Non c'è modo migliore del cinema per scoprire l'autentica estate italiana: scopri i 7 film estivi italiani più rappresentativi.

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I paesaggi baciati dal sole, il relax e le chiacchiere in spiaggia, il mare cristallino, l'esercito di turisti in costume, gli abitini leggeri: una serie di immagini quasi banali che tuttavia rappresentano un immaginario fin troppo riconoscibile, quello delle vacanze estive nostrane. Perché sì, qualunque sia la tua abitudine per la bella stagione, per la gran parte degli italiani viene in mente subito il mare.

L'universo della villeggiatura italiana è bizzarro, perché cambia di pari passo alle evoluzioni sociali ma allo tempo resta sempre uguale ed è davvero inconfondibile. E cosa c'è di meglio del cinema per descrivere con accuratezza i dettagli dell'atmosfera magica e sognante dell'estate del Bel Paese? 

In questa nostra top 7 abbiamo selezionato quelli che secondo noi sono i migliori film estivi italiani, in grado di delineare un ritratto davvero indicativo della nostra stagione preferita e dei rituali che eternamente l'accompagnano, con un occhio di riguardo alle location dove essi sono ambientati – e che spesso riescono anche a sovrastare i grandi attori.

Indossa i tuoi occhiali da sole, prendi i popcorn e vieni con noi!

7. Il Sorpasso di Dino Risi (1962)

Il Sorpasso, tra i più famosi film estivi italiani

Il Sorpasso, tra i più famosi film estivi italiani

Il Sorpasso è una commedia amara dal tragico finale firmata dal grande Dino Risi, regista del tardo Neorealismo, dove a farla da padrona è naturalmente Vittorio Gassman in uno dei suoi ruoli più celebri. 

Siamo a Roma nel 1962, nel pieno della Dolce Vita, in un caldissimo Ferragosto. Un viveur sulla trentina conosce un giovane e timido studente universitario rimasto in casa per preparare gli esami, e lo convince, in una maniera alquanto brusca, a partire assieme a lui a bordo della sua decapottabile per raggiungere la spiaggia di Castiglioncello, nel livornese. 

Il Sorpasso è un tipico road movie ma in uno stile italianissimo, che ci accompagna lungo la via Aurelia tra il Lazio e la Toscana: incontriamo inizialmente una Roma torrida, irreale, deserta a causa dell'esodo estivo, ma soprattutto ben lontana dal caos dei turisti che oggi è quasi perenne. In seguito ci troveremo nelle mete cardine del litorale laziale, a Fiumicino, Ladispoli, Marina di Cerveteri, Santa Severa, Civitavecchia. In questi luoghi, l'Italia del boom economico e le prime forme di villeggiatura moderna sono ben rappresentate, tra splendide donne in bikini, desiderose di emancipazione, e famiglie spensierate che hanno voglia di divertirsi e rilassarsi approfittando di una nuova epoca di benessere.

Questo film estivo italiano ci fornisce una spaccato che sembra molto diverso dai tempi attuali ma non lo è poi così tanto. 

6. Poveri ma belli di Dino Risi (1957)

Poveri ma belli, tra i più celebri film estivi italiani

Poveri ma belli, tra i più celebri film estivi italiani

Altra celebre opera di Dino Risi, stavolta decisamente più leggera e spensierata, Poveri ma belli rappresenta uno spartiacque tra il cinema neorealista e quello della commedia all'italiana come la conosciamo oggi.

Primo di una fortunata trilogia, racconta della rivalità tra due amici storici, Romolo e Salvatore, due giovani romani con poca voglia di lavorare, che si innamorano della stessa ragazza, Giovanna.

Risi ci accompagna così in una splendida Roma d'altri tempi, totalmente diversa ma sempre uguale, dal quartiere (all'epoca) popolare di piazza Navona ai dintorni di Castel Sant'Angelo. Ma il punto principale a rappresentare quelle estati di tanti anni fa è certamente il Tevere con il suo stabilimento balneare, dove in molti si recavano per prendere un po' di sole o per godersi un bagno rilassante.

Insomma, quello che più apprezziamo di questo film, dalla trama piuttosto semplice e senza particolari slanci, è che ci permette di viaggiare nel tempo fino al 1957, in una città spensierata e genuina che si era lasciata alle spalle la tragedia della Seconda Guerra Mondiale e dove si iniziavano ad avere più risorse da spendere in beni materiali – abiti eleganti, giradischi, vinili e calze di seta – e nel tempo libero.

5. Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di Lina Wertmüller (1974)

Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, splendido film estivo italiano

Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, splendido film estivo italiano

Questo film estivo italiano non avrebbe bisogno di presentazioni e la sua fama immortale conquistò anche il regista inglese Guy Ritchie, che nel 2002 ne girò un remake con la sua allora moglie Madonna.

La coppia Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, mostri sacri del cinema italiano, sono rispettivamente una nobildonna snob e un marinaio rozzo e comunista che si ritrovano, per colpa di un guasto alla loro imbarcazione, a doversi rifugiare su un isolotto deserto. I due non potrebbero essere più diversi ma finiranno per innamorarsi – almeno in quel piccolo mondo a parte.

Le location di questo splendido film si trovano in Sardegna, lungo la costa orientale, e più precisamente nel golfo di Orosei, a Cala Fuili e a Cala Luna, tra Dorgali e Baunei, e a Tortolì, luoghi rocciosi e selvaggi, dalla sabbia bianchissima e dal mare azzurrissimo che sembrano quasi appartenere a ben altre longitudini. 

Siamo di nuovo negli anni '60, epoca che inaugurava la cultura della villeggiatura, per questo film dai toni leggeri che omaggia quel tempo e le sue atmosfere rilassate e gioiose.

