Città, parchi e luoghi straordinari tra cultura e natura: ecco le 10 destinazioni da non perdere in Italia nel 2024 secondo Visit Italy.

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Una storia millenaria, città d’arte indimenticabili, scenari idilliaci; e poi il calore delle persone e le innumerevoli avventure da vivere in ogni regione, da un estremo all’altro del Paese. L’Italia è un vero e proprio scrigno di tesori da visitare e scoprire poco per volta, viaggio dopo viaggio. 

Ciò che conta è non limitarsi ai siti più conosciuti, per quanto belli possano essere, ma andare in cerca delle mete più autentiche, in grado di preservare la propria identità e le tradizioni locali operando in modo sostenibile, valorizzando così l’incredibile patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Ecco perché abbiamo scelto alcuni di questi luoghi incantevoli e selezionato 10 destinazioni da non perdere nel 2024. Borghi, parchi e città uniche che, siamo convinti, riusciranno a stupirci ed emozionarci più degli altri nell'anno che è appena iniziato.

Tradizione e sostenibilità: ecco le 10 destinazioni italiane da non perdere nel 2024

Viaggio tra le 10 destinazioni da non perdere in Italia nel 2024

Dal mare alla montagna, dalle isole alle regioni del nord, passando per paesi, città e paesaggi naturali che ci lasceranno a bocca aperta.

Le 10 destinazioni da non perdere in Italia nel 2024 sono eterogenee e sparse in tutta la penisola. Si tratta di mete dove è presente una comunità locale forte, capace di comprendere l’importanza di investire nel turismo nel rispetto delle tradizioni e mantenendo integra la propria identità storica, attraverso la creazione di progetti sostenibili e grazie allo sviluppo di una presenza digitale importante e strategica.

È solo operando in questa direzione, offrendo ai visitatori la possibilità di vivere esperienze autentiche e indimenticabili, che si può riuscire a emergere nel panorama turistico attuale. Esattamente come hanno fatto, in modo diverso ma ugualmente efficace, i 10 favolosi luoghi che stiamo per scoprire insieme.

10. Messina: la ‘Porta della Sicilia'

10 destinazioni da non perdere in Italia nel 2024, Messina

Negli ultimi anni Messina ha seguito un percorso di promozione del territorio particolarmente efficace, attraverso lo sviluppo di Meeting dedicati per presentarsi agli operatori internazionali del settore, ma anche implementando la propria presenza online con un portale che racconta gli itinerari e le esperienze che i visitatori possono vivere in città.

In effetti, lo straordinario passato di Messina è un crogiuolo di storie e leggende tutte da scoprire. Come il mito di Cronos, padre di Zeus, che lanciò in mare la falce con cui evirò suo padre Uranòs, creando così il porto cittadino che, ancora oggi, ha proprio la caratteristica forma di falce.

O come la leggenda forse più conosciuta riguardo allo Stretto di Messina, quella di Scilla e Cariddi, una ninfa e una naiade trasformate in due terribili creature marine che da secoli infestano le splendide e selvagge acque dello Stretto. 

Ma al di là dei racconti epici, Messina entra di diritto tra le 10 destinazioni italiane da non perdere nel 2024 per tutto ciò che ha da offrire in termini storici, architettonici e naturali. 

Dalla splendida Piazza Duomo, con la Fontana di Orione del XVI secolo, la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta e il suo celebre orologio Astronomico, al suggestivo Tempio di Cristo Re, nella parte alta della città, dal cui Belvedere possiamo ammirare una vista mozzafiato sulla ‘Porta della Sicilia’ e i suoi bellissimi dintorni. 

E c’è molto, molto altro ancora da visitare: tra chiese, palazzi, fontane e spiagge sparse in un territorio straordinario e tutto da esplorare.  

9. Isola di Sant’Antioco: un piccolo angolo di paradiso nel sud-ovest della Sardegna

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Collegata all’estremità sud-occidentale della Sardegna da un istmo artificiale, l’isola di Sant’Antioco è un gioiello da non perdere situato al di fuori dei consueti percorsi turistici.

