Siti storici, tesori nascosti e quartieri alla moda: scopriamo cosa vedere a Milano in 3 giorni per vivere un viaggio unico nella capitale meneghina.

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Capoluogo della Lombardia e principale metropoli del Nord Italia a livello di importanza economica e di riconoscimento internazionale, Milano è anche la Capitale Mondiale della Moda e del Design, oltre che una città eclettica e ricca di fascino.

Qui infatti possiamo visitare alcune attrazioni iconiche e dalla straordinaria caratura artistica, come il Duomo o il Cenacolo Vinciano. Ma possiamo anche immergerci nella cultura milanese tradizionale, tra l’ottimo cibo e gli immancabili aperitivi, esplorando i vari quartieri in cerca dei luoghi più autentici e nascosti, poco conosciuti dal turismo di massa.

Cominciamo allora senza altri indugi il nostro viaggio in questa città così unica e speciale, e scopriamo insieme cosa vedere a Milano con un itinerario di 3 giorni che ci porterà nel cuore della metropoli lombarda.

Un viaggio di 3 giorni per scoprire cosa vedere a Milano tra arte, tradizione e divertimento

Cosa vedere a Milano in 3 giorni

Il cuore di Milano risiede nella straordinaria cornice di Piazza del Duomo, un luogo splendido e ricco di attrazioni e folklore, perfetto per iniziare la nostra visita della città.

Qui non ci limiteremo tuttavia a esplorare i siti turistici più conosciuti, ma scopriremo anche alcune perle culturali nascoste e poco frequentate, ma non per questo meno affascinanti e significative dal punto di vista storico.

Poi proseguiremo il nostro percorso su cosa vedere a Milano andando a conoscere il suo straordinario patrimonio artistico, dal quartiere di Brera al Cenacolo Vinciano, passando per il Castello Sforzesco.

Infine, il terzo e ultimo giorno di visita, andremo in cerca del lato più moderno e passionale della città, apprezzando il suo skyline e l’iconico Stadio di San Siro.

Scopriremo anche quanto sia importante la tradizione gastronomica di Milano, nonché la sua vita notturna, che la rende una metropoli vibrante e piena di emozioni ed esperienze tutte da vivere. 

Giorno 1. Cosa vedere a Milano nell’area di Piazza del Duomo

Cosa vedere a Milano, Piazza del Duomo
Il nostro itinerario parte dal centro di Milano, dalla splendida Piazza del Duomo. Visitiamo l’interno del Duomo e facciamo un giro sulle terrazze, dove vedremo da vicino la famosa Madonnina d’oro, simbolo della città, e apprezzeremo una favolosa vista panoramica su buona parte di Milano.

Sempre in Piazza del Duomo, a lato rispetto all’edificio del Palazzo Reale, si trova il Museo del Novecento: entrando, oltre alla bellezza intrinseca delle opere esposte, percorreremo un viaggio immersivo nell’arte contemporanea del XX secolo, grazie anche a un percorso espositivo egregiamente curato e piacevole.

A questo punto, rilassiamoci un momento e cerchiamo un buon posto dove pranzare nella zona pedonale di via Dante, prima di dedicare il pomeriggio all’esplorazione di tre siti meno conosciuti, che generalmente non si trovano in cima alla lista di cosa vedere a Milano, ma che sono invece luoghi molto suggestivi che meritano assolutamente una visita.

La prima tappa si trova poco distante da Piazza del Duomo ed è la Biblioteca Ambrosiana, splendido edificio di inizio XVII secolo che ospita una Biblioteca e una Pinacoteca, con opere straordinarie di artisti quali Leonardo, Raffaello, Botticelli e altri ancora.

Non dimentichiamo di esplorare anche ciò che sta sotto alla biblioteca stessa: la Cripta di San Sepolcro, sorta sopra l’antico Foro Romano scoperto durante una campagna di scavi condotta al di sotto delle antiche cantine dell’Ambrosiana.

Passiamo poi dall’epoca romana alla fine del ‘400 attraversando via Torino, una delle strade dello shopping cittadino, e visitando la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro. Commissionata dal duca Gian Galeazzo Sforza e più tardi proseguita da Ludovico il Moro, custodisce al suo interno un piccolo tesoro, vale a dire l’abside di Donato Bramante

O meglio, non lo contiene davvero: l’abside vero e proprio non esiste a causa della mancanza di spazio, ma attraverso l’uso di rilievi e modanature in cotto Bramante ha creato una prospettiva illusoria che rappresenta il vero capolavoro di questo luogo che rimane nascosto, pur trovandosi in una delle zone più affollate di Milano, e che dischiude il proprio fascino a chi ha la pazienza e la volontà di trovarlo tra un esercizio commerciale e l’altro.

