
San Pellegrino è il cuore antico di Viterbo, una delle cittadine medievali meglio conservate d’Europa. Il quartiere è una rassegna di tutti i principali elementi architettonici del periodo: stretti vicoli lastricati, scale di pietra, torri austere, archi e logge. Tutto, ma proprio tutto, grida a gran voce "Medioevo”.
Per chi è in cerca di tesori nascosti in Italia, San Pellegrino a Viterbo è un’alternativa top alle strade affollate delle più note destinazioni turistiche nelle vicinanze. Ed è a meno di 2 ore da Roma. Ecco cosa c’è da sapere.

San Pellegrino a Viterbo è tra i quartieri medievali più grandi e belli in Europa

San Pellegrino è un manuale di architettura medievale a cielo aperto. Tutto quello che ti aspetti di vedere in un centro storico che ha preso forma tra XII e XIII secolo qui effettivamente c’è. Torri difensive incluse.
Il quartiere medievale di Viterbo figura tra i più estesi e meglio conservati d’Europa. A differenza di altre città italiane, dove il Medioevo convive con pesanti aggiunte rinascimentali e barocche, qui il carattere originale si è mantenuto pressoché intatto. Palazzi in pietra, strade strette, piazze e profferli (le scale esterne tipiche di Viterbo) sono rimasti praticamente invariati nei secoli.
L’area si apre tra piazza San Carluccio e piazza San Pellegrino, inglobando piccoli vicoli laterali e scorci nascosti. Eppure, nonostante l’atmosfera sospesa nel tempo, è un luogo vivo, dove le persone abitano, lavorano e socializzano quotidianamente.
Scopri ViterboA San Pellegrino, Viterbo, sembra di stare su un set cinematografico

La vita quotidiana scorre in uno scenario che mescola più passato che presente e che non mancherà di ricordare Westeros o la Terra di Mezzo a qualche appassionato di epic fantasy.
Vero è che San Pellegrino sembra davvero un set cinematografico, e non è un caso che attragga da anni grandi produzioni internazionali.
Qui sono stati girati La Sindrome di Stendhal di Dario Argento, la serie Netflix The Decameron e il recente In the Hand of Dante di Julian Schnabel.
La lista di film e show televisivi ambientati a Viterbo include anche il classico di Fellini I Vitelloni, il Decameron di Pasolini e The Young Pope di Paolo Sorrentino.
Quindi, se alcune strade viterbesi ti sembrano familiari, è perché le hai già percorse al cinema.
Cosa vedere e fare a San Pellegrino, Viterbo
Appena si entra da piazza San Carluccio, il quartiere di San Pellegrino non perde tempo a svelare la sua anima duecentesca. E pare davvero di essere scesi al volo dalla DeLorean di Ritorno al Futuro. Vicoli tortuosi delimitati da mura nelle tonalità grigie del peperino e del basalto rivelano subito in quale epoca ci troviamo.
Qua e là, rampe di scale si arrampicano sulle facciate degli edifici come edera di pietra: sono i profferli, un pittoresco ricordo dei tempi in cui al piano terra si lavorava e al piano superiore si viveva in famiglia.
Le abitazioni “sospese” che collegano un lato e l’altro di un vicolo come delle vere e proprie case-ponte regalano alcuni degli scorci più suggestivi da fotografare.
L’atmosfera raggiunge il suo apice in piazza San Pellegrino: il cuore del rione è uno dei migliori esempi di architettura medievale in Italia. Qui spiccano la loggia del Palazzo degli Alessandri, la Torre Scacciaricci, tra i monumenti più antichi della città, e il museo dedicato alla tradizione UNESCO della Macchina di Santa Rosa, uno degli eventi da non perdere in Italia.
Da queste vie ancora oggi si può scorgere Viterbo com’era quando entrò di diritto nella storia papale.
Viterbo, la città papale che ha fatto la storia

La capitale della Tuscia ha un posto speciale nella storia della Chiesa. Tra il 1257 e il 1281 fu persino sede del papato, scelta perché lontana dai tumulti e dalle lotte politiche di Roma.
È a Viterbo che si svolse il conclave più lungo di sempre, quello che cambiò le regole dell’elezione papale.
Durò dal 1268 al 1271: i cardinali dibatterono per quasi tre anni su chi dovesse succedere a Papa Clemente IV. Per accelerare la scelta furono allora rinchiusi nel Palazzo Papale (da qui il termine conclave, “con chiave”). Quando fu chiaro che nemmeno la reclusione bastava, si arrivò a togliere il tetto dell’edificio, nella speranza di far uscire finalmente un nome.
Da quell’esperienza nacque il modello di elezione ancora in vigore, con i cardinali isolati fino alla proclamazione del nuovo papa.
- L’indirizzo da ricordare: Palazzo dei Papi, in Piazza San Lorenzo. Fa parte del Polo Monumentale del Colle del Duomo, che comprende anche la Chiesa di San Lorenzo e il Museo Colle del Duomo. Al suo interno si trova l’Aula del Conclave, la sala dove si tenne il più lungo conclave della storia.
Eventi e tradizioni del quartiere San Pellegrino

