L'Infiorata di Genzano, a pochi chilometri da Roma e nella cornice dei Castelli Romani, è un evento che richiama migliaia di visitatori non solo dal Lazio. La tradizione secolare di un'arte capace di emozionare e, quest'anno, anche di rappresentare il ritorno alla vita.

Origini dell'Infiorata

Quest'antica tradizione storica ebbe luogo per la prima volta 243 anni fa, esattamente nel 1778 quando le strade di Genzano, si colorarono e riempirono di petali di fiori per la prima volta. Comune in provincia di Roma, Genzano è tra i centri più popolati della zona dei Castelli Romani, situato sul pendio esterno del cratere vulcanico del lago di Nemi e lungo la via Appia. Con la sua altitudine di 465 m. s.l.m. era anticamente un posto di guardia al lago. Oltre che per l'Infiorata è, la cittadina è famosa anche per il pane di Genzano, il primo in assoluto ad essere insignito del marchio I.G.P. dall’Unione Europea.
Da quel momento, ogni anno, in occasione della festa del Corpus Domini prende vita questo particolare evento del Lazio a carattere religioso, storico ma soprattutto folkloristico famoso in tutto il mondo. Storicamente, l'Infiorata è una festa intimamente e profondamente connessa con la celebrazione cattolica del Corpus Domini , le cui origini risalgono al XIII secolo. Infatti, in concomitanza con la Processione del SS. Sacramento venivano sparsi fiori "a piene mani".
Un'immensa distesa floreale che copre per circa 2000 mq, articolata in vari "quadri" la seicentesca centralissima via Italo Belardi (anticamente Via Livia). Grande è la portata dell'Infiorata, un richiamo per migliaia e migliaia di turisti. Basti pensare che oltre alle essenze vegetali, per realizzare questi singolari "tappeti" sono necessari oltre 350.000 fiori, i cui petali vengono utilizzati dall'abile maestria di esperti infioratori come fossero pigmenti sulla tavolozza di un pittore: il giallo della ginestra, il rosso dei garofani, il verde del bosso e del finocchio selvatico.
Il sabato sera che precede la Domenica del Corpus Domini, si avvia la realizzazione dei disegni a terra, a cui segue la posa dei petali che si conclude la domenica mattina per accompagnare la processione del pomeriggio. Il lunedì immediatamente successivo, il tappeto floreale viene pervaso da musiche e colori, grazie alla banda musicale e al gruppo folkloristico locale che sfilano per le vie della città. Infine, lo "spallamento" il momento più atteso soprattutto da giovani e bambini corrono dalle scalinate della Chiesa di Santa Maria e disfano tutti i quadri di fiori.
Nel corso dei 242 anni di vita della manifestazione, numerosi personaggi illustri hanno onorato Genzano della loro presenza, tra cui H.C. Andersen, N. Gogol, Massimo D'Azeglio e August Bournonville. In particolare, resta celebre l'aneddoto di Giuseppe Garibaldi durante l'Infiorata del 1875 realizzata in suo onore. Invitato a passare, e dunque a calpestare, l'enorme tappeto di fiori, sembra che questi rifiutò dichiarando: "Certe cose divine non si calpestano!".
Nonostante il momento clou della manifestazione si concentri in solamente tre giorni, bisogna sottolineare che l'infiorata richiede una lunga preparazione che praticamente non conosce sosta e che riprende i lavori già a partire al termine dell'evento stesso. Sostanzialmente da gennaio a dicembre, diverse sono le fasi previste affinché l'allestimento finale e definitivo possa aver luogo.
Gennaio-febbraio: vengono elaborati ideati e preparati i bozzetti marzo: si scelgono i bozzetti da realizzare aprile: vengono conteggiati i fiori e le essenze vegetali necessari per le composizioni floreali maggio: si dà al via ai lavori dell’Infiorata giugno: "spelluccamento" dei fiori (separazione dei petali dalla corolla che vengono conservati nelle grotte del comune), realizzazione delle opere per l’Infiorata dei Ragazzi e per la tradizionale Infiorata luglio-agosto: inventario del materiale vegetale da conservare nelle grotte per la prossima manifestazione settembre-ottobre: si scelgono le date dell'edizione successiva insieme alla comunità religiosa novembre-dicembre: si sceglie il tema dell'edizione successiva.
Curiosità sull'Infiorata