L’ultima tappa della giornata sarà il Santuario di San Bernardino alle Ossa, altro piccolo gioiello milanese situato a poche centinaia di metri di distanza, in Piazza Santo Stefano. 

Qui le decorazioni adornano i pilastri e fregiano le porte, in un motivo decorativo dove il macabro si fonde con la grazia del rococò. È un luogo enigmatico e, nello stesso tempo, inquietante ed estremamente affascinante. 

Concludiamo la giornata tornando in Piazza del Duomo e passeggiando nella meravigliosa Galleria Vittorio Emanuele II, prima di salire all’ultimo piano del grande magazzino Rinascente per godere di una vista magnifica sul Duomo e gustarci un tipico aperitivo milanese sulla splendida terrazza.

Giorno 2. I luoghi dell’arte a Milano: Brera, Castello Sforzesco, Cenacolo Vinciano

Cosa vedere a Milano, Brera
Il secondo giorno del nostro itinerario di 3 giorni a Milano è dedicato totalmente all’arte. Infatti Milano, universalmente conosciuta come la Città della Moda, vanta anche un patrimonio artistico importantissimo. 

Partiamo dunque dal quartiere dell’arte per antonomasia: Brera. Possiamo arrivare facilmente a Brera da Piazza del Duomo, attraversando dapprima la Galleria Vittorio Emanuele II e poi Piazza della Scala, dove, oltre al famosissimo teatro, si trova anche la sede milanese delle Gallerie d’Italia

All’interno di questo splendido palazzo, che un tempo ospitava una banca, possiamo trovare eccellenti opere d’arte Ottocentesche e Novecentesche (da Hayez e il Romanticismo a Fontana e Manzoni). Non dimentichiamo, passando per il deposito di borse e zaini, di dare anche una sbirciata al vecchio caveau attraverso il cancello metallico!  

Una volta ripreso il cammino e arrivati a Brera, possiamo visitare un altro degli eccellenti musei milanesi, ovvero la famosa Pinacoteca, che raccoglie opere importanti e di fama internazionale come il “Cristo morto” di Andrea Mantegna o “Il bacio” di Francesco Hayez.

Il quartiere, in cui si trova anche la famosa Accademia di Belle Arti, è il luogo ideale per fermarci a pranzo e gustare i piatti tipici milanesi in una delle tradizionali trattorie della zona.

Nel pomeriggio spostiamoci verso il vicino Castello Sforzesco: l’imponente edificio è un polo museale d’eccellenza, all’interno del quale sono custodite collezioni che vanno dall’antico Egitto agli strumenti musicali, passando per Leonardo Da Vinci. La sezione più interessante da visitare è forse il Museo della Pietà Rondanini, dove è possibile vedere il capolavoro incompiuto di Michelangelo. 

L’ultima tappa di questa seconda giornata vede protagonista uno dei luoghi simbolo di Milano: il Museo del Cenacolo Vinciano, all’interno del quale possiamo ammirare “L’Ultima Cena”, capolavoro immortale di Leonardo da Vinci. È fondamentale prenotare la visita, possibilmente scegliendo un tour guidato, per scoprire tutti i segreti di quest’opera tanto straordinaria e vivere nel modo migliore l’esperienza di visita.

Giorno 3. Da San Siro alla Torre UniCredit: cosa vedere a Milano tra architettura e passione

Cosa vedere a Milano, Torre UniCredit
Iniziamo l’ultima giornata del nostro viaggio a Milano utilizzando la metropolitana M5 (Linea Lilla) per raggiungere lo stadio Giuseppe Meazza, meglio conosciuto come San Siro (dal nome dell’omonimo quartiere in cui è stato costruito a metà degli anni ’20 del XX secolo).

San Siro è un’icona di Milano, ne rappresenta l’anima più appassionata, e i milanesi lo affollano ogni settimana da quasi un secolo per apprezzare le gesta di Milan e Inter, le due principali squadre di calcio cittadine.

Al di là dell’indubbia bellezza architettonica dell’edificio, ciò che rende questo stadio una delle attrazioni più visitate di Milano è la tradizione che possiamo respirare al suo interno. 

