Un viaggio per scoprire lo straordinario patrimonio dell'handmade in Italia, tra luoghi e tradizioni dove si tramandano le tecniche più antiche.

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Creatività, passione e tradizioni antichissime tramandate attraverso le generazioni sono gli ingredienti che hanno reso l'handmade in Italia celebre in tutto il mondo.

Dalla sartoria alla lavorazione dei metalli, dal vetro alle ceramiche, senza dimenticare il legno o la cartapesta, ma anche tanto altro.

Ancora oggi in tutta l'Italia si possono trovare botteghe piccole e grandi o talvolta vere e proprie scuole che portano avanti questi antichi mestieri con rispetto e amore, nonostante le mille difficoltà.

Scopriamo insieme dove andare per ammirare da vicino quest'arte senza tempo e conoscere i custodi dei suoi segreti.

Vetro italiano handmade: non solo Murano

vetro handmade

Quando si parla di artigianato del vetro in Italia, inevitabilmente si pensa alle spettacolari botteghe di Murano, vicino Venezia. Colorati, fantasiosi, di tutte le forme e dimensioni, i vetri di Murano hanno meritato giustamente la loro fama. Sai che a Venezia puoi anche goderti un'esperienza autentica assistendo alla lavorazione del vetro da parte dei mastri vetrai? Ecco come.

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Tuttavia gli amanti di quest'arte in Italia possono trovare anche molto altro.

In Toscana, ed in particolare ad Empoli, si produce vetro da diversi secoli, con scavi archeologici che hanno riportato alla luce le antiche fornaci. Inizialmente la produzione del vetro in questa zona era legata a quella del vino, dedicata quindi ai fiaschi e alle bottiglie, ma da diverso tempo si produce anche vetro soffiato handmade per le arti decorative e per il design di interni.

Nella vicina Val d'Elsa si produce anche un tipo particolare di vetro. Qui è concentrata infatti la produzione di ben il 95% del cristallo italiano, pari al 14% di quello mondiale. Qui c'è l'unico museo del cristallo d'Italia e qui, su prenotazione, si possono visitare molti laboratori di incisori e molatori.

Gli appassionati di vetrate artistiche dovrebbero organizzare anche una gita a Milano e dintorni, dove si trovano atelier e gallerie in cui ammirare splendide opere, religiose e non, di questa particolare arte.

Non ultima Altare, in Liguria, è uno altro dei capoluoghi del vetro in Italia. Secondo la tradizione, furono i monaci benedettini a fondare le prime fornaci, nell'alto medioevo, mentre i maestri locali si ispiravano a quelli veneziani, ed essendo anche grandi viaggiatori esportavano le loro tecniche e i loro capolavori in tutto il mondo.

Potrai conoscere meglio la secolare storia di questa particolare arte anche grazie al museo del vetro dedicato appunto alla produzione locale. 

Carta e cartapesta hadmade: arte, folklore e tradizione

La lavorazione della carta è una tradizione che risale al Medioevo e che in Italia ha subito messo radici. Ancora oggi in tutto il paese ci sono tantissime cartiere attive, ma se i metodi industriali hanno soppiantato quelli artigianali quasi ovunque, fortunatamente la trazione della carta handmade non è andata perduta.

Amalfi in Campania e Fabriano nelle Marche si contendono il primato con le loro cartiere storiche che producono ancora carta di prima qualità. Ci sono anche i musei dove si possono osservare da vicino i metodi di lavorazione più antichi ed interessanti. A Mele, inoltre, in Liguria, c'è un altro piccolo ma interessante museo dedicato a questo prodotto.

La tradizione, comunque, è rimasta viva un po' ovunque in Italia. A Firenze, Torino e Napoli esistono ancora non solo bravissimi maestri cartai ma anche splendide legatorie artigianali

Dalla carta è nata poi una forma d'arte che in Italia ha saputo raggiungere dei livelli altissimi. Si tratta della cartapesta, materiale leggero, versatile, economico che ancora adesso ha in Napoli, Venezia ed Acireale (in Sicilia) alcuni dei sue centri di eccellenza, con laboratori, musei e negozi che sono un vero spettacolo. Senza dimenticare la lunga e prestigiosa tradizione della cartapesta di Lecce, in Puglia. 

La ceramica: maiolica, porcella, terracotta e tutti i colori dell'hanmade italiano

Toscana ceramica handmade

Quella della ceramica handmade, in tutte le sue più variopinte e fantasiose declinazioni, è una tradizione artigianale così radicata in Italia, che si potrebbe percorrerla tutta di bottega in bottega, di laboratorio in laboratorio e non restare mai delusi.

