In Calabria, nell’entroterra Crotonese sorge una piccola gemma nascosta: il borgo di Santa Severina. Scoprilo con noi.

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Il borgo di Santa Severina, situato in Calabria a circa 30 chilometri di distanza da Crotone, sorge a 326 metri di altitudine su una ripida collina di formazione rocciosa che governa dall’alto una vallata a metà tra il Mar Ionio e i Monti della Sila.

Santa Severina conta poco meno di duemila abitanti e, oltre ad essere considerato uno dei borghi più belli di tutto il territorio calabrese, dal 2015 fa parte de “I Borghi più Belli d’Italia”.

Emblema della grande e lunga storia di questo borgo è il maestoso Castello di Santa Severina. Camminando tra le vie di questo borgo si può respirare tutta la sua storia, segnata nei secoli dalle diverse dominazioni.

Scopriamo insieme cos'altro ha da offrire questa gemma nascosta della Calabria.

Cosa fare e vedere a Santa Severina: un po'di storia

Santa Severina

Santa Severina di sera

Il territorio di Santa Severina, durante l'età del bronzo e quella del ferro, era abitato da popolazioni indigene appartenenti forse al ceppo degli Enotri (termine toponomastico attribuito dai greci agli indigeni). 

Anticamente, Santa Severina, era nota con il nome di Siberene, nome che venne poi mantenuto anche durante il dominio della Magna Grecia. In epoca romana il nome venne invece latinizzato in Severiana. È con l’arrivo del dominio bizantino che si decretò l’attuale nome del borgo.

Durante il dominio dei Bizantini, durato fino al 1076, Santa Severina divenne sede metropolita di Bisanzio e si trasformò in una città dall’elevato patrimonio artistico. 

Successivamente fu governata dai Normanni, sotto al cui dominio prese avvio la costruzione del castello, e poi dagli Svevi. Infine, dopo il governo Aragonese passò sotto il dominio dei Borbone.

Cosa fare e cosa vedere a Santa Severina

Santa Severina borgo

Piazza Campo a Santa Severina

Camminare tra le vie di Santa Severina significa immergersi nella storia millenaria di questo meraviglioso borgo, in un percorso attraverso le dominazioni succedutesi nei secoli.

Oltre al Castello, circondato dalle sue maestose mura, troviamo diversi monumenti di interesse storico-artistico. Sulla piazza centrale del borgo, Piazza Campo, si erge un vero e proprio museo a cielo aperto circondato da maestosi giardini abbelliti da muretti e architettura a onde. Sulla piazza si affaccia la Cattedrale di Santa Anastasia, edificata nel XIII secolo ma restaurata più volte, che oggi conserva come unico pezzo originale il portale d’ingresso. Incorporati nella Cattedrale si trovano anche i resti del Battistero Bizantino, il più antico monumento di arte bizantina della Calabria. 

Oltre agli edifici storici è possibile visitare i numerosi musei del borgo. Innanzitutto, troviamo il Museo Archeologico di Santa Severina, conservato all’interno del Castello, il Museo Diocesano di Arte Sacra nel palazzo arcivescovile e l’Archivio Storico Diocesano e la Biblioteca Diocesana situati in Piazza Campo.

Dal punto di vista enogastronomico, il piatto del borgo da assaggiare assolutamente è la pasta china. Il piatto consiste di rigatoni cotti al forno con un ripieno di salsiccia e provola. Tra i prodotti tipici troviamo poi l’arancia che fin dall’antichità per i cittadini di Santa Severina ha rappresentato una fonte economica importante.

Il Castello di Santa Severina

Castello Santa Severina

Il Castello Santa Severina

Il Castello di Santa Severina è il monumento che più rappresenta la grande storia di questo borgo. La rocca si estende su circa 10.000 metri quadrati di terra, dominando la valle del fiume Neto.

La sua costruzione risale all'epoca della dominazione normanna (XI secolo) quando il re normanno Roberto il Guiscardo ne ordinò la sua costruzione sulle rovine di una fortificazione preesistente di epoca bizantina.

Il castello è composto da un mastio quadrato e da quattro torri cilindriche che si trovano ai suoi lati; è inoltre fiancheggiato da quattro bastioni sporgenti in corrispondenza delle torri. Nel corso dei secoli la struttura ha però subito diverse modifiche, secondo il gusto dei sovrani che governarono durante i diversi domini.

A tutt’oggi è una delle fortezze militari meglio conservate dell’Italia meridionale. Al suo interno è ospitato il Museo Archeologico di Santa Severina, al cui interno troviamo un’area relativa agli scavi compiuti nella fortezza e l'altra dedicata al territorio di Santa Severina e alla valle del Neto.

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