Altro che reliquia immobile: San Pellegrino vive (anche) di feste e tradizioni.
Il quartiere medievale più grande d’Europa si ripensa giardino a cielo aperto con San Pellegrino in Fiore, tra fine aprile e inizio maggio. Molte delle installazioni sono interattive, così si può passeggiare tra le composizioni e scattare foto. In calendario anche sfilate con sbandieratori e figuranti in costume, mostre d’arte, laboratori di giardinaggio e mercatini verdi.
L’estate porta con sé San Pellegrino in Festa: piazza San Carluccio e i vicoli vicini si riempiono di arte di strada, bancarelle e attività per tutte le età.
Al Palazzo degli Alessandri, nei fine settimana tra agosto e settembre, La Notte dei Templari ricrea il mondo dei cavalieri con mostre, tornei di tiro con l’arco, duelli e rievocazioni storiche.
A luglio tocca a Ludika 1234, il festival dedicato al Medioevo: giochi, parate coloratissime e spettacoli riportano l’atmosfera del XIII secolo nel centro storico di Viterbo.
Infine, a dicembre, le luminarie del Christmas Village accendono di magia le vie medievali, con il Palazzo degli Alessandri trasformato per l’occasione nella Casa di Babbo Natale.
Consigli pratici per visitare San Pellegrino a Viterbo
- Come arrivare: i treni regionali da Roma impiegano circa due ore. Le stazioni di arrivo sono Porta Fiorentina e Porta Romana; se vuoi raggiungere subito il quartiere medievale di San Pellegrino, meglio scendere a Porta Romana.
- Dove parcheggiare: lungo via delle Fortezze, vicino Porta San Pietro, ci sono parcheggi sia gratuiti che a pagamento. Piazza della Rocca, appena dentro Porta Fiorentina, ha solo parcheggi a pagamento. A Valle Faul, nei pressi di Porta Faul, trovi un grande parcheggio gratuito con ascensore che porta direttamente a Piazza del Palazzo dei Papi. La zona del Sacrario (Piazza Martiri d’Ungheria), dentro le mura, è un’ampia area a pagamento.
- Dove dormire: B&B e alberghi diffusi ricavati da palazzi medievali restaurati danno la possibilità di soggiornare nel cuore del centro storico.
- Dove mangiare: nelle trattorie e nei ristoranti si servono anche i piatti tipici della tradizione viterbese. Pub, caffè e gelaterie animano gli angoli medievali più suggestivi.
- Cosa mangiare: lombrichelli (pasta fatta a mano), spezzatino di coniglio in umido e gnocchi co’ i ferro, tradizionalmente lavorati con un ferro da maglia. L’acquacotta è una zuppa rustica con verdure e erbe selvatiche. I tozzetti sono biscotti secchi con le nocciole.
- Quando andare: in primavera per San Pellegrino in Fiore (aprile–maggio); in estate per il Trasporto della Macchina di Santa Rosa (3 settembre); tra fine novembre e gennaio per i mercatini di Natale.
Il quartiere San Pellegrino di Viterbo: una meta fuori dai soliti percorsi

Il quartiere San Pellegrino di Viterbo è rimasto sorprendentemente intatto nel tempo. Intatto, ma non cristallizzato. È un posto vivace e vissuto, che non ha mai smesso di accogliere la quotidianità dei viterbesi. Un posto dove certo non mancano i locali dove berti una birra o provare la cucina della Tuscia mentre intorno strade e palazzi sembrano gli stessi che hai percorso decine di volte giocando ad Assassin’s Creed.
Feste ed eventi come San Pellegrino in Fiore e il festival medievale sono un’ottima scusa per andarci, ma non si resta delusi nemmeno quando gli appuntamenti in calendario scarseggiano. La gioviale accoglienza dell’antica Città dei Papi ti farà sentire subito a casa.
Viterbo è tra le destinazioni da non perdere nel 2025.
Il quartiere medievale di San Pellegrino a Viterbo – FAQ
San Pellegrino è davvero il quartiere medievale più grande d’Europa?
Grazie alla sua estensione e all’aspetto rimasto praticamente intatto nei secoli, San Pellegrino si distingue come uno dei quartieri medievali più grandi, completi e meglio conservati del continente.
Cosa si può vedere e fare a San Pellegrino?
Passeggia tra i vicoli per scorgere i dettagli tipici dell’architettura medievale viterbese, come i profferli e le case-ponte. Da non perdere: la Chiesa di San Pellegrino dell’XI secolo, il Palazzo degli Alessandri e il Museo di Santa Rosa. Il Palazzo Papale, in Piazza San Lorenzo, è raggiungibile con una breve passeggiata.
Quanto dista Viterbo da Roma e come arrivarci?
Viterbo si trova a circa 80 km a nord di Roma. In treno ci vogliono circa due ore, in auto circa un’ora e mezza. La stazione di Porta Romana è la più comoda per raggiungere il quartiere medievale di San Pellegrino.
Ci sono festival medievali nel quartiere di San Pellegrino?
Ogni estate San Pellegrino ospita Ludika 1234, un festival medievale con giochi di ruolo, parate, rievocazioni storiche, tornei di spada e banchetti in pieno stile XIII secolo.
L'autore
Scritto il 10/10/2025
Lorena Calise
A Viterbo c’è uno dei quartieri medievali più estesi e meglio conservati d’Europa. Qui ti diciamo cosa c’è da sapere e come visitarlo.