
Quando pensiamo all'Italia, è facile che la mente si concentri sulle solite immagini: città d’arte e monumenti famosi, come quelli delle calamite sul frigo di casa dopo essere tornati da una vacanza. Ma il nostro Paese è fatto anche di piccoli borghi, di luoghi nascosti, lenti, che meritano di essere vissuti un respiro alla volta.
Uno fra questi è sicuramente Morino, un paesino in provincia de L’Aquila.
Iniziamo sin da subito ad abbandonare frasi come “panorami mozzafiato” e “acque cristalline” per andare più nel profondo e capire al meglio questo angolo del Centro Italia.
Quindi, se cerchi una meta estiva slow, circondata dalle montagne, dove riposare e praticare attività a contatto con la natura, Morino potrebbe sorprenderti.

Morino in Abruzzo: perché dovrebbe essere la tua prossima destinazione

Credit: comune.morino.aq.it
I piccoli borghi hanno il potere di essere la destinazione perfetta per chi vuole fuggire dalla vita affollata delle città. E Morino in Abruzzo, in provincia de L'Aquila, potrebbe essere una buona idea per vivere un'esperienza rilassante a contatto con la natura.
Anche perché, come la maggior parte dei paesini abruzzesi, Morino si trova incastonato tra gli Appennini, che regalano un paesaggio tranquillo insieme al suono delle cascate.
Dal trekking a una città fantasma, la tua prossima esperienza nel centro Italia parte da qui, dai 7 punti da conoscere prima di visitare Morino.
7. Morino si trova nella Valle Roveto

Credit: wikipedia.it
Ovvero, in una valle appenninica della regione Abruzzo, in particolare della provincia dell'Aquila, nella Marsica, al confine con il Lazio.
Per saperne di più sulla sua storia, sulla flora e sulla fauna locale, ti consigliamo una visita all'Ecomuseo di Morino, che organizza anche attività didattiche incentrate sulla conservazione della natura, come il laboratorio della lavanda. Appena arrivi in paese, controlla cosa hanno in programma. Se ci sono bambini con te, ne saranno entusiasti!
Buono a sapersi: l'Ecomuseo è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.
6. La cascata naturale di Zompo Lo Schioppo

Credit: rendinara.it
È la cascata naturale più alta di tutto l'Appennino grazie a un salto di 80 metri nella Valle Roveto. Una volta che arriverai al parcheggio, puoi scegliere diversi sentieri per raggiungere la cascata: alcuni sono facili e adatti ai bambini o per chi non è un escursionista esperto; altri percorsi sono invece più impegnativi e sfidanti.
In poche parole? Una passeggiata perfetta per tutti: famiglie, bambini e amici che hanno sempre uno zaino in spalla.
Una piccola curiosità: Il nome della cascata deriva dal dialetto locale “zompo” che significa salto e “schioppo” che imita il suono dell'acqua che cade a terra.
5. C’è un borgo fantasma: Morino Vecchio
Le persone del posto lo chiamano così, Morino vecchio. Puoi riconoscerlo dal campanile, che è diventato il simbolo di questo luogo, quello che una volta era il paese.
Ma perché esiste Morino “vecchio” e “nuovo”? Nel 1915, un terremoto distrusse il borgo che si trovava sopra la collina, così le persone si spostarono a valle. Quello che rimane oggi è un paese fantasma dove si può camminare tra le rovine fino a raggiungere un prato e una fontana che un tempo erano la piazza, un punto di ritrovo e di incontro per gli abitanti.
Un piccolo promemoria: se vuoi conoscere più da vicino la vita in questa zona tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, visita la mostra fotografica nell'Ecomuseo di Morino.
4. La Big Bench e il borgo di Rendinara

Credit: rendinara.it
Se hai voglia di una passeggiata facile e di una prospettiva diversa sulla valle, sali fino alla panchina gigante di Rendinara, una delle poche della regione Abruzzo.
Il percorso parte dalla piazzetta del paese e dura circa 30 minuti (1,3 km): arrivare è facilissimo seguendo le indicazioni fino alla cima.
Dopo una sosta alla panchina, durante il ritorno in paese dai un'occhiata ai muri delle case nei vicoletti. Troverai delle targhe in ceramica con i soprannomi di famiglia o dei proverbi tradizionali in dialetto di Rendinara, spesso accompagnati da piccole illustrazioni. Metti da parte la timidezza o un'eventuale vergogna e chiedi a qualche persona del paese di tradurre o spiegarne il significato. È un ottimo modo per entrare in contatto con la cultura locale.
Suggerimento: ricorda di indossare le scarpe da trekking!
3. Escursione all'Eremo del Cauto

Credit: wikipedia.it
La Valle Roveto è un luogo tranquillo grazie alla natura, ai fiumi e alle cascate. Non sorprende, dunque, che nel Medioevo i monaci abbiano iniziato a ritirarsi qui per pregare e meditare.
È per questo motivo che si trova l'Eremo del Cauto, una piccola chiesa incastonata nella roccia. Questo santuario di montagna presenta al suo interno affreschi colorati che raffigurano scene della vita di Santa Caterina d'Alessandria.
Durante l'escursione si possono ammirare diversi tipi di paesaggi: in estate si parte tra ginestre in fiore, rocce carsiche, cascatelle e bosco alla fine.
Piccolo promemoria: porta con te acqua, snack o frutta per fare un picnic o una pausa.
2. L’escursione per veri esperti: Monte Crepacuore

Credit: strikeadventure.it
Il suo nome è davvero emblematico. Situato al confine tra Lazio e Abruzzo, il Monte Crepacuore si eleva a 1.997 m, offrendo un percorso lungo e impegnativo per la sua altitudine e dislivello. Quindi, se ami un’esperienza escursionistica strong tra faggete e mistero, questa montagna fa per te.
Da dove si parte? Da Piano Sacramento, dove puoi lasciare l'auto. Poi, prendi il sentiero 602B dall'area Zompo Lo Schioppo (vicino al campeggio) e inizia a salire seguendo i segnavia CAI.
Lungo il percorso troverai una statua e un punto panoramico. Ti consigliamo di fare una sosta qui per prendere fiato e tuffarti con gli occhi nel verde delle montagne. Dopo qualche passo arriverai a un bivio: “Eremo del Cauto” e “Monte Crepacuore”. Vai a destra per Monte Crepacuore, sali nel bosco fino all’uscita, dove ti aspetterà un paesaggio lunare.
Suggerimento: da queste indicazioni sembra breve, ma non lo è! L'escursione completa richiede circa 6 ore, quindi pianifica bene e in anticipo.
1. L'auto per arrivare a Morino: una maggiore libertà

Morino è un piccolo borgo dell’Abruzzo con poco più di 1.000 abitanti, incastonato tra le montagne della Valle Roveto. Per questo, l’auto è il modo migliore per raggiungerlo: da Roma o da Napoli ci vogliono circa un paio di ore.
Un viaggio piacevole, tra colline, paesini e strade immerse nel verde dove il tempo sembra rallentare. Qui, non ci sono discoteche o grandi centri commerciali, ma troverai l’essenziale come minimarket, bar, ristorantini, B&B accoglienti.
Avere l’auto ti permetterà anche di esplorare con più facilità i dintorni come Civita d’Antino, Capistrello, Civitella Roveto per altre destinazioni nascoste in un questo angolo di Abruzzo.
L'autore
Scritto il 03/09/2025
Alessia D'alfonso
Sei alla ricerca di luoghi nascosti nel Centro Italia? Tra escursioni, cascate e montagne, esplora Morino e il suo borgo fantasma.