Alessandro  Zoppo

Alessandro Zoppo

Cosa fare a Roma a novembre 2025? Scopri i migliori 10 eventi e mostre per vivere la capitale all'insegna di cinema, musica, arte e danza.

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Insieme a giornate che si accorciano sempre di più e ai cappotti che escono fuori dagli armadi, novembre 2025 porta con sé appuntamenti imperdibili a Roma, specie quando si parla di eventi, mostre e festival. Musica, cinema, arte, danza, teatro: ce n'è per tutti i gusti. Immagini, suoni e colori diventano balsamo per metterci al riparo dalla malinconia e dalle intemperie della fredda stagione.

Dal finale di Romaeuropa Festival alle mostre d'arte contemporanea, dai concerti ai festival di cinema, fino agli appuntamenti tradizionali nei luoghi simbolo della città, novembre è un mese che regala esperienze culturali indimenticabili. In questa guida abbiamo raccolto i 10 eventi da non perdere a Roma nel corso del mese, selezionati per varietà e interesse: un mix utile per chi ama divertirsi, informarsi o semplicemente attraversare il mese con curiosità ed energia.

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Musica, arte, cinema: 10 eventi e mostre a Roma a Novembre 2025

La Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica

Musacchio & Ianniello / Accademia Nazionale di Santa Cecilia

L'arrivo dell'inverno trasforma Roma in una città meravigliosa da visitare. La stagione natalizia alle porte, la temperatura piuttosto mite, la luce del sole ancora intensa rendono un viaggio nella capitale qualcosa di unico. Tra passeggiate ai Fori e al Colosseo, visite ai musei senza lunghe code e soste nei bar e nei ristoranti del centro per assaggiare i piatti tipici della cucina laziale, gli appuntamenti da segnare in agenda sono parecchi per chi ha fame di novità e contaminazioni da ogni parte del globo.

Roma è un posto ideale da vivere tra il tramonto e l'alba. Nella capitale è sempre troppo presto per andare a dormire. Tra cinema, teatro, danza, musica e arti visive, c'è tanto da vedere e ammirare, con poca calca sia nelle zone centrali sia in quelle più periferiche. Ecco i 10 eventi imperdibili che novembre 2025 offre in città, scelti per garantire un'esperienza completa e memorabile.

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10. Laurie Anderson a Romaeuropa Festival

Cominciata il 4 settembre, la quarantesima edizione di Romaeuropa Festival chiude i battenti il 16 novembre con un'agenda ancora fitta di appuntamenti. Da non perdere quello con l'icona della scena d'avanguardia newyorkese: la musicista, scrittrice, regista, fotografa e performer torna al REF dopo 15 anni con la nuova versione di Let X = X, un viaggio tra musica, arte e tecnologia che fonde pop, futurismo e minimalismo. Anderson è accompagnata dalla jazz band Sexmob, guidata da Steven Bernstein (fiati) con Briggan Krauss (sax, chitarra), Tony Scherr (basso), Kenny Wollesen (percussioni) e Doug Wieselman (chitarra e fiati).

In perfetto equilibrio tra sperimentazione sonora, improvvisazione e narrazione, il concerto della voce simbolo dell'avant-garde promette di essere un'esperienza unica, poetica ed emozionante. Con i suoi racconti di esperienze toccanti e luoghi lontani e grazie al suo timbro ipnotico e ammaliante, Anderson è una delle voci più influenti dell'arte contemporanea: insieme ai Sexmob, unisce mondi musicali diversi in modo libero e ironico, facendo immergere gli spettatori e le spettatrici in un flusso onirico e avvolgente fatto di suoni, storie e sofisticati paesaggi di video arte.

3 novembre, Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

9. I convitati – Arte per i diritti umani

La Basilica di Santa Maria in Montesanto

Basilica di Santa Maria in Montesanto

Dall'Ucraina alla Palestina, dal Sudan al Myanmar, attualmente nel mondo sono in corso 56 guerre. In tutte le zone di conflitto, le violenze e le violazioni dei diritti umani sono all'ordine del giorno. La Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo dedica una mostra di arti grafiche alle persone affamate, torturate, stuprate, rinchiuse in carcere, private di cure mediche, della visita dei familiari e di un avvocato difensore. Al centro delle opere c'è il racconto dei loro volti, delle loro espressioni e dei loro sentimenti.

