Dopo la vittoria dell'Italia all'Eurovision Song Contest 2021, il paese si prepara ad ospitare l'edizione del 2022 a Torino: qui i dettagli.

Il 23 maggio 2021, dopo 31 anni, l’Italia ha vinto per la terza volta l’Eurovision Song Contest grazie ai Måneskin, band musicale formatasi a Roma e composta da Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio. Con il brano “Zitti e Buoni”, che aveva precedentemente permesso al gruppo di vincere la 71ª edizione del Festival di Sanremo, hanno conquistato il pubblico e le giurie nazionali ottenendo così 524 voti che hanno permesso loro di piazzarsi al primo posto in classifica superando la Svizzera e la Francia. Non solo: la canzone ha permesso alla band di vincere inoltre il premio Eurostory per il miglior testo e registrato dopo la notte della finale circa 4 milioni di ascolti in 24 ore sulla piattaforma Spotify, stabilendo il record per il brano in lingua italiana con il maggior numero di streams di sempre sulla piattaforma nel medesimo arco di tempo. Inoltre, per la prima volta una canzone italiana ha fatto il proprio ingresso nella top ten generale giornaliera redatta da Spotify piazzandosi al 9° posto. Il video della loro esibizione finale è diventa quella italiana più vista, superando il precedente record stabilito dall’artista Mahmood. Prima dei Måneskin, infatti, era stato il cantautore milanese Alessandro Mahmoud nel 2019 a portare l’Italia sul podio della 64° edizione dell’Eurovisione Song Contest a Tel Aviv, raggiungendo il 2° posto con la canzone “Soldi”, ottenendo il premio Marcel Bezençon per la migliore composizione e divenendo il brano dell'Eurovision Song Contest più ascoltato su Spotify a livello globale.

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Torino: la città scelta ad ospitare l'evento

Torino: la città scelta ad ospitare l'evento

A candidare ufficialmente la città era stata la sindaca Chiara Appendino il 9 luglio, e l’8 ottobre si è rivolta al pubblico di Twitter e dei social per celebrare la vittoria con il messaggio “Abbiamo vinto, Torino ha vinto! WELCOME TO TORINO, EUROVISION SONG CONTEST 2022. Abbiamo portato a Torino l'evento musicale più seguito al mondo! “. Il supervisore esecutivo dell'Eurovision Song Contest, Martin Österdahl, ha affermato che la struttura del Paraolimpico presenta tutti i requisiti necessari e richiesti per ospitare uno show di grandi dimensioni quali l’Eurovision Song Contest: di fatto qui si erano svolte le Olimpiadi invernali del 2006. Le altre città giunte alle fasi finali della sezione erano Milano, Bologna, Rimini e Pesaro. 

I requisiti necessari

Le caratteristiche più importanti richieste dal luogo ospitante, stando quanto riportato bando Rai pubblicato lo scorso luglio, erano le seguenti: un aeroporto internazionale a non più di 90 minuti di distanza, un’offerta alberghiera di oltre 2.000 stanze, un luogo chiuso e con aree di facile accesso, aria condizionata, una capienza tra gli 8.000 e 10.000 posti, un centro stampa per ospitare 1.000 giornalisti, spazio sufficiente alle esigenze operative ed alle infrastrutture per la sicurezza, un’area per i camerini e per servizi come toilette, cibo e bevande, un’altezza della sede di circa 18 metri con buone capacità di carico sul tetto e facile accesso a quest’ultimo. 

Queste peculiarità hanno fatto sì che si scremassero luoghi come il Palazzo dello Sport dell’Eur a Roma ed il Palazzo delle Scintille a Milano.

L'Eurovision Song Contest in Italia

Tra le papabili città pensate per ospitare l’evento, a molti era venuta in mente Napoli: quest’ultima infatti aveva ospitato l’edizione del 1965, costruendo appositamente l’Auditorium della Rai, in seguito alla vittoria di Gigliola Cinquetti nel 1964 con il brano “Non ho l’età (per amarti)”. Nel 1991 era stato il turno di Roma, in seguito al primo posto di Toto Cutugno nel 1990 con la canzone “Insieme”, presso gli studi di Cinecittà. La produzione che circonda l’Eurovision Song Contest si estende per 9 settimane: 6 sono quelle richieste per la preparazione dell’evento, 2 settimane sono dedicate allo show in sé e vi è poi 1 settimana dedicata allo smantellamento e sgombero del luogo. Saranno 40 le delegazioni che giungeranno a Torino e saranno più di 1.000 i giornalisti internazionali accreditati coinvolti. La produzione costa circa 26 milioni di euro alla Rai: di fatto quest’ultima chiede un contributo libero alla città che accoglie l’evento.

Le semifinali si terranno il 10 e 12 maggio, mentre la finale il 14.

Per informazioni dettagliate, programmi e biglietti, pubblicheremo quanto prima. 

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