Sapore di mare di Carlo Vanzina, re del Cinepanettone, racconta le avventure amorose dei giovani della borghesia italiana che ogni anno si incontrano a Forte dei Marmi per godersi l'estate e che qui, sull'ondata della nostalgia, si rivedono circa vent'anni dopo.

Fedele ricostruzione della tipica vacanza al mare, il film ci accompagna tra le adorabili villette colorate e gli alberghetti, insieme ai turisti sorridenti in bicicletta, per assaporare la quotidianità in spiaggia presso gli stabilimenti balneari, luoghi di ritrovo abitudinari per tante famiglie che ogni anno vi si danno appuntamento. A questo si uniscono le usuali attività del contesto, come le serate danzanti in balera, i giri in Vespa e i falò in spiaggia. Il tutto accade lungo il mare cristallino della Versilia, meta di richiamo soprattutto per quegli anni, ed è accompagnato da una colonna sonora che comprende le migliori hit del decennio – il titolo stesso è una citazione di Sapore di sale di Gino Paoli. 

3. Ferie d'agosto di Paolo Virzì (1996)

Ferie d'agosto, film estivo italiano alquanto recente

Ferie d'agosto, film estivo italiano alquanto recente - credits by Wikipedia

Ferie d'agosto è solo il secondo film di Paolo Virzì ma vi possiamo già individuare il riconoscibile sguardo ironico e disincantato sul mondo e sulla società.  

Due gruppi di persone ben distinti sbarcano a Ventotene per la villeggiatura. I primi sono i classici intellettuali liberali di sinistra, mentre i secondi sono i tipici borgatari di destra, volgari e chiassosi. Finiscono col diventare vicini di casa e la loro apparente diversità li porterà allo scontro, ma in seguito darà modo a ognuno di loro di fare un bilancio personale.

Ferie d'agosto è il classico film corale del regista toscano che, come ci abituerà in seguito, trova nelle contraddizioni della moltitudine umana una maniera impeccabile di dipingere i nostri tempi; è una pellicola figlia del suo tempo, di quegli anni '90 in cui la politica, la società e la cultura pop italiana stavano cambiando radicalmente.

Protagonista indiscussa è però Ventotene, isoletta a largo del Lazio, che ospita questa umanità variopinta e a tratti grottesca. Come tutti i piccoli centri sul mare si anima dopo la discesa dei turisti dal traghetto ma tuttavia riesce a conservare la sua essenza selvaggia: le sue case spartane, la vegetazione tra le rocce, gli scogli da cui tuffarsi e il segnale poco agevole per il televisore.

A completare l'immagine nostalgica, che nel 1996 ancora non contemplava l'odierno turismo selvaggio, la banda musicale per le strade e gli eventi in piazza come occasione di socialità. 

La magia malinconica degli amori estivi rivive nel capolavoro di Luca Guadagnino, che ci conduce dolcemente nei vivacissimi anni '80 della sua Italia.

Chiamami col tuo nome, premio Oscar alla sceneggiatura non originale, ci descrive la maturità sentimentale e sessuale del diciassettenne Elio, che in un'estate ordinaria nella villa di famiglia a Crema si innamora perdutamente del ventiquattrenne Oliver, in un lungo gioco di seduzione.

Il calore della bella stagione si respira a pieni polmoni in questo intrgante e romantico film, che ci porta lontani dal classico binomio spiaggia-mare ma non ce ne fa mai sentire la mancanza. L'atmosfera pigra e languida prende vita nella città cremasca e nelle sue piazze assolate, negli scorci campestri dei paesi di Moscazzano, Pizzighettone e Pandino, ma anche nei vicoli di Bergamo e sulle acque placide del Lago di Garda, in zona Sirmione. Addirittura, appositamente per le riprese, è stata ottenuta un'apertura straordinaria alle Cascate del Serio, nel bergamasco.

1. L'incredibile storia dell'isola delle rose di Sydney Sibilia (2020)

L'incredibile storia dell'isola delle rose, film estivo italiano più recente

L'incredibile storia dell'isola delle rose, film estivo italiano più recente

Completiamo il nostro breve excursus sui migliori film estivi italiani con l'opera più recente, grande successo su Netflix. Dopo la geniale trilogia di Smetto quando voglio, il salernitano Sydney Sibilia racconta un'altra storia intrinsecamente italiana, quella assolutamente vera di Giorgio Rosa, ingegnere visionario e fondatore della Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose nel 1968.

Siamo di nuovo negli anni '60, epoca di svolta ed eversione per l'Italia, e il genio incompreso Giorgio, che ha appena conquistata la laurea in ingegneria, capisce che l'unico modo per trovare il suo posto nel mondo consiste nel, letteralmente, crearselo: raggiunge una piattaforma a largo di Rimini e fonda la sua personale micro-nazione indipendente, dove le regole stringenti della terraferma non valgano nulla e possano essere lasciate alle spalle.

Il mondo utopico di Giorgio nacque davvero il 1 maggio del 1968, come paese indipendente, e fu smantellato l'11 febbraio 1969 con un'operazione degli artificieri della Marina Militare. 

Sebbene nella realtà l'isola non fu mai una meta per festini ed eventi, in questa storia di grandi ambizioni e creatività abbiamo un piccolo assaggio della modaiola costa romagnola della Dolce Vita, del suo spirito liberista e giocoso, di quella movida vacanziera e spensierata del nostro paese in un'epoca di grande progresso e benessere. Ma soprattutto di quel fantastico 1968 in cui la volontà di evasione e indipendenza dei giovani, con grandi sogni e pochi mezzi, dava loro modo di pensare che qualunque progetto potesse realizzarsi. 

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