
La differenza tra quello che appare su Instagram e la realtà “esplode” quando si fa una vera esperienza di viaggio nelle principali mete turistiche dell'Italia. I social media applicati al turismo hanno molti aspetti positivi, su tutti la promozione delle destinazioni e delle strutture ricettive e la fidelizzazione delle persone grazie all'interazione e alla condivisione, ma il confronto tra quello che appare su post e reel e il mondo fisico lascia spesso delusi.
L'uso delle piattaforme ha trasformato il turismo: l'impatto di content creator e influencer è fortissimo, ormai prima di partire si cercano sui social l'ispirazione e i consigli giusti su location ed eventi esclusivi. I luoghi più instagrammabili e instagrammati si trasformano in destinazioni appetibili e di tendenza. Il rovescio della medaglia è l'overtourism: località d'arte, storia e cultura, posti di mare e di montagna, vittime di sovraffollamento e ridotte a fast food del selfie mordi e fuggi. È per questo motivo che Visit Italy ha lanciato la campagna 99% of Italy, nata proprio allo scopo di esplorare quel 99% d'Italia nascosta, fatta di luoghi autentici che non sono ancora diventati virali.

Instagram e realtà: il vero volto delle mete turistiche in Italia
L'Italia che appare su Instagram sembra perfetta: zero traffico, nessun caos né degrado paesaggistico, amministrazioni locali lungimiranti, bellezza e fascino ovunque. Ma com'è davvero visitare luoghi come Venezia, Firenze o la Costiera Amalfitana in alta stagione? Il sovraffollamento è comune a buona parte dei luoghi di vacanza e villeggiatura, con le istituzioni che pensano all'introduzione di ticket di accesso e ingressi contingentati per limitare i flussi.
Le località italiane più fotografate e ammirate su Instagram sono Venezia, Firenze, Roma e Positano, tutte destinazioni ad alta intensità turistica. Luoghi ricchi di fascino e storia, ora alle prese con la ricerca di soluzioni per migliorare la qualità della vita e ridurre gli impatti ambientali e sociali. Venezia accoglie 25 milioni di turisti all'anno, mettendo a dura prova la quotidianità dei residenti, oggi scesi a poco meno di 250.000: il calo sfiora il 48% rispetto al 1977. Non solo: 100.000 imbarcazioni a motore attraversano i suoi canali, erodendo le fondamenta e contribuendo all'inquinamento delle acque.
Non è da meno Firenze, dove il boom di turisti (in media 29.000 al giorno e 10,5 milioni all'anno) ha innescato la fuga dal centro storico (in 15 anni i b&b sono passati da 150 a 12.000 e sono stati aperti 1.200 nuovi ristoranti) e la perdita dell'identità locale. A Roma l'invasione di turisti per le bellezze della Capitale ed eventi come il Giubileo (mediamente 35 milioni di presenze ogni anno) sta cambiando la fisionomia della città con strade affollate, mezzi pubblici impossibili da prendere e affitti alle stelle.
Il paradosso di Positano, uno dei posti più incantevoli d'Italia con 160.000 presenze soltanto nel periodo estivo, è lo svuotamento in bassa stagione e quando il sole tramonta. Il turismo è la fortuna della “città verticale” che spopola soprattutto su TikTok, ma è necessario per l'amministrazione comunale salvare l'economia tutelando i pochi residenti, ridotti a meno di 4.000. Oltre alla Costiera Amalfitana, anche Napoli rischia in nome del turismo: la folla frenetica di stranieri che si riversano nel capoluogo campano ha raggiunto un punto tale da svuotare il centro di locali.
I luoghi più a rischio influencer in Italia
La lista è lunga e non include soltanto le località più note. Ha fatto notizia il caso della (ex) coppia d'oro dei social, Chiara Ferragni e Fedez, che ha fatto schizzare il flusso di turisti nella zona del Lago di Como quando ha deciso di acquistare Villa Matilda, una residenza da sogno nella località luxury di Pognana Lario. A separazione dei Ferragnez avvenuta, la dimora è stata venduta, ma posti come Bellagio, Faggeto Lario, Tremezzo e Varenna continuano ad essere presi d'assalto, complici le presenze di vip di Hollywood. Le celebrità internazionali avvistate sono tante, da George Clooney e la moglie Amal a Keira Knightley, Michael Fassbender, Adrien Brody, Hugh Grant e Andrew Garfield, spesso allo stadio Sinigaglia per assistere alle partite casalinghe della squadra dei fratelli Hartono.