Come il nome stesso suggerisce, Infiorata sta ad indicare che i protagonisti indiscussi sono i fiori i cui petali sono magistralmente disposti su un vero e proprio tappeto con tecniche antichissime che riprendono vita e si rinnovano grazie all'estro creativo dei Maestri Infioratori.
Tuttavia, un posto di rilievo è occupato da un fiore in particolare, il garofano (Dianthuscaryophyllus L.), specie nostrana nativa appunto del bacino del Mediterraneo. Con la sua corolla dalle estremità arricciate, si presta bene a questa "missione" creativa grazie alle sue varie colorazioni dalle numerose sfumature, anche se principalmente si usa il garofano rosso.
Ogni quadro viene rigorosamente realizzato con materiale proveniente dalla natura e dal mondo vegetale. Oltre ai fiori, lungo è l'elenco di foglie, terre, cortecce -corteccia di pino, nero vite, granturco, riso, salvia, peperoncino, grano, soia, bucce di pinoli, origano, nero caffè, crusca, nero pigna -tutti essenziali e necessari per riprodurre, attraverso le varie sfumature e colori nel modo più realistico possibile, i soggetti da rappresentare. Figure umane, animali, motivi geometrici o decorativi, l'obiettivo è quello di rappresentare una suggestione a partire dalla bellezza del creato- i fiori- che culmina nell'arte di infiorare.
Per la particolare importanza rivestita da questa spettacolare interpretazione artistica, il Ministero del Turismo ha dichiarato l’Infiorata di Genzano di Roma nel 2011 Patrimonio d’Italia per la Tradizione in quanto costituisce “espressione della capacità di promuovere il turismo e l’immagine nazionale e di valorizzare la storia e la cultura del territorio con un’interpretazione adeguata ai tempi di oggi”.
Riconoscimento che, al di là del titolo, viene ribadito e confermato ogni anno con la presenza di migliaia di visitatori che non si perdono questo suggestivo tripudio di colori. Fondamentale se non imprescindibile, oltre ai fiori, è senza dubbio il ruolo dei Maestri Infioratori che da semplici petali sono in grado di dar vita ad autentiche opere d'arte capaci di emozionare chiunque vi posi lo sguardo.
Giochi cromatici abilmente creati con perizia, conoscenza delle specie vegetali, dei trattamenti per la loro conservazione, tecniche della posa dei petali... Questo e tanto altro richiede questa antica professione, una vera e propria arte che si tramanda di generazione in generazione per mantenere viva una tradizione da custodire gelosamente.
5-6 giugno e 12-13 giugno 2021: la 243a edizione dell'Infiorata di Genzano dedicata al Sommo Poeta

Mentre lo scorso anno il tema è stato "Il Sacro nell’Arte, nella Bellezza e nella Natura", per la 243a edizione del 2021, in occasione del 700° Anniversario della Morte di Dante Alighieri, non vi sarebbe stata alternativa che dedicare l'Infiorata al Sommo Poeta. Dunque, il leit motif a tutte le opere "infiorate" sarà nello specifico "La Rinascita... e quindi uscimmo a riveder le stelle", titolo tratto dal celebre verso 139 della Divina Commedia, precisamente dal canto XXXIV dell'Inferno. Oltre ad ispirarsi al Divin Poeta, i "tappeti" di fiori simboleggiano la rinascita, il ritorno alla vita dopo la pandemia che ha colpito duramente l'intero Pianeta. Una sferzata di ottimismo e di speranza, dopo che lo scorso anno la manifestazione si è ridotta ad un video on line e a iniziative sparse da parte dei Maestri Infioratori.
Attraverso i fiori, i colori e l'arte dell'infiorare si dovranno rappresentare le emozioni, il dolore, il sacrificio e le perdite che abbiamo subito in questo anno di pandemia. Un periodo che ci ha privato dei contatti coi familiari e amici, della socializzazione in generale ma anche delle manifestazioni di ogni genere e della bellezza arte. Una sorta di riscatto, dunque, per tornare a vivere, a conoscere, ad essere di nuovo liberi e soprattutto per recuperare il nostro posto nel mondo.
Quest'anno a causa della situazione emergenziale dovuta alla pandemia Covid-19, la 243a edizione dell'Infiorata di Genzano non avverrà come di consueto. Non assisteremo, dunque, alla classica manifestazione e l'evento verrà rimodulato e riorganizzato. Due postazioni più piccole – situate a Parco Sforza Cesarini e Palazzo Landi- avranno il compito di sostituire il "grande tappeto" di Via Belardi i giorni 5 e 6 giugno e, per quest'anno eccezionalmente, il 12 e 13 giugno dalle 10:00 alle 19.00 . Verrà allestita un'Esposizione di quadri infiorati alla quale si affiancherà una mostra fotografica in omaggio alla Tradizionale Infiorata. Il programma, nei giorni 5 e 6 giugno, prevede l'esposizione della Maestra Margherita Pistelli e del Maestro Marco Casini, i ragazzi dei laboratori della Bottega dell'Infiorata, l'Associazione Folklandia presso la Parrocchia dei Landi.
I giorni 12 e 13 giugno, si potranno ammirare le opere floreali dei Maestri delll'Accademia dei Maestri Infioratori, la Maestra Assunta Giacchetti e Sabrina Sandrini.
Le mostre fotografiche saranno realizzate grazie alla collaborazione della Proloco e al prezioso contributo delle volontarie Donne in Fiore. Infine, nella Parrocchia dei Landi verrà allestito un quadro infiorato di un soggetto sacro per la tradizionale festa del Corpus Domini.
Per l'occasione, anche il Museo dell'Infiorata sarà aperto al pubblico per consentire di conoscere e apprezzare la storia della tradizione genzanese.
Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a far riferimento al portale www.culturagenzanodiroma.it
La Terra ride nei fiori