Costruire violini è un'arte raffinata e antica, che ha in Italia la sua capitale mondiale. Un museo a cielo aperto che è anche un'importante scuola, per tramandare questo straordinario mestiere

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Ci vogliono passione e tecnica, grandi abilità e un amore autentico per la musica per costruire un violino perfetto. E naturalmente legnami pregiati non scelti a caso. È con questo spirito che lavorano i liutai italiani, i maestri artigiani del violino.

Sono stati loro che hanno dato il via, secoli fa, ad un'importante tradizione della manifattura italiana, ancora oggi viva e sorprendente. Adesso come allora, con il legno degli abeti rossi, gli artigiani più esperti sono in grado di fabbricare strumenti di pregevolissima fattura, naturalmente costruiti interamente a mano.
Andiamo a conoscere la patria dei violini italiani, il cui nome è indissolubilmente legato a quello dell'artista noto in tutto il mondo come il miglior liutaio della storia.

L'arte di Stradivari

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Non è lui l'inventore del violino, ma ne è stato di certo il più grande cultore e costruttore. Per tutti gli amanti della musica il nome di Antonio Stradivari, maestro del '600, è sinonimo di impareggiabile qualità, tecnica e creatività. I violini made in Italy che portano la sua firma, infatti, sono adesso paragonabili a vere e proprie opere d'arte per rarità, pregio e anche costi.

Il consorzio dei liutai italiani, nato per per garantire la qualità degli strumenti, non a caso ha preso il suo nome da questo artista straordinario.

Fin da giovane Stradivari è stato un abile costruttore di diversi tipi di strumenti, tra cui chitarre, arpe, viole e così via, ma la sua passione e la sua maestria hanno dato vita a diverse varianti di violini, che si differenziavano da quelli tradizionali per dimensioni, materiali e anche per i colori delle vernici. Tutti gli strumenti creati dalle sue abili mani erano però accomunati da un suono che si distingueva per la ricchezza, la facilità di emissione e la potenza.
La sua eredità vive ancora adesso in quella che è stata con ogni probabilità la sua città natale, ma di sicuro è quella in cui ha vissuto e lavorato duramente fino alla fine dei suoi giorni, a 93 anni.

Una città a tempo di musica

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In Italia la tradizione degli artigiani liutai è sempre viva e fiorente e si contano al giorno d'oggi circa trecento botteghe sparse sul territorio. Più della metà di esse sono concentrate nella culla italiana dell'arte del violino: Cremona, in Lombardia.

Qui, appunto, Antonio Stradivari ha vissuto e raggiunto la sua meritata fama, ma in città hanno lavorato per secoli diverse altre importanti famiglie di liutai, tra cui gli Amati. Al capostipite, Andrea, viene tradizionalmente attribuita la realizzazione del primo violino, come lo conosciamo oggi.
In realtà tutto a Cremona sembra parlare di musica. Questa preziosa, elegante città è stata ad esempio la patria di un grande protagonista della musica italiana, Monteverdi, a cui è dedicato ogni anno un importante festival estivo. Nell'arco di circa dieci giorni piazze ed edifici si trasformano in un unico, grande palcoscenico, per ospitare eventi di musica, teatro e danza con artisti provenienti da tutto il mondo. A Cremona, inoltre, è nato Ponchielli, celebre compositore dell'800, a cui è intestato uno dei maggiori teatri della città.
Anche la casa di Stradivari è visitabile, in corso Garibaldi, anticipata da una inconfondibile statua in bronzo.
Ciò che lega questa città alla musica non è solo il ricordo di un glorioso passato. Scopriremo infatti come i liutai conservano viva la loro tradizione.

I violini italiani, patrimonio dell'umanità

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Cremona ha veramente molto da offrire ai suoi visitatori. Il suo centro storico è una miniera di botteghe artigiane, di opere d'arte, e anche di rinomate pasticcerie dove gustare un delizioso torrone.