Ogni anno l'istituto di ricerca Demoskopika stila l'Icts (Indice complessivo di sovraffollamento turistico), nel quale segnala le destinazioni più sotto pressione sulla base di cinque indicatori chiave: la densità turistica, la densità ricettiva, l'intensità turistica, l'utilizzo dei posti letto e la quantità di rifiuti urbani prodotti dai turisti. “L'overtourism non è più soltanto una sfida, ma è una priorità che investe la sostenibilità delle destinazioni italiane – spiegano i ricercatori –. Non riguarda solo l'esperienza del turista, ma condiziona anche la qualità di vita delle comunità locali. L'aumento del sovraffollamento è un campanello d'allarme che impone interventi urgenti e strategici: dalla regolazione dei flussi nei periodi di punta alla promozione di mete alternative, fino a incentivare in modo più efficace i viaggi lungo tutto l'arco dell'anno, valorizzando anche i mesi tradizionalmente meno turistici”. Ecco quali sono le location italiane più instagrammate e a maggior rischio overtourism:
– Lago di Braies
– Lago di Tovel
– Bolzano
– Trento
– Trieste
– Venezia
– Verona
– Milano
– Lago di Como
– Cinque Terre
– Rimini
– Firenze
– Livorno
– Roccaraso
– Roma
– Civita di Bagnoregio
– Napoli
– Positano e la Costiera Amalfitana
– Arcomagno di San Nicola Arcella
– Sardegna (La Pelosa, Stintino, Oasi Biderosa a Orosei, Cala Coticcio, Li Piscini di Cannigione, Punta Molentis a Villasimius)
Quello che appare sui social e ciò che si trova davvero
Le immagini patinate che arrivano da Instagram generano l'illusione di posti splendidi e rilassanti, ma arrivati sul posto, se non si prendono le corrette precauzioni, si corre il rischio di incappare in esperienze a dir poco caotiche. Quando non è gestito correttamente, il turismo mordi e fuggi a caccia di selfie in luoghi instagrammabili, con poche ore di sosta, scatto e addio, diventa un modello devastante. Specie per luoghi di pregio e delicati come Venezia e la Costiera Amalfitana.
In assenza di un progetto gestionale, ricettivo e culturale strutturato che esalti la bellezza e il valore dei luoghi nelle sue peculiarità identificative, quello che non appare sui social sono la calca e i disagi alla circolazione, le code per l'ingresso ai musei, le spiagge affollatissime, il caldo torrido e l'accesso limitato ad alcune destinazioni. In Italia il turismo è già a numero chiuso in diverse località. Venezia, la baia di Portonovo nel Conero, le spiagge sarde da Cala Coticcio a Stintino, Portofino e Procida hanno tutte zone rosse, restrizioni sulla circolazione dei mezzi, Zac (zone ad accesso controllato) e ticket d'ingresso per i visitatori giornalieri.
Turismo consapevole: come migliorare la qualità dell'esperienza
Ci sono molti modi per godere delle bellezze presenti nelle principali mete italiane, evitando l'inganno di quel che appare da foto e video postati sui social e dribblando i disagi causati dal turismo di massa. Innanzitutto bisogna concentrarsi sul periodo scelto per il viaggio – le stagioni migliori per visitare Venezia, Firenze, Roma e Positano sono la primavera (aprile-maggio) e l'autunno (settembre-ottobre), quando il clima è mite, c'è meno affollamento, i prezzi sono più bassi e si gira agevolmente a piedi – e sulle prenotazioni anticipate. L'early booking assicura risparmio economico, ampia scelta di alloggi, flessibilità nelle condizioni di prenotazione e una pianificazione più dettagliata.
