Un’incredibile fortezza in cima a uno sperone roccioso e un borgo dove si respira la storia: è San Leo, il lato che non ti aspetti della Romagna.

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Se pensavi che la Riviera Romagnola fosse una destinazione promettente solo per le vacanze estive, dove rilassarsi al sole in una delle spiagge italiane più famose e divertirsi al ritmo frenetico della movida notturna, allora ti hanno raccontato solo una parte della storia! Credici, non ti hanno raccontato quella più bella ed emozionante...hai voglia di conoscerla con noi? Preparati! Oggi viaggiamo alla scoperta del lato inaspettato della Romagna, destinazione San Leo: un vero e proprio gioiello storico e paesaggistico che spicca nel panorama dell’entroterra di Rimini.

Scopri insieme a noi le meravigliose bellezze di questa terra di frontiera e goditi questo appassionante viaggio nella storia e nelle storie che caratterizzano San Leo e il suo territorio. Stai programmando una vacanza in Romagna? Allora ti consigliamo di leggere fino in fondo: troverai un sacco di suggerimenti utili per vivere al meglio la tua esperienza di viaggio a Rimini e scoprire i luoghi e le attrazioni più belle di questa fantastica costa amata dai turisti di tutto il mondo!

Dove si trova San Leo nella provincia di Rimini: alla scoperta della Valmarecchia

San Leo, Rimini, Valmarecchia

All’interno della provincia di Rimini, San Leo è situato nel centro del territorio a sud-ovest rispetto al capoluogo e al confine con lo stato di San Marino, nonché non troppo distante dai confini con Marche e Toscana. Lo scenario suggestivo di San Leo, nella regione storica conosciuta come Montefeltro, è caratterizzato dalla splendida Valmarecchia e dal suo paesaggio naturale, definito dallo scorrere dell’omonimo fiume (fino alla sua foce a Rimini) e dei suoi affluenti e dominato dalle colline e dagli altipiani appenninici.

Ed è proprio sulla cima di uno sperone roccioso di questi monti che si erge lo spettacolo di questo imperdibile borgo romagnolo, con la sua maestosa fortezza silenziosamente arroccata sul punto più alto, come una creatura mitologica dormiente, e poco più giù il suo affascinante borgo, dove respirare ancora tanta storia tra antiche strade lastricate e monumentali edifici. E allora, cosa stiamo aspettando? Partiamo subito alla scoperta di San Leo e delle sue attrazioni!

Cosa vedere a San Leo: andiamo a spasso nella storia del Montefeltro

Cosa vedere a San Leo, Montefeltro

La storia di San Leo è antichissima, tanto che i primi segni di insediamenti stabili nel territorio risalgono già all’epoca romana; ma è soltanto a partire dal medioevo che la sua rilevanza e la sua fama hanno cominciato a crescere, rimanendo intatta fino a giorni nostri. Il borgo è stato per secoli il fulcro culturale e amministrativo della storica regione del Montefeltro, territorio che comprendeva le odierne province di Rimini, Arezzo, Pesaro-Urbino e la Repubblica di San Marino, tanto da esserne considerata a tutti gli effetti la capitale.

Forse per la sua posizione geografica strategica proprio nel cuore di questa antica regione italiana, o più semplicemente per la sua naturale maestosità paesaggistica che da sempre ispira fascino e potere a prima vista, San Leo è stato un vero e proprio crocevia di passaggio che ha attratto alcuni dei nomi più significativi della storia, tra i quali spiccano quelli della famiglia Medici, di San Francesco d’Assisi e di Dante Alighieri – non a caso, la cittadina è menzionata nella Divina Commedia come metafora della faticosa scalata verso la sommità della montagna del Purgatorio.

Le tracce del suo importante passato sono ancora oggi chiare ed evidenti e puoi scoprirle respirando la storia e le storie che rivivono ogni giorno nello splendore delle viuzze e degli edifici di questa gemma nell’entroterra della Romagna: seguici in questo viaggio che, proprio come Dante, ci porterà oltre i confini della storia in questa fantastica cornice.

Il forte di San Leo

Il forte di San Leo

Il forte di San Leo, conosciuto anche come fortezza o rocca, è senza dubbio il simbolo più iconico e dominante del borgo e dell’intera Valmarecchia, a testimonianza del tangibile senso di potere, austerità e autorità che per secoli ha esercitato su questo territorio affascinando il desiderio di supremazia dei protagonisti dell’Italia medievale e rinascimentale, tra re, famiglie nobili e persino il papato.

