Maria Luisa Ancona

Maria Luisa Ancona

Scopri con noi i 3 percorsi più belli per esplorare i nuraghi in Sardegna, il volto archeologico dell’isola da non perdere nel tuo prossimo viaggio

📆 Ultimo aggiornamento
30/10/2023

🥇 Questo contenuto include partner di Visit Italy

Nominato patrimonio Unesco nel 1997, il suggestivo sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, nel cuore della Sardegna, rappresenta una delle tracce più importanti dell’antica civiltà nuragica che popolava questa magica isola in epoche antichissime. Pensa, i ruderi più antichi nei dintorni risalgono persino al II millennio a.C. (Età del Bronzo)!

In questo articolo vogliamo proporti 3 percorsi incantevoli alla scoperta dei nuraghi in Sardegna e altri splendidi siti da visitare nel 2026: una vera e propria passeggiata archeologica sull'isola che mostra un lato spesso poco conosciuto di questa regione meravigliosa.

Prepara abbigliamento comodo e sportivo e scarpe adatte all'escursionismo, ma soprattutto riempi lo zaino con tutto l'occorrente per avventurarsi nell'entroterra più verace a caccia dei nuraghi. La Sardegna ti aspetta!

tickets banner

Nuraghi in Sardegna: origine e funzione dell'icona archeologica sarda

Nuraghi in Sardegna

L’origine del popolo sardo è ancora oggi incerta, ma di sicuro i nuraghi testimoniano il verificarsi di eventi fondamentali che hanno determinato lo sviluppo dell'antica civiltà autoctona in Sardegna. Si stima infatti che i primi Sardi dell’isola, nati dall'incontro di genti e culture del Mediterraneo, diedero origine alla civiltà nuragica già 7000/8000 anni fa.

E per quanto riguarda i nuraghi? In sintesi, si tratta di case-fortezza di natura preistorica attivamente utilizzate dal II millennio a.C. fino all’invasione romana, caratterizzate dalla tipica forma di tronco di cono costruita con blocchi di pietra sovrapposti a secco.

Per lo più i nuraghi in Sardegna venivano eretti vicino ai villaggi, soprattutto in zone collinari o in presenza di grandi spazi. Il tipico nuraghe sardo, cosiddetti nuraghi a tholos, presenta all'interno un’ampia camera circolare caratterizzata da nicchie e da un soffitto a cupola.

Alcuni di questi edifici raggiungevano dimensioni notevoli per l'epoca, come il nuraghe Santu Antine di Torralba alto oltre 20 metri (ne parleremo meglio in seguito), mentre alcune strutture erano addirittura articolati in più costruzioni e torri comunicanti con mura alte pure 4 metri: in questi casi, si ipotizza che alcuni nuraghi furono concepiti come vere e proprie fortezze.

Attualmente, si contano migliaia di nuraghi in Sardegna, circa 7000 sparsi in tutto il territorio dell'isola da nord a sud. Per quanto riguarda l'etimologia, il termine nuraghe deriva da Nur, ossia mucchio di pietre.

La loro funzione non è mai stata del tutto chiarita: potevano essere strutture difensive o torri di vedetta, ma non mancano ipotesi che ne designano uso anche religioso o proto-scientifico, in particolare in qualità di osservatori astronomici.

Itinerari per una vacanza archeologica in Sardegna

Nuraghi in Sardegna: una passeggiata archeologica

Ora che ne sappiamo di più sui nuraghi in Sardegna, sulle loro origini, la loro diffusione e i loro plausibili utilizzi nella società sviluppata dall’antichissima civiltà che dimorava sull’isola migliaia di anni fa, è giunto il momento di osservarli da vicino e fare un tuffo nell’anima più pura e archeologica della regione.

