Un suggestivo percorso tra i borghi dei Castelli Romani, per scoprire bellezze, curiosità e prelibatezze delle cittadine adagiate sui Colli Albani. 

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Passeggiate a bordo lago, raffinate dimore, eccellenze eno-gastronomiche. Ti portiamo a scoprire alcuni dei 16 comuni che compongono i Castelli Romani, distesi nella pittoresca natura dei Colli Albani, raggiungibili a pochi kilometri da Roma, in un’alternanza di dolci declivi, percorrendo le antiche vie consolari (Tuscolana o Appia). Costeggiando la frescura del lago di Albano e di Nemi incontrerai sontuosi edifici voluti da papi e aristocratici, 9500 ettari di territorio protetto dove ancora si nascondono i lupi e piccoli borghi ricchi di curiosità in cui è possibile bere il vino dei castelli accompagnato da un pasto spartano nelle famose fraschette.

I Castelli Romani assunsero questo nome nel Trecento, quando a causa delle difficoltà politiche e economiche causate dal trasferimento della sede papale da Roma a Avignone, molti romani si spostarono presso i castelli di alcune ricche famiglie feudali, che si trovavano da queste parti, con il tempo crebbero i borghi e le cittadine che oggi conosciamo.

I Castelli Romani si trovano a due passi dalla città di Roma e se stai programmando un weekend lungo in questi bellissimi comuni non puoi non prendere in considerazione di passare qualche giorno anche a Roma, godendo dei notevoli vantaggi che puoi avere acquistando il Visit Rome Pass: il pass turistico che ti permette di ottenere un'incredibile opportunità di visitare la città  di Roma in un modo del tutto nuovo ed estremamente confortevole. Scopri alcuni dei migliori comuni che fanno parte dei Castelli Romani.

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Castelli romani in quattro giorni: prima di partire

Castelli Romani

I Castelli Romani comprendono sedici comuni nella zona a sud-est di Roma, fanno tutti parte dell’estesa area del Parco dei Castelli romani. Polmone verde di Roma, qui troverai bei paesaggi lasciando alle spalle il caos della capitale, percorrendo strade non battute dal turismo di massa. 

Ti proponiamo un itinerario che parte proprio da Roma. L’ideale è servirsi di una macchina, percorrendo all’andata la via consolare Tuscolana e tracciando un percorso circolare e a tappe intorno ai borghi più belli e interessanti. Ne abbiamo scelti nove.

La durata perfetta è quella di quattro giorni, nei quali potrai sia esplorare sia fare delle pause rilassanti a bordo lago e in luoghi panoramici. Con l’itinerario che ti proponiamo oltre alle cittadine potrai passare ai piedi del Monte Cavo e all’interno dei boschi del parco dei Castelli Romani, descrivendo una sorta di anello per poi rientrare a Roma con la via consolare Appia.

L’alternativa alla macchina è il treno e per i più arditi e amanti dello sport è consigliabile anche l’abbinamento treno e bici, visto che le tratte ferroviarie lo prevedono. Il punto di partenza ideale per l’itinerario è da Roma, ma venendo da sud è possibile variare la tappa iniziale facendo comunque un percorso circolare. Se vuoi godere anche di bagni al lago il momento migliore per viaggiare è in primavera inoltrata e l'estate fino all’inizio dell’autunno. Partiamo?

Prima tappa: da Roma a Frascati

Prima tappa: da Roma a Frascati

Partendo in macchina da Roma, in 21 km dalla capitale percorrendo la via Tuscolana, ti immergerai a poco a poco nel verde e nei tanti filari di vigneti, arrivando in una delle più famose località dei Castelli romani: Frascati, 320 metri sul livello del mare. È da questa città che prende il nome il Frascati Doc, il vino decantato negli stornelli romaneschi, tanto amato fin dai tempi degli antichi romani e prodotto in circa 900 ettari coltivati a vigneti.