Per evitare la folla e godere di un'esperienza autentica e rilassata che renda consapevoli di dove ci si trova e cosa si abbia intorno, è meglio affidarsi a guide locali e scegliere percorsi meno conosciuti. Ci sono alcune località che, visitate al di fuori degli orari di punta, fanno scoprire una città autentica: il Museo di San Marco, la Scala Contarini del Bovolo, il Parco delle Rimembranze, il Ghetto, Dorsoduro, Murano, Burano e Torcello a Venezia; San Miniato al Monte, il Giardino di Boboli nel tardo pomeriggio, l'Oltrarno, gli Orti del Parnaso, il Museo di San Marco e il Museo del Bargello a Firenze; Ostia Antica, l'Aventino e Fontana di Trevi al mattino presto, il Colosseo nel tardo pomeriggio, il Foro Romano al tramonto e Fontana di Trevi di notte a Roma; la Villa Romana, le torri saracene, la Torre Fornillo, le spiagge di Laurito, Arienzo e Tordigliano a Positano.
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Travelmar
Le principali città italiane sono raggiungibili con i treni ad alta velocità: Frecciarossa e Frecciargento di Trenitalia e i collegamenti veloci di Italo. Questi treni permettono di viaggiare in modo rapido e confortevole su una rete dedicata che collega Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Prenotando in anticipo, i biglietti hanno prezzi abbordabili: arrivando in aereo a Milano, un Frecciarossa dalla stazione centrale a Venezia Santa Lucia costa tra i 20 e i 70 euro, a seconda della classe e del periodo di prenotazione. Con Italo funziona in maniera simile: un biglietto da Firenze Santa Maria Novella a Roma Termini in orario comodo si aggira tra i 17 e i 38 euro.
Il discorso è diverso per le località costiere, che richiedono collegamenti in traghetto o autobus. Nel caso di Positano, si può arrivare con i traghetti Travelmar e Grassi da Salerno con un biglietto da 15 euro (la partenza è da Piazza della Concordia o da porto Masuccio) oppure con il traghetto NLG da Napoli con biglietto da 26,50 euro. In alternativa, ci sono gli autobus della rete locale: da Napoli con BusItalia Campania ci si impiegano poco più di due ore (variabili a seconda del traffico) con un biglietto Unico da 5,50 euro in corsa semplice; da Salerno il tratto è ancora più breve (poco più di un'ora) e con Sita Sud il biglietto Unico è da 3,40 euro.
Goditi il viaggio da Napoli a Positano andata e ritorno senza interruzioniI consigli per chi viaggia per la prima volta nel Belpaese
Chi bazzica i social e sta pianificando per la prima volta un viaggio in Italia ispirato da quello che vede su Instagram, magari per una luna di miele da sogno in Costiera Amalfitana, in Toscana, in Puglia, a Venezia o sul Lago di Como, ci sono numerose cose da sapere (e da evitare) prima di attivarsi. Insieme ai documenti in regola, al budget a disposizione e al periodo corretto per evitare il sovraffollamento e un clima problematico, è opportuno tenere conto della digitalizzazione delle strutture ricettive (l'Italia è ancora in ritardo rispetto alla media europea) e dell'exploit di destinazioni emergenti come Napoli (diventata negli ultimi tempi la capitale italiana dei matrimoni) e l'Umbria.
Un'indagine di Federturismo sul wedding tourism, un comparto strategico per il turismo italiano e ora concentrato soprattutto nei mesi autunnali, rivela che l'8% dei 44 milioni di turisti che ogni anno visitano l'Italia, pari a 352.000 persone, scelgono il Belpaese per sposarsi, fare la luna di miele, festeggiare anniversari, organizzare addii al celibato o al nubilato. L'Italia è la prima destinazione mondiale per i matrimoni di coppie straniere: nel 2024 sono state celebrate oltre 15.100 nozze, con un incremento del +11,4% rispetto all'anno precedente. Chi sceglie l'Italia per il matrimonio deve fare assolutamente attenzione al budget: la quota media di spesa per evento è aumentata fino a 61.500 euro, con una crescita del +4,2% rispetto al 2023. Numeri che dimostrano come giocare d'anticipo sia fondamentale.