Partiamo insieme alla scoperta dei nuraghi in Sardegna con 3 percorsi speciali da intraprendere da nord a sud: stiamo per visitare i più interessanti nuraghi in Nord Sardegna (provincia di Sassari), in Sardegna Centrale (province di Nuoro e Oristano) e in Sud Sardegna (inclusa l’area di Cagliari), let’s go!

3. Nuraghi in Sardegna: la mappa archeologica del Nord a Sassari e dintorni

🥇 Partner Visit Italy

Nuraghi in Nord Sardegna: Santu Antine, Torralba, provincia di Sassari

- Valle dei Nuraghi di Sassari;

- Alghero e complesso nuragico di Palmavera

- Nord-est Sardegna, vicino ad Arzachena: tombe dei giganti Li Lolghi e Coddu Veccju, e i nuraghi La Prisgiona e Albucciu.

Il nostro itinerario a caccia dei percorsi più belli per visitare i nuraghi parte dal Nord Sardegna, un territorio meraviglioso racchiuso nella provincia di Sassari che ti suggeriamo di conoscere ed esplorare attraverso Salude & Trigu, un programma di eventi da vivere in Sardegna un’esperienza che va oltre la bella vita estiva tra il mare e le spiagge.

La Valle dei Nuraghi di Sassari è un punto di partenza perfetto per chi vuole viaggiare tra i nuraghi in Sardegna. Ci troviamo precisamente nella località del Logudoru Meilongu, regione storica dove tra il XVII e il VIII secolo a.C. sorsero circa 30 nuraghi nei pressi di villaggi e tombe.

Qui è possibile ammirare strutture di diverse forme e dimensioni, con piante a tholos o monotorre; il nuraghe Santu Antine di Torralba è probabilmente il più famoso e meglio conservato sito archeologico di quest’area, ma nelle sue vicinanze ti suggeriamo di esplorare anche i nuraghi Oes e Ruju, oltre che la tomba dei giganti del Rio Mannu, la necropoli di Mureddu e la domus de janas di Tennero presso la vicina Cheremule. Non dimenticarti di visitare anche il borgo di Giave, tra i paesi più romantici della Sardegna!

Spostandoci nella zona di Alghero si incontra il Complesso nuragico di Palmavera, un altro importantissimo sito archeologico della regione, caratterizzato da due grandi torri circondate da un villaggio di circa 50 capanne con base circolare o quadrangolare, le cui costruzioni più antiche risalgono probabilmente al XV secolo a.C. Lo scenario unico e suggestivo di Palmavera è anche uno dei palcoscenici più belli del festival musicale JazzAlguer.

Sempre in Nord Sardegna, ma sul versante opposto, vicino ad Arzachena, sono presenti due fantastiche tombe dei giganti: gli antichissimi siti Li Lolghi e Coddu Veccju, risalenti al III-II millennio a.C.; nelle vicinanze puoi visitare anche i nuraghi La Prisgiona e Albucciu.

Scopri gli eventi del Nord Sardegna con Salute & Trigu

2. Sardegna archeologica: nel cuore dell’isola tra i nuraghi di Nuoro e Oristano

Nuraghi in Sardegna Centrale: Serbissi, Osini, provincia di Nuoro

- Complesso nuragico di Noddule (Nuoro);

- Dorgali, Monte Tiscali e Serra Orrios; 

- Nuraghe Serbissi a Osini, zona sud della provincia di Nuoro.

- Oristano e Abbasanta: nuraghi Santa Barbara, Crabia, Latzones, Oschini, parco di Santa Cristina, e i nuraghi Losa, Nurru e Zuras.

L’itinerario archeologico in Sardegna alla scoperta dei nuraghi e dei siti storici e archeologici più interessanti si sposta adesso nell’area centrale dell’isola, attraverso le province di Nuoro e Oristano.

