Tra aprile e giugno l’Italia si veste di colori. Dalla punta del tacco all’apice dello scarpone, scopriamo insieme tutte le infiorate in Italia

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Le Infiorate in Italia nascono per celebrare il Corpus Domini e salutare l’ingresso della bella stagione, tra fine aprile e inizio giugno, splendidi disegni composti da delicati petali di fiori colorano le strade di borghi e città della penisola. Da manifestazioni per festeggiare la tradizione religiosa, le Infiorate nel tempo si sono trasformate in fini opere d’arte.

Meticolosi artisti si misurano ogni anno nella realizzazione di accurati disegni composti da migliaia di petali e elementi vegetali, senza nessuna colla o colorante artificiali. Incredibili mosaici profumati, gioia per vista e olfatto, opportunità imperdibile che celebra fede, natura e arte. Occasione anche per conoscere o rivedere città e borghi sotto nuova veste 

Le Infiorate in Italia

Le Infiorate in Italia

L’infiorata è lo sposalizio tra spiritualità e natura a cui in molte città partecipa tutta la comunità locale creando un clima di festa e condivisione. La sera prima del Corpus Domini, nella notte dei fiori vengono portate le ceste con i petali, divisi per colore, in ogni località si usano prevalentemente i fiori del territorio freschi o essiccati, raccolti da volontari o dagli stessi maestri infioratori nei giorni e nei mesi prima. Successivamente vengono stesi a terra i cartoni con i disegni, ispirati a soggetti religiosi e paesaggistici, poi lentamente e con dovizia si iniziano a ricoprire i disegni con i petali, si continua a lavorare fin quasi all’alba.

Il Corpus Domini (Corpo del Signore) è generalmente festeggiato la prima domenica dopo Pentecoste, quindi le date cambiano tutti gli anni. É una celebrazione religiosa accompagnata da processioni, molto sentita a livello popolare.

La tradizione di creare quadri attraverso petali di fiori si ritiene fu opera di Benedetto Drei, responsabile della floreria della Basilica vaticana e di suo figlio Pietro, i quali usarono "fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell'opere del mosaico" il 29 giugno 1625, per la festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Mentre la prima Infiorata allestita in occasione del Corpus Domini risale al 1743 e si svolse a Genzano (Roma), dove venne realizzata in onore della Madonna del cuore (dipinto di Sebastiano Conca). Da allora la tradizione si è diffusa in tutta la penisola e soprattutto nell’Italia centrale.

Da Noale a Noto, passando per Spello, ecco le infiorate d'Italia più belle e affascinanti che ti consigliamo di non perdere.

Per la nostra rassegna partiamo da Noale. Siamo in Veneto nella provincia di Venezia, un tappeto di 100 mq ricopre la strada principale del paese fino ad arrivare a ridosso dell’antica torre delle Campane. L’infiorata per Noale è uno degli eventi più attesi, oltre a una valenza artistica e religiosa per la cittadina rappresenta un lavoro di gruppo, che stringe i legami sociali. Collaborano all’opera perfino i bambini degli asili. Petali, essenze erboree, cereali, gambi e materiali naturali diventano quadri ornamentali a fianco dei quali in serata passa la processione del Corpus Domini.

La Liguria, per sua natura colorata e fiorita conta diverse infiorate, difficile dire quale sia la più bella. Sicuramente non possiamo evitare di citare quella di Pietra Ligure (Savona) che ogni tre anni accoglie Pietra Ligure in fiore: la rassegna di infiorate artistiche. È la più grande infiorata d’Europa. Tutte le piazze del centro si riempiono di raffigurazioni di opere d’arte famose o disegni originali dei maestri infioratori. Più di 800 maestri provenienti da 40 città italiane e europee iniziano a lavorare il sabato, il pubblico può curiosare e seguire tutto l’iter lavorativo. Le opere restano esposte fino alla sera della domenica. La prossima edizione - nostro malgrado - è prevista per il 2025.

Sempre in provincia di Savona a Sassello, l’infiorata ha preso il posto di un’antica usanza: L’infrascata, in cui frasche verdi decoravano il percorso della processione del Corpus Domini. Quest’anno si svolgerà il 23 giugno. Mentre a Brugnato, provincia di La Spezia le contrade si sfidano a chi realizza il tappeto floreale più bello.

Per la Liguria, last but not least, a Diano Marina, provincia di Imperia, sulla costa della Riviera di Ponente due mila metri quadri colorati invadono le vie del centro, petali freschi e secchi riempiono accurati disegni sulla pavimentazione delle vie principali sino alla piazza davanti al comune. Quest’anno è prevista per il giorno 11 giugno.

