Sogni di compiere meravigliosi viaggi di Natale in Italia? Scopri con noi i simboli, i riti, le mete e le ricette regionali delle festività.

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Stai cercando qualche idea originale per programmare entusiasmanti viaggi di Natale in Italia e per trascorrere un piacevole soggiorno all’insegna dei magnifici presepi storici e degli incantevoli mercatini? Le festività natalizie rappresentano una delle occasioni più favorevoli e desiderate dell'anno per rilassarsi e per concedersi una fantastica vacanza, in compagnia di parenti, amici e degli affetti più cari.

Questo periodo magico è reso ancora più fiabesco e suggestivo dagli addobbi e dalle caratteristiche luminarie, che rallegrano l’atmosfera tingendola di spettacolari colori. Qui troverai una preziosa guida sui riti, sulla simbologia, sugli itinerari, sulle affascinanti tradizioni e sulle specialità gastronomiche delle feste.

Viaggi di Natale in Italia: scopri le origini di questa festività

Sei curioso di conoscere le origini del Natale prima di intraprendere i tuoi meravigliosi viaggi di Natale in Italia? La sua celebrazione in Italia è ricca di stratificazioni culturali e religiose, che si sovrappongono a cerimonie ancestrali e ad antichi culti pagani. Le origini del Natale risalgono alla religione romana. In occasione del solstizio d’inverno, si celebravano i Saturnalia, un arcaico ciclo di festività, la cui durata era stata stabilita dall’imperatore Diocleziano: questa festa era organizzata in onore di Saturno, la divinità della seminagione, delle pratiche agricole, delle campagne e del raccolto, per propiziare la prosperità e i fasti dell’età dell’Oro, caratterizzata dall’abbondanza e dal benessere.

In quest’arco di tempo si sospendevano le attività legate all’agricoltura e si organizzavano opulenti banchetti, aperti da maestose processioni. Alle origini del Natale si riscontra l'usanza degli antichi Romani di andare a fare visita ai parenti e agli amici più stretti, scambiandosi doni e strenne. In tale circostanza i festeggiamenti consentivano a tutte le classi sociali di usufruire di maggiore libertà, compresi gli schiavi, che momentaneamente potevano godere dei diritti di cui di solito erano privi.

Durante questi festeggiamenti si designava un princeps, vestito con una tunica dalle tonalità vivide e variopinte, parodia del ceto aristocratico, che rappresentava la divinità degli inferi e il protettore dei raccolti. A causa della riforma del calendario romano, compiuta da Giulio Cesare nel I secolo a.C., si spostò la data del Solstizio d'inverno al 25 Dicembre, iniziando a delineare le origini del Natale. Questo cambiamento avvenne grazie alla preziosa collaborazione dell'astronomo egizio Sosigene di Alessandria, che svolse l'incarico di riformulare il calendario preesistente.

Storia del Natale

Desideri conoscere la suggestiva e millenaria storia del Natale prima di organizzare i tuoi magici viaggi di Natale in Italia? In questo excursus ti illustrerò le fasi, le stratificazioni e gli elementi presi in prestito da altre tradizioni religiose e culturali, tra le quali il culto di Mitra, come la stessa data del 25 Dicembre. In seguito all'espansione dell'impero e agli apporti culturali dei popoli orientali con cui entrò in contatto, si intensificò il fenomeno del sincretismo religioso. Tra il I e il III secolo d.C. giunsero a Roma gli influssi di questa corrente religiosa di matrice persiana, collegata al culto della luce e derivante dall'evoluzione di antiche religioni iraniche. Il mitraismo, caratterizzato da elementi iniziatici, cosmogonici e soteriologici, è un'antica forma di religiosità, risalente al 1300 a.C., che presenta alcuni parallelismi con la religione cristiana, come le lustrazioni, il rito del battesimo, e l'episodio del miracoli compiuti da Mitra e da San Pietro.

La storia del Natale ha subito anche gli influssi delle contaminazioni della festività pagana del Natalis Solis Invicti, istituita dall’imperatore Aureliano nel 274 d.C., per rievocare il culto pagano di Apollo e il sorgere del Sole dopo la fase di oscurità invernale. Durante la stessa settimana si svolgevano anche i Divalia, le festività in onore della misteriosa Angerona, divinità della compassione, del silenzio e degli amori segreti.

