Altaroma è il “centro propulsore della moda italiana emergente” tramite un lavoro di scouting sui giovani talenti a cui mette a disposizione progetti dedicati con know how e vetrine promozionali. Le sfilate della Roma Fashion Week sono la dimostrazione di come il futuro della moda italiana sia sempre più orientato verso la sostenibilità.

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Roma e la sua Fashion Week come culla del nuovo Made in Italy

Una delle caratteristiche principali scritte nel DNA del nostro popolo è senza dubbio la creatività, la ricerca di una bellezza vista come valore assoluto. La moda italiana è riconosciuta nel mondo come espressione dell’eccellenza che sfila sulle passerelle durante gli eventi di moda; grazie al riposizionamento compiuto da Altaroma, la Fashion Week della capitale si è affermata come fucina dei nuovi talenti e della moda indipendente, che qui trovano spazio espressivo e importanti occasioni in un programma ricco di sfilate, fashion talk e presentazioni. 

Altaroma – Fashion Runway ha come mission proprio quella di andare a scovare e supportare giovani stilisti promettenti e nuovi brand. A questi rappresentanti del Made in Italy vengono dati importanti strumenti e offerte occasioni di promozione tramite progetti dedicati: Fashion Hub, Who Is On Next?, Showcase e Portfolio Review. Vediamoli nel dettaglio.



I progetti di Altaroma

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Fashion Hub è uno spazio ideato per stilisti provenienti da Accademie di Moda, Istituti e Università della Moda a cui Altaroma mette a disposizione il suo know how, un network di professionisti e un’importante lista di contatti, oltre ad un ufficio stampa e una sala sfilata. Qui essi possono presentare le proprie collezioni ad un pubblico di giornalisti del settore. 

Who Is On Next? è il progetto di scouting in collaborazione con Vogue Italia che ha lanciato negli anni nomi di rilevanza internazionale. In questo spazio si uniscono nuovi approcci sperimentali al design e tradizioni artigianali, e anche qui è evidente come la moda sia sempre più attenta a tematiche come fluidità di genere, inclusione e sostenibilità viste come necessità del nostro tempo. Ai brand emergenti viene data l’importante occasione di esporre le loro opere di fronte a una giuria di esperti e l’opportunità di trovare supporto per consolidare i loro nomi nel mercato nazionale e internazionale. La finale del progetto Who is on Next? è uno degli eventi in programma della Roma Fashion Week.

Showcase è il progetto dedicato ai brand della Moda Italiana che producono nel nostro Paese ed è riservato ai giovani stilisti e brand indipendenti del Made in Italy, iniziativa resa possibile grazie al supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico e dell’Agenzia ICE (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane). Showcase si inserisce nel contesto della Roma Fashion Week dove, all’interno della Manifestazione Altaroma, i designer possono presentare ad un pubblico di addetti ai lavori le proprie collezioni di abbigliamento e accessori per creare rapporti commerciali e contatti B2B con buyer nazionali e internazionali. Ad oggi il progetto ha toccato Roma e Londra, ma conta di coinvolgere a breve le principali capitali mondiali della moda. 

Portfolio Review, infine, è pensato per fashion designer e illustratori che abbiano sviluppato progetti fashion sostenibili, ma anche per studenti di scuole, università e accademie, e prevede una giornata dedicata alla revisione del proprio Portfolio con la Deputy Editor di Vogue Italia e Head of Vogue Talents Sara Sozzani Maino e con la Fashion Consultant & Talent Scout, Head of Project di Who Is On Next? Altaroma Simonetta Gianfelici.


L’impegno per un Made in Italy basato su sostenibilità e artigianalità

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Fashion sì, ma purché sia responsabile. Il mondo sta cambiando e con esso la sensibilità della gente riguardo a certi temi. In questo contesto, il sistema moda non può non tener conto di una nuova domanda da parte del consumatore, molto più attento che in passato alle ripercussioni che le attività dell’uomo possono avere sull’ambiente in cui viviamo e quindi anche sulla nostra salute, consapevolezza accelerata dalla pandemia. Applicare un’ottica di sostenibilità nel settore del fashion ha un doppio vantaggio, ovvero quello di ridurre l’inquinamento ma anche di ammortizzare i costi di materie prime e di produzione. Molti brand, inoltre, si appoggiano a Paesi con manodopera a basso costo ed è quindi necessario diffondere una cultura di tutela del lavoro. 