Se ogni regione ha le sue tradizioni, ci sono però alcune aree del paese dove quest'arte ha raggiunto picchi particolarmente elevati.

Faenza in Emilia Romagna e Albissola in Liguria sono tra i centri più importanti nel nord Italia per quanto riguarda la ceramica handmade. A Burio, inoltre, vicino Bologna, la tradizione dell'ocarina, piccolo strumento musicale a fiato di terracotta, è così amata che esiste anche un museo ad essa dedicato.

In centro Italia sono centinaia i torni costantemente al lavoro per produrre praticamente di tutto, da semplici ciotole decorative, ad anfore grandi come una stanza, o a coloratissime piastrelle che riproducono scene di vita quotidiana, soggetti sacri e qualunque altra cosa la fantasia possa suggerire. Montelupo e Siena in Toscana sono solo due dei luoghi dove potrai trovare bellissimi manufatti in stile rinascimentale. Imperdibili anche Deruta e Orvieto, splendide cittadine dell'Umbria piene di botteghe e negozi.  Chi viaggia tra Marche e Abruzzo, invece, dovrebbe assolutamente fare una tappa a Castelli o Urbania

Se ami questa forma d'arte non puoi assolutamente perderti le regioni del sud. Napoli ha raggiunto vette altissime con le porcellane, le cui tecniche vengono ancora tramandate nella scuola che si trova all'interno del bellissimo parco dell'ex palazzo reale, oggi museo. Vietri, oltre ad essere una delle perle della costiera Amalfitana, è anche una delle capitali italiane di quest'arte antica, che qui è ancora più viva che mai. Lo stesso si può dire di Grottaglie in Puglia. Basta una semplice passeggiata nel centro di queste due cittadine per ritrovarsi immersi in un mondo di colori.

Uno stile inimitabile caratterizza poi le ceramiche di Caltagirone, in Sicilia, dove l'unione della cultura araba e di quella locale ha generato capolavori inconfondibili, famosi in tutto il mondo. Anche in Sardegna la ceramica è uno dei tanti motivi di orgoglio dell'artigianato locale. È una tradizione che esiste dalla notte dei tempi, che qui si è sviluppata con forme e motivi decorativi unici. 

Un uomo che lavora con le sue mani è un operaio; un uomo che lavora con le sue mani e il suo cervello è un artigiano; ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore è un artista.

San Francesco d'Assisi

Sua maestà il legno, protagonista dell'handmade in Italia

legno handmade

Un materiale tra i più versatili, tecniche che si sono conservate o evolute attraverso i secoli e una passione che non si è mai esaurita. Il legno, capace di trasmettere una sensazione di calore e familiarità, continua ad avere migliaia si estimatori.

Venezia vanta una lunga tradizione e in città ci sono ancora alcune botteghe dove i gioielli in ebano e materiali preziosi noti come moretti veneziani, sono completamente handmade. Venezia è anche la patria dei doratori, artigiani in grado di impreziosire ogni manufatto in legno con sottili foglie d'oro, incluse, almeno un tempo, le navi.

A Sorrento invece sopravvivono ancora, sia pure con qualche difficoltà, le botteghe degli intarsiatori che qui hanno saputo sviluppare uno stile unico e immediatamente riconoscibile.

Sutrio, in Friuli, è un meraviglioso borgo dove la lavorazione artigianale del legno è una vera e propria forma d'arte. Da secoli gli artigiani locali continuano a realizzare capolavori e l'amore per il legno ha dato vita anche ad una manifestazione che si tiene ogni anno a Settembre. È l'occasione perfetta per conoscere la cultura locale e la maestria degli artigiani.

A Modena invece l'arte del legno incontra la migliore gastronomia. Una delle eccellenze locali, infatti, l'aceto balsamico, si conserva in botti di legno di acero, castagno o frassino e da queste parti si possono trovare anche bottai che ne producono con metodi artigianali in botteghe che esistono da diversi secoli.

Celebri anche le pipe di Cantù, in provincia di Como. Fatte naturalmente in legno e di una qualità tale da essere note e apprezzate da collezionisti e fumatori di tutto il mondo. Anche Cantù ha il suo festival del legno, ad Ottobre, per osservare più da vicino il lavoro degli artigiani o partecipare a laboratori creativi.

Altrettanto pregiata e originale è la tradizione del legno di Arischia in Abruzzo e di Chiavari in Liguria dove si producono rispettivamente le madie e tipiche sedie chiavarine, naturalmente rigorosamente handmade.

