A gennaio il cielo della Puglia si infiamma per due magiche serate tra fuoco, sapori e tradizione: scoprite i falò pugliesi.

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Puglia: sole sei lettere per una fantastica terra da attraversare e scoprire.

Esplorare il tacco d'Italia è un'esperienza che coinvolge tutti i cinque sensi.

Una terra che dà il benvenuto ai visitatori con i suoi colori distintivi. Il bianco accecante dei paesi ripassati a calce e il rosso dei pomodori essiccati sulle terrazze delle masserie. E poi il verde degli ulivi, il giallo del grano e il blu del Mediterrano.

È un susseguirsi di tradizioni, sapori e odori. Tra le tradizioni più sentite ci sono due eventi che vengono definiti “i giorni del fuoco”: le spettacolari Fanòve di Castellana Grotte (vicino Bari) e la Focara di Novoli (Lecce).

Si tratta di due impressionanti falò legati a festività religiose: due appuntamenti che trovano ne freddo di gennaio un’occasione per mostrare tutto il calore che questa terra è capace di emanare, riscaldando i cuori di devoti e turisti.

Gli spettatori restano affascinati da un qualcosa che affonda le sue radici nella notte dei tempi e che ogni anno viene perpetrato secondo un preciso rituale.

Scopriamo insieme i falò tradizionali pugliesi.

Le Fanòve di Castellana

Fanòva di Castellana

La Festa delle Fanòve illumina la notte del paesino di Castellana Grotte. Si tratta di una tradizione molto sentita dai locali e apprezzata dai turisti in visita.

Le Fanòve sono delle cataste di legna di varie dimensioni che ardono in tutta la città per rievocare il miracolo accordato dalla Madonna della Vetrana, che nel 1961 salvò Castellana dalla peste.

Ogni anno, la notte del 11 gennaio vengono accesi quasi 100 falò, attorno i quali si crea un’atmosfera allegra e cordiale, accompagnata dai canti popolari e dalla straordinaria gastronomia tipica pugliese.

Tra le delizie da provare ci sono sicuramente le fave abbrustolite e gli immancabili taralli (immancabili in Puglia e di cui potete scoprirne origini e e tradizione nel nostro articolo).

La Focara di Novoli

Focara Novoli

Cinque giorni dopo, il 16 gennaio, a Novoli, si può assistere al più grande falò del Mediterraneo, chiamato dai locali la Focara.

La Focara è una imponente pila di tralci di vite, tagliati per la vendemmia del Settembre precedente alla festa, e sulla sua cima vengono issati simboli religiosi. Il rito si ripete ogni anno in occasione della festa in onore di Sant'Antonio Abate. 

Lo spettacolare momento dell'accensione con i fuochi d'artificio è fissato nella prima serata, tra musica e bancarelle che vendono piatti tradizionali. Il fuoco resta acceso tutta la notte a consumarsi nel freddo di gennaio, creando una suggestiva atmosfera di luci e colori.

La preparazione di questo enorme falò richiede mesi di lavoro e impegna decine di novolesi: vengono raccolti tutti i tralci necessari e si dà inizio a questo singolare rito, un gigantesco vulcano di legna.

Gli uomini del paese posizionano le fascine in un modo particolare e mai completamente svelato, tramandato di generazione in generazione. Si forma una catena umana utilizzando lunghissime scale, passandosi a mano le fascine di legna e gli addobbi da mettere in cima.

A poca distanza da Novoli, potete visitare la bellissima Lecce con le sue chiese barocche e i teatri romani.

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