Merito della sua storia millenaria, l'Italia vanta numerosi luoghi esoterici: tra castelli, borghi e abbazie ecco i più misteriosi e affascinanti

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La Penisola Italiana vanta una storia millenaria, scritta dai diversi popoli e dalle diverse culture che l'hanno attraversata nei secoli.
Con la costruzione di castelli, città sotterranee, borghi, parchi e chiese, questi popoli hanno reso l'Italia uno dei paesi più esoterici, misteriosi e affascinanti del mondo

Noi di VisitItaly abbiamo raccolto in una lista i nostri preferiti, tra luoghi, miti e leggende. Ecco quindi i 20 luoghi più esoterici d'Italia.

20. Torino tra magia bianca e magia nera

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La Gran Madre, Torino

Se si parla di esoterismo, non si può non citare il capoluogo Piemontese: Torino è conosciuta in tutto il mondo per i suoi misteri legati all'alchimia e alla magia, e ai miti e alle leggende che circondano edifici religiosi e laici.

Punto di incontro tra il triangolo della Magia Bianca (Torino-Praga-Lione) e della Magia Nera (Torino-San Francisco-Londra), una visita tra le sue strade e piazze non può mancare nei piani di viaggio dell'appassionato di misteri. 

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Considerato il borgo più misterioso d'Italia, Rosazza, incastonato tra le prealpi biellesi, deve la sua fama a Federico Rosazza, filantropo e sognatore, senatore del Regno e Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese. Grazie al suo amico Giuseppe Maffei, architetto e anche lui massone, ha donato al piccolo borgo opere ed edifici con chiari richiami ai misteri della loggia e a diversi periodi storici, come per le merlature della torre Guelfa, i colonnati dei templi di Paestum e l’arco etrusco della città di Volterra.  

18. La chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano

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Particolare della parete dell'Ossario, San Bernardino alle Ossa, Milano

Nel centro di Milano troverai una delle chiese più strane e sorprendenti della città: nella Chiesa di San Bernardino alle Ossa troverai una piccola cappella decorata con teschi, vertebre e ossa di ogni genere. No, non siamo sul set di un film horror, ma nell'Ossario della chiesa dove sono custoditi i resti delle salme dell'Ospedale del Brolo dedicato alla cura dei lebbrosi, ormai distrutto, e alle salme traslate dai cimiteri seicenteschi soppressi.

Un vero e proprio memento mori nel centro di Milano, incredibilmente affascinante. 

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Se stai programmando una gita al Lago di Como, una passeggiata all'Orrido di Bellano non può mancare nella tua lista di cose da vedere: l'orrido è una gola che è stata formata milioni di anni fa dal torrente Pioverna, formando così delle bellissime spelonche che si possono ammirare grazie alle passerelle che ne collegano le sponde.

All’inizio del percorso che conduce all’Orrido c’è la Casa del Diavolo, una torretta costruita a ridosso del fiume: si pensa che nel '600 servisse a controllare la navigazione lacustre, ma il suo nome è legato alle figure mitologiche, fra cui un satiro, che decorano la facciata dell’ultimo piano. Visti i simboli esoterici presenti molti sono pronti a giurare che lì, fino a poco tempo fa, si celebrassero rituali satanici o pagani.

Nell'entroterra della Liguria si nasconde un villaggio famoso per il più grande processo di stregoneria avvenuto in Italia: a fine '500, a Triora più di 300 donne vennero accusate di stregoneria, processate, torturate e uccise, tanto da valere al villaggio il nome di "Salem Italiana"

Ora nel paese si trova il Museo Etnografico della Stregoneria e la prima domenica dopo ferragosto è stata istituita una vera e propria festa in suo onore, la Strigora.

Il Santuario della Natività della Vergine Maria a Sombreno (Bergamo) è uno dei luoghi sacri del nord Italia che custodisce un piccolo mistero: infatti, appesa con una catena che pende dal soffitto si trova una gigantesca costola (lunga quasi 2 metri) appartenente a un animale, il Drago Tarantasio.