In questa prospettiva è fondamentale comprendere come l’artigianalità può davvero essere importante e come abbia delle ripercussioni positive a cui la maggior parte di noi non aveva mai pensato. Oltre a rappresentare uno dei valori alla base del Made in Italy, la produzione artigianale realizza una quantità minore di capi rispetto al fast fashion ma con una qualità più alta, che permetterà loro di durare di più, trasformandosi così molto più raramente e più tardi in rifiuto da smaltire. Logica resa ancora più forte dall’attenzione che molti brand del lusso dedicano alla scelta di materie prime riciclabili, così da allungare ulteriormente il ciclo di vita del prodotto che, una volta gettato, può essere trasformato e destinato a nuovi utilizzi. Un doppio vantaggio, dunque, sia da parte del consumatore che può godere di prodotti più belli, preziosi e duraturi che per il brand, il quale risparmia sul fatturato annuo oltre a ridurre la pressione ambientale. 

Questa la ferma convinzione di Silvia Venturini Fendi, presidente di Altaroma, sostenitrice da diversi anni di questa ideologia di sostenibilità, tanto da volere che Altaroma rappresenti proprio “la culla dei marchi etici e sostenibili”.


La Fashion Week “phygital”

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«Phygital» è un neologismo che indica la fusione di fisico e digitale. È questa la formula adottata per la nuova Fashion Week romana, che unisce eventi in presenza ad altri appuntamenti da seguire online, grazie alla piattaforma digitale Altaroma Digital Runway e ad una nuova App per tablet e smartphone; qui gli addetti ai lavori possono accedere ad aree riservate in cui interagire con i designer anche oltre le giornate della manifestazione. L’ultima edizione, svolta dal 7 al 10 luglio 2021 negli studi di Cinecittà, ha visto sfilare in passerella le collezioni di Annagiulia Firenze, Casa Preti, Caterina Moro, Dalpaos, Edoardo Gallorini, Gretel Z., Roi du Lac e Vescovo, insieme alle tre sfilate collettive di Rome is my Runway. Un vero successo che ha superato tutte le precedenti edizioni grazie anche al contributo dello streaming sulla piattaforma digitale.

Ecco più nel dettaglio il programma della manifestazione. Il 7 e l’8 luglio hanno aperto le danze con i Fashion Talk dove sono stati affrontati temi e diversi punti di vista sul panorama della Moda. Il 7 luglio è stata la giornata dedicata alle Accademie, per ribadire l’importanza della formazione; la giornata dell’8 luglio è stata aperta con una presentazione dei dodici finalisti di Who is on Next? e con la sfilata che ha decretato i marchi vincitori per le sezioni prêt-à-porter e accessori. Dalla mattina dell’8 al 10 luglio 72 brand divisi in 3 giorni hanno partecipato a Showcase.

Altaroma prevede anche una Sezione In Town, con una rete di iniziative e attività connesse alla moda in diversi luoghi della città, organizzate in un fitto calendario di presentazioni, esposizioni ed eventi.

Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla Camera di Commercio di Roma e Regione Lazio, con il supporto dell’Agenzia ICE e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

La nuova moda di oggi parla di etica e sostenibilità (pensate che il 70% degli 89 brand prodotti da Altaroma vantano produzioni sostenibili), di inclusione e di parità di genere. In una città ricca di storia, di bellezza e di contrasti come Roma, la creatività trova ispirazione e la moda una cornice ideale per portare i nuovi talenti fra le stelle che firmeranno nuovi sogni fatti di tessuto.


Contenuto realizzato grazie alla collaborazione di Best Magazine.

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