Con l’annessione definitiva del castello allo Stato Pontificio nel 1631, e con la trasformazione da avamposto militare a carcere inespugnabile, la storia del forte di San Leo si è arricchita di nuove e affascinanti pagine: ci piace pensare anche che sia cambiato il colore dell’inchiostro utilizzato per scriverla, mettendo da parte il rosso del sangue delle tante battaglie combattute tra le sue mura per passare all’intensità del blu o del nero, colori che ben dipingono la vita pazzesca del suo più noto prigioniero.

Stiamo parlando di Giuseppe Balsamo detto Cagliostro, figura eccentrica del settecento noto soprattutto per i suoi legami con la Massoneria e le frequentazioni truffaldine delle più importanti e influenti corti europee dell’epoca, come quella russa e francese – in particolare, fu uno dei protagonisti coinvolti, suo malgrado, nel famoso scandalo della collana di Maria Antonietta. Ben conosciuto anche per le sue truffe di ogni sorta e per le sue presunte abilità di guaritore e alchimista, fu condannato per eresia e imprigionato nel forte di San Leo, all’interno di una cella speciale priva di porte, dove trascorse gli ultimi anni di vita fino alla morte.

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Un altro aneddoto molto particolare riguardante il forte di San Leo riguarda la figura leggendaria del ‘mago della fortezza’. Infatti, secondo un’antica leggenda le cui origini si perdono nell’antichissima storia della cittadina, in un’epoca remota il castello fu la dimora di un misterioso mago, senza nome, dotato di poteri eccezionali come la manipolazione dello spazio e del tempo. Il suo spirito sembrerebbe popolare ancora oggi le mura di questo bastione dal fascino paesaggistico impareggiabile; leggenda o no, oggi molti associano questa storia semplicemente all’immagine di Cagliostro e al suo periodo di detenzione all’interno della rocca, divenuta di fatto anche la sua tomba.

Oggi, fortunatamente, le mura del forte di San Leo non sono più teatro di battaglie e prigionia e al suo interno è possibile visitare musei, mostre e collezioni artistiche e soprattutto un’esposizione dedicata ad armi e reperti bellici dal cinquecento fino alla seconda guerra mondiale.

Il duomo di San Leo

Il duomo di San Leo

Procediamo il nostro tour scendendo verso il borgo e immergendoci nella sua magia storica alla vista del duomo di San Leo, la più solenne struttura religiosa del posto che sorge su una sporgenza di roccia già utilizzata come luogo sacro in epoca preistorica per il culto di divinità ormai dimenticate. Il duomo così come lo conosciamo oggi è stato costruito nel cuore del medioevo (un’incisione su un pilastro all’interno della chiesa riporta la data 1173) sulle fondamenta della prima antica cattedrale risalente al settimo secolo, quando San Leo fu designata come sede di una diocesi.

Da allora sono trascorsi più di mille anni e quella diocesi, ancora oggi, trova sede tra le mura del duomo di San Leo; o meglio, soltanto simbolicamente per metà. Infatti, caso decisamente più unico che raro, San Leo condivide con Pennabilli il titolo di cattedrale della diocesi di San Marino-Montefeltro in quella che viene definita un'unica cattedrale nello spazio di due chiese, entrambe dedicate a San Leone, nonché nello spazio di due stati, ovvero Italia e Repubblica di San Marino. All’interno della chiesa, in stile romanico, è possibile ammirare alcune reliquie del santo.

La pieve di Santa Maria Assunta

La pieve di Santa Maria Assunta

La pieve di Santa Maria Assunta, a differenza del duomo, è invece la struttura religiosa più antica di San Leo con una datazione storica dell’attuale edificio che risale intorno al nono secolo, conservando tuttavia nelle sua fondamenta e nella cripta i resti di una chiesa antecedente.

Infatti, secondo la tradizione fu San Leo in persona ad avviare la costruzione del primo luogo di culto cristiano in questo territorio, a cavallo tra il terzo e il quarto secolo: una teoria affascinante avvalorata da fonti storiche che attribuiscono al santo, nel corso della sua vita terrena, la professione dello scalpellino. Ciò che è certo è che la pieve di Santa Maria Assunta è oggi una delle tappe da visitare assolutamente in questo borgo romagnolo.