L’azzurro terso e cristallino del mare, le soffici spiagge sabbiose e le calette nascoste regalano paesaggi magici e scorci indimenticabili; mentre nell’entroterra, tra il verde lussureggiante della natura, spiccano gli affascinanti e misteriosi siti archeologici risalenti al Periodo Nuragico (Età del Bronzo ed Età del Ferro).

Non meno incantevole è il paese di Sant’Antioco, principale comune dell’isola e luogo ideale sia per cominciare l’esplorazione del territorio, sia per conoscere un po’ della sua storia millenaria visitando l’interessantissimo Parco Storico Archeologico Sant’Antioco.

L’eredità culturale di questa terra non si limita però all’aspetto storico. Il vero ‘oro di Sant’Antioco’, infatti, è il bisso, la cosiddetta seta di mare. Si tratta di un filamento ricavato dalla Pinna Nobilis, o nacchera di mare, un mollusco presente nel Mar Mediterraneo, attualmente specie protetta.

La bava che secerne, opportunamente lavorata, assume uno scintillante colore dorato, e diventa una fibra eccezionale che i sapienti artigiani locali, forgiati dall’esperienza di innumerevoli generazioni, trasformano in tessuti e manufatti di pregevole qualità.

Oltre alla tessitura, anche l’intaglio del legno e l’intreccio di canne e giunchi (per ottenere ad esempio le tipiche nasse sarde utilizzate per la pesca) rappresentano arti tradizionali della zona: possiamo saperne di più visitando il piccolo e affascinante METS, il Museo Etnografico di Sant’Antioco, meta perfetta per immergerci totalmente nel folklore autoctono più vero e autentico.

8. Gaeta: tra storia e natura nell’incantevole scenario del Lazio meridionale

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In provincia di Latina, affacciata sul Mar Tirreno nel cuore del Golfo omonimo, Gaeta è una città sorprendente: a una storia antica e complessa unisce la bellezza semplice e pura dei suoi panorami spettacolari, dallo splendido mare che bagna la Spiaggia di Serapo ai paesaggi suggestivi della leggendaria Montagna Spaccata.

Gaeta ha vissuto numerose epoche storiche: abitata dagli Aurunci prima ancora del lungo periodo Romano, alla caduta dell’impero fu saccheggiata dai barbari e dai saraceni, per diventare nel medioevo un castrum fortificato. 

Oggi possiamo apprezzarne l’eredità medievale passeggiando tra le strade senza tempo di Gaeta Vecchia, con l’imponente Castello Angioino-Aragonese che torreggia su di noi e la mirabile architettura del Tempio di San Francesco che, dall’alto, sembra proteggere la parte più antica della città. 

Tuttavia è solo dal Parco del Monte Orlando che si può scoprire davvero sia il fascino di questo incantevole scenario naturale, sia l’impronta culturale che lega Gaeta al territorio che la circonda. 

Qui è infatti situato il Santuario della Santissima Trinità, chiamato anche Santuario della Montagna Spaccata poiché, secondo la leggenda, la fenditura nella roccia presso cui fu costruito l’edificio si formò nel momento esatto della morte di Cristo. 

Di fianco alla Chiesa si trova anche la Grotta del Turco, un incredibile anfratto naturale dove si dice che anticamente venissero a nascondersi le navi saracene per tendere agguati lungo la costa del Golfo.

Tutti questi racconti tra mito e storia rendono evidente quanto per Gaeta sia importante il rapporto con il proprio splendido territorio; un rapporto che, infatti, è al centro del progetto “Blu, il clima della cultura”, il quale vede la città candidata a Capitale della Cultura 2026 (decisione che verrà presa nel marzo di quest’anno): un’idea che punta allo sviluppo di un turismo sostenibile grazie alla promozione delle bellezze naturali di questa terra fantastica e assolutamente da non perdere.