Appena arrivati a Frascati vai verso piazza Marconi, l’ingresso al centro storico della cittadina. Su un lato di piazza Marconi si apre un balcone panoramico dal quale è possibile avere Roma ai vostri piedi. Prima di entrare nei vicoli caratteristici in pietra del centro storico e magari fermarvi a rifocillarvi in qualche fraschetta, ti consigliamo di affacciarti alla splendida Villa Aldobrandini, la più spettacolare e sfarzosa tra le ville Tuscolane (situate nel territorio tra Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone). Il bosco della villa mostra uno dei migliori esempi di giardino all’italiana. All’interno delle scuderie Aldobrandini troviamo il museo Tuscolano, inaugurato nel 2000 sotto la direzione architettonica dell’archistar Massimiliano Fuksas. Proseguendo incontriamo villa Torlonia, famosa per il suo Teatro delle Acque, fontana con giochi d’acqua disegnato dall’architetto Carlo Maderno.

Allungandovi in piazza san Pietro, nel cuore di Frascati, troverete la cattedrale di San Pietro eretta tra il XVI e XVII secolo. Tappa imperdibile per gli amanti dell’arte, la cattedrale presenta una facciata ad opera dello scultore Giovanni Fontana. Sulla stessa piazza potete ammirare anche la fontana di Piazza San Pietro. Fu regalata alla città di Frascati dagli stessi scalpellini che avevano lavorato alla chiesa.

A questo punto ti consigliamo una piccola pausa culinaria in una delle tante fraschette che offre la cittadina. Le fraschette nascono verso la fine dell’800, i contadini mettevano una frasca di vite fuori dalla porta per avvertire gli avventori che era pronto il vino novello. A quel tempo l’oste offriva solo il vino e talvolta del salame e del formaggio e il resto del pasto veniva portato da casa dagli avventori. Ancora oggi le fraschette sono luoghi spartani e accoglienti, locali caratteristici dove poter gustare il vino, accompagnato da taglieri di salumi o porchetta.

Per concludere la tua visita in questa cittadina ti suggeriamo di passare a Villa Falconieri, poco fuori dal centro storico.  Dopo aver lasciato Frascati vi consigliamo di fare una piccola sosta nella piccola e elegante Grottaferrata, dove sorge un’altra delle ville Tuscolane: Villa Grazioli, trasformata oggi in sontuoso albergo di lusso, ma che può essere visitata. Da non perdere anche l’antichissima Abbazia Greca di San Nilo. Prima di riprendere la macchina, concedetevi un aperitivo.

A questo punto ti suggeriamo di slanciarti nel Parco dei Castelli Romani, nella sua verdeggiante natura, una delle aree naturalistiche di maggior rilievo della regione Lazio. Qui avrai la possibilità di passare per il bosco del Monte Cavo e del Maschio delle Faete, approdando quindi a Velletri, culla di vigneti e uliveti. 

Velletri è uno dei comuni dei Castelli Romani più interessanti dal punto di vista culturale, che porta ancora le tracce dell’antica città dei Volsci. Velletri si trova sulla via Francigena, 1828 km che collegavano Roma a Canterbury. Qui si fermavano i pellegrini in cerca di ristoro.

Iniziamo dal centro, dove si trova quello che è da tutti considerato il simbolo di questa cittadina: la Torre del Trivio, campanile gotico della chiesa di Santa Maria assunta in cielo, pianta quadrata per 50 metri di altezza, datata 1353 e realizzata dagli antichi maestri Comencini, la torre presenta quattro piani con bifore e monofore. Quasi nascosto tra le case, nato dal recupero di un giardino abbandonato in vicolo del Pero, ti consigliamo di visitare l’orto del Pellegrino, dove sono raccolte più di 100 specie di erbe officinali o medicinali che venivano usate dai monaci. L’orto è visitabile su prenotazione.