Nell'arco della lunga storia del Natale, durante dell’episcopato di Giulio I, si istituì il 25 Dicembre come data in cui si sarebbe glorificata la nascita di Gesù Cristo. Nel 529 d.C. Giustiniano la sancì come festività ufficiale del calendario.

La storia del Natale si sovrappone ad altre tradizioni millenarie, tutte da scoprire, riguardanti la celebrazione della rinascita. In concomitanza con il Natale cristiano, si celebra anche l'Hanukkah o Chanukkà, la festa delle luci, che rievoca la consacrazione del'altare dell'antico tempio di Gerusalemme, avvenuta nel 161 a.C, e la sua riconquista. Questa ricorrenza ha una durata di 8 giorni a partire dal tramonto del 24 Dicembre e commemora la liberazione dall'oppressione della tirannia seleucide e dalle sopraffazioni compiute dal sovrano siriano Antioco IV, il cui vasto regno comprendeva anticamente anche i territori israeliani.

Natale in Italia e la festa di San Nicola

Una delle ricorrenze più attese dell’Avvento e del Natale in Italia è la festa di San Nicola, il cui culto, molto diffuso, si celebra il 6 Dicembre anche in Italia, soprattutto nella magnifica città di Bari, di cui è il patrono, a Lecco, in Val Gardena, a Trieste, a Molfetta, a Bolzano, in provincia di Belluno, in Alto Adige e in Friuli. Secondo la tradizione San Nicola regalava agli indigenti beni di prima necessità e denaro.

Il Santo nacque a Patara di Licia, nell’odierna Turchia, tra il 260 e il 280 d.C. da una famiglia benestante e crebbe in un monastero. Dopo essersi trasferito a Myra, ne divenne vescovo e fu vittima delle persecuzioni attuate da Diocleziano. Nel corso dei secoli la sua figura, caratterizzata da uno spiccato spirito altruistico e legata a numerose leggende relative ad eventi prodigiosi, è stata associata al ruolo di portatore di regali. Secondo un racconto popolare sfamò tre bambini donando loro tre mele, che l’indomani assunsero le sembianze di pregiati frutti dorati. In epoca medioevale divenne consuetudine scambiarsi doni e distribuirli ai bambini per omaggiare San Nicola.

Santa Claus

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In seguito alle traversate compiute dai marinai olandesi e britannici per raggiungere il continente americano tra il XVII e il XVIII secolo, la leggendaria e autorevole personalità di San Nicola, prima vescovo di Myra e successivamente patrono di Bari, approdò nel continente americano, dove assunse la denominazione di Sankt Nikolaus. Nella tradizione olandese era raffigurato con un abito di colore rosso, guanti bianchi, una mitra e una folta barba bianca. Per renderlo più facilmente pronunciabile dai abitanti del New England e per adattarlo alla fonetica statunitense, il nome subì ulteriori modifiche fino a diventare Santa Claus.

Nel 1809 lo scrittore americano Washington Irving, in uno dei suoi celebri racconti popolari, narra una storia riguardante i primi coloni olandesi del Nuovo Mondo, accennando al fatto che avevano invocato la protezione di San Nicola per compiere il loro viaggio. Inoltre nella poesia A visit from Saint Nicholas, composta nel 1822 da Clement Clark Moore, si menziona un elfo che conduce una slitta trainata da renne e che porta doni ai bambini tramite i comignoli e si tratteggiano alcuni aspetti e caratteristiche peculiari di questo mitico personaggio.

La sua fisiognomia e i suoi tratti caratteristici, entrati nell’immaginario collettivo di intere generazioni, emersero e furono delineati ulteriormente dalla sua descrizione apparsa nella poesia The Night Before Christmas, pubblicata sul quotidiano locale The Sentinel nel 1823, in cui si fa riferimento alle otto renne. La rappresentazione attuale è stata influenzata dalle pregevoli opere dell’illustratore Thomas Nast, pubblicate sulla rivista Harper’s Weekly.