L'esposizione, a ingresso gratuito, è organizzata dall'associazione I convitati con il patrocinio di Amnesty International e dell'IDHAE, l'Istituto per i diritti umani degli avvocati europei. Tra i tanti visi immortalati da artiste come Laura Carlodalatri, Lucilla Longhi e Rosetta Scotto Lavina si riconoscono quelli dell'avvocato tunisino Nejib Hosni, incarcerato ingiustamente e torturato per il suo attivismo, dell'attivista iraniana Mahrangiz Kar, perseguitata in patria per il suo impegno in difesa dei diritti delle donne, dell'avvocato emiratino Mohammed al-Roken, sentenziato a dieci anni di reclusione in un assurdo processo di massa contro 94 attivisti.

“La mostra potrebbe essere definita come una grande piazza virtuale in cui si incontrano i prigionieri, il mondo della solidarietà, gli artisti e i visitatori: in una parola, i convitati – spiegano gli organizzatori –. Essi siedono idealmente attorno ad un tavolo sul quale, in luogo del cibo e come cibo, sono deposti pietà, condivisione del dolore, richiesta di giustizia per gli innocenti e gli uomini di pace. Persone detenute senza motivo, o comunque illegalmente, per governare con il terrore in nome del denaro e del potere”.

6 – 16 novembre, Basilica di Santa Maria in Montesanto

8. MedFilm Festival, la 31esima edizione

Si riaccendono le luci del festival del cinema del Mediterraneo, la più antica manifestazione cinematografica di Roma. Quest'anno la kermesse raggiunge il traguardo della 31esima edizione con un ricco programma di film e ospiti, focus tematici, masterclass universitarie, eventi letterari e meeting industry. La selezione si concentra sui temi cruciali del Mare Nostrum e del nostro presente: i processi migratori e le politiche di accoglienza e integrazione, la sostenibilità ambientale, le aspettative delle nuove generazioni, il ruolo delle donne nel progresso sociale ed economico della regione.

Sono oltre 80 i titoli in programma, in anteprima nazionale, internazionale e assoluta, presenti nelle sei sezioni del MedFilm: Amore e Psiche, il Concorso internazionale; Atlante, la sezione non competitiva composta da titoli di formati e generi diversi; Methexis, il Concorso internazionale dedicato ai cortometraggi; Perle, le proiezioni speciali con focus il cinema italiano; Sguardi dal futuro e Voci dal carcere, con i film realizzati dagli studenti di cinema del Mediterraneo e dai detenuti delle carceri italiane che compongono la speciale Giuria del Concorso corti. Tra i film imperdibili di quest'edizione spiccano l'autobiografico Calle Málaga di Maryam Touzani con Carmen Maura (in apertura), il thriller egiziano Eagles of the Republic di Tarik Saleh e il documentario With Hasan in Gaza del palestinese Kamal Aljafari, sconvolgente viaggio nella Striscia che non esiste più.

6 – 16 novembre, The Space Cinema Moderno, Teatro Palladium

7. Mubi Fest arriva nella Capitale

Arrivato alla sua quarta edizione, il festival globale organizzato dalla piattaforma di streaming dedicata al cinema d'autore si allarga a undici città. Dopo Chicago, Città del Messico, Rio de Janeiro, Istanbul, Bogotà, Berlino, Santiago, Parigi, Buenos Aires e Glasgow, l'evento fa tappa a Roma con un programma di lungometraggi e cortometraggi innovativi, incontri con filmmaker, workshop, installazioni immersive, concerti dal vivo e DJ set. La divisione italiana di Mubi ha sede proprio nella capitale ed è guidata da Gabriele D'Andrea.

Punto di riferimento per gli appassionati di film indipendenti, il servizio di streaming e casa di produzione e distribuzione prova a contrastare con questo evento le numerose disdette di abbonati (e le lettere di protesta di registi e lavoratori del cinema) arrivate in seguito al caso Sequoia Capital. Il fondo ha investito 100 milioni di dollari nella piattaforma, ma si è scoperto che tra i suoi investimenti c'è anche Kela, start-up israeliana specializzata in tecnologia militare ed esplicitamente legata al genocidio di Gaza.