Continuiamo la nostra visita con la chiesa di Santa Lucia, una delle più antiche chiese di Velletri, consacrata nel 1032. Uno dei punti più alti della città è la piazza Ottaviano Augusto sulla quale si affacciano diversi edifici di rilievo, tra i quali il Palazzo Comunale, al suo interno troviamo i Musei Civici, in cui è presente il sarcofago delle fatiche di Ercole, conosciuto anche come sarcofago di Velletri. Il museo offre anche la possibilità ripercorrere la preistoria dei Colli Albani. Sulla Piazza di Ottaviano Augusto si trovano anche la chiesa di San Michele Arcangelo e l’oratorio di Santa Maria del sangue, è qui che nel 1516, avvenne il miracolo delle lacrime di sangue secondo la tradizione un dipinto che ritraeva l’immagine della Madonna all’interno di un’edicola lacrimava sangue.

Intorno al Palazzo Comunale troverai il giardino del Belvedere per un momento di meritato riposo con vista panoramica. Continuando il nostro giro, vi consigliamo di fare una tappa al Museo Diocesano, all’interno del chiostro della Cattedrale di San Clemente. Il museo ospita una ricca collezione di dipinti, opere in oro e paramenti sacri, l’opera più celebre conservata al suo interno è la croce Veliterna, reliquia del XII secolo, decorata con pietre preziose, perle e smalti. Dopo il museo raggiungete poi la cattedrale di San Clemente. Questa chiesa di primaria importanza per Velletri occupa un ruolo di primo piano il primo sabato di maggio, mese mariano per eccellenza, quando la Madonna delle Grazie viene portata in processione per la città.

Il nostro itinerario per Velletri si conclude con la porta Napoletana, la porta centrale è affiancata da due massicci torrioni a base circolare, sormontati da merlature. La porta che chiude il lato sud della cittadina è chiamata così perché rivolta verso Napoli.

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Terza tappa: Lanuvio, Genzano e Nemi

Terza tappa: Lanuvio, Genzano e Nemi

Eccoci pronti per la terza tappa, a quindici minuti di macchina da Velletri troviamo Lanuvio, grazioso borgo delimitato da quattro torri circolari che si presta a brevi e piacevoli passeggiate. La più grande e ben conservata delle torri è la Torre Maschia, realizzata in blocchi di peperino e simbolo del borgo medievale. Detta anche Torre di Porta Romana, venne usata anche come carcere e faceva parte del castello trecentesco. La torre, che presenta anche un camminamento merlato esterno, è visitabile.

Merita una visita l’area archeologica di Lanuvio, dove potrai ammirare i resti del Santuario di Giunone, divinità latina, etrusca e romana assimilata a Era, la moglie di Giove, la dea della luce mattutina. Il santuario sorge sul colle San Lorenzo, raggiungibile velocemente a piedi partendo dal centro. Degno di nota e a poca distanza dall’area archeologica il Parco delle Rimembranze, memoria dell’originaria stazione tramviaria, capolinea della tratta Roma - Velletri. Al centro della piazza circolare la fontana a scomparsa, valida a rinfrescarsi e a giocare un po' con l’acqua.

Lasciando Lanuvio, in pochi minuti sarai a Genzano, famosa per il pane casereccio che ha ottenuto il marchio IGP caratterizzato da un gustoso contrasto tra crosta croccante e interno morbido e anche per l’infiorata. Altri pochi minuti di macchina costeggiando il lago e si arriva a Nemi.

Nemi è un piccolo borgo costruito su uno sperone roccioso a strapiombo e con magnifica vista sul lago. Il nostro itinerario può partire da Piazza Umberto I da dove si gode un superbo panorama sull’omonimo lago. Perditi quindi nei piccoli vicoli del centro storico, pittoreschi e suggestivi. Poi dirigiti verso il santuario del Santissimo Crocefisso di Nemi, datato 1637, la chiesa prese questo nome quando un frate di ritorno dalla Palestina con un legno preso dal Monte Calvario lo utilizzò per scolpire un crocefisso di dimensioni naturali. La tradizione vuole che prima di completare il viso, il frate crollò di stanchezza e al suo risveglio trovò il crocefisso ligneo finito e completo. Questa è ancora oggi una meta frequentata da tantissimi pellegrini.