Viaggi di Natale in Italia: i riti delle festività natalizie

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La stagione invernale è ricca di usanze, di riti e di affascinanti tradizioni da scoprire durante i tuoi viaggi di Natale in Italia. Si tramandano nel corso dei secoli e che contribuiscono a creare un peculiare alone fiabesco, che avvolge ogni cosa, creando un paesaggio incantato. I molteplici simboli e colori del Natale ti sorprenderanno durante i tuoi viaggi. La consuetudine di preparare alberi di Natale addobbati deriva dalle cerimonie delle ancestrali popolazioni germaniche, che decoravano gli abeti con nastri dalle tonalità variopinte, con melodiose campane e con suggestive fiaccole, che rappresentavano lo spirito degli arbusti. Anche i Vichinghi erano soliti praticare simili rituali, decorando l’abete rosso, per celebrare la festa della luce e della rinascita e per propiziare la fertilità dei campi in occasione del solstizio d’inverno.

I druidi celtici davano molta importanza all’abete come simbolo di longevità e iniziarono ad allestirlo per esorcizzare l’oscurità della stagione fredda. In epoca medioevale i retaggi degli antichi culti, costumi e tradizioni iniziarono a essere assimilati tra le tradizioni cristiane, apportando qualche modifica per adattarli ai canoni della nuova religione. Per esempio, si può notare la graduale sostituzione dei caratteristici pino e abete, simbolo per antonomasia della festa, con l’agrifoglio, la cui morfologia richiama a livello figurativo l’immagine di Cristo, cinto dalla corona di spine. Nel XIX secolo la regina Margherita, moglie del monarca Umberto I di Savoia, introdusse in Italia la tradizione, allora in voga presso le corti europee, di addobbare un meraviglioso albero di Natale, impreziosito da eleganti sfere di vetro soffiato, nei saloni dei Quirinale.

Tra le tradizioni natalizie e i riti tipici del mondo contadino, merita di essere menzionato anche il peculiare ceppo di Natale, la cui storia, risalente a epoche remote, è documentata fin dal XII secolo. In occasione della Vigilia di Natale il capofamiglia procedeva all’accensione, nel focolare, di un tronco di quercia o di un’altra tipologia di legname, a cui si aggiungevano della paglia e altre ramaglie. Si prestava particolare particolare attenzione affinché la combustione avvenisse gradualmente. La fiamma doveva essere alimentata senza soluzione di continuità nel periodo che intercorreva tra la notte di Natale e l’Epifania: ogni giorno di quest’arco temporale rappresentava un mese dell’anno. Inoltre, osservando le fiamme, si riteneva di poter cogliere pronostici sull’andamento del raccolto. Il ceppo acquisiva quindi una valenza simbolica e ciò che restava dalla combustione del ciocco avrebbe assunto un potere taumaturgico e propiziatorio per la fertilità, l’abbondanza dei campi e la salute del nucleo familiare.

Affascinanti mete da visitare a Natale in Italia

Per i tuoi prossimi viaggi di Natale in Italia ti consigliamo alcune incantevoli mete, visitando le quali potrai assaporare la magica atmosfera delle feste, come le incantevoli Bolzano, Merano, Courmayeur, Selva Val Gardena, Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio, Villalago, Asiago, Sant’Agata Feltria, Candelara, Civita di Bagnoregio, Orvieto, Longiano e Poffabro.

Quando nasce la tradizione del presepe

Un altro simbolo fondamentale del variegato patrimonio di tradizioni natalizie da ammirare durante i tuoi viaggi di Natale in Italia è rappresentato dal presepe tradizionale, la cui preparazione risale alle pratiche religiose del mondo etrusco e latino. Ti segnaliamo una curiosità: era costume che i bambini custodissero le statuette dei Lari, gli antenati della famiglia, e che le disponessero in un pittoresco paesaggio bucolico, che sarebbe un precursore del tradizionale presepe.