La leggenda narra che attorno all'anno 1000 d.c., nei pressi di Milano, ci fosse il lago Gerundo, abitato appunto da un feroce drago che si cibava di chiunque osasse avvicinarsi per pescare e faceva ammalare tutti con il suo  alito pestilenziale. Esso venne sconfitto dal valoroso Umberto Visconti, che decise di raffigurare il drago sull’araldo della sua famiglia, fondatrice della città di Milano.

La leggenda vuole che lo scheletro di Tarantasio venne diviso in più parti e custodito in vari luoghi nel nord Italia. La costola che si trova a Sombreno risulta ancora un mistero per tutti gli studiosi e i paleontologi.

14. Il Ponte del Diavolo di Pavia

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Il Ponte del Diavolo a Pavia

Viaggiando per l'Italia, ti sarà facile incontrare paesi e piccole città attraversati da fiumi e con numerosi ponti che creano paesaggi meravigliosi; è facile anche imbattersi nella leggenda che uno di questi ponti sia stato eretto con l'aiuto del Diavolo

Per Pavia il ponte in questione è lo scenografico Ponte Coperto sul fiume Ticino, che condivide la leggenda dello zampino del diavolo con altre città, una leggenda nata nel Medioevo, tempo in cui queste strutture segnarono un traguardo nell'architettura antica: questi ponti erano ritenuti talmente complessi e arditi che si pensò che la loro realizzazione fosse stata resa possibile solamente per mezzo di un artificio del diavolo, o da un dono da parte di esso, in cambio dell'anima degli abitanti del luogo. 

Il Ponte Coperto di Pavia, per allontanare ogni forza maligna, ha nel mezzo una piccola cappella religiosa.

L'Umbria è famosa per i suoi luoghi esoterici, ed in provincia di Terni potrai trovare un luogo che unisce religione e misticismo: nelle terre adiacenti il convento che San Francesco fondò nel 1218, sorge la Città Ideale di Tomaso Buzzi: un percorso simbolico e alchemico fatto di architetture surrealiste, con scale che si diramano in tutte le direzioni, edifici e monumenti affastellati, mostri e sproporzioni volute. 

La Scarzuola crea un legame tra la città sacra costituita dal convento francescano e la città profana di Buzzi, un legame reso ancora più forte dallo scorrere dell'acqua sacra fatta sgorgare da San Francesco da un cespuglio di rose e lauro.
Un viaggio mistico e surreale imperdibile!

A pochi passi dalla città di Ancona si trovano due tesori di inestimabile valore: parliamo delle grotte di Camerano e Osimo, delle vere e proprie città sotterranee che si estendono per chilometri al di sotto della superficie. 

Risalenti al periodo dei primi insediamenti dei Piceni, nei secoli sono state utilizzate per diversi scopi, da rifugio per le popolazioni a luogo di conservazione per cibi e vino. Ma in questo dedalo di labirinti meravigliosamente sopravvissuti al passare del tempo ti sarà facile imbatterti in altari, lapidi, decorazioni, fregi e motivi ornamentali pagani e religiosi, nonché resti di templi massonici e simboli dell'Ordine dei Templari.

11. L'Abbazia di San Galgano

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L'Abbazia di San Galgano, Chiusdino, Toscana

La leggenda di Re Artù diventa realtà a pochi chilometri da Siena: nell'Abbazia di San Galgano, a Chiusdino, potrai vedere la vera spada nella roccia!

La bellissima chiesa gotica eretta nel '200 è dedicata al santo che abbandonò una vita di violenza e dissolutezza dopo aver ricevuto la vocazione, e lo fece con un gesto molto simbolico: conficcò la sua spada in una roccia per trasformarla in una croce e dare inizio così alla sua vita da eremita. 
L'atmosfera del complesso gotico è resa ancora più magica dalla mancanza del tetto dell'Abbazia, che mette in comunione cielo e terra in uno spettacolo mozzafiato.

10. Il Parco dei Mostri di Bomarzo

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La bocca dell'orco al Parco dei Mostri di Bomarzo

Nel borgo più misterioso del Lazio, Bomarzo, potrai trovare il bellissimo Bosco Sacro, che fa parte della tenuta di Palazzo Orsini: conosciuto oggi come Parco dei Mostri, venne commissionato dal Principe Orsini nel XVI secolo come tributo per la defunta moglie.