14 – 16 novembre, vari luoghi

6. My Fierce Ignorant Step in scena a Romaeuropa Festival

Dieci anni dopo la sua prima creazione coreografica, REF ospita in prima nazionale il nuovo spettacolo di Christos Papadopoulos, liberamente ispirato a To Axion Estì di Mikis Theodorakis, opera del 1964 sui versi di Odisseas Elitis, premiato con il Nobel per la letteratura nel 1979. Classe 1976, il coreografo greco ripercorre i ricordi sonori della sua infanzia – un periodo di profonda trasformazione politica per la Grecia con il consolidamento della democrazia dopo il regime dei Colonnelli – per esplorare il legame tra parola e corpo.

La nuova creazione di Papadopoulos è presentata come un lavoro “ottimista, estroverso e incantevole sulle prime volte che ci siamo incontrati, abbiamo riso, abbiamo vissuto. Sui nostri inizi appassionati”. Ancora una volta è centrale il rapporto tra movimento e spazio: in scena “i corpi dei danzatori si fanno voce, il respiro diventa suono che guida i movimenti, ora decisi, ora delicati, come una danza che cresce senza sosta”. I dieci interpreti sono Themis Andreoulaki, Maria Bregianni, Amalia Kosma, Georgios Kotsifakis, Sotiria Koutsopetrou, Tasos Nikas, Spyros Ntogas, Ioanna Paraskevopoulou, Danae Pazirgiannidi e Adonis Vais, la musica originale è di Kornilios Selamsis.

14 – 16 novembre, Mattatoio di Roma (ex Macro Testaccio)

5. Kruder & Dorfmeister chiudono RE40F

Il gran finale di Romaeuropa è affidato al duo austriaco che celebra i trent'anni di carriera eseguendo dal vivo lo storico doppio album K&D Sessions, vera e propria pietra miliare della musica elettronica anni Novanta. Uscito nel 1998, il disco raccoglie la maggior parte delle produzioni del progetto nato a Vienna nel 1993 e una serie di remix che immergono in atmosfere trip-hop e dub, drum'n'bass e hip-hop, jazz e synth-rock. Il suono elaborato da Peter Kruder e Richard Dorfmeister è elegante e seduttivo, fotografia di un momento storico preciso: la fase di trasformazione vissuta alla fine degli anni Ottanta dalla musica da dancefloor.

In questo tour mondiale, K&D Sessions viene eseguito integralmente dal vivo con una band d'eccezione, composta da alcuni dei musicisti più talentuosi della scena viennese: il bassista Peter Schönbauer, il tastierista Albin Janoska, il percussionista Max Kanzler e il batterista Andreas Lettner. Accompagnato da luci soffuse e discrete e da una scenografia sobria, il set è una combinazione di strumentazioni vintage analogiche e moderni software digitali che dalle prime note fino alla conclusione, accompagna gli spettatori e le spettatrici lungo due ore di musica sofisticata e contagiosa, avvolgente e tremendamente sensuale.

16 novembre, Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

4. La lezione di Falstaff

Il Teatro Torlonia

Teatro di Roma - Teatro Nazionale

Il regista Tommaso Capodanno porta in scena lo spettacolo della drammaturga Matilde D'Accardi con Andrea Basile, Federico Gariglio, Eleonora Lausdei, Federica Quartana e Giulia Sucapane, giovani allieve ed allievi del Corso di perfezionamento del Teatro di Roma. Il testo nasce come libera riscrittura dell'Enrico IV di Shakespeare, dramma in forma teatrale della storia d'Inghilterra tra il 1399 e il 1413, le date che aprono e chiudono il regno di Henry di Bolingbroke. Tormentato dai rimorsi per aver usurpato il trono al cugino, il re vive un rapporto difficile con il figlio Hal, ragazzo scapestrato che frequenta compagnie dissolute con Falstaff, giullare gentiluomo tanto vanaglorioso quanto libero da apparenze e convenzioni sociali.

La riscrittura di D'Accardi diretta da Capodanno si concentra sulla figura del principe: un giovane erede al trono, figlio di un sovrano illegittimo, che si ribella ai suoi doveri di palazzo e sceglie come padre elettivo un fuorilegge, il quale lo guiderà lungo il percorso che porterà il ragazzo a diventare un sovrano illuminato. Il dramma storico si trasforma così in un coming of age e soprattutto in un'indagine sulla formazione politica di Millennials e Gen Z italiani, sul loro rapporto col potere e con l'eredità delle generazioni precedenti, sul valore della loro diversità.