Perché vale comunque la pena visitare l'Italia
Nonostante il sovraffollamento, le lunghe file per visitare musei e monumenti, i rincari, le problematiche del trasporto pubblico, la minaccia all'ambiente naturale e la perdita delle tradizioni locali, le mete turistiche top italiane rimangono imperdibili per le visitatrici e i visitatori stranieri. I motivi? La storia e la cultura, l'arte e l'architettura, la grande varietà di paesaggi mozzafiato, il clima perfetto, la calda ospitalità, la cucina sopraffina rinomata in tutto il mondo e l'equilibrio completo tra passato, presente e futuro. Una magia che è possibile accendere a patto di rispettare un paio di semplici regole.
Innanzitutto osservare la giusta preparazione: prenotare con anticipo i biglietti per gli ingressi ai monumenti che si desidera visitare, evitare gli orari di punta, fuggire a gambe levate dai ristoranti per turisti, portare la crema solare e un cappello se le temperature sono intense e le scarpe comode per affrontare le lunghe passeggiate. In secondo luogo, è fondamentale mantenere aspettative realistiche: niente facili entusiasmi, tanta curiosità, una dose di sana flessibilità e un po' di scetticismo.
Le alternative a città storiche e costiere
Un ultimo consiglio: l'Italia non è soltanto Venezia, Milano e Firenze, Roma e Napoli, la Costiera Amalfitana, la Sardegna e la Sicilia. Nelle vicinanze ci sono alternative più rilassanti e altrettanto sensazionali: luoghi meno conosciuti dove vivere e respirare l'autenticità e la tranquillità del Belpaese. Non solo piccoli borghi e angoli nascosti delle città d'arte, ma anche gemme nascoste che passano spesso inosservate.
Nei dintorni di Venezia, oltre Murano, Burano e Torcello, ci sono la caratteristica Chioggia (conosciuta come “la piccola Venezia”), Padova (a 25 minuti di treno ad alta velocità o 50 di regionale), Vicenza, Treviso e Rovigo (tra mezz'ora e un'ora di treno) e Verona, distante un'ora con l'alta velocità o due ore con il treno regionale. Sempre con l'alta velocità da Venezia, si raggiungono Bologna in un'ora e mezza e Ferrara in due ore. Altrimenti, con un cambio a Milano, ci si può allungare a Torino, una vera rivelazione per chi non la conosce: una città cosmopolita, elegante e raffinata, piena d'arte, storia, leggende e architettura di prestigio, affrontabile con un classico tour a piedi per il centro che permette di percorrere i suoi luoghi classici.
Se a Firenze c'è una folla insostenibile, è meglio spostarsi nei paraggi: con appena mezz'ora di treno si arriva a Pistoia che è una città dal fascino antico senza orde di turisti; in un'ora si arriva ad Arezzo, facilmente visitabile in qualsiasi periodo dell'anno, oppure in Val d'Elsa per l'imperdibile borgo di Certaldo. A poco meno di due ore di treno c'è Lucca, la città delle mura considerata tra i più importanti luoghi d'arte d'Italia. Altrimenti, con uno spostamento in treno tra le tre e le quattro ore, si può ammirare la bellezza selvaggia e il fascino della tranquillità delle Marche, la regione di città d'arte e storia come Pesaro e Urbino, Ancora, Recanati, Macerata e Ascoli, Gradara con il suo castello, il Conero con la sua riviera, il monastero di Fonte Avellana e i canyon dei monti Sibillini.
Scendendo più a Sud, le alternative a Roma sono tante: Villa Adriana a Tivoli, le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, il Parco dei Mostri di Bomarzo, il Lago di Bolsena e i suoi borghi, le Terme di Vulci nella zona di Viterbo e quelle di Stigliano a Canale Monterano. Nei dintorni di Positano, infine, non mancano perle di natura incontaminata e spiagge da sogno: i tesori di Ravello e i suoi panorami infiniti, il mare cristallino e le case arroccate di Conca dei Marini con la sua Grotta dello Smeraldo, Praiano per i suoi sentieri slow e l'incantevole Nocelle, la frazione più alta e più antica di Positano dove si mangia la granita al limone più buona della Costiera Amalfitana. Una straordinaria varietà di paesaggi, tradizioni e sapori tutti da scoprire.
L'autore
Scritto il 13/10/2025
Alessandro Zoppo
Foto e reel Instagram generano aspettative troppo alte che si scontrano con la realtà? Ecco come sono davvero le principali mete turistiche in Italia