Ti basterà una sosta nella bellissima Piazza del Comune, con il Palazzo del Podestà e la sua celebre Loggia dei Militi per innamorarti di questa città. Il suo Duomo è noto come la Cappella Sistina della Pianura Padana per i suoi straordinari soffitti affrescati, ma questa chiesa vanta anche un altro primato. La sua torre campanaria, chiamata affettuosamente Torrazzo, è il più alto campanile in muratura d'Europa, che ospita anche un bellissimo orologio astronomico del '500 ancora funzionante, e più grande anche del Big Ben di Londra.
È lungo le strade e i vicoli di Cremona, però, che potrai conoscere da vicino l'arte dei liutai, una parte fondamentale dell'identità degli abitanti di questa città. Ci sono laboratori sparsi ovunque e gli artigiani locali hanno raggiunto un tale livello nella qualità degli strumenti prodotti, che dal 2012 la liuteria Cremonese è stata inserita nel patrimonio dei beni immateriali dell'UNESCO.
Diverse botteghe sono visitabili su prenotazione, l'emozione che proverai osservando dal vivo gli artigiani all'opera è davvero impareggiabile.
Se invece vuoi conoscere l'arte dei più celebri maestri dei secoli passati, puoi visitare il Museo del Violino. Al suo interno, in locali appositamente progettati per avere un'acustica perfetta, potrai anche godere del suono puro di questo magnifico strumento.

Photo credits: Waltramp  CC BY-SA 4.0

Nella bottega del liutaio

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Nel laboratorio di un artigiano troverai tutto ciò che ci si aspetta da un luogo dove tecnica e fantasia si incontrano per dare vita a pezzi unici e irripetibili. Un caos creativo fatto di stampi, disegni, progetti e un'infinità di strumenti che vanno dal più comune martello a veri e propri oggetti misteriosi. Almeno per chi non è del mestiere.

La prima cosa che colpisce entrando nella bottega di un liutaio è il profumo del legno degli abeti rossi della Val di Fiemme. Sono questi infatti gli alberi che gli artigiani italiani preferiscono per costruire violini di qualità. L'odore dei boschi si unisce a quello delle vernici, una componente importante non tanto, o non solo, per l'aspetto estetico del violino, ma perché anche le resine utilizzate per preparare i colori influiscono sul suono dello strumento.
Sui tavoli da lavoro potrai incantarti ad osservare i pezzi ancora in lavorazione e scoprire le numerose fasi della complessa creazione di un perfetto violino. Dal disegno dei singoli componenti, alla modellazione sugli stampi, alla complessa lavorazione che dona al violino le sue tipiche, eleganti volute.
Potrai anche osservare gli artigiani all'opera nel riportare a nuova vita gli strumenti danneggiati. I liutai infatti si occupano anche di restaurare i violini con cui il tempo non è stato gentile. 

E poi ce ne andiamo nel regno del violino, dove tutto è dolcezza, delicatezza e armonia.

Arthur Conan Doyle

Come si diventa liutai

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I violini italiani non sono semplici strumenti musicali, sono invece il frutto di un mix unico di tecnica, conoscenze, manualità e anche di dialogo con i musicisti.

Ci vuole tanta passione e tanta motivazione per intraprendere quello che più che un mestiere è uno stile di vita. A Cremona però c'è un'importante scuola dove chiunque può imparare tutto questo e molto altro ancora, con studio, pazienza e dedizione.
Gli artigiani locali infatti sono convinti che la loro arte vada salvaguardata e tramandata, per questo motivo se aspiri a diventare un vero liutaio puoi iscriverti al corso specializzato.
Scoprirai come scegliere il legno perfetto, che deve stagionare naturalmente, imparerai a fabbricare ed assemblare i 70 differenti pezzi da cui è composto un violino e apprenderai l'importanza dei dettagli che rendono ogni strumento diverso dall'altro.
Persino più importante è l'apprendistato che gli allievi fanno in bottega, per lavorare fianco a fianco con gli artigiani più esperti, proprio come si faceva un tempo.
Ogni artigiano realizza circa 6 violini all'anno, perché si tratta di un lavoro complesso e duro, ma sicuramente di grande fascino. La scuola infatti richiama ogni anno studentesse e studenti da tutto il mondo.  

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