Il corallo, l'oro rosso del Mediterraneo

gioielli in corallo handmade

Un materiale noto fin dall'antichità, amato per la sua bellezza, il suo valore e anche per la maestria con cui gli artigiani da sempre riescono a trasformarlo in oggetti preziosi dal fascino intramontabile.

Il corallo, secondo la leggenda narrata da Ovidio, sarebbe nato dal sangue della creatura mitologica Medusa e avrebbe magiche proprietà curative. Quel che è certo è che in Campania, in particolare a Torre del Greco, Capri e Ischia, la lavorazione handmade dell'oro rosso del Mediterraneo non solo non è mai tramontata, ma anzi, continua a raggiungere una qualità altissima. C'è anche una rinomata scuola dove studiano i giovani gioiellieri per mantenere viva la tradizione.

Anche ad Alghero, in Sardegna, l'artigianato del corallo è ben noto e ancora praticato. In città c'è inoltre un interessante museo dedicato proprio a questa meravigliosa arte.

Non ultima, Trapani in Sicilia è considerata tra le capitali italiane del corallo handmade, e giustamente. Oggi purtroppo sono ben pochi gli artigiani ancora in attività, ma il corallo qui si lavora da quasi mille anni. I secoli passati hanno lasciato dietro di sé una lunga tradizione e svariate opere, tra cui non solo gioielli ma anche monumentali, spettacolari sculture. 

L'alta moda e l'Italia formano di sicuro un legame indissolubile da circa un secolo a questa parte. In realtà però, sartorie artigianali di altissimo livello esistono da molto più tempo in tutto il paese.

Sia Firenze che Venezia, per esempio, per motivi storici diversi, hanno raggiunto comunque la stessa fama per la produzione di lana e seta, da cui derivano anche velluti pregiati. Sono famosi ad esempio il soprarizzo di Venezia, dalla complessa e costosa lavorazione, o il damascato di Firenze. Altrettanto prezioso il velluto macramè della Liguria, con i suoi meravigliosi ricami. Ancora oggi si tratta di prodotti handmade, sono usati sia nell'arredamento che nella moda.

Il setificio di San Leucio, in Campania, ha raggiunto la fama nel XIX secolo, attirando l'attenzione dei nobili di tutta Europa. Oggi alcune antiche fabbriche sono ancora in funzione e visitabili.

Chi cerca un perfetto abito fatto su misura non rimarrà mai deluso a Napoli, dove ogni tipo di stoffa viene lavorato da artigiani provenienti da una lunga tradizione, per la produzione di ogni abito o accessorio. Dai cappotti, ai guanti, dalle cravatte agli ombrelli e così via. Anche Roma, Firenze e Milano sono città ricchissime in questo senso, dove si possono trovare tanto le piccole botteghe, quanto gli atelier più eleganti.

A Torino si trovano invece cappellerie o camicerie storiche frequentate spesso anche dai vip.

Per motivi pratici la pelle veniva lavorata per lo più dove c'era un fiume, ecco perché ancora adesso i migliori accessori in pelle handmade si possono trovare a Firenze, Roma o Modena.

La Sardegna, invece, vanta un particolare primato. Gli abiti tradizionali dell'isola sono tantissimi, tutti diversi e bellissimi da vedere, ma  SamugheoMogoro e Aggius nel nord dell'isola, hanno una lunga tradizione al femminile per quanto riguarda la tessitura di tappeti. Vengono ancora realizzati grazie a particolari telai verticali con motivi decorativi geometrici. Una importante fiera dell'artigianato artistico ed un museo della tessitura contribuiscono a tenere viva una tradizione comunque ancora fiorente.

Ferro e metalli pregiati: dall'arte "povera" all'oreficeria

Ferro battuto handmade

Passeggiando per Firenze non è difficile imbattersi in botteghe artigiane dove si fabbricano gli oggetti più disparati e naturalmente non poteva mancare la lavorazione dei metalli, in particolare del bronzo. I bronzisti fiorentini sono infatti celebri per la loro maestria, oggi purtroppo sono rimasti in pochi ad utilizzare le antiche tecniche, tuttavia in città ci sono botteghe dove il bronzo prende ogni forma possibile e naturalmente è ancora totalmente handmade.

A breve distanza da Firenze si trova inoltre uno dei tanti incantevoli borghi della Toscana, che in più vanta una tradizione particolare. È Scarperia, dove da secoli si tramanda l'arte dei coltelli handmade, caratterizzati da manici e lame finemente lavorati, tanto da somigliare più a piccole opere d'arte che a comuni utensili. Una tradizione molto simile si trova ancora anche in Molise, nella piccola città di Frosolone. In entrambi i casi, la fiorente tradizione locale è tenuta in vita anche da due musei dedicati proprio ai "ferri taglienti".