La torre campanaria

La torre campanaria di San Leo

La torre campanaria di San Leo è senza dubbio uno dei simboli più riconoscibili del borgo, data la sua mole imponente (e per certi aspetti anche minacciosa) che la rende visibile anche dalla lunga distanza. Questa sua innata capacità di distinguersi rispetto agli altri edifici è una qualità che riflette anche la sua stessa natura. Infatti, se da un lato la sua estetica è perfettamente affine al duomo, dall’altro la sua posizione appartata e impervia rispetto agli altri luoghi di interesse della cittadina da sempre ha reso poco chiara la comprensione della sua funzione.

Quella che colpisce è però la sua conformazione architettonica che sembra esprimersi come una metafora mistica del rapporto tra la fisicità terrena e la spiritualità: l’edificio è infatti costruito a partire dalla roccia, rimanendo un tutt’uno con la stessa, per poi innalzarsi in tutta la sua altezza verso il cielo con uno sguardo panoramico privilegiato sul paesaggio circostante. Affascinante, vero?

Il palazzo mediceo

Il palazzo mediceo di San Leo

Il palazzo mediceo di San Leo è un vero e proprio monumento che celebra la vittoria militare ottenuta da Firenze contro il Montefeltro nel 1517, anno in cui iniziò la costruzione di questo maestoso edificio rinascimentale (conclusa nel 1523) come residenza per il governatore locale per conto dei Medici. Il palazzo si trova in piazza Dante, nell’area compresa tra il duomo e la pieve, e dal 1996 ospita al suo interno un interessante museo d’arte sacra che raccoglie dipinti, sculture e arredi e intende raccontare la storia del territorio attraverso la passione della fede.

Come arrivare a San Leo

Come arrivare a San Leo

Partendo da Rimini, capoluogo di provincia, ci sono due possibilità per arrivare facilmente a San Leo o viceversa: viaggio in automobile o viaggio in pullman, entrambi di circa 30km.

L’itinerario in automobile dura circa 45 minuti. Si parte dalla città percorrendo la SP258, la cosiddetta via Marecchiese, proseguendo per un lungo tragitto fino a Pietracuta; giunti a Villanova si prende la SP22 e successiva via Montefeltro guidando attraverso la Valmarecchia e risalendo le alture fino a giungere al centro abitato di San Leo. Niente paura, la maestosa fortezza sarà pronta ad accoglierti in città facendo capolino dalle nuvola dall’alto del suo trono roccioso che domina la valle!

L’itinerario in pullman dura invece circa un’ora e prevede un percorso identico a quello in auto con un cambio di linea a metà strada. Si parte dalla stazione centrale di Rimini prendendo la linea 160, che percorre la SP258 fino a Pietracuta, dove si cambia mezzo prendendo la linea 102 che percorre la SP22 e via Montefeltro fino a San Leo. Per maggiori informazioni, clicca qui!

Cosa fare dopo la visita a San Leo: esplora le attrazioni di Rimini e della Romagna

Cosa fare dopo la visita a San Leo: esplora Rimini e la Romagna

Arrivati al termine del nostro viaggio a San Leo le avventure in Romagna non sono mica finite, anzi! È il momento ideale per spostarsi dall’entroterra verso la costa e scoprire le migliori attrazioni di Rimini e altre bellissime località della Riviera!

Insieme a noi potrai esplorare la città nel modo più autentico possibile, immergendoti nella magica atmosfera del cinema italiano visitando il Museo Fellini oppure immaginandoti come Gulliver nel paese di Lilliput nello straordinario parco dell’Italia in Miniatura. E non dimenticare di pranzare con la gustosissima piadina romagnola, un simbolo della cucina tradizionale italiana!

Ti consigliamo inoltre di procedere verso sud lungo la costa e visitare altre due splendide cittadine: Riccione, dove con noi potrai scoprire le meraviglie del parco Oltremare, oppure Cattolica, città al confine con le Marche che ospita il più grande acquario sulla costa adriatica italiana. Per conoscere altre curiosità e informazioni utili per programmare il tuo viaggio in Romagna in famiglia, dai un’occhiata qui!

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