Le vicende sportive si intrecciano infatti con la storia stessa della città, soprattutto durante il cosiddetto derby della Madonnina: almeno fino agli anni ’80, infatti, era netta la distinzione delle due tifoserie, con il proletariato dei Casciavìt (Milan) che sfidava i Bauscia della Milano bene (Inter). Visitare San Siro ci permette quindi di conoscere il lato più autentico e popolare di Milano.

Dopodiché, prendiamo nuovamente la M5 e raggiungiamo la moderna zona commerciale di City Life, alla fermata Tre Torri. Si tratta di un vero e proprio shopping district ricco di giardini e molto frequentato dalle famiglie durante la bella stagione. Qui possiamo pranzare e fare una passeggiata rilassante in una delle aree più pulite e tranquille di Milano.

Poi, sempre con la stessa linea della metropolitana, percorriamo 5 fermate per arrivare alla stazione di Milano Porta Garibaldi, dove possiamo ammirare i grattacieli che sovrastano la caratteristica Piazza Gae Aulenti, come la Torre UniCredit, grattacielo più alto d’Italia con i suoi 231 metri.

Dalla piazza possiamo dirigerci facilmente verso lo spazio verde della Biblioteca degli Alberi di Milano, dove si trova anche il pittoresco complesso residenziale del Bosco Verticale.

A questo punto, per concludere al meglio il nostro itinerario di 3 giorni a Milano, torniamo nella zona di Piazza del Duomo (possiamo prendere la M3, Linea Gialla della metro, dalla fermata di Repubblica, poco distante dalla Biblioteca degli Alberi) e dedichiamo ciò che resta del pomeriggio allo shopping, tra gli affollati negozi di Corso Vittorio Emanuele II e le lussuose boutique di via Monte Napoleone.

Mangiare durante i 3 giorni a Milano: cosa c'è per cena?

Cosa vedere a Milano, ricette tipiche
Il nostro itinerario di 3 giorni a Milano non prevede solamente attrazioni legate all’arte, alla storia o all’architettura. Anche la tradizione culinaria, infatti, merita un posto d’onore tra le esperienze da provare nel capoluogo lombardo.

Milano offre infatti alcune specialità tipiche e gustose, a partire dal famoso Risotto allo Zafferano, un piatto saporito e celebre in tutto il mondo, realizzato con burro, brodo di carne e midollo, oltre ovviamente allo zafferano, che regala il classico colore giallo che lo contraddistingue.

Come non citare, poi, la celebre Cotoletta alla Milanese, ricavata dalla “costoletta” di vitello e servita rigorosamente con l’osso. Questa ricetta, molto simile alla Wiener Schnitzel viennese, non fu importata durante la dominazione Austriaca. Piuttosto, è vero il contrario: la Cotoletta alla Milanese è il piatto originale che poi venne preso a ispirazione per la Viennese stessa.

D’inverno, vale la pena di assaggiare la Cassoeula, un piatto povero della tradizione lombarda a base di verza e carne di maiale (muso, costine, cotenna, piedini)

Infine, oltre alla cena, non dimentichiamo di provare quella che rappresenta una vera e propria istituzione tutta italiana: quella dell’aperitivo, o meglio ancora, dell’apericena tipicamente milanese, che prevede l’allestimento di buffet più o meno pantagruelici che possiamo gustare nei vari quartieri della movida della città.

I quartieri della vita notturna di Milano

Cosa vedere a Milano, Navigli

A proposito della movida milanese, concludiamo in bellezza viaggiando nelle zone più trendy per quanto riguarda la vita notturna della città. Abbiamo già avuto modo di sottolineare come Milano sia una metropoli vibrante e piena di attività da fare ed esperienze da vivere a ogni ora del giorno e della notte. 

I Navigli sono probabilmente il quartiere più alla moda in questo senso, affollato sia da turisti, sia da locali che passeggiano lungo i canali o gli specchi d’acqua artificiali (come la Darsena), tra ristoranti, bar e pub, assaporando un’atmosfera suggestiva e vivace in un ambiente giovane e, al tramonto, anche molto romantico.

Chi invece ama divertirsi fino a tarda notte, può trascorrere la serata dapprima cenando nel quartiere Isola, dove negli ultimi anni sono sorti molti ristoranti e pub caratteristici e apprezzati, e successivamente buttarsi a capofitto nelle discoteche di Corso Como. Sia Isola che Corso Como si trovano a poca distanza dalla stazione di Porta Garibaldi.

Un ultimo quartiere da non perdere, soprattutto per assaporare degli ottimi aperitivi, è NoLo (Nord Loreto), un’altra zona che si è sviluppata di recente diventando molto cool e apprezzata dai più giovani.

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