7. Bari: inestimabile polo culturale sulla costa della Puglia

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Bari, capoluogo e principale città della Puglia, entra tra le 10 destinazioni da non perdere in Italia nel 2024 grazie al proprio straordinario patrimonio artistico, a partire dal magnifico quartiere di San Nicola (ovvero Bari vecchia, il centro storico cittadino), i cui vicoli regalano un’atmosfera magica in cui passeggiare alla ricerca della Basilica dedicata proprio a San Nicola, santo patrono locale.

Come non citare, poi, lo storico Castello Normanno-Svevo, da secoli posto a guardia della città vecchia; oppure il rilassante Lungomare Araldo di Crollalanza, con la sua enorme ruota panoramica, le vedute sul Mare Adriatico e i pittoreschi edifici in stile tardo liberty; o ancora, le gustose e imperdibili ricette di una tradizione gastronomica basata sull’uso degli ingredienti pregiati presenti sul territorio, ad esempio l’olio extravergine d’oliva.

La città, inoltre, non si limita a offrire ai propri visitatori le sue pur splendide attrazioni turistiche; Bari si sta trasformando in un vero e proprio polo culturale d’eccellenza, con l’obiettivo sia di attrarre il turismo nazionale e internazionale, sia di rendere sempre più florida anche la vita culturale quotidiana degli stessi cittadini.

Per questo motivo, negli ultimi anni, sono sorti in città vari progetti di promozione della cultura che hanno riscoperto spazi storici, come l’ex Mercato del pesce, l’ex teatro Margherita e lo Spazio Murat, luogo che funge da punto di contatto tra l’anima antica di Bari e la sua versione moderna.

6. Rocca di Mezzo e il Parco Naturale Sirente Velino: la natura selvaggia dell’Abruzzo

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Il Parco Naturale Sirente Velino, nel comune di Rocca di Mezzo, è raggiungibile in auto, treno o autobus da L’Aquila (entrando da nord) e da Sulmona (arrivando da sud), è una meravigliosa oasi naturale situata nel cuore dell’Abruzzo.

Si tratta di un territorio unico e incontaminato, che offre favolosi panorami da ammirare percorrendo i sentieri da trekking, in estate, oppure praticando sci escursionistico o partecipando a ciaspolate sulla neve durante l’inverno.

Ciò che conta è esplorare il Parco in modo slow, partendo dal pittoresco borgo di Rocca di Mezzo per scoprirne i segreti muovendosi senza fretta, partecipando alla vita rurale, fermandosi ad ascoltare i suoni della natura, stupendosi dei colori e dei profumi per poterne percepire la sua anima più autentica.

Le attrazioni e le attività del Parco sono numerose: montagne, grotte, canyon, antichi borghi. E, ovviamente, la straordinaria fauna locale, tra orsi, camosci, caprioli e grifoni.

Il Parco infatti tutela e valorizza il patrimonio culturale e ambientale della fantastica natura regionale, promuovendo la sostenibilità e salvaguardando la biodiversità, svolgendo un ruolo importante anche riguardo all’educazione ambientale.

Il calendario 2024, con le foto degli animali autoctoni, è dedicato all’orsa Amarena, tragicamente scomparsa qualche mese fa; il ricavato permetterà lo sviluppo del progetto Life Bear Smart Corridor, con l’obiettivo di incrementare le risorse trofiche a disposizione degli orsi sul territorio. 

Perché visitare il Parco e Rocca di Mezzo nel 2024? Perché qui la natura è selvaggia e protetta. Il vero scopo del Parco è ricordarci che la natura rappresenta una ricchezza non solo per l'Abruzzo, ma per tutti noi; una ricchezza che va assolutamente  difesa e celebrata, oggi e in futuro. 

5. Courmayeur: un borgo magico e sostenibile dove vivere la montagna della Val d’Aosta

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Alle pendici del Monte Bianco, tra le selvagge montagne e le affascinanti vallate della Val d’Aosta, sorge la pittoresca località di Courmayeur.

In questo caratteristico paese, situato a 1200 metri s.l.m., si respira un’atmosfera di alta montagna. I panorami spettacolari che possiamo apprezzare dalle piccole e suggestive piazze del centro storico costituiscono la porta d’accesso a questo scenario idilliaco, fatto di trekking sui sentieri e di escursioni sulle vette circostanti.