Iniziamo da Nuoro, nella parte centro-orientale della regione. Non lontano dalla città, più a nord, si trova il complesso nuragico di Noddule, un’area che presenta resti di un centro abitato e di una fonte sacra sviluppatisi proprio attorno al nuraghe. Nei dintorni ti suggeriamo di dare un’occhiata anche ai nuraghi Orizanna e Su Nurattolu, al sito di Sant’Efis, alla necropoli di Sas Concas vicino al nuraghe Ola e alla domus de janas Janna Bentosa.

Spostandoci verso la costa, nell’entroterra del borgo di Dorgali (Nuoro), particolarmente suggestivi sono i siti archeologici del Monte Tiscali e di Serra Orrios: il primo si trova all’interno di una grotta sulla cima di un promontorio, sicuramente un percorso suggestivo per la sua posizione geografica e per la ricchezza dei resti archeologici dell’antico abitato.

Il secondo si trova più a nord, vicino al lago e al fiume Cedrino, e presenta i resti di un villaggio di circa cento capanne circolari con pozzi e cisterne comuni, nonché di un santuario attiguo. Nelle vicinanze sono presenti i nuraghi Neulè, Oveni, Lottoniddo, Luduruju e Su Casteddu.

Nella parte meridionale della provincia di Nuoro, a Osini, si trova il nuraghe Serbissi, un piccolo villaggio con torri a base circolare e i resti di due tombe dei giganti. Nella zona centro-occidentale, vicino a Bauladu (Oristano), puoi ammirare i nuraghi Santa Barbara, Crabia, Latzones e Oschini, insieme al parco archeologico e naturalistico di Santa Cristina. Infine, proseguendo verso Abbasanta, ecco gli interessanti nuraghi Losa, Nurru e Zuras.

1. Mappa dei Nuraghi nel Sud Sardegna: i siti archeologici tra Cagliari e dintorni

Nuraghi in Sud Sardegna: Su Nuraxi, Barumini, Sud Sardegna

- Su Nuraxi di Barumini;

- Complesso dell’Arrubbiu vicino a Orroli;

- Nuraghi di Sinnai (Cagliari);

- Siti aggiuntivi vicino a Sinnai: tombe dei giganti Is Concias, Sa Domu ‘e Sa Nì, Sa Conca e Sa Tuppa, e il singolare Codoleddu.

Concludiamo il nostro viaggio tra i percorsi archeologici in cerca dei nuraghi in Sardegna esplorando l’area più meridionale della regione: il Sud Sardegna e il territorio di Cagliari. Tra i Nuraghi meglio conservati di questa regione non si può non menzionare Su Nuraxi di Barumini, situato nei pressi dell’omonima cittadina.

Quest’area archeologica presenta un grande complesso nuragico e una serie di edifici a capanna che lo circondano, rappresentando uno degli esempi più significativi, se non il più importante, di come il popolo nuragico aveva già sviluppato una prematura logica urbanistica vedendo nel nuraghe un sistema complesso e interconnesso di strutture con diverse funzioni.

Infatti, dagli scavi del sito emergono dettagli su alcune spazi usati come officine, centri di lavorazione agricola, magazzini e addirittura luoghi di culto, oltre ad interessanti resti di utensili, armi, vasellame e oggetti ornamentali.

Spostandoci verso il complesso dell’Arrubbiu vicino Orroli (Sud Sardegna) si incontra uno dei Nuraghi più imponenti di tutta l’isola, composto da un’enorme torre centrale dell’altezza di 25 metri attorniata da ulteriori torri minori e un sistema di mura difensive intervallate da cortili esterni. L’intero complesso è stato datato fra il XV-IX secolo a.C.

Ultima tappa è Sinnai (Cagliari), che solo nel suo territorio vanta la presenza di oltre 50 nuraghi tra cui Sa Fraigada, Sant’Itroxia, Origa, Pirreu. Nelle vicinanze si trovano anche i siti archeologici Sa Domu ‘e Sa Nì e Sa Conca e Sa Tuppa, oltre alla tomba dei giganti Is Concias e il bizzarro Codoleddu, il ‘fungo di roccia’.

L'autore

Scritto il