A Nemi troverete tante fontane, tra le quali la Fontana della dea Diana, quella dei Leoni e la Fontana della Gorgone. All’estremità del paese, oltrepassando un arco troverete la Terrazza degli Innamorati, inaugurata nel febbraio del 2015 prende il nome dagli amori mitologici che si dice si siano svolti in questi scenari, in particolare quelli tra Diana e Virbio e tra Numa Pompilio e la ninfa Egeria. Non lontano da questa terrazza parte una strada dissestata che i più coraggiosi potranno percorrere per  arrivare fino alle sponde del lago, quasi per la sua interezza balneabile.

Quarta tappa: Ariccia, Albano e Castel Gandolfo

Quarta tappa: Ariccia, Albano e Castel Gandolfo

Lasciandoti alle spalle il lago di Nemi, proseguendo sulla via dei Laghi, fermati ad Ariccia, borgo ospitale ricco di locande, taverne e osterie e famoso per la sua porchetta. Anticamente chiamata Riccia, o La Riccia, nel gergo locale con il tempo si è tramutata in Ariccia. Il centro storico di questa cittadina è molto piccolo, ma merita una sosta non solo culinaria. Tra le principali attrazioni c’è il ponte monumentale, tre ordini di arcate con un’altezza di 312 metri, costruito per volere di Papa Gregorio XVI. Pesantemente bombardato nel 1944 è stato ricostruito nel 1967. Entrando in città dirigetevi verso Piazza della Corte, dove spicca il lungo Palazzo Chigi, il palazzo conserva ancora gli arredi originari ed è visitabile. Il palazzo è noto anche per il suo vastissimo Parco Chigi, ricco di fontane e manufatti, pensato sotto la guida del Bernini che nel 600 ideò il riassetto della cittadina. Sempre su Piazza della Corte da non perdere la Locanda Martorelli, questo luogo era tappa fissa nell’ottocentesco grand tour d’Italia, qui soggiornarono artisti come Turner e Corot. Anche ad Ariccia ci sono due porte d’entrata e d’uscita della città rispettivamente Porta Romana e Porta Napoletana.

Da Ariccia in soli tre minuti d’auto arriverete ad Albano. In questa cittadina le cose da vedere sono tante. Di particolare interesse tutti i resti archeologici: anfiteatro romano, i cisternoni, le catacombe di San Senatore, Porta Pretoria, Terme di Caracalla, il sepolcro degli Orazi e Curiazi, il sepolcro di Pompeo Magno, la villa imperiale, per finire con il Museo della Seconda Legione Partica. Un giro per la cittadina deve includere anche la Cattedrale di San Pancrazio dedicata ai Santi patroni di Albano, il convento e chiesa dei Cappuccini e quello di San Paolo.

Il nostro giro per i Castelli Romani vede come ultima tappa Castel Gandolfo, forse il più bello e elegante dei castelli romani, scelta dai Papi come residenza estiva è una cittadina curatissima. Dal centro del paese puoi scendere fino alla riva del Lago Albano, anche detto Lago di Castel Gandolfo, e fare un bel bagno.

La nostra passeggiata per Castel Gandolfo inizia dal centro città: Piazza della Libertà. È su questa piazza che si affacciano le principali attrazioni, in primis il Palazzo Pontificio, che è da sempre stata usata come residenza estiva dei Papi, la tradizione non è stata però proseguita dall’attuale Papa che ha fatto diventare la residenza un museo aperto al pubblico.

Annesse al Palazzo pontificio i Giardini pontifici (area di 55 ettari) e le ville pontificie (Villa Cybo e Villa Barberini). Se volete visitare vi consigliamo di prenotare in anticipo. Sempre in Piazza della Libertà ti consigliamo di passare a vedere la prima cassetta postale del mondo, venne aperta nel 1820. Sempre nella stessa piazza la seicentesca fontana del Bernini. Se ti capita di passare da queste parti in agosto prendete nota della celebre processione in acqua in onore della Madonna del Lago.

Il nostro percorso circolare da Frascati a Castel Gandolfo passando per il parco dei Castelli Romani e Velletri è finito. Per rientrare a Roma riprendi la via Appia.

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