Il parco è un vero e proprio labirinto magico, con statue, massi e simboli dal significato ignoto e che stimolano la curiosità e la fantasia di molti, che si divertono a trovare le connessioni nascoste tra le statue. Lasciati stregare dai Mostri di Bomarzo così come fece anche Salvador Dalì!

Nei pressi di Piazza Vittorio a Roma nel '600 sorgeva villa Palombara, la dimora del marchese di Pietraforte, noto alchimista, sul colle Esquilino.
Dopo la distruzione della villa, la Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte dell'edificio, forse proprio per l’aura magica che ormai la circondava: la leggenda narra che in questa villa si recò un medico alla ricerca di erbe miracolose, ma scomparve attraverso la porta lasciando all'ingresso solo alcune pagliuzze d'oro puro e degli appunti con dei simboli scarabocchiati.

I simboli sono quelli che ora si vedono incisi sulla porta per essere tramandati ai posteri e soprattutto a chi, prima o poi, riuscirà a decifrarli risolvendo l'enigma dell'esperimento del medico.

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Se passi per Bologna e sei in cerca di un luogo sorprendente da visitare, Rocchetta Mattei fa per te: costruita dal Conte Mattei a partire dalla metà dell'800, la struttura fu modificata più volte, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty.

Ma non è tanto l'architettura che attira l'attenzione dei curiosi, bensì i segreti dietro le pratiche mediche del Conte: egli infatti è conosciuto in tutto il mondo come l'inventore dell'Elettromeopatia, una medicina alternativa che prendeva spunto dall'omeopatia, dalla medicina cinese e dall'erboristeria, a cui aggiunse un pizzico di alchimia.
Ancora oggi le sue fomulazioni sono oggetto di studio e discussione. 

7. Il quadro dell'anima dannata nella Chiesa della Missione ai Vergini di Napoli

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Passeggiando tra le vie di uno dei quartieri più cool al mondo, il Rione Sanità di Napoli, potrai trovare la Chiesa di Santa Maria dei Vergini, capolavoro di Luigi Vanvitelli e modello di riferimento per l'architettura religiosa di Napoli. In questa chiesa viene custodito il quadro dell’anima dannata.

La leggenda narra della passione adultera tra un giovane cavaliere e una nobildonna che morì senza riuscire a pentirsi delle sue azioni. Il cavaliere pregò senza sosta finché, un giorno, apparve la donna che lo accusò di essere la causa della sua discesa all'inferno e che Dio l'aveva mandata per dirglielo, lasciando un segno indelebile della sua anima dannata: l’anima della donna toccò il quadro con le mani, lasciando le impronte infuocate che ora si vedono nel dipinto che ritrae Cristo crocifisso.

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Hai mai pensato di visitare un parco archeologico sott'acqua?
Ebbene sì, a pochi chilometri dal centro di Napoli, nei Campi Flegrei, si trova la città sommersa di Baia, che ai tempi degli antichi romani era un centro di villeggiatura, divertimento e svago, nonché famosa per le sue sorgenti termali curative.

Saccheggiata e poi abbandonata, piano piano i resti della lussuosa città furono inghiottiti dal mare, ma ora se vorrai ammirare le strutture sbriciolate e la statuaria incredibilmente conservata della città, potrai farlo con barche dal fondo di vetro, facendo snorkeling o un'immersione per nuotare tra le meravigliose rovine.

5. L’ingresso nel mondo dei morti al Parco archeologico di Cuma

Da Virgilio a Dante, da Leopardi a Galileo, sono tanti i letterati e i filosofi che hanno pensato che una delle porte dell'inferno si trovasse qui, nel Parco Archeologico di Cuma accanto alle acque del Lago d'Averno, vicino a Pozzuoli. Qui infatti puoi entrare in una galleria di oltre 130 metri scavata nel tufo tra il VII e il VI secolo a.C,, la stessa che Virgilio fece attraversare ad Enea nel poema epico per entrare nell'Ade e ritrovare suo padre Anchise.

Ad alimentare la credenza antica sono proprio i fenomeni naturali legati al Lago d'Averno, letteralmente "senza uccelli": infatti, anche nelle giornate più splendenti, non si vedono volatili sorvolare lo specchio d'acqua, né fare nidi nelle chiome circostanti. Saranno i vapori sulfurei provenienti dall'antro infernale sottostante a disturbare il volo degli uccelli?