A pochi minuti da Courmayeur si trova anche la Skyway Monte Bianco, una funivia all’avanguardia che ci introduce nell’ecosistema locale con la visita al Giardino Alpino e con l’accesso a una terrazza panoramica circolare che regala panorami mozzafiato alla ragguardevole quota di 3466 metri!

La natura, insomma, è l’attrazione principale del territorio (insieme alle terme, dove è possibile trascorrere ore di relax tra un’escursione e l’altra); per questo motivo, l’obiettivo di Courmayeur per il 2024 è quello di proseguire sulla strada di un turismo green che valorizzi le straordinarie bellezze ambientali delle vallate della zona, tra cui le splendide Val Ferret e Val Vény.

Il paese e tutta l’area legata al Monte Bianco puntano a diventare un punto di riferimento per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico attraverso il Courmayeur Climate Hub, un piano strategico a lungo termine con obiettivi eterogenei, dalla preservazione dell’acqua al recupero dei sentieri abbandonati, fino alla ristrutturazione dei luoghi culturali legati alla storia del borgo.

L’obiettivo finale è la ricerca dell’equilibrio tra turismo, crescita economica e necessità ambientali di un paesaggio tanto tanto delicato quanto unico e meraviglioso.

4. Maranello e la Motor Valley: esperienze uniche in Emilia-Romagna

Terra speciale per tutti gli appassionati di motori e di corse automobilistiche, la Motor Valley si trova in Emilia-Romagna e, seguendo il percorso della antica via Emilia, si estende dalla provincia di Parma fino a quella di Rimini, con Maranello come luogo iconico e cuore pulsante dell'area.

Si tratta di un distretto turistico che ha iniziato a svilupparsi all’inizio del terzo millennio, ma è soprattutto da alcuni anni a questa parte che sono entrati nel vivo i progetti di valorizzazione del territorio, delle attrazioni e dei prestigiosi brand che lo popolano.  

Tutto nasce dall’importante tradizione locale in ambito meccanico e motoristico, che vede proprio in quest’area la concentrazione delle aziende più importanti del settore, da Ferrari a Lamborghini, passando per Ducati, Dallara, Maserati e altre ancora.

Sono marchi che hanno fatto la storia non solo dei veicoli a motore, ma anche delle gare automobilistiche, e per questo motivo hanno tifosi che provengono da ogni parte del mondo per conoscerne la storia o per vivere esperienze adrenaliniche nei vari musei a essi dedicati (Museo Ferrari Maranello, Museo Enzo Ferrari Modena, Museo Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, e via dicendo), oppure per vedere dal vivo gli autodromi che hanno fatto da sfondo alle loro imprese sportive (Imola, Misano, Modena e Varano).

Il traino di questo tipo di turismo è stato fondamentale per la crescita di tutta la regione, e ha permesso la nascita di numerose strutture ricettive di qualità per accogliere un numero sempre maggiore di visitatori.

3. Sorano: un borgo autentico e fuori dal tempo nel sud della Toscana

10 destinazioni da non perdere, Italia 2024, Sorano

Il borgo di Sorano entra tra le migliori 10 destinazioni italiane del 2024 in qualità di luogo più apprezzato dalla community di Visit Italy, grazie a un reel veramente suggestivo (il contenuto con maggiore engagement in assoluto) che ci porta alla scoperta di questa gemma medievale.

Cosa rende così speciale questo paese situato nel cuore della Maremma toscana? 

Forse è la sua posizione così scenografica, proprio sopra una rupe di tufo, circondato dalla natura incontaminata e che gli è valso il riconoscimento turistico-ambientale di Bandiera Arancione; oppure è la fama di ottimo centro termale, data la sua location all’interno della cosiddetta “area del tufo”, al confine sud-orientale della provincia di Grosseto. 

Senza dimenticare, naturalmente, le numerose attrazioni del borgo storico: la Trecentesca fortezza Orsini, la cittadella fortificata del Masso Leopoldino, il Parco Archeologico Città del Tufo e le sue famose Vie Cave risalenti al periodo etrusco.