Chiudiamo la rassegna settentrionale con la regione Emilia-Romagna, siamo ad Alseno (Piacenza), borgo di epoca romana in cui sorge anche l’abbazia cistercense di Chiaravalle del 1136. È l’abbazia che ogni anno accoglie l’infiorata del Corpus Domini, che quest’anno si svolgerà il 18 giugno. Atipica rispetto le tradizionali infiorate, quella di Alseno è allestita all’interno: nella navata centrale dell’Abbazia, dipinti a soggetto religioso vengono circondati da elaborate cornici floreali. La pace del chiostro gotico e gli affreschi valgono doppiamente la visita.

Passando al centro Italia le Infiorate sono veramente numerosissime, davvero difficile non resistere alla tentazione di vederne almeno una.

Cominciamo dalle dolci colline della Toscana. Nel piccolo borgo di Farnetella, nella Val di Chiana (Siena), l’infiorata è prevista per le giornate del 10 e 11 giugno e corredata da un Festival di letteratura, musica e gastronomia; artisti innovativi e indipendenti animeranno le strade del borgo fondendosi ai colori dell’infiorata. Mentre la tradizionale infiorata di Fucecchio (Firenze) quest’anno è stata allestita in occasione della Festa delle Donne, l’otto marzo scorso Donne artefici delle loro vite ha adornato le strade della città, incorniciando le figure floreali con i tipici rametti di bosso.

La verdeggiante Umbria eccelle per la sua infiorata di Spello, un percorso di un chilometro e mezzo orchestrato da maestri infioratori che lavorano ai loro disegni nel corso di tutto l’anno. Col passare degli anni i disegni si sono sempre più raffinati nello sforzo di comunicare messaggi religiosi-sociali via via più complessi, che richiedono un’attenta progettazione. Il concorso indetto a partire dagli anni ’60 ha contribuito a incentivare la tecnica dei maestri. Per realizzare queste opere d’arte è consentito l’uso di fiori, interi o petali o anche sminuzzati, freschi o essiccati e bacche o foglie. Sono i maestri infioratori ad andare a recuperare il materiale necessario nelle campagne circostanti. I disegni possono essere grandi dai 24 ai 70 mq, mentre i tappeti floreali passano da minimo 12 metri a un massimo di 15 metri. L’infiorata quest’anno si svolgerà il 10 e 11 giugno, ma già dalla settimana prima sono previsti una serie di eventi collaterali. Il momento clou, come in altri casi è la notte dei fiori, quella tra il sabato e la domenica del Corpus Domini in cui le vie del pittoresco borgo umbro si animano di artisti floreali di tutte le età. L’infiorata è meno spettacolare nella vicina Assisi, dove però già solo la città merita senz’altro una visita e quindi perché non proprio nei giorni dell’Infiorata, che avviene sempre nel fine settimana del 10 e 11 giugno.

Tra le più famose infiorate marchigiane abbiamo quella di Montefiore dell’Aso (Ascoli Piceno), un tappeto lunghissimo percorre il paese dove le origini di tale tradizione sembrano risalire alla dea Flora, così come anche il nome della città, anche qui il 10 e 11 giugno. Citiamo anche l’infiorata di Cupra Montana (Ancona), mentre in provincia di Pesaro e Urbino abbiamo l’infiorata di Fermignano e Piobbico meraviglioso borgo medievale ai piedi della collina su cui sorge il castello Brancaleoni, qui la manifestazione prende il nome di La Fiorita del Corpus Domini e i vostri occhi non potranno staccarsi dai gialli delle ginestre, che abilmente si mescolano al rosso delle rose e al verde della santoreggia.

