Puoi scoprire le più note e tradizionali ricette di Carnevale in questo viaggio gastronomico attraverso l'Italia. In particolare ci soffermeremo sui dolci tipici di Carnevale.

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Un'esplosione di colori con i suoi coriandoli, maschere, sfilate, carri ed allegria.

Il Carnevale, che affonda le sue profonde radici in epoca medievale (circa VIII sec), ha assunto nel corso dei secoli sfumature diverse nelle diverse zone dello Stivale dove i festeggiamenti caratteristici di ciascuna realtà regionale e peculiari maschere variopinte sono accompagnati da specialità gastronomiche uniche.

I Dolci di Carnevale in Italia

In questo particolare periodo dell'anno, infatti, come tradizione vuole, ci si abbandona a veri e propri peccati di gola. I piatti forti del Carnevale sono in ogni regione i dolci, da gustare in allegri vassoi misti decorati con zucchero a velo e praline colorate.

Da nord a sud, ogni regione ha il suo dolce tipico carnevalesco, prelibatezze che da generazioni deliziano i nostri palati soprattutto in questo periodo. Dolci golosi e solitamente fritti, preparati con ricette che vantano secoli di storia, realizzati con ingredienti semplici presenti in ogni dispensa come farina, latte, burro, uova, zucchero, miele. Insomma, ce n'è per tutti i gusti!


Le Chiacchiere

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Protagoniste indiscusse sono le chiacchiere (così chiamate a Parma, in Umbria, Campania, Basilicata), presenti praticamente in tutte le regioni con nomi diversi come frappe (a Roma, Viterbo ed Ancona) cenci (Toscana), crostoli (Friuli e Trentino), galani (Veneto) e bugie (Piemonte e Liguria).

Dolce carnevalesco per antonomasia, sono sottili strisce di impasto fritto a base di farina, burro o strutto, uova, zucchero, un pizzico di sale, zucchero a velo e olio di arachidi per friggere. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, si crea una sfoglia tonda con il mattarello da tagliare a striscioline con una rotella dentellata da friggere in olio bollente fino a che non raggiungono un bel colore dorato. Infine, si cospargono di zucchero a velo.

Le Castagnole

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Le castagnole (Emilia Romagna, Friuli e Lazio), invece, conosciute come tortelli a Milano, sono piccole zeppole a base di burro, zucchero, buccia di limone grattugiata e lievito, fritte in olio di semi e ricoperte di zucchero a velo. A proprio gusto, è possibile unire la ricotta all'impasto, per renderle più soffici.

Il Sanguinaccio

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Tipico della tradizione napoletana è il migliaccio, anticamente preparato con la farina di miglio brillato, da cui deriva appunto il nome, in seguito sostituita dal semolino. Si tratta di una ricetta molto semplice ma che richiede non poca pazienza. Gli ingredienti (semolino, ricotta, uova, latte, zucchero, vaniglia, un pizzico di cannella, cedro e aroma di millefiori ) vanno mescolati sul fuoco per dar luogo ad un composto da infornare per circa un'ora, fino ad ottenere un bel colore dorato. Alcune varianti prevedono l'uso dei capelli d'angelo, vale a dire degli spaghetti sottilissimi. In Emilia Romagna, esiste una versione differente dal migliaccio partenopeo, con l'utilizzo dei seguenti ingredienti: sangue di maiale, cioccolato fondente, cacao, latte, canditi – che ritroviamo nel sanguinaccio –, uova e pangrattato. Questo composto verrà poi utilizzato per farcire una pasta che andrà cotta al forno.

Il Migliaccio

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Tipico della tradizione napoletana è il migliaccio, anticamente preparato con la farina di miglio brillato, da cui deriva appunto il nome, in seguito sostituita dal semolino. Si tratta di una ricetta molto semplice ma che richiede non poca pazienza. Gli ingredienti (semolino, ricotta, uova, latte, zucchero, vaniglia, un pizzico di cannella, cedro e aroma di millefiori ) vanno mescolati sul fuoco per dar luogo ad un composto da infornare per circa un'ora, fino ad ottenere un bel colore dorato. Alcune varianti prevedono l'uso dei capelli d'angelo, vale a dire degli spaghetti sottilissimi. In Emilia Romagna, esiste una versione differente dal migliaccio partenopeo, con l'utilizzo dei seguenti ingredienti: sangue di maiale, cioccolato fondente, cacao, latte, canditi – che ritroviamo nel sanguinaccio –, uova e pangrattato. Questo composto verrà poi utilizzato per farcire una pasta che andrà cotta al forno.

Gli Struffoli o Cicerchiata

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Di origine umbra ma diffusa anche nelle vicine Marche ed Abruzzo, la cicerchiata si prepara con un impasto a base di farina, buccia di limone grattugiata, burro, zucchero e mistrà – un liquore dolce dell’Italia centrale –, fritti in olio di semi e conditi con miele e codette di zucchero colorato. Si presenta sottoforma di tanti pezzetti di "ceci", da cui il nome stesso e agli amanti e profondi conoscitori delle tradizioni gastronomiche campane verranno in mente senza dubbio i famosi struffoli.

Le Fritole

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Con le loro lontane origini che risalgono all'epoca della Serenissima, le fritole veneziane fino all'Ottocento venivano impastate direttamente in strada (uno street food in piena regola) su grandi tavole in legno e fritte in padelle grandissime. La ricetta di queste gustosissime frittelle prevede l'utilizzo di farina, uova, zucchero, uvetta, latte e rhum e, una volta cotte, vengono cosparse di zucchero semolato.

Gli Arancini Marchigiani

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Gli arancini marchigiani, da non confondere con gli arancini (o arancine) tipici siciliani a base di riso, sono dolci fritti fatti con farina, olio, latte e uova. Con la loro caratteristica forma a girandola, sono realizzate arrotolando la sfoglia dell'impasto (ricoperta in precedenza da zucchero semolato, e bucce di limone e arance grattate) e, infine, tagliandola a rondelle.

La Schiacciata Toscana

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Tipica, invece, della zona del Chianti (Toscana), la schiacciata detta anche stiacciata è un soffice dolce da forno a base di farina zucchero, uova, lievito di birra, latte (o acqua), strutto e succo di arancia, che rende particolarmente profumato l’impasto.

Farciti con castagne lessate e schiacciate, cioccolato fondente e liquore, poi fritti in abbondante olio di semi, i ravioli di castagne sono diffusissimi nella zona del Piceno.


Gli Strauben

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Gli strauben sono dolci e gustose frittelle di origine altoatesina, a base di latte, farina, uova e grappa. La loro caratteristica forma a chiocciola si ottiene facendo passare la pastella attraverso un apposito imbuto. Una volta fritti, gli strauben si accompagnano con zucchero a velo e, a piacere, della confettura di mirtilli rossi o una composta di mele o pere.

Le Graffe di Carnevale

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Infine, non potevano assolutamente mancare le graffe, ciambelle fritte e ricoperte di zucchero, un dolce tipico napoletano preparato nel resto d'Italia principalmente per festeggiare il Carnevale. Una ricetta tradizionale e semplice da realizzare a base di farina, patate, burro, lievito, zucchero semolato, grappa, buccia di limone grattata, olio per friggere.

Alla fine di questa lunga e gustosa carrellata di proposte, qualunque sia la scelta che farete... il gusto è garantito!


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