Eppure c’è qualcosa di più, oltre alle splendide mete turistiche sparse nella zona, che rende Sorano un vero e proprio gioiello assolutamente da non perdere. 

Sono il suo forte senso di identità, la favolosa ambientazione e l’atmosfera fiabesca, fuori dal tempo, a regalarci esperienze uniche e indimenticabili. L’autenticità di questo borgo, capace di unire storia e natura, è ciò che più ci resta impresso mentre passeggiamo tra le pittoresche stradine e osserviamo gli scorci meravigliosi di uno scenario davvero incantevole.

2. Mantova: perla culturale della Lombardia sempre più green

10 destinazioni da non perdere in Italia 2024, Mantova

Mantova possiede un centro storico ricco di splendide piazze, eleganti palazzi rinascimentali e opere d’arte di ogni genere.

Sulla antica e centrale Piazza Sordello, dove secoli or sono venivano celebrati i tornei cavallereschi, si affaccia il grandioso Palazzo Ducale, che contiene affreschi e capolavori artistici tra cui la Camera degli Sposi realizzata da Andrea Mantegna. 

Nella pittoresca Piazza delle Erbe, invece, possiamo ammirare la suggestiva Rotonda di San Lorenzo, affiancata dalla Torre dell’Orologio e dal Palazzo della Ragione, mentre sull’altro lato del piazzale spicca l’antica Casa del Mercante, edificio del ‘400 perfettamente conservato. 

Infine, poco fuori dal centro, come non citare il favoloso Palazzo Te, attrazione imperdibile e vera e propria icona dell’epoca rinascimentale?

Oltre ai siti storici, Mantova si distingue anche per essere una delle città più green d’Italia, secondo il più recente rapporto di Legambiente. Negli ultimi anni, infatti, il verde pubblico è cresciuto in modo significativo e oggi gli spazi naturali all’interno dell’area urbana sono numerosi e ben curati.

Uno sforzo davvero importante, culminato con la creazione del progetto Mantova Città Verde: attraverso una specifica web app, sia i cittadini che i turisti possono scoprire tutte le informazioni sugli alberi della città, sul ruolo che ricoprono nella lotta al cambiamento climatico e sull’importanza che rivestono per ridurre l’inquinamento e raggiungere un miglior livello di qualità della vita

1. Tropea: prodotti d’eccellenza e paesaggi mozzafiato lungo la ‘Costa degli Dei’ in Calabria

10 destinazioni da non perdere in Italia 2024, Tropea

Dopo avere viaggiato attraverso l’Italia per conoscere le 10 destinazioni da non perdere nel 2024, concludiamo il nostro itinerario in Calabria, nella splendida Tropea.

Ci troviamo sulla cosiddetta ‘Costa degli Dei’, un territorio che offre vedute mozzafiato sulle acque limpide del Mar Tirreno. Eppure il mare e le spiagge non sono le uniche attrazioni o attività disponibili in questo borgo suggestivo.

I pittoreschi vicoli del centro permettono di apprezzare tutta l’atmosfera di questa terra speciale, a partire dall’architettura dei palazzi storici fino ai profumi dei tipici prodotti locali, come la celebre Cipolla Rossa, che in tutto il mondo è sinonimo di qualità, bontà e dolcezza.  

Grazie alle eccellenze gastronomiche, all’ambiente incantevole alle innumerevoli attrazioni culturali (dalla Cattedrale di Maria Santissima di Romania, costruita dai Normanni nel XII secolo, al Santuario di Santa Maria dell’Isola, che torreggia sull’incantevole spiaggia situata dinanzi al paese), Tropea è diventata negli ultimi anni un vero e proprio punto di riferimento per l’intera regione, contribuendo a promuoverne le bellezze in campo nazionale e internazionale. 

E per finire, non possiamo trascurare il forte senso di comunità che riescono a trasmettere i suoi abitanti, schietti, fieri e giustamente orgogliosi di sentirsi parte di un luogo magico che, grazie ai suoi valori naturali e autentici, si erge a vero e proprio simbolo della Calabria nel mondo.

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