Come descrivere la Costiera Amalfitana? Un luogo fatto di baie, insenature, strapiombi ed rupi scoscese sul mare. La varietà e la bellezza di questo tratto peninsulare campano si compone di ben 16 paesi: Amalfi, Atrani, Cava de' Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Raito, Ravello, Sant'Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare.

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Costiera Amalfitana: Perché è Patrimonio UNESCO?

La Costiera Amalfitana è una delle coste più famose del mondo. In provincia di Salerno, affaccia su due golfi, il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno, con la vicina Penisola Sorrentina, altra meta gettonatissima del turismo in Campania e in Italia. 

Sole, cittadine a picco sul mare, ottimo cibo e un patrimonio storico unico al mondo: qui natura e storia si mescolano dando luogo a un connubio tanto unico quanto prezioso. Ed è proprio questo meraviglioso intreccio che nel 1997, l'UNESCO la dichiara ufficialmente parte della sua lista dei patrimoni dell'umanità. "La Costiera Amalfitana è un esempio di paesaggio mediterraneo con eccezionali valori culturali e paesaggistici derivanti dalla sua topografia ed evoluzione storica". 

La sua varietà e bellezza lasciano i suoi visitatori stupefatti e desiderosi di conoscere meglio tutte le sue cittadine a picco sul mare. Un paesaggio meraviglioso che acquista ancor più valore grazie ai sui profumi e i suoi colori: dal blu smeraldo del mare, al profumo dei suoi orti pieni di limoni e delle ginestre che crescono sulle rocce.


Storia della Costiera Amalfina: un passato di antica Repubblica Marinara

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Inizialmente, per la sua posizione geografica, la Costiera Amalfitana era un posto alquanto povero: una zona ben protetta dalle montagne e con unico sbocco il mare. Con l'avvento degli scambi commerciali e la creazione di terrazzamenti per la coltivazione, la sua popolazione comincia a crescere sempre di più e ad acquisire una maggiore rilevanza. 

Nel IV sec. d.C. viene fondata Amalfi. Contesa tra Bisanzio, i Longobardi di Benevento e il ducato di Napoli, Amalfi si sviluppò fino a diventare, nel 839, Repubblica Marinara autonoma.

Giocherà un ruolo fondamentale nel traffici marittimi. Infatti, sarà la prima fra le Repubbliche Marinare a gestire più contatti e scambi contemporaneamente con Spagna, Egitto, Costa Assiro-Palestinese, l'Impero di Bisanzio e l'Occidente Romanico-Germanico. È grazie ad Amalfi che in Europa sono state importate per la prima volta carta e spezie. 

Amalfi: Testimonianze di un Glorioso Passato

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La gloria della Repubblica Marinara di Amalfi ha lasciato in dote monumenti storici che sono stati capaci di caratterizzare in maniere indistinguibile l'arte locale. 

Uno dei più celebri è la Cattedrale di Amalfi dedicata a Sant'Andrea. Al termine di una ripida scalinata, sovrasta l'omonima piazza con al centro la settecentesca Fontana del Popolo. La chiesa è un complesso stratificato, composto da un precedente stile romanico e un successivo stile islamico-bizantino.


La facciata è ricoperta ma maioliche policrome risalenti al XIX sec. Essa ricorda, non per caso, la Moschea di Cordoba: dati i frequenti scambi che la Repubblica stringeva al tempo con gli Arabi Spagnoli. Per quanto riguarda gli interni, essi sono in stile barocco ma rimaneggiati diverse volte. 

Dall'atrio del duomo, si accede al Chiostro del Paradiso: una deliziosa costruzione in stile arabo con al centro un giardinetto. Questa continua fusione di elementi architettonici provenienti da diversi popoli ed etnie, dà vita ad uno stile autoctono: lo stile amalfitano. 

Un altra testimonianza, dell'indiscutibile potenza marittima che è stata Amalfi, è l'Arsenale della Repubblica. Si tratta di un grande edificio dai suggestivi saloni in pietra con volta a sesto acuto. Ne è rimasta giusto la metà di ciò che in passato era un grande cantiere navale medievale.

Qui vengono conservate le tavole amalfitane, un codice che raccoglie il diritto marittimo attuato durante tutto il Medioevo. Sempre qui troviamo anche la prima bussola apparsa in Europa perfezionata da un amalfitano, Flavio Gioia. 

Ravello: la città della musica

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Ravello è un meraviglioso borgo pieno di vicoli, giardini e ville storiche. Conosciuta come la "Città della Musica": qui ogni anno ha luogo un prestigioso festival di musica internazionale, che ha reso la località famosa in tutto il mondo. 

Piazza del Vescovato è il cuore di Ravello. Qui ci sono il duomo, scrigno di meravigliose opere d'arte, e la torre d'ingresso di Villa Rufolo

La Villa fu costruita nel V sec. per volontà della potente famiglia Rufolo che, per difficoltà finanziarie, a metà Ottocento fu costretta a venderla allo scozzese Francis Nevile Reid. Attorno alla villa si estende il meraviglioso Giardino Klingsor, tanto amato dal musicista tedesco Richard Wagner.

Positano: Vacanze da V.I.P.

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Con le sue casette bianche che degradano verso il mare, Positano è un luogo ameno. 

Nel dopoguerra diventa una delle mete preferite dalle star di Hollywood, acquisendosi la fama di luogo per vacanze di lusso. In realtà, la sua concezione di luogo ricreativo ha origini molto più antiche: ne sono testimonianza le sue ville romane, dove gli antichi andavano a trascorre i loro momenti di otium. 

Qui nasce anche la moda mare Positano: strade ricche di botteghe dove acquistare artigianali prodotti di sartoria. 

Ma Positano è soprattutto famosa per le sue spiagge. La più suggestiva è quella di Arienzo, raggiungibile dall'alto del paese attraverso i suoi 300 scalini. 

Vietri sul Mare e l'Arte delle Maioliche

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Vietri sul Mare è una caratteristica cittadina, ricca di colori. Qui la bellezza delle sue costrizioni, si confonde con quella del paesaggio naturale. Case aggrappate a rocce calcaree che fanno di Vietri un paese singolare. 

Vietri sul Mare è famosa soprattutto per l'arte della ceramica, le famose maioliche vietresi. In ogni angolo della città, numerose fabbrichette artigianali arricchiscono, con le loro tinte vivaci, il paesaggio già di per se meraviglioso. Con queste maioliche sono decorate le cupole delle chiese più importanti della Costiera. 

La Costiera Amalfitana è un posto di sogno che non sembra vero

Alberto Moravia

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