4. Il simbolismo di Castel del Monte ad Andria

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Castel del Monte ad Andria, Puglia

Un castello edificato nel XIII secolo dall'Imperatore Federico II, posto su un altura nell'apparente nulla, senza una via da proteggere o un podere da amministrare: se inizialmente si pensava che Castel del Monte ad Andria, in Puglia, fosse stato costruito come residenza di caccia, studi più attenti al simbolismo che incarna hanno fatto pensare altrimenti.

Una delle particolarità del luogo è la ricorrenza del numero otto: l’edificio ha pianta ottagonale con una torre ottagonale in ciascuno spigolo, contiene otto ambienti, ospitava una vasca ottagonale e al suo interno sono presenti numerosi elementi decorativi in serie di otto. Sicuramente una forma inusuale per un castello, ma l’ottagono sembrerebbe ricco di simbolismo, grazie alla sua forma intermedia tra il quadrato (la terra) e il cerchio (il cielo), e rappresenterebbe il passaggio dall’una all’altro.
Inoltre, osservando le ombre che l'edificio proietta in particolari momenti dell'anno, come solstizi ed equinozi, sembra possibile che il castello in realtà sia un massiccio gnomone, ovvero il palo che gli antichi piantavano in terra per misurare le ore del giorno in base alla lunghezza delle ombre.

Originariamente a guardia del golfo catanese, Il Castello Ursino è il monumento più antico di Catania.
Costruito da Federico II di Svevia per affermare la propria supremazia sul popolo e scoraggiare ogni rivolta, il castello mostra nella sua costruzione la passione che l'imperatore nutriva per la fisica, l’astronomia e la matematica, considerate a quel periodo come l'unico metodo per entrare in perfetta sintonia con l’universo: la forma quadrata scelta per la pianta del castello, infatti, allude alla terra e al dominio sulla manifestazione terrena e fisica.

Il fascino misterioso del Castello Ursino è dato soprattutto dai simboli metafisici che lo decorano, come il Nodo di Salomone visibile sulla croce nel cortile, oppure la stella a cinque punte, sita sui balconi di Levante, il cui pentagramma interno simboleggia i cinque elementi metafisici dell’acqua, dell’aria, del fuoco, della terra e dello spirito.
Ma il monumento attira gli appassionati di paranormale per i fenomeni che accadono molto spesso tra le sue mura: porte che si aprono o scricchiolano, urla, rumori sinistri testimoniati dagli addetti ai lavori e dai visitatori.

2. Le catacombe dei Cappuccini a Palermo

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Le mummie delle Catacombe dei Cappuccini, Palermo

Risalenti al XVI sec. d.C., le catacombe di Palermo sono un luogo unico nel loro genere e fra i più impressionanti al mondo. Nella tua passeggiata tra i cunicoli sarai accompagnato da oltre 2.000 mummie, in piedi o distese, riccamente abbigliate e divise per età, sesso e categoria sociale.

Inizialmente luogo di sepoltura dei Frati Cappuccini, quando gli scavi vennero ampliati, i frati si accorsero che alcuni corpi si erano mummificati naturalmente. In seguito, venne ufficialmente concessa sepoltura a tutti coloro che avessero potuto sostenere i costi dell’imbalsamazione. Qui potrai trovare la 'mummia più bella del mondo', ovvero quella di Rosalia Lombardo morta nel 1920 a soli due anni.

1. I diavoli del Palazzo della Zisa, Palermo

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Palazzo della Zisa, Palermo

Il palazzo della Zisa (dall'arabo El-Aziz cioè la 'Splendida') sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all'interno del parco reale normanno, il Genoardo, con luminosi padiglioni, verdeggianti giardini e bacini d'acqua.

Pare che all'interno del palazzo si trovi il tesoro di un sultano arabo protetto da un sortilegio e dai diavoli ritratti nell'affresco della sala della fontana: l'unico modo per accedere alle ricchezze sarebbe contare l'esatto numero di demoni, disposti in maniera circolare per rendere quasi impossibile il calcolo. 

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