Il Molise ha anche un altro affascinante primato. Ad Agnone si trova infatti la più antica fonderia di campane ancora operativa, la cui arte è apprezzata e rispettata da secoli anche dai papi.

Ai piedi della Marmolada, una delle maggiori vette delle Dolomiti, potrai inoltre trovare una tradizione artigianale ancora oggi molto viva. È quella del ferro battuto, i cui maestri sanno piegare il ferro in eleganti volute o dargli qualsiasi forma la fantasia suggerisca. Anche a Perugia quest'arte è ancora molto diffusa, ma in realtà in tutta l'Umbria si possono trovare piccole fucine che hanno sviluppato un proprio stile, diverso da borgo a borgo.

Spostandoti di pochi chilometri, poi, potrai arrivare in Abruzzo, in particolare a Guardiagrele, giustamente considerata la citta degli artigiani. Qui troverai botteghe dove si lavora il rame, il ferro o l'ottone, ma ci sono anche tanti artigiani orafi che lavorano metalli preziosi a mano, secondo antiche tecniche, ottenendo gioielli il cui valore va ben oltre quello del materiale.

Parlando di oro, in fine, non si può non menzionare la splendida filigrana handmade che si lavora nel nord della Sardegna per realizzare uno dei gioielli più tipici e belli della tradizione italiana. Si tratta della fede sarda, un monile dallo stile inconfondibile, che si tramanda di madre in figlia e che ha origini molto antiche. Secondo la leggenda la delicata filigrana d'oro di cui è composto l'anello veniva un tempo tessuta dalla fate al chiaro di luna. 

Handmade in pietra, in tutte le sue sfumature

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Dalle Alpi alla Sicilia, in tutta Italia ci sono artigiani in grado di piegare anche la pietra al proprio volere, trasformando marmo, alabastro, tufo e tanti altri minerali in bellissime opere d'arte.

In Val d'Aosta, per esempio, è molto diffuso l'artigianato della pietra ollare, un materiale dal colore verde scuro, compatto, che si usa tra le vette delle Alpi sin dalla preistoria.

Il centro Italia invece è famoso per i suoi marmi. È giallo quello di Siena, verde quello di Prato e bianco quello di Carrara, Quest'ultimo è stato anche il preferito dei più grandi scultori della storia, come Michelangelo che lo ha utilizzato per la sua Pietà, o Canova che lo ha scelto per Amore e Psiche

Volterra invece è tutta un fiorire di sculture di alabastro di ogni forma e dimensione, e tra i tanti negozi di souvenir si trova anche molto autentico artigianato handmade.

In Toscana l'artigianato della pietra ha dato vita anche ad un'altra forma d'arte, il mosaico, qui noto come commesso fiorentino. Grazie ai suoi mille colori e alla perizia degli artigiani, veniva considerato una pittura in pietra. Oggi la tecnica per fortuna non è andata perduta e a Firenze ci sono ancora artisti che la utilizzano creando splendide opere.

Il sud Italia è invece la terra del tufo e dell'arenaria. Rispettivamente a Matera e a Lecce si può trovare facilmente tantissimo artigianato di ottimo livello. La lunga e illustre tradizione si nota anche nei monumenti, spesso realizzati proprio con questi materiali, come ad esempio la meravigliosa facciata della chiesa di Santa Croce a Lecce.

In Italia anche la musica è handmade

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La musica è un'altra delle grandi passioni italiane. Dall'opera alla canzone napoletana, passando per la musica sinfonica e quella folk. I generi sono tanti e tutti, in un modo o nell'altro, hanno dato origine non solo a successi intramontabili, ma anche a strumenti musicali handmade.

I violini di Cremona sono di certo i più famosi, sia per il loro pregio, sia perché il loro nome è legato a quello di Antonio Stradivari, il liutaio più famoso di sempre.

La stessa Cremona, però, insieme a Milano e Viterbo, è nota anche per la produzione artigianale di strumenti a tastiera e flauti.

Il dolce suono del mandolino è invece indissolubilmente legato alla canzone napoletana. Proprio a Napoli ci sono infatti botteghe centenarie dove si fabbricano mandolini con metodi artigianali, che vengono esportati ovunque nel mondo. Sempre in Campania, ma nell'entroterra, si producono anche le zampogne, antichi strumenti a fiato tipici della cultura pastorale, il cui suono caratterizza il Natale del sud Italia.

Le regioni del sud, in particolare la Calabria, sono note anche per le chitarre handmade. Qui è infatti ancora diffusa la costruzione della così detta chitarra battente, la chitarra italiana leggermente diversa dalla chitarra classica, di origine francese.

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