Il Grand tour delle infiorate arriva quindi nel Lazio, qui partiamo con quella che viene considerata la più grande, quella di Alatri (Frosinone). Ad Alatri l’infiorata è particolarmente sentita, probabilmente per la presenza nel centro storico della reliquia del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1228 e raffigurato su una serie di affreschi presenti nelle pareti della cattedrale di Alatri, la reliquia è conservata nella stessa chiesa. Sempre dal 10 al 12 giugno anche la bellissima infiorata di Genzano di Roma, cittadina situata a 30 km dalla capitale. La posa dei petali qui inizia all’alba della domenica stessa, i fiori raccolti nei giorni precedenti vengono conservati nelle grotte comunali. Oltre venti varietà di fiori scelti per rappresentare tutte le sfumature di colore. I disegni restano a terra fino al lunedì pomeriggio quando i bambini nel caratteristico Spallamento smontano i quadri a colpi di manciate di petali, vere e proprie battaglie di colore per la contentezza dei bambini. Il tema molto evocativo di quest’anno sarà Io sono l’altro. La cittadina di Gerano, invece, ospita l’infiorata più antica d’Italia siamo nella valle del Giovenzano, in piena campagna laziale e qui l’Infiorata è nata tra il 1743 e il 1760 per celebrare la Madonna del cuore (opera settecentesca di Sebastiano Conca). A Gerano i maestri infioratori per i loro bozzetti lavorano direttamente a terra, disegnando con i gessetti figure che poi verranno riempite dai colori e i profumi della natura. A Gerano è anche possibile visitare il Museo dell’Infiorata aperto nel 2003, che conserva gli attrezzi storici usati dagli infioratori e permette ai visitatori di fare un tour virtuale delle passate edizioni. A Gerano quest’anno sarà il 29 e 30 aprile.

Segnaliamo anche l’infiorata di Bolsena nel Viterbese in alto Lazio che si svolgerà dal 10 al 11 giugno. Chiudiamo la via dei fiori del centro Italia con la regione Abbruzzo e l’infiorata della pittoresca cittadina di Roccascalegna (Chieti), annidata tra le valli selvagge dell’Abbruzzo, in questo borgo sorge anche un bel castello. Una curiosità ci rivela che Il giorno del Corpus Domini il primo che potrà calpestare il nobile tappeto di fiori sarà il parroco della chiesa, che dopo la messa uscirà in processione mostrando il santissimo sacramento.

Ed eccoci arrivati al meridione. Partiamo dal capoluogo del Molise: Campobasso, dove la tradizione dell’Infiorata risale al 1911 e si svolgerà il 31 maggio. Disegni religiosi e geometrici, raffigurazioni della Vergine Maria per omaggiare la Madonna dei Monti percorreranno la città. A Campobasso, la cui parte antica è posta sul pendio di un colle dominato dal castello di Monforte, l’Infiorata è legata alla comunità dei frati Cappuccini della chiesa di Santa Maria Maggiore. I Cappuccini si impegnarono a rinnovare e ristrutturare la chiesa che fu inaugurata il 30 maggio 1911, il giorno seguente la statua della Madonna fu portata per le vie del paese e con lei l’Infiorata, da sempre celebrata per la ricorrenza del 31 maggio.

Arrivando in Campania spicca l’Infiorata di San Bartolomeo in Galdo (Benevento), qui oltre a fiori, petali e altri elementi naturali per decorare i disegni si usa anche sale colorato, semi, segatura e fondi di caffè. Un continuum di forme e colori attraversa tutto il centro storico, ma si estende poi ai vari quartieri, arrivando anche alle periferie. Sempre in Campania anche l’Infiorata di Cusano Mutri (Benevento). Le date di entrambe sono ancora in via di definizione.

Correndo verso il tacco della penisola troviamo l’Infiorata di Patù (Lecce), nel basso Salento, all’estremità meridionale di Capo di Leuca. Qui vengono usati fiori semplici dai colori intensi che rispecchiano questa terra, i petali possono anche essere macinati creando una polvere valida a definire i dettagli dei disegni. L’Infiorata è l’occasione per visitare questo meraviglioso borgo salentino vestito a festa in occasione del Corpus Domini. Scivolando in Calabria troviamo l’Infiorata di Potenzoni di Briatico (Vibo Valenza), piccola frazione di appena 250 anime. Quattro rioni in gara per meglio omaggiare questa importante ricorrenza, che fa rivivere il paese, soprattutto i giovani che si cimentano a pensare e realizzare le immagini. Non possiamo mancare di segnalarvi le Infiorate delle isole: in Sicilia, a parte la famosa infiorata di Noto, troviamo quella di San Pier di Niceto (Messina), le origini dell’Infiorata Sampierese si perdono nel Settecento, quando era abitudine cospargere il percorso della processione del Corpus Domini di rosmarino, petali di fiori e ginestra ed esporre ai balconi coperte e lenzuoli con motivi floreali, oggi è lunga anche due chilometri e tutti gli anni richiama visitatori dalle altre regioni italiane e anche dall’estero. Concludiamo questo lungo itinerario floreale con Tortolì (Nuoro), sulla costa centro orientale della Sardegna, quest’anno l’Infiorata è giunta alla sua X edizione si è svolta il 15 e 16 aprile.

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