18 – 30 novembre, Teatro Torlonia

3. Micah P. Hinson torna in Italia

Nato a Memphis ma cresciuto in Texas con sangue Chickasaw nelle vene e una famiglia di rigidi osservanti religiosi alle spalle, Micah P. Hinson è uno dei cantautori statunitensi più originali della sua generazione. Classe 1981, una vita al limite tra droga, carcere, mancanza cronica di soldi e un incidente stradale che per poco non gli fa perdere l'uso delle braccia, ha raggiunto il successo internazionale (e messo più o meno la testa a posto) nel 2014 con l'album Micah P. Hinson and the Nothing. Folk, gospel, blues, rock: le sue canzoni sanno essere struggenti, meste e piene di tenerezza.

Nei suoi dischi Hinson canta l'America profonda, i tormenti, le cadute e le risalite della sua esistenza rocambolesca. L'Italia ha giocato un ruolo fondamentale nel suo percorso: dopo una brutta depressione che lo stava portando ad allontanarsi dalla musica, è rinato per l'ennesima volta grazie all'incontro con il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana e ad un periodo trascorso in Irpinia, invitato da Vinicio Capossela al suo Sponz Fest. I Lie to You, uscito nel 2022 per Ponderosa, è proprio il risultato di cinque giorni e cinque notti di registrazioni avvenute in uno stanzino di Calitri, nel cuore dell'Alta Irpinia. Il cantautore è in tour in Italia per lanciare The Tomorrow Man, tredicesimo album in carriera uscito il 31 ottobre.

19 novembre, Monk

2. Elisa in tour nei palazzetti

Dopo il maxi concerto a San Siro (il primo in uno stadio in trent'anni di carriera) e la tre giorni Tramonti a Nord Est, il suo festival galleggiante con concerti in barca e sui moli, la cantautrice friulana torna nei palazzetti italiani con una tappa speciale a Roma. Partito a Mantova, il tour vede Elisa protagonista assoluta, senza artisti di supporto. In scaletta i brani degli inizi, da Labyrinth a Heaven Out of Hell, i passaggi rock di It Is What It Is e Cure Me, i suoi più grandi successi: Luce, A modo tuo, Se piovesse il tuo nome, Eppure sentire (Un senso di te).

“Io ho bisogno di ascoltare musica tutti i giorni. E di farlo anche a un certo volume. Non l'ascolto in maniera adulta o da professionista. Non la analizzo. La ascolto da fan. Mi investe completamente, come se avessi quindici anni. Questa è la cosa più bella. Quello che canto, quindi, è una fusione dei miei ascolti presenti e passati e di quello che io sono”, ha raccontato una delle voci più amate del panorama musicale italiano in un'intervista a Vanity Fair. L'appuntamento romano dell'Elisa Palasport Live 2025 sarà la dimostrazione che il suo pop d'autore sa ancora essere intenso ed emozionante.

25 novembre, Palazzo dello Sport

1. Rosa Barba, la sua mostra personale

Classe 1972, nata ad Agrigento ma cresciuta in Germania, l'artista visiva e filmmaker Rosa Barba realizza video e installazioni usando filmati in 35 e 16mm per raccontare lo scorrere del tempo, indagare il paesaggio e le complesse relazioni tra società e politica in Italia. La retrospettiva, a cura di Francesco Stocchi, celebra il suo lavoro abbracciando oltre due decenni all'incrocio tra cinema e arte contemporanea. Nello spazio espositivo si affiancano opere scultoree e film, incluse un nuovo 35mm e una nuova scultura.

Vincitrice di numerosi premi e presente in mostre e rassegne internazionali, Rosa Barba esplora la luce, la trasparenza e i luoghi come archivio della memoria. Come ha spiegato in una conversazione con Mirjam Varadinis e Solveig Øvstebø in Time as Perspective, “ritengo che la realtà sia un'invenzione, generata dall'interpretazione individuale di eventi reali: i miei film giocano con l'idea che ogni scena possa avvenire nel futuro così come nel passato, in un tentativo di manifestarsi come una soluzione utopica”.

Dal 26 novembre, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

L'autore

Scritto il 10/10/2025