L’usanza di rievocare la rappresentazione della Natività è riconducibile a San Francesco d’Assisi, che nel 1223 rappresentò la scena evangelica in una grotta di Greccio, dopo aver compiuto un viaggio in Palestina. In Italia l’arte presepiale è molto diffusa e costituisce uno dei capisaldi imprescindibili delle nostre tradizioni natalizie. Passeggiando per i suggestivi centri storici o per le magnifiche chiese e basiliche, impreziosite da marmi policromi, così come per le stradine acciottolate e per le iconiche piazzette degli deliziosi borghi, durante i tuoi viaggi di Natale in Italia potrai ammirare degli autentici capolavori artistici, che costituiscono un vanto del nostro patrimonio culturale e del nostro artigianato.

Tra le innumerevoli rappresentazioni della Natività che è possibile contemplare a Dicembre per la penisola, nell’incantevole cornice dell’elegante Piazza Vittorio Emanuele II, potrai scoprire il fascino di un borgo antico. Il presepe storico di Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, è una magnifica opera d’arte meccanizzata, realizzata a partire dal 1976, che si estende su una superficie di oltre 300 mq. E' caratterizzata da sorprendenti giochi d’acqua e da ipnotici effetti luminosi, che scandiscono il passaggio dal giorno alla notte. Resterai incantato dalla magnificenza delle sue statue, alcune delle quali risalgono al XVIII secolo. La scenografia, impreziosita da pregevoli stoffe e da statuette in terracotta, permette di riscoprire pittoreschi scorci della vita quotidiana e dei mestieri tipici del territorio piemontese di inizio 1900.

Viaggi di Natale e la festa di Santa Lucia

Tra le numerose ricorrenze e le principali tradizioni del Natale in Italia e del periodo invernale, il 13 Dicembre si celebra la festa di Santa Lucia, le cui origini rimandano all’antica civiltà contadina e al passaggio dalle tenebre della stagione fredda al prevalere delle ore di luce, che anticipa l’arrivo della bella stagione. Anticamente nei territori rurali era pratica abituale che chi aveva ottenuto messi più rigogliose ne donasse una porzione agli indigenti.

Esistono anche racconti popolari e leggende che fanno riferimento a una carestia verificatasi nella zona del Bresciano nel XVI secolo, in conseguenza della quale alcuni abitanti della provincia di Cremona pianificarono un intervento di solidarietà, distribuendo cereali ai bisognosi, che erano rimasti vittime di tale evento. Con il passare del tempo nacque e si consolidò la consuetudine di festeggiare Santa Lucia e di consegnare regali e dolci ai bambini, che la sera del 12 Dicembre preparano biscotti e vin santo per la Santa, carote e paglia per il asinello sulla cui groppa arriva.

Storicamente Santa Lucia era una martire cristiana, nata a Siracusa nel 283 d.C., vittima delle persecuzioni attuate dall’imperatore romano Diocleziano nei confronti dei fedeli del Cristianesimo. Dopo aver beneficiato della guarigione miracolosa della madre presso il santuario di Sant’Agata a Catania, dedicò la propria esistenza a opere a supporto dei bisognosi. Secondo la tradizione, l’imperatore romano Costantino scelse il giorno in cui avvenne il martirio della Santa come ricorrenza per celebrare il suo culto in sostituzione dei rituali pagani legati al solstizio invernale.

Vuoi sapere dove si festeggia Santa Lucia? La devozione nei confronti della Santa in Italia è molto radicata e sentita in Lombardia, soprattutto nelle province di Bergamo, Brescia, Mantova, Lodi, Cremona, nel Veneto, in particolare a Verona, in Emilia, in Puglia e in Sicilia. Nella magnifica città di Siracusa si dedica alle celebrazioni religiose di questa festività un’intera settimana, durante la quale i figuranti indossano abiti tradizionali. Inoltre si preparano gli uggioli, panini votivi dalla caratteristica forma ad occhio e dal valore apotropaico e protettivo della vista, e la cuccia siracusana, uno squisito dolce tipico, a base di ricotta di pecora, frumento e miele.

Cosa vedere durante l'Avvento: mercatini di Natale

I magici mercatini di Natale, che rallegrano le piazze delle metropoli e degli antichi borghi durante il periodo delle feste, contribuiscono a creare l’atmosfera fiabesca e suggestiva, tipica del mese di Dicembre. Durante i tuoi viaggi di Natale in Italia potrai trovare pregevoli opere dell’artigianato locale, come statue raffiguranti i personaggi tradizionali del presepe, prelibate specialità gastronomiche, del delizioso e rinfrancante vin brulè e fantastiche idee per fare regali originali a parenti e ad amici in prossimità delle feste.

