10 eventi e mostre da non perdere in Italia a gennaio

Si sa, per tutti gennaio è un mese ibrido, che si snocciola lento giorno dopo giorno tra il desiderio di godersi gli ultimi giorni di vacanza e la necessità di trovare le forze per affrontare la ripartenza. 

Appena fatto un passo in là, lasciandosi alle spalle la vivacità delle feste, si ammira in lontananza la leggerezza dell’estate, cercando più in prossimità il modo per coccolarsi e iniziare al meglio il nuovo anno.

E quale vitamina può risultare più efficace dell’arte per caricare mente e spirito?

Esperienze da vivere in solitaria o in compagnia delle persone che amiamo, mostre ed eventi risultano sempre ottime occasioni per mescolare la spensieratezza del divertimento con momenti di riflessione e arricchimento.

Ma se l’offerta proposta da musei, fondazioni e gallerie ti sembra troppo densa e allettante per riuscire a compiere una selezione, ci pensiamo noi! All’interno dei principali segmenti culturali, abbiamo individuato per te 10 mostre ed eventi imperdibili, ancora in programma in Italia fino alla fine di gennaio 2023.

Non resta che scegliere!

È il titolo di una delle più celebri opere di Andy Wharol, realizzata in risposta al terremoto che colpì l’Irpinia nel 1980. E, sebbene il sentimento di urgenza sia decisamente ridimensionato, la mostra Andy Warhol. Icona Pop merita una “nota di fretta” per non rischiare di perdersi le 150 opere – tra serigrafie, disegni, sculture e cartoline – esposte fino al 29 gennaio a Padova.

Ben più stretti, invece, i tempi per visitare a Lugano l’esposizione Paul Klee nella collezione Helf. In programma fino all’8 gennaio, propone per la prima volta al pubblico un ricco patrimonio di disegni messo a disposizione dai collezionisti e rappresentativo di un modo di esprimersi artisticamente poco noto dell’autore che coniuga con ironia il simbolo grafico della linea e quello semantico della parola. 

Questa mostra nasce dall'esigenza di celebrare una relazione: quella tra l’artista e la Galleria Christian Stein, con cui ha lungamente collaborato e che per l’occasione espone fino al 21 gennaio un’istallazione inedita, fortemente interattiva per la capacità di stimolare i sensi. 

Anche in questa caso, in qualche modo si celebra una relazione. La mostra di Rubens a Genova omaggia il rapporto del pittore con la città e vede tornare nella capitale ligure – almeno fino al 22 gennaio – anche numerose opere commissionategli all’epoca da genovesi di spicco.

Celebra invece il rapporto tra memoria e innovazione la retrospettiva We Don’t Find The Pieces They Find Themselves, al MIC di Faenza fino all’8 gennaio. Pensata dall’autore Salvatore Arancio come uno modo per valorizzare la materia ceramica, attraverso lo strumento video e quello scultoreo dona voce e forma a porzioni inesplorate del museo.

Una pluralità esaltata anche nell’ultima edizione di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, festival internazionale ospitato quest’anno dalla città di Palermo fino al 22 gennaio. Con il titolo INSTAURO, l’edizione siciliana unisce personalità delle arti performative, visive e del teatro per ragionare sui temi dell’accoglienza e del dialogo.

A 10 anni dalla sua scomparsa, una mostra-evento itinerante fa tappa a Roma fino al 6 gennaio per ricordare l’artista e l’uomo attraverso la sua musica, ma anche in maniera più intima grazie alla presenza di oggetti simbolici del suo quotidiano. Dopo Bologna e la capitale, nel 2023 l’esposizione itinerante farà tappa ancora a Pesaro, Milano e Napoli.

E proprio la città partenopea ospita fino al 29 gennaio la retrospettiva David Bowie – The Passenger by Andrew Kent, dove il focus sul tour europeo intrapreso a metà degli anni ’70 è mantenuto grazie alla presenza degli scatti di Kent e, anche in questo caso, ricordi da collezioni private per un totale di 150 opere esposte.

Chiudiamo con mostre ed eventi dedicati alla fotografia. Un’offerta eterogenea e ricca, nella quale spiccano 2 rassegne monografiche in programma a Milano e Cuneo.

Fino al 29 gennaio, all’ombra della Madonnina è possibile ammirare gli scatti del maestro Richard Avedon, molti dei quali ritraggono celebrità internazionali, impossibili da dimenticare.

In chiusura sempre il 29 gennaio, quella di Cuneo dove, prendendo in prestito lavori di Steve McCurry, il Filatoio di Caraglio indaga il rapporto tra l’uomo e l’apparire, e nel farlo apre al pubblico molte opere inedite del celebre artista.