esterno, morbida e quasi cremosa all’interno. 

La versione più amata è la farinata di ceci, ma in Liguria esistono anche altre preparazioni, come la farinata di zucca o varianti arricchite con cipolla, rosmarino o altre erbe aromatiche. Puoi assaporarla nelle storiche sciamadde, le friggitorie del popolo dove un tempo ci si fermava per un pasto caldo e poco costoso; oppure nei forni nascosti nelle piazzette, o negli eventi caratteristici come la Sagra della Farinata a Pegli.

Accanto alla farinata vive la sua “cugina” panissa: la stessa farina di ceci che diventa polenta, cotta a lungo come una crema densa, fatta raffreddare, tagliata e poi fritta o saltata. La panissa si consuma così, croccante fuori e tenera dentro, spesso nei cartocci o come spuntino da strada, conditi semplicemente con olio, pepe o cipolla. 

2. Frittura di pesce

Genova ha sempre avuto un rapporto strettissimo con il mare, e questo legame lo puoi ritrovare ovviamente anche a tavola. 

La frittura di pesce è una specialità che non può mancare, così come non possono mancare le acciughe, considerate da secoli le “regine” della cucina locale, che spesso si uniscono a calamari, gamberi o altri pesci di stagione appena pescati. 

Nelle trattorie del centro storico, nella zona del Porto Antico o nei borghi attorno alla città, la frittura viene servita nel tradizionale cartoccio, da gustare camminando tra i vicoli o seduti all’aperto, con il rumore del mare come sottofondo. 

In occasioni particolari, come la celebre Sagra del Pesce di Camogli, la frittura diventa una festa collettiva: enormi padelle si riempiono di pesce azzurro e il profumo si diffonde fino alla riva, trasformando un piatto semplice in un rito conviviale e autentico che unisce l’intera comunità.

1. Pandolce genovese

Nato per dare sollievo alla nostalgia dei marinai, il pandolce è diventato un simbolo senza tempo di Genova. 

Secondo la leggenda, nel Cinquecento il doge Andrea Doria promosse un concorso tra pasticceri locali per creare un dolce capace di racchiudere l’anima della città: non un semplice dessert, ma un vero emblema di identità e orgoglio cittadino. Da quell’iniziativa nacque il pandolce, un lievitato ricco di uvetta, canditi, pinoli e semi di finocchio, pensato per viaggiare con i marinai senza perdere il proprio delizioso sapore.

Oggi puoi trovarlo tutto l’anno nelle storiche pasticcerie di Genova, anche se il suo ruolo più suggestivo è durante le festività natalizie, quando diventa protagonista di una tradizione passata di generazione in generazione. 

Infatti, la cima del pandolce viene adornata con un rametto di alloro, gesto simbolico affidato ai più giovani, mentre l’onore di incidere la prima fetta spetta alla persona più anziana della tavola. Alcuni pezzi di Pandolce non vengono mangiati subito: uno resta da offrire all’ospite inatteso che potrebbe presentarsi, l’altro viene messo da parte fino a febbraio, quando si celebra San Biagio, protettore della gola.

I 5 sapori di Genova da non dimenticare

Cibi da non perdere a Genova: frittura di pesce

Frittura di pesce, foto di Matteo Carassale

Dopo questo viaggio alla scoperta dei 5 cibi da non perdere a Genova, ecco un piccolo promemoria dei sapori che racchiudono l’essenza della città e delle sue tradizioni più genuine.

- Pesto: il cuore della cucina ligure, fresco e aromatico, servito su trofie o trenette. Lo trovi in trattorie e ristoranti del centro storico e nelle botteghe storiche di tutta Genova.

- Focaccia genovese: morbida e fragrante, ideale a colazione con caffè o cappuccino, oppure come spuntino o aperitivo. Disponibile nei forni e panetterie storiche del centro.

- Farinata e panissa: dorata e cremosa la farinata, croccante e tenera la panissa fritta. Entrambe ti aspettano nelle storiche sciamadde e nei forni nascosti tra i caruggi.

- Frittura di pesce: leggera, profuma di mare, con acciughe e pesce azzurro di stagione. Assaporala nei cartocci delle trattorie del Porto Antico e del centro storico.

- Pandolce genovese: lievitato ricco di uvetta, canditi, pinoli e semi di finocchio. Presente tutto l’anno nelle pasticcerie storiche, ma con un ruolo speciale durante le festività natalizie.

1. Cosa mangiare a Genova?

A Genova, il cibo è un viaggio tra tradizione e sapori autentici. Il pesto alla genovese, la focaccia, la farinata e la panissa, la frittura di pesce e il pandolce sono i cibi da non perdere assolutamente quando ti trovi in città. Ma la tradizione gastronomica locale è molto vasta, e spazia da piatti di carne come il coniglio alla ligure, a specialità di pesce come il cappon magro, la buridda, la torta pasqualina e le verdure ripiene, e a dolci tipici come la sacripantina, i canestrelli e la panera.

2. Quali piatti rendono famosa Genova in Italia?

Genova è famosa per una cucina che unisce semplicità e ricchezza di sapori. Oltre ai già noti pesto, focaccia, farinata, panissa e pandolce, non perdere i ravioli al tocco, i pansoti con salsa di noci, il minestrone alla genovese e lo stoccafisso accomodato.

3. Dove posso assaporare il miglior pesto a Genova?

Il pesto alla genovese è un must assoluto e lo puoi trovare in tutta la città. Le trattorie e ristoranti del centro storico lo servono tradizionalmente su trofie o trenette, spesso accompagnato da patate e fagiolini. Ricorda che il vero pesto genovese è preparato con basilico fresco, pinoli, olio extravergine d'oliva, aglio, parmigiano e pecorino, e va consumato fresco per apprezzarne appieno il sapore.

4. Dove posso acquistare prodotti tipici da portare a casa?

Per portare a casa un pezzo di Genova, visita le botteghe storiche del centro città. Qui puoi acquistare pesto fresco, focaccia secca, cioccolatini artigianali e altro ancora, prodotti ideali come souvenir gastronomici o regali unici.

L'autore

Scritto il 05/12/2025