La loro storia è molto antica e risale al Basso Medioevo, durante il quale in alcuni territori appartenenti antecedentemente al Sacro Romano Impero si iniziò a organizzare un mercato, che si teneva all’avvio della stagione invernale. Probabilmente il loro antesignano è stato il Dezembermarkt di Vienna, che si svolse a partire dal 1298, epoca in cui regnò l’imperatore Albrecht I. Già nel corso del XV secolo si organizzarono nelle città di Dresda, Salisburgo e Norimberga i primi veri e propri mercatini dell’Avvento. Erano programmati da artigiani per allestire un’esposizione di opere, che traevano spunto dall’iconografia tipica dell’Avvento, dalle scene della Natività e della Sacra Famiglia.

All’inizio erano conosciuti come mercatini di San Nicola, ma nel corso del XVI secolo assunsero la denominazione di mercatini del Bambin Gesù. Nel corso dei secoli questa tradizione si diffuse capillarmente lungo tutto l’arco alpino, dalla Germania, alla Francia e all’Austria per approdare in Italia e, in particolare, a Bolzano solo nel 1990. Con il passare del tempo quest’usanza si allargò ai paesi e alle regioni circostanti e sorsero gli incantevoli mercatini di Bressanone, di Brunico, di Merano, di Vipiteno, di Belluno, di Andalo e di Levico, del Piemonte e furono assimilati all’interno del variegato panorama delle tradizioni locali. Se vuoi assaporare lo spirito delle festività natalizie in una location affascinante e pittoresca, ti suggeriamo di visitare il tradizionale mercatino di Levico Terme, incastonato tra gli spettacolari paesaggi della Valsugana, in Trentino Alto Adige.

Lasciati conquistare dall’atmosfera festosa di questo luogo incantato, esplorando il quale ti sembrerà di compiere un viaggio nel tempo per riscoprire l’eleganza e i fasti della Corte imperiale. All’interno dell’oasi del lussureggiante Parco degli Asburgo, un meraviglioso giardino storico entrato nel gotha dei Grandi Giardini italiani, rivivrai l'atmosfera della Belle Epoque e potrai assistere alle suggestive rievocazioni storiche. Passeggiando lungo stupendi viali alberati, potrai ammirare caratteristiche casette in legno, dai tetti a spiovente, decorate dal tipico agrifoglio e da incantevoli luminarie. Gli espositori offrono il meglio dell’artigianato e i sapori tradizionali delle specialità gastronomiche locali, come il prelibato prosciutto nostrano di cinghiale e il delizioso miele montano. Potrai degustare anche dell’aromatico vin brulè o il parampampoli, una tipicità trentina ad alta gradazione alcolica, a base di vino, grappa, miele e zucchero.

Dolci natalizi italiani

All'interno del poliedrico panorama delle tradizioni natalizie, la gastronomia regionale propone a coloro che desiderano intraprendere degli incantevoli viaggi di Natale in Italia opulente tavole imbandite, ricche di tante prelibate specialità e di deliziosi dolci natalizi regionali da degustare in compagnia. 

A Bologna si festeggia il Natale preparando il certosino o pan speziale, la cui ricetta risale all’epoca medioevale, quando era cucinato dagli speziali del tempo. In seguito la produzione passò ai frati della Certosa di Bologna. Il suo impasto è composto da farina, pinoli, mandorle, cacao, cioccolato, mostarda e marmellata di mele cotogne. La guarnizione prevede l’aggiunta di frutta candita, noci e una squisita glassa di miele.

Altre specialità regionali italiane da degustare durante il periodo natalizio sono la gubana, i ricciarelli, i mustaccioli, la bisciola, il buccellato siciliano, i roccocò e gli sfiziosi strauben.

Viaggi di Natale in Italia: simboli, mete e specialità gastronomiche delle feste

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Foto da Pixabay - la valigia in viaggio

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